Bonus Irpef 2021: ecco come avere i 100 euro in busta paga!

È in arrivo, proprio in queste ore, il tanto atteso bonus Irpef 2021, che porta con sé interessanti novità. Si alzano le cifre e si amplia la platea di coloro che ne hanno diritto. Scopriamo tutto quello che c'è da sapere sull’ex bonus Renzi e vediamo come controllare la propria situazione. 

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L’INPS proprio in queste ore, è impegnata ad erogare il tanto atteso bonus Irpef 2021. 

Il bonus, che negli anni ha cambiato volto e nome più volte, era già diventato trattamento integrativo nel luglio dello scorso anno.  

Ora grazie alla legge di bilancio 2021 il bonus Irpef è stato confermato anche per quest'anno con alcune importanti modifiche utili a sostenere i lavoratori che soffrono per via dell'emergenza economica dovuta alla pandemia. 

Quest'anno, per far fronte alla grave crisi economica, sono previste alcune importanti novità sul bonus Irpef

Bonus Irpef: ecco di cosa si tratta 

Il bonus Irpef è anche conosciuto come bonus Renzi proprio perché è stato introdotto dall'allora premier nel 2015. 

Negli anni il bonus, inizialmente di soli 80 euro, è diventato una misura stabile e il suo importo è salito fino a 100 euro, erogabili in base al reddito annuo del cittadino che riceve il bonus. 

Recentemente, grazie alla legge di bilancio 2021, il bonus è stato riconfermato anche per quest’anno, con alcune importanti modifiche. 

Il bonus consiste in un credito d'imposta, cioè in una detrazione sull'Irpef che si sarebbe dovuto pagare, e lo si riceve direttamente in busta paga.  

Il vantaggio di questo bonus, dunque, consiste nel pagamento di una somma minore di Irpef. 

Fino allo scorso anno, grazie al bonus Renzi era possibile ottenere fino a 960 euro, ma grazie al taglio al cuneo fiscale, voluto nel luglio 2020, la cifra massima che sarà possibile ottenere ammonta a 1.200 euro, nell’arco di un anno. 

Cosa fare per ottenere il bonus Irpef? 

Per ottenere il bonus non bisognare fare nulla. Il bonus, infatti, è erogato direttamente in busta paga e per questa ragione non è necessario presentare alcuna domanda. 

All'INPS, dunque, compete la selezione dei cittadini che ne hanno diritto. L’ente si occupa inoltre di calcolare a quanto ammonta l’esenzione, e dell'erogazione del bonus, che avviene direttamente nella busta paga del beneficiario. 

È comunque possibile accedere alla propria pagina sul sito dell'INPS per vedere la propria situazione. In questo modo sarà possibile sapere se ci spetta il bonus, e in questo caso, quando verrà pagato e a quale cifra possiamo aspirare. 

Ecco chi può avere il bonus Irpef e quanto gli spetta 

Come suggerisce lo stesso nome che porta adesso l'ex bonus Renzi, questa agevolazione si rivolge ai i cittadini che versano l’Irpef. 

Dunque, hanno diritto ad accedere al bonus coloro che pagano l'Irpef, tuttavia esistono alcuni criteri in assenza della quale non si può accedere al bonus. La cifra a cui si ha diritto non è la stessa per tutti, ma cambia in base al reddito. 

La somma massima a cui è possibile aspirare e di 100 euro al mese, per un totale di 1.200 nell'arco di un anno, ma solo alcuni hanno diritto a questa somma.  Vediamo, dunque, chi percepisce il bonus e in quale misura. 

Il bonus Irpef è strettamente legato al reddito e, dunque i criteri di accesso sono legati al guadagno annuo del soggetto che riceve il bonus.   

Per ottenere il bonus Irpef è necessario avere un reddito superiore a 8.174 euro.  

Coloro che hanno un reddito annuo che oscilla tra i 8.174 euro e i 28.000 euro avranno diritto a una cifra pari a 100 euro mensili, erogati in busta paga. 

Chi ha un reddito annuo che va dai 28.000 euro fino ai 35.000 euro otterrà mensilmente, 80 euro al mese. 

Infine, chi percepisce un reddito annuo che va dai 35.000 euro fino a un massimo di 40.000 euro ha ancora diritto al bonus, ma in una somma minore. 

Infatti, in questo caso, è possibile ottenere, una detrazione che parte da 80 euro mensili e va a decrescere in base al proprio reddito.  

Se fate parte di quest'ultima categoria e volete sapere con precisione quanto vi spetta potete farlo accedendo alla vostra pagina Inps, attraverso il sito oppure grazie all'applicazione My INSP. 

Bonus Irpef: anche per Naspi e lavoratori agricoli. 

Come stabilito dalla circolare Inps 96 il 21 agosto 2020 hanno diritto al bonus anche alcune categorie di cittadini con differenti caratteristiche.  

Non tutti sanno che hanno accesso al bonus Irpef anche coloro  che percepiscono la Naspi e l’indennità di disoccupazione DIS-COLL. 

Vi abbiamo parlato di come i lavoratori del settore agricolo siano stati dimenticati nella pioggia di bonus dell’ultimo anno, ma bisogna ammettere che in questo caso la categoria dei lavoratori agricoli non è stata abbandonata. Infatti, hanno diritto al bonus anche i DS AGRI, ovvero i disoccupati del settore agricolo. 

