Buone, anzi, ottime notizie per questa categoria di lavoratori, che si vedrà accreditare nella busta paga un aumento relativo ad arretrati, pari a 3 mila euro e un altro, basato sulla rivalutazione degli stipendi, di circa 175 euro al mese. Di quale categoria stiamo parlando? A cosa è dovuto questo aumento? Andiamo a scoprirlo subito.
Busta paga, per questi lavoratori arrivano 3mila€ di arretrati e aumenti di 175 € al mese
Buone notizie per 545 mila lavoratori del settore della Sanità, che riceveranno in busta paga gli arretrati dei contratti relativi al triennio 2019-2021.
In sostanza l’aumento della retribuzione con l’accredito degli arretrati riguarda solamente il settore sanitario che, dopo un lunghissimo iter per provvedere al rinnovo del Contratto collettivo nazionale del lavoro CCNL, possono finalmente godersi la notizia.
Ma di cosa si tratta, nello specifico? Semplice, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Consiglio dei ministri hanno dato la loro benedizione per il rinnovo e, successivamente, la certificazione della Corte dei conti è avvenuta lo scorso venerdì 28 ottobre, ora, con la data di ieri l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto il contratto relativo ai tre anni 2019, 2020, 2021.
Ecco, dunque, che più di 545 mila lavoratori del settore della sanità attendono il loro aumento in busta paga, da molti chiamato erroneamente “bonus”, ma che in realtà si tratta solo di arretrati che spettano a tutti gli effetti alla categoria, che in alcuni casi potrà anche superare addirittura i 3 mila euro.
Busta paga, anche altre categorie attendono i rinnovi
Ma la categoria dei lavoratori del settore della Sanità non è l’unica ad attendere i rinnovi per ottenere i propri arretrati. Chi le attende, allora? Semplice, parliamo dei seguenti settori:
- la scuola;
- gli enti locali, tra cui si possono annoverare, per esempio, i Comuni;
- le Funzioni Centrali, che comprendono i Ministeri e le agenzie fiscali, tra cui spicca l’Agenzia delle Entrate.
L’ultima categoria, in particolare, può festeggiare per avere già ricevuto nell’estate 2022 il via libera all’erogazione degli arretrati, che in alcuni casi hanno quasi raggiunto la bellezza di 2.900 euro. Ora, i lavoratori del settore della Sanità saranno i prossimi ad ottenere l’aumento in busta paga.
Andiamo, ora, a scoprire insieme quando verrà corrisposto l’incremento.
Quando arriva l’aumento
Come abbiamo detto poc’anzi, tutti i lavoratori dipendenti delle Funzioni Centrali hanno già ricevuto il loro aumento in busta paga a partire proprio dall’inizio delle state, più precisamente nel mese di giugno 2022. I prossimi, dunque, saranno i lavoratori dipendenti della Sanità pubblica, che a breve otterranno il loro aumento.
Inizialmente, i lavoratori della sanità temevano un ritardo o qualche problema legato alla certificazione della Corte dei conti. Senza questo documento, infatti, l’iter non poteva essere completato e, di conseguenza, concluso. Con il via libera dello scorso 28 ottobre 2022, invece, non sono previsti più ostacoli.
Secondo l’iter, dall’avvenuta certificazione all’approvazione dovranno trascorrere al massimo 30 giorni; che significa? Semplice, che gli oltre 545 mila lavoratori della Sanità, inclusi 277 mila infermieri, riceveranno gli arretrati, e dunque gli aumenti in busta paga, con lo stipendio del mese corrente, o al massimo da dicembre 2022.
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Di quanto saranno gli aumenti in busta paga per gli arretrati
Gli aumenti in busta paga riguarderanno tutti coloro che lavorano negli ospedali e nelle cliniche, che percepiranno importi che oscilleranno tra i 2.268 e i 3.135 euro lordi. Ma non è finita qui, poiché se si tiene anche in considerazione l’indennità prevista dal CCNL si raggiungono presto:
- 3.777 euro lordi per tutti gli inquadramenti più bassi
- 4.736 euro per il livello D6
Per gli enti locali e del settore scolastico, invece, l’attesa sembra essere ancora tutt’altro che breve. I dipendenti dei Comuni aspettano la certificazione della Corte dei conti e, pertanto, la loro attesa si dovrà protrarre almeno fino alla fine dell’anno corrente.
Il settore Scuola, invece, brancola ancora nel buio; per questa categoria, infatti, le trattative del CCNL sono ancora in corso.
Aumenti fino a 175 euro al mese
Infine, lasciamo da parte gli arretrati e parliamo degli aumenti previsti sulle retribuzioni. Nello specifico, è stato raggiunto un accordo tra le parti e il personale del settore della Sanità potrà godere di aumenti di circa 175 euro mensili. Si tratta di un incremento derivante da una rivalutazione del 7.22%.
In particolare, avremo:
- un aumento medio di tutti gli stipendi tabellari pari a 91 euro in media per tredici mensilità
- una rivalutazione dei Fondi destinati alla contrattazione integrativa pari a 12 euro per tredici mesi
- 13 euro mensili per il nuovo sistema di riclassificazione professionale per 13 mesi
Anche in questo caso, è possibile che i lavoratori della sanità potranno godere degli aumenti in busta paga già dal mese corrente.
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