3 segreti per andare in pensione da ricchi che nessuno dice!

Decidere quando andare in pensione non è una scelta facile. Pianificare un’uscita da ricchi, è un’altra cosa. In breve, le regole per andare in pensione da ricchi racchiuse nei paragrafi successivi. Ti spiegheremo i modi per pensare, strutturare, realizzare la ricchezza futura basandoci su 3 fattori fondamentali: tempo, durata e azioni. E a chi pensa che è prematuro pensare di progettare l’anticipo della pensione – secondo il nostro modesto parere si sbaglia – anche perché nella vita bisogna fare delle scelte che, pianificate nel tempo, cambiano il futuro.

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Pensione e segreti. Non è la trama di un film, senza dubbio rappresenta un momento importante per ogni lavoratore. Ma, spesso si cade nel tranello di pensare che si tratti di un tema destinato ai lavoratori prossimi alla pensione. Decidere quando andare in pensione non è una scelta facile. Pianificare un’uscita da ricchi, è un’altra cosa. Quando basta poco per andare in pensione tutto acquisisce un sapore semplice, anche se spesso le sorprese sono amare da digerire. In ogni modo, la parola d’ordine: è aspettare. Nonostante, sopraggiungono la stanchezza fisica e lo stress mentale, non sempre possiamo optare per un’uscita anticipata flessibile e vantaggiosa. Non sono pochi i lavoratori che negli ultimi tempi hanno affrontato il discorso della disoccupazione. La verità! In troppi siamo entrati nel limbo di non avere più l’età per un lavoro e fuori tempo per la pensione.

Il sistema pensionistico italiano è strutturato sulla linea di riforme strutturali, nonché sperimentali. Per determinare l’importo dell’assegno pensionistico viene spalmato il sistema contributivo, retributivo e misto. Chi va in pensione oggi, per avere un assegno alto deve come contropartita possedere sulle spalle una carriera lavorativa continuativa e piena. La base su cui si poggia il conteggio dell’importo della pensione è rappresentata dalla retribuzione percepita dal lavoratore durante gli anni lavorativi.

Ad oggi, pertanto, le regole basilari connesse alla richiesta per la pensione si allacciano al periodo contributivo, assicurativo e anagrafico.

Eguali considerazioni, seguono la pensione d’inabilità e invalidità, ma con requisiti assicurativi, sanitario e dove è richiesto anche la base reddituale. D’altra parte, il requisito reddituale assume un valore determinante per calcolare l’assegno ai superstiti.

In breve, le regole per andare in pensione da ricchi racchiuse nei paragrafi successivi. Ti spiegheremo i modi per pensare, strutturare, realizzare la ricchezza futura basandoci su 3 fattori fondamentali: tempo, durata e azioni.

Pensione: anticiparsi per non arrivare impreparati sulla linea di arrivo

E a chi pensa che è prematuro pensare di progettare l’anticipo della pensione – secondo il nostro modesto parere si sbaglia – anche perché nella vita bisogna fare delle scelte che, pianificate nel tempo, cambiano il futuro.

Non serve preoccuparti di restare senza denaro durante gli anni della pensione, né tantomeno, di seguire l’ossessione di possedere molto più denaro una volta andato in pensione. Due linee di pensieri differenti che amareggiano solo la vita.

Come si legge dalle pagine di The Motley Fool, la scrittrice Maurie Backman, spiega saggiamente che i lavoratori si batterebbero per andare in pensione con un assegno molto ricco. L’obiettivo di tantissime persone è quello di ritirarsi dal lavoro con molti soldi.

Un traguardo non irraggiungibile, ma che reclama impegno e fatica. Non a caso, (forse) ti è capitato di ascoltare persone raccontare di aver sacrificato una bella vacanza o una cena. Insomma, che hanno accantonato lussi nel corso degli anni, con il fine unico di ammucchiare un bel gruzzoletto da utilizzare per la pensione.

A dire il vero, uno stile di vita misurato non è facile da reggere, né tantomeno facile da sostenere.

La bella novità è che non siamo costretti a farlo. Tornando ora al principio promosso da Maurie Backman esistono 3 azioni da compiere per potersi garantire una bella pensione. Senza necessariamente rinunciare alle piccole gioie della vita per accaparrarsi l’obiettivo.

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1. Non serve falciare la spesa per avere poi una pensione da ricchi

Inevitabilmente si associa il taglio del budget quotidiano, mensile e annuo come mezzo per arrivare a uno scopo. Una scommessa? Non sempre serve rinunciare a tutto, tagliare a ogni spesa per raggiungere un obiettivo che non riusciresti a mantenere per troppo tempo. È sufficiente, individuare un’unica voce di spesa, magari quella più importante su cui eserciti una tenace riduzione costante nel tempo. Se adori viaggiare, perché rinunciarvi? Ad esempio, se non ti interessa avere in casa il top degli elettrodomestici potresti optare su acquisti più contenuti, limitare il budget, liberando quattrini da destinare ai viaggi e contributi necessari per assicurati un buon piano pensionistico che vada a incastonarsi perfettamente con quello pubblico.

