Bonus lavoratori dipendenti, 600 euro in busta paga per le utenze domestiche: per chi

Ecco a chi è destinato il nuovo bonus lavoratori domesticidi 600 euro che arriverà in busta paga per aiutare i lavoratori a pagare le utenze domestiche.

Bonus lavoratori dipendenti: di cosa si tratta? In questo articolo andremo a scoprire a chi è destinato il nuovo sostegno economico in busta paga per pagare le utenze domestiche (le bollette) e quali sono le ultime novità dell’Agenzia delle Entrate. 

Bonus lavoratori dipendenti, 600 euro in busta paga: cos’è

Quando parliamo del “nuovo” bonus lavoratori dipendenti del valore di 600 euro intendiamo quel sostegno economico che viene elargito direttamente da un datore di lavoro ai propri dipendenti per consentire loro un minor pagamento delle utenze domestiche e, nello specifico, per far fronte al caro bollette. 

Mettiamo la parola “nuovo” tra le virgolette, poiché si tratta di un bonus già esistente, che originariamente aveva un valore di 258,23 euro.

Con il decreto-legge aiuti -bis, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto scorso, però è stato incrementato l’importo di ben 341,77 euro, facendo raggiungere al sostegno la cifra di 600 euro, che potrà essere corrisposta direttamente in busta paga.

Lo scorso 4 novembre 2022 l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato un comunicato stampa in merito alle regole sulla nuova disciplina del welfare aziendale riguardo questo nuovo sussidio. Ma veniamo a noi, di cosa si tratta? 

Il bonus lavoratori dipendenti è un aiuto che non è automatico, ma che può essere corrisposto ai lavoratori per volontà del datore di lavoro (sarà sua la scelta) e potrà avere un importo massimo di 600 euro, che finiranno direttamente in busta paga e che sono esenti da imposte. 

Le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate sul bonus in busta paga 

Come abbiamo già accennato poco fa, le indicazioni riguardo il nuovo bonus lavoratori dipendenti sono contenute nella circolare 35/E dell’Agenzia delle Entrate, come indicato dal comunicato stampa, che è stata pubblicata lo scorso venerdì 4 novembre 2022. 

In sostanza, con il decreto-legge n. 115 è stato aumentato il tetto massimo del fringe benefit – il nostro bonus lavoratori dipendenti – fino a raggiungere i 600 euro, che non vengono in alcun modo inglobati nei redditi imponibili di lavoro dipendente. 

È una misura che consente di aiutare i lavoratori dipendenti ad affrontare questo periodo complesso, contrassegnato dall’aumento esponenziale dei prezzi di beni e servizi e, soprattutto, dal caro energia. 

L’Agenzia delle Entrate, nella sua circolare a riguardo, chiarisce gli ambiti di applicazione dell’aumento del limite per i fringe benefit, dunque del bonus di 600 euro in busta paga, rispettivamente: 

  • in ambito soggettivo, ricordando che la disposizione si applica ai titolari di redditi di lavoro dipendente e di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente per cui il reddito è determinato secondo le disposizioni contenute nell’articolo 51 del TUIR;
  • in ambito oggettivo, sottolineando che rientrano tra i fringe benefit per i lavoratori anche le somme erogate o rimborsate agli stessi dai datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale e che il limite massimo esente da imposte è stato innalzato da 258,23 euro a 600 euro.

Ricordiamo solo che il bonus lavoratori dipendenti che verrà corrisposto per volontà del datore di lavoro in busta paga potrà essere utilizzato per le utenze domestiche, si legge sul comunicato stampa del 4 novembre:

“quelle relative a immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari, a prescindere che vi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio. Anche le utenze per uso domestico intestate al condominio e quelle per le quali, pur essendo le utenze intestate al proprietario dell’immobile locatore, nel contratto di locazione è prevista espressamente una forma di addebito analitico e non forfetario a carico del locatario, il lavoratore, o dei suoi familiari.”

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Bonus lavoratori dipendenti, il rapporto del datore di lavoro

Come abbiamo detto all’inizio, il bonus in busta paga del valore massimo di 600 euro potrà essere corrisposto ai lavoratori per volontà dello stesso datore di lavoro. Attenzione, però, perché quest’ultimo, per evitare che il medesimo sussidio venga corrisposto due volte allo stesso lavoratore, dovrà acquisire una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.

In questo modo, egli provvederà ad indicare che non sia già stato richiesto il rimborso, parziale o totale che sia, per il lavoratore non solo dal medesimo datore di lavoro, ma anche presso altri. 

Bonus in busta paga per le utenze domestiche e bonus benzina

Sempre l’Agenzia delle Entrate ha chiarito, sia nella Circolare 35/E, che nel Comunicato Stampa, che il bonus lavoratori dipendenti di massimo 600 euro in busta paga e il bonus benzina sono due misure differenti e autonome. 

In poche parole, entrambe possono coesistere e possono essere corrisposte al medesimo lavoratore, che potrà percepire: il bonus benzina di 200 euro + il bonus in busta paga contro il caro energia di 600 euro.

Leggi anche: Nuovi bonus e aiuti dal Governo Meloni: le 4 agevolazioni per le imprese nel 2023

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