Concorso docenti: novità dal Ministro Valditara! Cambia tutto nel 2023

Arrivano novità per il concorso docenti: il Ministro Valditara annuncia cambiamenti sia per la procedura di reclutamento dei candidati che per le modalità di concorso. Ecco cosa cambia dal 2023.

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Sono finalmente arrivate delle nuove ed importanti novità per quanto riguarda le procedure volte allo svolgimento e all’acquisizione delle graduatorie per il concorso docenti!

È stato proprio il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, a fornire le prime notizie ufficiali in merito a tutto quello che potrebbe cambiare per il concorso docenti nel 2023. Tra gli obiettivi più importanti portati avanti c’è sicuramente quello di riuscire a dare una svolta più concreta al problema persistente del precariato dei lavoratori nel settore scolastico.

Ma c’è un aspetto di non poco conto che sicuramente andrà ad influenzare le novità sui concorsi docenti per il prossimo anno. Si tratta della Legge numero 79 del 2022 e tutte le disposizioni legate alla riforma del reclutamento, nel rispetto di quanto stabilito dal PNRR, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Concorso docenti: tutte le novità per il 2023

Come appena accennato, ci saranno delle importanti novità per i lavoratori del reparto scolastico che ogni anno si ritrovano a dover fare i conti con le procedure legate al concorso docenti.

Di cosa si tratta? Stiamo parlando delle novità legate alle modalità di selezione e di reclutamento dei docenti scolastici, le quali hanno più volte mostrato di essere soggette a problemi di non poco conto per il Ministero dell’Istruzione.

Tra i punti principali legati alle novità che interesseranno il concorso docenti, ci saranno sicuramente i seguenti interventi:

  • modifica delle modalità delle prove scritte;

  • doppio canale di reclutamento;

  • nuova fase transitoria per i precari.

In particolare, uno degli obiettivi perseguiti dalla prossima riforma del reclutamento del personale scolastico e quindi dalle novità che interesseranno il concorso docenti, è sicuramente quello legato al precariato.

Il Ministro Giuseppe Valditara, infatti, ha chiarito che la problematica del precariato rappresenta in questo momento una delle priorità del nuovo Governo Meloni. Per questo motivo, le novità sul concorso docenti saranno volte anche ad ottenere una riduzione esponenziale del numero di docenti precari.

Una seconda missione che sarà portata avanti con le modifiche e le riforme della procedura del concorso docenti riguarda sicuramente i percorsi transitori necessari.

L’intenzione dell’esecutivo sotto questo aspetto sarà quello di apportare delle migliorie che andranno a semplificare le procedure per il personale scolastico al fine di ottenere un posto di lavoro presso le scuole.

Concorso docenti: addio ai quiz a crocette

Tra le modifiche più importanti che saranno apportate al concorso docenti, spunta sicuramente un cambiamento radicale delle modalità di risposta alle domande e ai quesiti durante il concorso. 

A questo proposto, lo stesso ministro dell’Istruzione Valditara si è espresso per chiarire le ultime novità, sostenendo che la prova scritta non sarà più basata sul meccanismo di risposta chiusa con il tipico quiz a crocette, che spesso ha fatto discutere il personale scolastico. Infatti, il Ministro ha evidenziato che:

la prova scritta sarà basata su più quesiti a risposta aperta volta all’accertamento delle conoscenze e competenze del candidato.

In questo senso, le domande verteranno sugli stessi aspetti già chiariti dalle modalità di concorso docenti basate sul quiz a crocette. Ciò significa che saranno inerenti non soltanto alla disciplina della classe di concorso oppure alle tipologia di posto per la quale si partecipa. 

Si intendono infatti include anche domande a risposta aperta legate alle metodologie e alle tecniche della didattica generale e disciplinare, oltre che all’informatica e alla lingua inglese.

Riforma del reclutamento: le novità sul concorso docenti

Tra gli altri punti intorno al quale potrebbe orientare la riforma del concorso docenti, ci potrebbe essere anche una novità per le procedure di reclutamento.

Su questo punto, tuttavia, il Ministro Valditara non si è ancora espresso ufficialmente. Ciò nonostante, è il presidente del sindacato Anief, Marcello Pacifico, a farsi portavoce della necessità di una nuova procedura che possa andare a stabilizzare la situazione dei precari.

In questo senso, tra le varie opzioni che potrebbero essere valutate da parte del nuovo Governo, in vista della nuova riforma dei concorso pubblici per i docenti, vi è sicuramente l’introduzione di una sorta di graduatoria ad esaurimento sia per il concorso ordinario che per il concorso straordinario bis.

Inoltre, al fine di ottenere degli più evidenti risultati volti alla riduzione del problema del precariato nel settore scolastico, si potrebbe ipotizzare anche la reintroduzione del doppio canale di reclutamento.

In merito a questo tema, infatti, il presidente dell’Anief Pacifico ha evidenziato che:

non si può continuare a fare nulla di fronte a decine e decine di migliaia di precari che hanno svolto oltre tre annualità di supplenze. Andrebbero quindi gradualmente immessi tutti in ruolo.

La speranza, quindi, sarebbe quella di vedere per il prossimo 2023 delle novità sul concorso pubblico docenti non soltanto inerenti alle modalità di svolgimento delle prove per i candidati, ma anche di reclutamento e di graduatoria.