Partite IVA: aumenta il limite Bonus ISCRO! 800 euro al mese!

Sei una Partita IVA? Allora molto probabilmente conoscerai il Bonus ISCRO! Ebbene, devi sapere che è aumentato il limite di reddito per poterlo ottenere! Ma non è stato l'unico aumento! Infatti, a crescere è anche l'importo dell'agevolazione! Scopri le ultime news qui!

Image

Sei una Partita IVA? Allora molto probabilmente sarai interessato a conoscere quali sono le novità in tema di agevolazioni previste dal Governo Draghi

Infatti, come ben sappiamo, la pandemia legata al Covid-19 non ha risparmiato nessun settore economico. Tuttavia, i titolari di Partite IVA sono stati tra i più colpiti dalle ripercussioni causate dal Coronavirus. 

Proprio per questi motivi sono state messe in campo delle misure per aiutare i liberi professionisti che riversano in una difficile situazione economica a rialzarsi. Ecco, tra queste agevolazioni abbiamo anche il Bonus ISCRO - Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa. 

Ebbene, devi anche sapere che per questa agevolazione è aumentato leggermente il limite reddituale che ne garantisce l’accesso. Parallelamente a questo, è stato riscontrato anche un aumento dell’importo che può essere ottenuto dalle Partite IVA che sono in possesso dei requisiti per avanzare la richiesta. 

Ma di quali novità stiamo parlando? Andiamo a scoprirle nel dettaglio nel corso dell’articolo, in modo da poter identificare i requisiti, le regole e gli importi previsti dal Bonus ISCRO dedicato alle Partite IVA. 

Prima di cominciare, ti consiglio la visione di questo video realizzato da Mondo Pensioni e dedicato al Bonus ISCRO:

Partite IVA e Bonus ISCRO: ecco le novità spiegate dall’INPS!

La notizia è arrivata nel mese di febbraio, più precisamente per mezzo della circolare numero 26 del 16 febbraio

Infatti, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha voluto rilasciare alcune informazioni aggiuntive per tutte le Partite IVA che intendono fare richiesta per il Bonus ISCRO.  

Ebbene, in base alla variazione di alcuni parametri dell’indice ISTAT, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha deciso di innalzare, seppur di poco, la soglia reddituale richiesta per poter ottenere il Bonus ISCRO per le Partite IVA. 

Ma non è finita qui! Infatti, come abbiamo anticipato anche nel corso dell’introduzione di questo articolo, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha comunicato anche l’innalzamento di un secondo parametro: l’importo del Bonus ISCRO. 

Ebbene, tale importo erogato nei confronti delle Partite IVA che sono in possesso dei requisiti necessari (che andremo a vedere in seguito) si calcola sul 25% dell’ultimo reddito che è stato dichiarato all’Agenzia delle Entrate

Ovviamente però, non parliamo di una misura che consente di ottenere guadagni illimitati. Infatti, il range previsto per l’accredito del Bonus ISCRO va da un minimo di 254,75 euro ad un massimo di 815,20 euro. 

Queste sono le novità principali che interessano questa importante agevolazione dedicata alle Partite IVA che, purtroppo, dopo il periodo contrassegnato dal Covid-19, si trovano in uno stato di instabilità economica. 

Per quanto riguarda le altre regole, esse restano invariate rispetto a quelle che erano state previste nella scorsa Legge di Bilancio, quindi la Legge di Bilancio 2021

Quali sono i requisiti per ottenere il Bonus ISCRO per le Partite IVA?

Come avremo compreso anche nel corso del precedente paragrafo, per poter ottenere l’accesso al Bonus ISCRO, le Partite IVA devono presentare alcuni requisiti specifici. 

Ma quali sono? Te li spiego subito nel dettaglio, in modo che tu possa comprendere se l’agevolazione può essere una buona opportunità per te!

Prima di tutto, il Bonus ISCRO viene corrisposto nei confronti delle Partite IVA iscritte alla Gestione Separata INPS. 

Eppure, non si tratta certo dell’unico requisito che ci consente di ottenere l’accesso a questa agevolazione che, ricordiamo, porta alle Partite IVA fino a 800 euro al mese. 

Infatti, devi sapere anche che per aver accesso al Bonus ISCRO dovrai aver prodotto un reddito da lavoro autonomo più basso del 50% della media dei redditi dei tre anni precedenti alla presentazione della domanda. 

