Sei finalmente riuscito ad ottenere un colloquio di lavoro dopo tanto tempo? L’azienda per cui sogni da anni di lavorare ti ha finalmente contattato per un’intervista conoscitiva? Oppure sei alla ricerca di lavoro?
Qualunque sia la tua situazione, prima di programmare un colloquio di lavoro è necessario riorganizzare le idee e prepararsi al meglio, per affrontare e gestire l’intervista con successo.
Lo scopo del colloquio di lavoro è infatti ottenere la posizione per la quale ti stai candidando; ma come essere certi di ottenere l’ambito ruolo? Semplice, il tuo colloquio di lavoro dovrà essere perfetto.
In questa guida, cercheremo di capire come avere successo durante un’intervista di lavoro e analizzeremo tutti i passaggi da compiere prima di presentarti al recruiter; dopo averla letta, potrai affrontare il tuo prossimo colloquio di lavoro al meglio.
Gestire un colloquio di lavoro: la ricerca di informazioni
La prima cosa da fare, una volta ottenuto il colloquio (o se stai cercando di ottenerne uno, ma non hai ancora una data fissata) è ricercare informazioni sull’azienda per cui ti sei candidato o hai intenzione di candidarti.
Comprendere le informazioni chiave sull'azienda per la quale vuoi lavorare è fondamentale per varie motivazioni. Innanzitutto, potrai capire se davvero sei fatto per lavorare per quella determinata azienda: durante le tue ricerche, potresti renderti conto che la mission aziendale non coincide coi tuoi valori.
In secondo luogo, saperne di più su chi ti si presenterà davanti al colloquio di lavoro può aiutarti a gestire l’intervista con maggiore sicurezza.
Come ricercare, dunque, le informazioni sull’azienda di nostro interesse?
Se fino a qualche anno fa questo tipo di ricerche poteva risultare difficoltoso, oggi abbiamo a disposizione uno strumento potentissimo: il web.
Parti quindi col ricercare informazioni sulla storia dell’impresa tramite il sito web aziendale; non dimenticare poi di controllare gli account sui Social Media.
Una volta ottenute le informazioni, sarai in grado di stabilire se gli obiettivi aziendali fanno per te; in questo caso, durante il colloquio di lavoro potrai illustrare più agevolmente ai recruiter le motivazioni che ti rendono perfetto per quel ruolo.
Colloquio di lavoro: come rispondere al meglio alle domande
Ci sono molte domande che si ripetono praticamente durante quasi ogni colloquio di lavoro: preparare anticipatamente le risposte alle più comuni domande potrebbe essere la tua arma vincente, grazie alla quale mostrerai sicurezza, oltre che la tua idoneità al ruolo per il quale ti stai candidando.
Lo scopo di preparare preventivamente le risposte alle domande più comuni è quello di comunicare ai recruiter il tuo valore, oltre che far comprendere cosa potrai fare per l’azienda.
Di seguito, un elenco di alcune tra le domande di base più comuni utilizzate durante i colloqui, tratte da un interessante articolo di Indeed:
- Perché stai cambiando lavoro?
- Puoi spiegare queste lacune nel tuo curriculum?
- Perché sei la persona giusta per questo lavoro?
- Sei disposto a viaggiare/lavorare di notte e nei fine settimana?
- Perché la nostra azienda è interessante per te?
- Dove ti vedi tra X anni?
Ovviamente, si tratta soltanto di alcune possibili domande, tra l’altro generali: in base alla tipologia di azienda per la quale ti stai candidando, potrebbero esserci delle variazioni.
Aspettati inoltre anche un set di domande più tecniche, magari relative alla mansione per cui ti candidi, oltre che un set di domande comportamentali, che durante un colloquio di lavoro non mancano mai.
In ogni caso, preparare le risposte ad alcune di queste domande comuni potrebbe aiutarti a non dover improvvisare durante il colloquio di lavoro.
Altre risposte che dovresti preventivamente preparare riguardano le tue aspettative di stipendio (altra domanda che viene spesso posta dai recruiter), così come pure un profilo completo dei tuoi punti di forza. Anche questi, infatti, vengono spesso richiesti dal recruiter per capire cosa ti differenzia dagli altri candidati.
Un consiglio: evita risposte preconfezionate, ma personalizza e argomenta. Devi far si che il selezionatore capisca che sei davvero la persona giusta per quel ruolo.
Colloquio di lavoro di successo: poni le tue domande
La stragrande maggioranza dei candidati, quando si presentano ad un colloquio di lavoro, si preoccupano solamente delle domande che verranno poste loro. A nessuno, o quasi, viene in mente di preparare una propria lista di domande da porre al proprio intervistatore.
È vero, non è obbligatorio fare domande, ma se non ne farai, perderai l’occasione per distinguerti dagli altri.
I recruiter, infatti, chiedono sempre al candidato, alla fine del colloquio di lavoro, se ha delle domande da porre e, in caso contrario, potrebbe dedurre che il lavoro non ti interessa poi così tanto, o che sei alla ricerca di un lavoro qualsiasi.
