Pasqua in busta paga 2022: quanto viene pagata? Gli aumenti!

Sono arrivate anche le festività pasquali, così sono in tantissimi i lavoratori che sono pronti a domandarsi: ma come sarà considerato il giorno di Pasqua in busta paga 2022? Vediamo, quindi, quanto sarà pagata la festività pasquale nello stipendio del 2022 e quali saranno gli aumenti che si verificheranno per Pasqua in busta paga.

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Il giorno di Pasqua è sempre più vicino, e con il suo avvicinarsi sono sempre di più i lavoratori italiani che purtroppo si ritroveranno a dover lavorare anche durante questa festività. Per questo motivo, è lecito domandarsi: ma come sarà pagata la giornata di Pasqua del 17 aprile in busta paga

Per poter effettivamente comprendere quanto sarà pagata Pasqua nello stipendio e se ci saranno effettivamente degli aumenti dello stipendio in vista delle festività pasquali, occorre innanzitutto domandarsi anche quali sono le caratteristiche e le peculiarità che andranno a contraddistinguere la busta paga e il riconoscimento di un giorno festivo non goduto.

Per questo motivo, il seguente articolo si pone come obiettivo proprio quello di andare incontro a tutti i lavoratori che ora si stanno chiedendo se potranno ricevere un aumento dello stipendio con il riconoscimento della festività non goduta in busta paga 2022. 

In tal senso, si suggerisce la visione del seguente video YouTube, messo a disposizione da parte del canale di fanpage.it, in cui è stato ampiamente approfondito il funzionamento delle festività in busta paga e delle festività non godute.

 

A questo proposito, infatti, all’interno dell’articolo, andremo innanzitutto a chiarire definitivamente quali sono le peculiarità e gli aspetti caratteristici che attualmente contraddistinguono il riconoscimento di una festività non goduta come quella di Pasqua.

In tal senso, nei prossimi paragrafi, infatti, si offrirà quindi una panoramica generale di tutte le festività e di come queste saranno considerate ai fini dell’elaborazione e dell’erogazione dello stipendio nei confronti dei lavoratori che svolgono la propria prestazione lavorativa in Italia.

Tuttavia, è necessario anche specificare che successivamente saranno anche evidenziate le principali differenze in merito al riconoscimento e al pagamento della Pasqua in busta paga nel 2022, le quali potrebbero emergere chiaramente sulla base delle diverse categorie di lavoratori, che potrebbero così andare a modificare lo stipendio in base al loro contratto di lavoro.

Pasqua in busta paga 2022: tutte le novità. Cosa c’è da sapere?

Come tutti sappiamo, ormai la giornata di Pasqua del 17 aprile, si avvicina, e con il suo avvicinarsi, come accade tutti gli anni, sono tantissimi i lavoratori che dovranno comunque lavorare e prestare la propria attività lavorativa, indipendentemente dalla festività in arrivo.

Per questo motivo, si pongono tutti i lavoratori la stessa domanda: ma quanto viene pagata la giornata di Pasqua in busta paga nel 2022? Sono previsti degli aumenti e delle maggiorazioni nello stipendio per chi lavora anche per il giorno di Pasqua? 

Tuttavia, nonostante in molti sono ormai convinti che potranno ricevere dei nuovi aumenti per la busta paga di aprile, grazie proprio ad aver lavorato durante il giorno di Pasqua, è bene fare alcune precisazioni, che sicuramente lasceranno stupiti in tantissimi lettori e lavoratori.

Infatti, proprio a tal proposito, la collega Isabella Policarpio ha parlato del problema delle festività di Pasqua e Pasquetta nel suo articolo “Pasqua in busta paga: come è retribuita?”. In tal senso, è stato sottolineato che: 

Nell'elenco delle festività nazionali la Pasqua viene considerata una “festa mobile” e cade sempre di domenica per cui non dà diritto ad un giorno di astensione dal lavoro. Dunque , il giorno di Pasqua non è considerato una festa nazionale, a differenza di altre ricorrenze religiose come Natale, Ognissanti o l’Immacolata concezione.

È chiaro, quindi, che il fatto di poter ricevere un aumento in busta paga di aprile per aver lavorato durante le giornate di Pasqua e Pasquetta non è assolutamente scontato, bensì dipende da tantissimi fattori differenti, tra questi il contratto di lavoro del soggetto assume una rilevanza particolarmente importante.

Pasqua in busta paga 2022: le caratteristiche delle festività non godute

Prima di andare a comprendere effettivamente quali sono i casi in cui i lavoratori avranno diritto ad accedere agli aumenti in busta paga per la giornata di Pasqua, occorre innanzitutto chiarire alcune disposizioni e caratteristiche che interessano il mondo delle festività non godute. Soltanto in questo modo, infatti, sarà possibile riuscire a comprendere anche quali sono i casi in cui queste potranno essere riconosciute o meno nei confronti di uno specifico lavoratore.

Per questo motivo, è lecito andarsi a chiedere: ma cosa significa festività non goduta riconosciuta in busta paga?

Dunque, quando si parla di festività non godute si fa in realtà riferimento a tutte quelle giornate di festività che vanno a cadere durante una giornata di riposo, sia che si tratti di un giorno di riposo avvenuto durante la settimana lavorativa che quelle che coincidono con la domenica.

