Prove concorso docenti: ecco come prepararsi al meglio

Quest’anno per i futuri insegnanti la possibilità di partecipare a un concorso docenti non mancherà, ma sai come prepararti al meglio per le prove?

Per tutti coloro interessati ad entrare a far parte del corpo docente nel corso del 2022, ci sono buone notizie. Il Ministero dell’Istruzione prevede la pubblicazione di tantissimi bandi per concorso docenti, sia ordinario, sia straordinario.

Ma se la previsione di oltre 100mila assunzioni fa gola a molti, è anche vero che per riuscire a superare le prove e quindi essere tra gli assunti nel mondo scolastico, è necessario prepararsi con attenzione e impegno.

E forse quest’anno questa affermazione è ancora più veritiera. Perché? Semplice, qualsiasi sia il concorso docente di tuo interesse, con l’arrivo della crisi sanitaria il Governo Italiano ha deciso di modificare la struttura di alcuni esami, proprio per evitare di far correre rischi inutili alle persone coinvolte.

Gli esami per docenti quest’anno saranno nella cosiddetta “forma semplificata”, che sta venendo sperimentata già da qualche tempo e pare essere qui per rimanere a lungo, anche nel mondo post-covid.

Questa situazione, in particolare per quel che riguarda il test scritto computer based, è sicuramente andata a modificare la modalità di preparazione di alcuni esaminandi.

Ecco allora qualche consiglio per muoversi con più sicurezza nel mondo dello studio, trovare i bandi, gestire al meglio il proprio tempo, e riuscire a includere all’interno della propria preparazione tutto ciò che potrebbe servire.

Cosa è cambiato nel concorso docenti nel 2022

Il primo passo per capire come muoversi e studiare nel migliore dei modi è sapere per cosa ci si sta preparando.

Se le modifiche di queste prove siano state una cosa positiva o negativa se ne è parlato a lungo, ma online si possono anche trovare anche ottimi video informativi che possono dare una visione chiara e precisa di cosa è cambiato, senza dare giudizi affrettati.

Uno di questo è il seguente video di “Insegnanti si Diventa”, che descrive brevemente e chiaramente le varie modifiche, dando anche qualche idea su come impostare una strategia per prepararsi.

Le grandi modifiche che si possono incontrare rispetto al passato, comunque, sono le seguenti.

Non è più previsto un esame preselettivo. Con la nuova normativa verrà prima svolta una valutazione dei titoli, come già avveniva in passato, e poi si potrà accedere direttamente ai test, senza altri passaggi.

La sede e la data degli esami, per ora, non è all’interno del bando ma verrà data in seguito, per via del periodo di emergenza sanitaria che va a influire sulla situazione organizzativa.

Le prove, e questa è la parte più interessante, sono due: una scritta computer based, e una orale di simulazione di lezione, alla quale si potrà accedere solo dopo aver superato il test scritto.

Nell’esame ordinario si ha a disposizione un massimo di 250 punti, dove 100 sono dati in base al risultato della prova scritta, 100 per quella orale, e 50 vengono assegnati durante la valutazione dei titoli.

Cosa prevede la nuova prova scritta

La nuova prova scritta, diversamente da quella precedente che era a risposta aperta, è un test a risposta multipla a crocette. Questo significa che si avrà la possibilità di selezionare una cosa sola risposta giusta per ogni domanda, evitando così eventuali incomprensioni.

I candidati si troveranno di fronte a un totale di 50 domande, dove le prime 40 saranno dedicate alla valutazione delle conoscenze riguardanti la materia per cui si sta venendo testati.

Le restanti 10, invece, sono divise in due gruppi da 5 l’una. Nelle prima 5 vengono messe alla prova le conoscenze di inglese degli esaminandi, a un livello B2. Mentre nelle ultime 5 si vanno a valutare le capacità informatiche.

Il test ha una durata massima di 100 minuti, quindi un paio di minuti a domanda, e per poterlo passare bisognerà avere un punteggio di minimo 70 punti sui 100 disponibili.

Ma perché viene definito computer based? Semplicemente perché verrà svolto da computer, in formato digitale, in sedi appositamente scelte dagli Uffici Scolastici Regionali (USR).

Come prepararsi alla prova scritta computer based

Il modo migliore è, sicuramente, essere molto preparati riguardo alla propria materia. In particolare questo consiglio è valido quando ci si trova di fronte a domande chiuse, dove è facile che alcune risposte siano appositamente ambigue per creare confusione.

Per non trovarsi impreparati si possono trovare online diversi siti web e tools con simulazioni di esame a crocetta, come questo simulatore specifico per gli esami della scuola secondaria.

Arrivati a questo punto della propria carriera infatti il problema maggiore di fronte a questo test non dovrebbero essere gli argomenti, ma la mancanza di esperienza e conoscenza del linguaggio utilizzato nel test stesso.