Dunque, per evitare di incorrere in situazioni spiacevoli come quella descritta sopra, prima del colloquio potresti preparare una lista di domande intelligenti dal porre al recruiter alla fine del colloquio di lavoro, che abbiano lo scopo di dimostrare le tue competenze, la tua conoscenza dell’azienda e che confermino che sei la persona giusta.
Tra le domande migliori da porre alla fine di un colloquio di lavoro, secondo un articolo di Roberta Half Talent Solution, troviamo:
- Puoi raccontarmi una giornata tipo nella vita di questo ruolo?
- Quale sarà la mia più grande sfida in questo ruolo?
- Come sarà misurato il mio successo in questo ruolo?
- Cosa ti è piaciuto di più del lavorare qui?
- Chi pensi sarebbe il candidato ideale per questo ruolo, e come posso misurarmi?
- C'è qualcosa che pensi manchi dal mio set di abilità/esperienza?
- Perché la persona precedente ha lasciato questo ruolo?
- Quali sono le opportunità di crescita all'interno di questo ruolo? Quali tipi di programmi di formazione e sviluppo professionale potete offrire?
Il linguaggio del corpo durante un colloquio di lavoro
Altro elemento che i candidati sottovalutano durante un colloquio di lavoro è il linguaggio del corpo. Eppure, il modo in cui ti muovi e gestisci lo spazio intorno a te viene studiato a fondo dai selezionatori, anche se non te ne accorgi.
Durante l’intervista, dunque, assicurati di fare l’impressione giusta sfruttando il linguaggio del corpo.
Per prima cosa, cura il tuo abbigliamento: in genere, un colloquio di lavoro richiede di indossare un abbigliamento professionale. La cosa più importante da considerare quando ti vesti per un colloquio di lavoro è che dovresti avere un aspetto professionale e raffinato indipendentemente dal tipo di posizione che stai cercando.
Anche se il tuo abbigliamento per il colloquio dipende dal ruolo per cui ti stai candidando, non importa quale sia la posizione, dovresti presentarti al colloquio con un aspetto pulito, ordinato e ben vestito.
In secondo luogo, quando conoscerai il recruiter, guardalo negli occhi e stringi la mano con decisione nel momento in cui ti presenterai.
Cura la tua postura, che dovrà essere eretta ma non troppo rigida.
Preparati, inoltre, ad alcune domande basate sul comportamento, delle quali abbiamo brevemente accennato in uno dei paragrafi precedenti; il colloquio comportamentale è infatti una tecnica di colloquio lavoro molto utilizzata dai recruiter per valutare i candidati, basandosi sul loro comportamento passato. È quindi molto probabile trovarsi di fronte ad un’intervista comportamentale durante un colloquio di lavoro.
Colloquio di lavoro comportamentale e metodo STAR
Di solito, in questi casi, l’intervistatore chiede al candidato di descrivere il comportamento attuato in un momento specifico durante lo svolgimento del precedente lavoro.
Questo genere di domande aiutano infatti i recruiter a capire come il candidato si comporta in situazioni realmente accadute, qual è il valore aggiunto del candidato in una situazione critica e come il potenziale assunto reagirà alle pressioni sul lavoro.
Non occorre, in questo caso, entrare nel panico: per misurarti con questo genere di interviste, puoi ricorrere al metodo STAR, acronimo che sta per Situation-Task-Action-Result.
Grazie al metodo STAR, infatti, puoi ricreare una storia, strutturando la risposta al meglio e creando una sorta di arco narrativo facile da seguire per l’intervistatore.
Inizia dal contesto della storia, la Situation: descrivi dettagliatamente la situazione in cui si è verificato l’evento. Passa poi al Task, ovvero al compito, al ruolo che hai svolto nella situazione descritta in precedenza.
Il terzo punto, l’Action, prevede la descrizione delle azioni che hai compiuto con esattezza. Infine, potrai passare al Result: chiarirai quali sono stati gli effetti positivi delle tue azioni.
Per altre informazioni sull’applicazione del metodo STAR durante un colloquio di lavoro, puoi guardare il video di Tatiana Coviello per ottenere ulteriori spunti:
La conclusione del colloquio di lavoro di successo: lascia il segno
Una volta terminata l’intervista e dopo aver posto le tue domande, il colloquio di lavoro può considerarsi terminato.
Se alla fine del colloquio di lavoro hai capito che quella è la posizione che fa per te, non aver paura di farlo sapere all’intervistatore, mostrandoti entusiasta per il colloquio e comunicandogli come, grazie all’intervista, hai avuto maggiori conferme del fatto che vorresti lavorare lì. Questo potrebbe fare la differenza tra te e altri candidati con skills pari alle tue.
Bene, adesso sai come gestire al meglio un’intervista di lavoro, che ti permetterà di ottenere l’occupazione dei tuoi sogni. In bocca al lupo per la tua carriera!
Ah, un’ultima cosa: quando ti presenti ad un colloquio di lavoro, mai dimenticare una copia aggiornata del tuo curriculum vitae. Non potrai infatti sapere in anticipo se il recruiter avrà con sé la propria copia del tuo curriculum e, nel caso in cui non la possieda, dovrai essere pronto per consegnargliela prima di iniziare con le domande. In questo modo, il colloquio di lavoro inizierà nel migliore dei modi (e non con un silenzio imbarazzante).