Non importi misure restrittive ferree per essere infelice. Muovi semplicemente il denaro con un pizzico di saggezza in base all’elenco delle tue necessità. Stilare un elenco prima di effettuare un acquisto è utile per valutare prezzo, qualità e risparmio. Comparando il prezzo del prodotto che intendi acquistare serve per accaparrarsi un ottimo sconto risparmiando non pochi spiccioli. Un piccolo trucco da fare anche stando comodamente a casa davanti a un pc.

2. Per andare in pensione da ricchi serve risparmiare da subito

È inutile girarsi in tondo. Per generare una pensione ricca, l’arma più affilata è il tempo. Cosa significa? Bisogna da giovanissimi investire in un fondo pensione. O, quantomeno, orientarsi verso un piano previdenziale integrativo. Un’azione che ti permetterà di accumulare soldi prima di arrivare all’età per la pensione.

Per capire l’importanza d'iniziare a risparmiare da subito basta fare un semplice calcolo.

Ad esempio, se riesci a risparmiare una somma del valore di 250 euro mensili per una durata di tempo, diciamo per 40 anni, investendo in un prodotto il cui rendimento annuo si attesti intorno al 5%. Conti alla mano ti dovresti ritrovare con un capitale dell’ammontare di circa 400.000 euro contro una somma totale versata del valore di circa 120.000.

Alla fin fine la somma finale non sarà altro che il prodotto derivante dal valore dei versamenti eseguiti su base mensile e sul tipo d'investimento.

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3. Per andare in pensione da ricchi vai pesante sulle azioni

Non sei pronto a investire nelle azioni. Troppo preoccupato del peso che potrebbero avere le azioni sui tuoi risparmi. A dirla tutta, la paura di perdere taglia quell’agiatezza a cui miri. Un atteggiamento che spinge a investire su prodotti a basso rischio che fruttano di meno, ma molto di meno. Non tutti (forse) sanno che le azioni possono essere un prodotto volatile, quindi, subire importanti oscillazioni di mercato. Ma, nello stesso tempo, un investimento nel lungo termine offre un rendimento molto, ma molto più alto delle obbligazioni. Inoltre, consente di ridimensionare gli effetti negativi favorendo una rotazione dei titoli in portafoglio, e quindi mostrando un andamento altalenante.

Tornando ora al principio del risparmio mensile, ad esempio investendo in azione una somma del valore di 250 euro, ci si può accaparrare un rendimento del 5% annuo. Ma, anche sperare in qualcosa in più considerando che questa rappresenta la performance media acquisita in 20 anni.

Nel caso in cui, decidi invece di dirigere l’investimento non più orientato verso le azioni, ma optando per un piano d’accumulo obbligazionario mensile. Ottieni un diverso risultato finale molto al di sotto delle aspettative innanzi descritte.

Il valore strategico dei bond negli ultimi 20 anni ha prodotto una media del 2%. A questo punto i conti sono abbastanza semplici. Se investi una somma di denaro del valore di 250 euro mensili per un lungo periodo, risparmiando in modo stabile, ipotizzando un investimento per una durata di tempo di 40 anni (così da rapportarci all’esempio precedente).

Capitalizzando in un prodotto il cui rendimento annuo si attesti intorno al 2%. Conti alla mano ti dovresti ritrovare con un capitale dell’ammontare di circa 183.000 euro contro una somma totale versata del valore di circa 120.000. Un rendimento molto al di sotto dei circa 400.000 euro previsti attraverso la capitalizzazione in azione.

Tornando ai numeri, è chiaro che se non hai un reddito particolarmente alto, oppure, non ricevi in eredità una bella somma di denaro ti tocca sudare 7 camice avendo davanti una carriera lavorativa abbastanza lunga. Andare in pensione da ricchi, questo sarà il tuo obiettivo. Una prospettiva di agiatezza che ti porterà a lavorare con qualche sacrificio. Ma, senza precluderti grandi cose. In effetti, è possibile vive una vita serena, senza grandi rinunce e, nello stesso tempo, pianificare una pensione da ricco.

Tutto deve seguire uno schema ben preciso, dove dovrai individuare le priorità di spesa. Ecco, perché, si tratta di un obbiettivo raggiungibile se si comincia a risparmiare da giovani e ci si incammina nella giungla degli investimenti in modo saggio.

Potresti guadagnare molto di più di quanto ipotizzato nei paragrafi precedenti. Riuscisti a goderti la vita lavorando e accumulando denaro per andare in pensione da ricco. Ti assicuri un buon piano pensionistico che va a incastonarsi perfettamente con quello pubblico.