Sono, inoltre, inclusi nel bonus tutti i neogenitori che chiedono congedo parentale, sia per quanto riguarda l’identità di maternità per congedo obbligatorio, sia per quanto riguarda il congedo obbligatorio del padre. 

Infine, hanno diritto al bonus Irpef coloro che ricevono un assegno per le attività socialmente utili e coloro che svolgono attività di tirocinio. 

Dunque, tutti coloro che, secondo i calcoli effettuati dall'INPS, matureranno il diritto a percepire l’ex bonus Renzi lo vedranno accreditato, ad esempio, in aggiunta all’importo della Naspi che percepiscono mensilmente o della disoccupazione.  

Per conoscere la propria situazione è possibile accedere alla propria area personale sul sito dell’INPS.

Bonus Irpef: chi non ne ha diritto? 

Come abbiamo già detto però, non tutti i cittadini hanno accesso al bonus Irpef; vediamo chi resta escluso. 

Dato che il bonus si basa sul proprio reddito annuo, non ne hanno diritto i cosiddetti contribuenti incapienti, cioè coloro che guadagnano una cifra inferiore a 8.174 euro in un anno. 

Allo stesso modo non ne hanno diritto coloro che guadagnano una cifra superiore ai 40.000 euro annui

Sono inoltre esclusi dal ricevimento del bonus Irpef i pensionati. 

Bonus Irpef: novità 2021. Ecco come si amplia la platea 

Per far fronte all'emergenza economica dovuta alla pandemia il bonus sarà erogato anche a per categorie solitamente escluse dal bonus.  

Infatti, potranno ottenere il bonus anche i lavoratori incapienti, a patto che abbiano beneficiato della cassa integrazione ordinaria o di assegno ordinario o cassa integrazione in deroga a congedo parentale. 

Dunque, almeno per quest'anno, le persone che risultano incapienti, ovvero coloro che percependo un reddito troppo basso non sono tenuti a corrispondere l’Irpef, non perderanno il bonus che gli sarebbe spettato se la loro incapienza è dovuta al fatto che hanno usufruito di agevolazioni economiche o misure a sostegno del reddito. 

È questo il caso di molte persone che non raggiungeranno il reddito minimo di 8.174 euro durante questo anno fiscale, perché hanno beneficiato (o lo stanno facendo) della cassa integrazione.  

In passato, se il mio reddito si fosse ridotto per via della cassa integrazione sarei diventato incapiente e, a fronte del conguaglio di fine anno, avrei dovuto restituire tutti i soldi che mi erano stati erogati tramite il bonus Irpef. 

Solo per quest'anno, data la situazione di particolare crisi economica e forte sofferenza che stiamo che il paese sta vivendo, non sarà necessario restituire nulla, e si avrà comunque diritto al bonus. 

E altamente probabile che queste eccezioni verranno mantenute solo fino al termine dell'emergenza. 

Bonus Irpef: attenzione alla soglia  

Attenzione però, perché se il reddito supera il tetto massimo fissato per il bonus Irpef il nostro diritto alla detrazione decadrà e, nel caso in cui il bonus sia già stato erogato, nella sua totalità o in parte, dovremo restituire la cifra della quale avevamo beneficiato.  

Infatti, non bisogna dimenticare che la cifra che viene detratta dal nostro Irpef viene stabilita in base a una proiezione del nostro reddito, ovvero in base a quello che abbiamo guadagnato lo scorso anno e che, dunque, ci si aspetta che guadagneremo anche quest'anno.  

In pratica però le condizioni possono cambiare, ed è possibile che si guadagni di meno, non raggiungendo la cifra minima per ottenerlo, o di più, rispetto a quello che era stato preventivato.  

Se ad esempio mi viene proposto un lavoro con uno stipendio maggiore, guadagnerò una somma più alta rispetto a ciò che era stato stimato tramite la mia proiezione di reddito. In questo caso, mutando le condizioni, potrei non avere più diritto alla stessa cifra che mi spettava prima, oppure potrei non avere più nessun diritto al bonus. 

Nel caso in cui venga riscontrato che abbiamo percepito una somma non dovuta, o superiore rispetto a quella che ci aspettava, l’Inps richiederà la restituzione dei soldi che risulteranno in eccesso. 

Questo problema non è così insolito come può sembrare, e trovarsi a dover restituire del denaro che magari si è già speso, non è mai un'esperienza piacevole. 

Fortunatamente evitare di incorrere in questo spiacevole inconveniente è piuttosto semplice.  

Per ovviare a questo problema, ed evitare di incorrere in spiacevoli sorprese, è possibile chiedere al proprio datore di lavoro di non percepire il bonus mese per mese, ma di attendere fino alla fine dell'anno per averlo. In questo modo saremo certi che la cifra che ci viene erogata sia quella che effettivamente ci spetta.  

Chiaramente è diverso per coloro che percepiscono la Naspi. I cittadini che hanno diritto all’assegno di disoccupazione non rischiano di incorrere in problematiche del genere perché l'intera procedura è gestita dall’INPS. 

A quando il pagamento del bonus Irpef? 

I primi pagamenti da parte dell’INPS sono partiti già il 23 Febbraio e dunque, proprio in queste ore, l’ente è occupato nell’erogazione della prima rata del bonus per chi ne ha diritto.   

Ricordiamo che è possibile controllare la propria situazione e la data di pagamento prevista direttamente sul sito INPS, accedendo alla propria pagina personale. La stessa operazione può essere effettuata tramite l’applicazione My INPS.