Trovare un simulatore efficiente con cui potersi esercitare fino a sentirsi sicuri e avere la certezza di non cadere in ambiguità varie è sicuramente una buona strategia.

Un’ottima idea per evitare di trovarsi di fronte a certi problemi è sommare allo studio e ai test online anche l’acquisto di un libro con quiz commentati per la propria materia di interesse.

Questo tipo di testi infatti oltre a dare esempi pratici di test per gli esami, offrono anche, alla fine di ogni prova, un commento e una spiegazione delle varie risposte, aiutando a capire perché una risposta sia giusta piuttosto che un’altra, per esempio.

L’intenzione dietro a questa scelta è sempre quella di permettere agli esaminandi di comprendere il processo dietro la scelta della risposta corretta e quindi aiutare la formazione di un giusto iter mentale, in modo da non doversi trovare sperduti una volta di fronte al vero esame.

Ovviamente, alla base di tutto, ci deve essere un’alta conoscenza della propria materia a sostenere il tutto, anche se, riguardo a questo punto, c’è da tenere sempre conto che verranno anche testate le conoscenze tecnologiche e quelle di lingua inglese.

Inoltre il fatto che sia una prova computer based permette di calcolare i risultati subito, appena finito il test.

Cosa aspettarsi dalla prova orale

La prova orala è quella che viene anche definita “simulazione di lezione”, a potervi accedere saranno solo coloro che avranno superato la precedente prova scritta.

Esattamente come il test scritto computer based, anche questa prevede un massimo di 100 punti, con un minimo di 70 per poter essere considerata superata, anche se in questo caso la durata è inferiore. Infatti il tempo massimo per la prova orale è di 45 minuti, anche se potrebbe accadere di trovarsi di fronte a test molto più brevi.

In breve la prova orale testerà la capacità degli esaminandi di progettare un’attività didattica. L’argomento della lezione verrà estratto 24 ore prima della prova vera e propria e si avrà quindi una giornata di tempo per organizzarsi di conseguenza.

L’intenzione è di testare, principalmente, la presenza di tre caratteristiche.

  • La padronanza e la conoscenza delle discipline che si vuole andare a insegnare.
  • La capacità di utilizzo delle TIC e la loro integrazione all’interno del programma, in particolare per le materie STEM pare.
  • Infine, la capacità di progettazione didattica, sia sul fronte dei contenuti, sia su quello delle metodologie impiegate.

Come prepararsi alla prova orale del concorso insegnanti?

Se il test scritto è rigido e non permette l’integrazione della propria visione personale nelle risposte, quello orale appare come il totale opposto.

Tuttavia in questo caso sarebbe meglio evitare di strafare. Infatti l’intenzione è quella di vedere una lezione tipo dell’esaminando e, avendo più o meno un giorno per integrare, eventualmente, con slide e altri supporto tecnologici la propria lezione, sarebbe meglio non gettarsi nel vuoto con l’intenzione di stupire, rischiando di trovarsi poi di fronte a problemi inaspettati.

In particolare questo vale per l’utilizzo di quelle che nei bandi vengono chiamate TIC, ovvero “Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione” e si tratta di tutti quei mezzi digitali che si possono utilizzare per produrre o supportare le conoscenze e gli strumenti di apprendimento.

Integrare la propria lezione con slide, ma anche con video o altri mezzi, è sicuramente utile soprattutto in questo periodo dove il rischio di DAD è ancora presente. Inoltre sarà qualcosa di sempre più comune, con l’aumento della tecnologia in ogni aspetto della vita di tutti i giorni.

Questo però non significa gettarsi a capofitto in ambienti di cui non si è esperti, ma trovare un equilibrio tra i metodi più “classici” e quelli più moderni.

Sarà quindi necessario essere sì pronti a utilizzare softwares come prezi o photoshop, se necessario, ma può anche bastare una semplice presentazione in powerpoint se questo riesce a dare l’effetto desiderato alla propria simulazione.

L’importante è essere sicuri delle proprie conoscenze e non lasciarsi prendere dal panico, magari allenandosi a parlare in pubblico se si teme correre certi rischi.

Gli ultimi consigli finali su come trovare i concorsi e prepararsi

Per trovare i concorsi per docenti ci sono tre strade principali.

  • Controllare la gazzetta ufficiale dove vengono pubblicati i concorsi o la pagina dedicata sul portale del Ministero dell’Istruzione.
  • Seguire siti di consigli di lavoro e informagiovani.
  • Affidarsi a uno dei tanti portali che si occupano di scuola e iscriversi a newsletter riguardante le novità.

Se decideste di affidarvi agli ultimi due canali, non essendo questi ufficiali, è importante sempre controllare sulla gazzetta.

Infine, prima di ogni test l’ultimo consiglio importante da dare è sempre uno: non lasciare che il panico prenda il sopravvento. Tra studio e prove di esame simulato, è facile dimenticare di rilassarsi prima del grande giorno, ma una mente fresca e riposata sarà sempre di grande aiuto.

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