Oltre a questo devi tenere a mente che dovrai essere in regola con il versamento dei contributi e devi avere una Partita IVA aperta da più di 4 anni al momento della presentazione della domanda. 

Non abbiamo parlato di reddito? Beh, come avrai compreso è incluso nei requisiti fissati per avere accesso al Bonus ISCRO. 

Tuttavia, abbiamo lasciato la “questione reddito” per ultima in quanto, come abbiamo specificato più volte, esso è leggermente aumentato. 

Infatti, ad oggi possono richiedere l’accesso al Bonus ISCRO coloro che, nell’anno precedente alla domanda relativa all’agevolazione in questione, hanno dichiarato un reddito massimo di 8.299,76 euro. 

Ebbene, anche se si tratta di una piccola variazione di importo, ci teniamo a ricordare che fino al 1° gennaio 2022, la soglia massima di reddito che garantiva l’accesso al Bonus ISCRO era fissata a 8.245 euro. 

Bonus ISCRO per le Partite IVA e misure incompatibili con l’agevolazione!

Apriamo una breve parentesi quando parliamo di agevolazioni per le Partite IVA: il Bonus ISCRO ha delle misure con le quali esso risulta completamente incompatibile. 

Stiamo parlando delle pensioni dirette, delle cariche elettive o politiche, ma non solo. 

Infatti, quando specifichiamo cosa risulta essere incompatibile con il Bonus ISCRO, facciamo anche riferimento al Reddito di Cittadinanza ed alla disoccupazione NASpI e DIS-COLL

Quali sono gli importi del Bonus ISCRO per le Partite IVA? Eccoli qui!

Come abbiamo sottolineato anche nel corso di questo articolo, per determinare l’importo relativo al Bonus ISCRO dedicato alle Partite IVA dovrai calcolare il 25% dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate. 

Inoltre, devi anche ricordare che l’agevolazione in questione può essere utilizzata una sola volta per una durata di tre mesi nel triennio compreso tra il 2021 ed il 2023. 

Dunque, puoi attendere ancora il prossimo anno per fare la richiesta per accedere all’agevolazione, ma devi fare attenzione a non uscire dai requisiti previsti per il Bonus ISCRO che abbiamo visto poc’anzi. 

Infatti, sebbene sia cambiato leggermente il reddito massimo richiesto, parliamo comunque di variazioni minime e quindi uscire dal range indicato è molto semplice. 

Oltre a questo devi anche ricordare che quando parliamo di Bonus ISCRO, esso non concorre alla formazione del reddito sul quale verranno poi pagate le tasse. 

Ebbene, ma cos’è cambiato parlando di importo?

Come abbiamo sottolineato anche in precedenza, è aumentata la soglia dell’importo previsto per il Bonus ISCRO. 

Infatti, nel corso del 2021, l’importo dell’agevolazione poteva variare dai 250 ai 750 euro. Ecco, nel 2022 tale soglia si è innalzata. Infatti, oggi si va da un minimo di 254,75 euro ad un massimo di 815,20 euro. 

Domanda Bonus ISCRO? La scadenza per le Partite IVA è il 31 ottobre!

Se vuoi richiedere l’accesso al Bonus ISCRO non devi dimenticare che la domanda potrà essere effettuata entro e non oltre il 31 ottobre 2022. 

Attenzione: si tratta di una procedura totalmente telematica che dovrà essere effettuata direttamente sul sito dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale nella sezione dedicata a tale agevolazione. 

Dunque, potrai accedere al portale dell’INPS per mezzo delle tue credenziali SPID, CIE o CNS, oppure potrai contattare il Contact Center dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. 

Attenzione: come abbiamo detto anche in precedenza, non è obbligatorio inviare la domanda nel 2022. 

Infatti, anche per il 2023 la scadenza dovrebbe essere intorno al 31 ottobre e, di conseguenza, se rispetterai i requisiti richiesti e non avrai ancora fatto domanda per l’ottenimento del Bonus ISCRO, potrai richiederlo anche nel 2023. 

Ricorda anche che, come abbiamo detto, l’importo dell’agevolazione viene calcolato sul 25% dell’ultimo reddito certificato dall’Agenzia delle Entrate. 

Di conseguenza, quando presenterai la domanda, dovrai anche presentare la Dichiarazione dei Redditi relativa agli ultimi 4 anni, anche per poter verificare l’effettiva perdita del 50%, requisito indispensabile per accedere al bonus.