Si tratta quindi, di una situazione che nel momento in cui si verifica porta al fatto che il lavoratore non potrà godere della giornata della festività.

Pasqua in busta paga: quando sono riconosciute le feste non godute?

Abbiamo quindi visto nel precedente paragrafo, come vengono definite le feste non godute e quali sono i casi generali in cui è possibile andare a trovare questa voce direttamente in busta paga.

Tuttavia, al fine di andare a chiarire maggiormente questa dinamica, all’interno del seguente paragrafo, andremo a fornire un breve esempio, così da capire anche come si traduce la voce della festività non goduta in termini di stipendio e di maggiorazione che potrà essere percepita da parte dei lavoratori.

Dunque, se prendiamo in considerazione il caso specifico di Natale, se il 25 dicembre cade di domenica, il lavoratore non potrà godere della giornata di riposo, e avrà quindi diritto ad ottenere una retribuzione extra riconosciuta direttamente in busta paga. Questa retribuzione prende quindi il nome di festività non goduta.

Tuttavia, come sottolineato dall’articolo di insindacabili.it dedicato alla busta paga e alle festività non godute, nei casi in cui la festività, come accade proprio per la Pasqua, andrà a coincidere con la domenica, il lavoratore potrà vedere direttamente sulla sua busta paga di aprile la voce di “festività non goduta”.

Tale voce, va a corrispondere ad un ventiseiesimo dell’ammontare complessivo della retribuzione che viene percepita mensilmente da parte di ciascun lavoratore.

A questo proposito, se ad esempio, il lavoratore in questione risulta avere una retribuzione mensile pari a 1.300 euro, ciò significa che l’importo che sarà percepito dal lavoratore in busta paga per la festività non goduta risulterà essere pari a 50 euro.

Pasqua in busta paga 2022: si tratta di una festività non goduta?

Nel caso specifico della Pasqua, quindi, come abbiamo visto nei precedenti paragrafi, non si tratta di una festività fissa. proprio per la sua mobilità, e dunque per il fatto che questa festa cade sempre ed inevitabilmente ogni anno durante la giornata della domenica, questa festa non viene goduta solitamente.

Dunque, per questo motivo ai soggetti lavoratori viene effettivamente pagata questa festività come un’ulteriore giornata di lavoro in busta paga. Si tratta, tuttavia, di un pagamento che fa riferimento alla giornata festiva, essendo domenica. 

Questo significa che, la Pasqua, non cadendo in un giorno lavorativo infrasettimanale, non sarà riconosciuto al lavoratore come un festivo. Per cui il lavoratore non potrà godere di un giorno di riposo in più, come avviene per le festività che cadono durante un giorno della settimana. 

Per chiarire ulteriormente ogni dubbio, tuttavia, è necessario fare una distinzione ben definita tra la busta paga che sarà riconosciuta nei confronti degli impiegati e quella che invece potrà essere ottenuta da parte dei lavoratori inquadrati come operai.

Busta paga 2022: quanto è pagata Pasqua per i dipendenti in misura fissa?

Nel mese di aprile, i lavoratori dipendenti che risultano essere pagati da parte delle aziende o dei datori di lavoro presso cui svolgono la propria attività, come ad esempio il caso degli impiegati, potranno avere la possibilità di astenersi dal lavoro, pur percependo comunque la propria retribuzione esclusivamente per due giornate.

Si tratta, nello specifico di lunedì 18 aprile, la giornata del Lunedì dell’Angelo, più nota a tutti come Pasquetta; ma anche della giornata di lunedì 25 aprile, quando cade la Festa della Liberazione.

Tuttavia, questa situazione non può essere estesa anche alla Pasqua del 17 aprile 2022, in quanto se non lavorata, tale giornata non potrà essere riconosciuta in busta paga.

Ciononostante, sono state fissate anche alcune eccezioni che fanno riferimento alle situazioni in cui il loro contratto di lavoro, redatto nel rispetto delle indicazioni del contratto collettivo nazionale del lavoro, preveda la possibilità di accedere ad un trattamento maggiorato anche per la festività pasquale della domenica. Infatti, esclusivamente in questi casi, i cittadini lavoratori potranno così ottenere il riconoscimento della retribuzione anche per Pasqua.

Per tutti gli altri casi, invece, generalmente non viene pagata la giornata di Pasqua in quanto risulta essere già compresa all’interno della busta paga, ma i lavoratori avranno diritto ad un giorno extra di riposo, che andrà così di fatto a sommarsi a quelli già previsti per i permessi.

Per coloro che invece lavoreranno anche a Pasqua, si andranno ad applicare le consuete regole che valgono per le giornate festive, e avranno quindi diritto ad accedere ad una maggiorazione riconosciuta direttamente nella busta paga di aprile 2022.

Busta paga 2022: i pagamenti di Pasqua per i lavoratori ad ore

Per quei lavoratori che invece vengono pagati ad ore, come accade spesso nel caso specifico degli operai, la festività di Pasqua del 17 aprile sarà considerata offrendo la possibilità ai lavoratori di ricevere una retribuzione per intero. Questo avviene anche nei casi in cui i lavoratori non prestano effettivamente la propria attività lavorativa.

A questo proposito, quando i lavoratori non lavoreranno durante la festività pasquale, il compenso che sarà riconosciuto all’operaio è pari ad un sesto dell’ammontare legato alla retribuzione settimanale.