Bonus 150 euro senza autocertificazione, l’ultima novità nel Decreto Aiuti: ecco come

Con la nuova modifica al Decreto Aiuti Ter si potrà avere il bonus 150 euro senza autocertificazione. Ecco come fare

E dopo il bonus 200 euro il Governo Meloni punta al bonus 150 euro, la nuova misura di sostegno per i lavoratori italiani.

Anche se manca ancora l’approvazione di Camera e Senato, è ormai fatta per il nuovo indennizzo, oltre a tutte le altre misure contenuto nel Decreto Aiuti ter. Un decreto che ha subìto fortunatamente diverse implementazioni, tra cui la possibilità di richiedere il bonus senza autocertificazione.

E’ l’ultima novità del bonus 150 euro, che renderà molto più facile la richiesta e l’erogazione.

Bonus 150 euro senza autocertificazione, l’ultima novità nel Decreto Aiuti: ecco come

Il bonus 150 potrà essere richiesto senza dover presentare alcuna autocertificazione. Si parla di un documento utile ad escludere il bonus 150 da altre forme di indennità, come ad esempio:

  • i trattamenti pensionistici o assistenziali (assegno sociale, invalidità civile, accompagnamento…),
  • il Reddito di Cittadinanza.

E’ un’autocertificazione che avrebbe potuto creare molte difficoltà, non tanto per l’erogazione, ma per la verifica. Con la presentazione dell’autocertificazione le autorità ci metteranno più tempo ad assicurare il bonus 150 euro ai lavoratori bisognosi. E non rimane molto tempo, visto che negli ultimi mesi l’inflazione non ha fatto altro che aumentare vertiginosamente, fino ad arrivare al 12% annuo, nuovo record dal 1984.

Ricordiamo che al momento questa modalità è stata solo introdotta nel Decreto Aiuti ter: bisognerà aspettare il via libera da Camera e Senato per avere la conferma di questa nuova disposizione.

Anche se è molto difficile che il governo Meloni faccia marcia indietro: già per il bonus 200 euro il precedente Governo Draghi aveva modificato tramite Decreto Semplificazioni l’accesso all’indennizzo.

Per questo il governo Meloni ha deciso di togliere la richiesta anche per il bonus 150 euro, anche se solo per alcuni lavoratori.

Leggi anche: Addio bonus 200€ e 150€? La Meloni ha deciso: nessun bonus busta paga nel 2023

Bonus 150 euro, chi ha diritto al rimborso senza autocertificazione

Solo un tipo di lavoratore dipendente avrà diritto al bonus 150 euro senza autocertificazione. Come stabilito dall’articolo 18 del DL n. 144/2022, a beneficiare di questo procedimento saranno:

“i dipendenti delle pubbliche amministrazioni i cui servizi di pagamento delle retribuzioni del personale siano gestiti dal sistema informatico del Ministero dell’Economia e delle Finanze di cui all’articolo 11, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n.111”

Solo i dipendenti pubblici sono sollevati dall’obbligo, perché tutte le informazioni relative alla loro situazione economica sono già in possesso del Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Tutti coloro che ricevono la propria busta paga dal MEF non dovranno presentare alcuna autodichiarazione, perché basterà uno scambio di dati tra l’INPS e il MEF

Di contro, lavoratori e lavoratrici del settore privato sono ancora obbligati alla presentazione dell’autodichiarazione per il bonus 150 euro. 

Ma attenzione, per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, rimangono ancora vigenti i seguenti requisiti d’accesso:

  • avere un rapporto di lavoro attivo a novembre 2022;
  • avere una retribuzione imponibile massima di 1.538 euro;
  • non essere titolari di RDC,
  • non essere titolari di trattamenti pensionistici aventi già diritto al bonus 150 euro.

E dopo questa conferma, non rimane altro che aspettare il giorno dell’erogazione.

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Bonus 150 euro, quando viene erogato

Si potrà avere il bonus 150 euro con o senza autocertificazione solo quando l’INPS confermerà l’idoneità della domanda presentata. Ma le tempistiche potrebbero cambiare a seconda della categoria d’appartenenza

Per questi lavoratori l’erogazione avverrà entro la fine del mese di novembre 2022:

  • disoccupati, purché percettori di NASpI, DIS – COLL e disoccupazione agricola,
  • lavoratori stagionali,
  • lavoratori domestici,
  • lavoratori autonomi senza partita IVA,
  • collaboratrici e i collaboratori sportivi.

Mentre per questi avverrà entro la fine del mese di dicembre 2022:

  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa,
  • dottorandi o assegnisti,
  • lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti,
  • lavoratori iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo,
  • autonomi e professionisti con partita IVA iscritti alle gestioni previdenziali INPS,
  • autonomi e professionisti iscritti presso enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza.

Ricordiamo che per tutte le categorie è possibile avere l’integrazione del bonus 150 euro con quello da 200 euro. Addirittura autonomi e professionisti possono beneficiare di una proroga, e richiedere l’integrazione completa (350 euro) entro il 30 novembre 2022.

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