Come trovare lavoro in Svizzera: annunci di lavoro, contatti e permessi

Trovare lavoro in Svizzera non è solo un’opportunità reale ma anche un desiderio condiviso da molti. Ecco le informazioni su cv, annunci e contatti.

Trovare lavoro in Svizzera non è solo un’opportunità reale ma anche un desiderio condiviso da molti.

La conferma arriva anche dal fatto che, avendo già trattato l’argomento in alcuni articoli, il riscontro da parte dei lettori è stato elevato.

L’ultimo approfondimento pubblicato è relativo ai lavori che nessuno vuole più fare in Svizzera ma che sono ben retribuiti, in confronto a quelli che sono gli stipendi medi italiani relativi a tali posizioni lavorative.

In molti ci hanno domandato dei contatti diretti per inviare la propria candidatura. Chiaramente è un servizio che esula da quello di tipo informativo che forniamo, ma nell’articolo che segue proviamo a dare qualche indicazione in più su come fare per trovare lavoro in Svizzera.

Come trovare lavoro dall’Italia in Svizzera

Chi scrive non solo ha vissuto e lavorato in Svizzera per un certo periodo di tempo ma ha continuato a lavorare anche da remoto, una volta rientrata in Italia, per grandi aziende del territorio elvetico.

Questo solo a riprova del fatto che, soprattutto quando si parla di argomenti così importanti, farlo con cognizione di causa è sicuramente doveroso nei confronti di chi legge.

La Svizzera è un Paese che offre numerosi sbocchi lavorativi, il cui accesso però è regolato da meccanismi spesso un po’ rigidi.

Una delle strade più veloci da percorrere è quella di essere frontalieri. In alternativa, è possibile farsi assumere in Svizzera se si ricoprono ruoli altamente specializzati.

Per tutte le posizioni generiche, la popolazione elvetica infatti riesce già a coprire il fabbisogno nazionale quasi totalmente.

Il primo passo dunque, per trovare lavoro in Svizzera, senza spostarsi dall’Italia, è quello di consultare le fonti più attendibili per la ricerca.

Ad esempio, una buona risorsa dove trovare gli annunci online è il sito dell’autorità federale del mercato del lavoro (SECO), così come Eures, il portale europeo della mobilità professionale.

Una fonte sicuramente fidata è anche il Corriere Lavoro, che pubblica gli annunci di ricerca di personale oltre confine. Se l’azienda chiede, nel form online, di indicare il numero del permesso di lavoro, proseguite. Nella maggior parte dei casi, è possibile continuare lo stesso a compilare il modulo (nel momento in cui arriva il lavoro, di conseguenza si ottiene anche il permesso).

L’altra dritta che possiamo dare è di consultare le agenzie del lavoro su Lugano. Il servizio che offrono è gratuito però attenzione: è bene sceglierne una e affidarsi a quella, per l’invio del curriculum.

Non è visto di buon occhio lo spam in giro per tutto il Cantone.

Come fare per iniziare a lavorare in Svizzera

Alla base di ogni ricerca di lavoro seria e fruttuosa, c’è sempre un curriculum redatto a regola d’arte.

Il primo passo dunque è scrivere un Cv perfetto, seguendo i consigli degli esperti. Il curriculum deve essere sempre aggiornato e a portata di mano.

Per inviare il cv a un’agenzia svizzera di Lugano, è sufficiente che sia redatto in lingua italiana. Solo se necessario, bisognerà prevedere anche una versione in tedesco o in inglese, a seconda del ruolo per cui ci si candida.

Se vi presentate personalmente in Svizzera per consegnare il cv, dovete avere sempre due copie a disposizione. È la prassi.

Molto importante anche la lettera di presentazione: come per il cv, se avete difficoltà nel redigerla, chiedete la consulenza di un esperto del settore.

Infine, è fondamentale specificare sempre la mansione per cui ci si candida. Sicuramente starete pensando che a voi va bene qualunque cosa, ma questo atteggiamento non è visto di buon occhio. Meglio scrivere cameriere, oss, tecnico e via dicendo e non lasciare un curriculum generico, per il quale nessuno vi richiamerà.

Cosa mi serve per lavorare in Svizzera

Non sembra vero, la selezione è andata a buon fine e siete assunti! La felicità ovviamente è alle stelle ma ora bisogna occuparsi di non pochi aspetti pratici, prima di iniziare a lavorare in Svizzera.

Innanzitutto una precisazione è d’obbligo per ciò che riguarda gli stipendi. Senza dubbio sono più elevati di quelli italiani, per pari mansione. Ma c’è una disparità salariale tra chi lavora in Svizzera e chi invece è frontaliero e viene dall’Italia.

Il motivo è legato al fatto che il costo della vita in Svizzera è molto più elevato rispetto al nostro Paese.

Ovviamente tutti hanno il diritto di lavorare all’estero. Il consiglio da seguire è però di rivolgersi magari a un patronato in Italia, per seguire la propria situazione di lavoratori frontalieri e quindi stare certi di essere in regola con il Fisco.

Per lavorare in Svizzera occorre un permesso di lavoro. Nel momento in cui avete un contratto, è il datore di lavoro che deve provvedere a munirvi di tale permesso.

Il primo passo è andare sul sito del Canton Ticino e compilare l’apposito modulo con tutti i dati personali, le informazioni relative al datore di lavoro e al contratto. Stampare il modulo e spedirlo per posta ordinaria (in alcuni casi è il datore di lavoro che si occupa di questo passaggio).

A ogni modo, bisogna fornirgli il certificato generale del casellario giudiziale in originale e e il documento d’identità vidimato.

Attenzione: per fare ciò è necessario recarsi personalmente presso uno degli appositi uffici della Polizia Svizzera, con carta d’identità o passaporto.

Ovviamente i documenti devono essere in corso di validità ma non solo: nuovi e perfettamente integri, altrimenti non si accettano (in Italia si vedono ancora carte di identità cartacee a brandelli e scolorite…).

Infine, arriverà il momento gioioso di farsi accreditare il primo stipendio. Di solito la scelta più gettonata dei frontalieri è di aprire un conto presso le Poste svizzere.

Natalia Piemontese
Natalia Piemontese
Consulente lavoro online e professioni digitali, classe 1977. Sono Natalia, Piemontese di cognome, pugliese di nascita e calabrese d'adozione. Laureata in Scienze Politiche presso l'Università degli Studi di Bari, ho conseguito un Master in Selezione e Gestione delle risorse umane. Mamma bis, scrivo sul web dal 2008. Sono specializzata in tematiche del lavoro, business nel digitale e finanza personale. Responsabile del blog #mammachebrand, ho scritto un e-book "Mamme Online, come gestire casa, lavoro e figli".
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