Novità docenti per il concorso straordinario bis e l’anno di prova. Cosa cambia

È appena cominciato l’anno scolastico 2022/2023 ed ecco che arrivano delle importanti novità per quanto riguarda le condizioni legate al superamento dell’anno di prova per i docenti che saranno assunti per questo nuovo anno, anche per quanto riguarda i docenti che sono risultati vincitori del concorso straordinario bis.

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È appena cominciato l’anno scolastico 2022/2023 ed ecco che arrivano delle importanti novità per quanto riguarda le condizioni legate al superamento dell’anno di prova per i docenti che saranno assunti per questo nuovo anno, anche per quanto riguarda i docenti che sono risultati vincitori del concorso straordinario bis.

A questo proposito, attraverso la recente nota numero 30998 pubblicata da parte del Ministero dell’Istruzione durante la giornata del 25 agosto, sono state finalmente comunicate tutte le novità e le nuove indicazioni che dovranno essere necessariamente messe in atto per quanto concerne il percorso di formazione del docente nonché il periodo annuale di prova in servizio.

In tal senso, diventa essenziale avere ben chiare tutte le nuove regole che sono state approvate dal Ministero dell’Istruzione in merito ai vincitori del concorso straordinario bis e all’anno di prova dei docenti, al fine di assicurarsi di rispettare tutte le modalità e le procedure previste.

Per questo motivo, all’interno del seguente articolo, sarà offerto un panorama generale di tutte le novità che interesseranno i docenti nel corso dell'anno scolastico appena iniziato, ovvero quello degli anni 2022/2023.

Cosa succede per i vincitori del concorso straordinario bis

Tra le prime novità che sono state approfondite attraverso la recente nota ministeriale vi sono sicuramente quelle legate ai docenti vincitori del cosiddetto concorso straordinario bis. Si tratta, nello specifico, di quel concorso che è stato approvato attraverso l'articolo 59, comma 9 bis, relativo al decreto-legge numero 73 del 25 maggio dello scorso anno.

In tal senso, infatti, i posti che non sono stati assegnati per l’anno scolastico 2022/2023 saranno effettivamente accantonati nelle operazioni di mobilità per l'anno scolastico successivo. 

Per questo motivo, gli uffici scolastici saranno tenuti a procedere in maniera completamente autonoma, in riferimento esclusivamente al territorio regionale, a definire le fasi di convocazione, per poter poi assegnare i posti di lavoro per i docenti, attraverso il sistema INR, ovvero quel sistema informativo noto a tutti come “call veloce”.

Come funzionerà l’anno di prova per docenti: prevista una doppia valutazione

Arrivano delle importanti novità per i docenti, non soltanto nei confronti dei vincitori del concorso straordinario bis, di cui si è trattato nel paragrafo precedente.

Infatti, ad essere finiti al centro del dibattito e delle nuove indicazioni annunciate da parte del Ministero dell’Istruzione, sono innanzitutto i temi relativi all'anno di prova degli insegnanti, e la previsione di una doppia valutazione.

A questo proposito, infatti, occorre fare riferimento alle disposizioni che sono state contenute all’interno della Riforma Bianchi. In tal senso, tale normativa prevede che gli insegnanti che sono stati appena immessi a ruolo per quanto riguarda l’anno scolastico 2022/2023, potranno considerare a tutti gli effetti il loro periodo di prova superato, esclusivamente se rispondono a due condizioni particolari.

Il primo requisito in questione, infatti, riguarda lo svolgimento e l’esecuzione del servizio effettivo da docente. In tal senso, è stato chiarito che potrà essere considerato idoneo soltanto quel servizio la cui durata risulta essere pari ad almeno 180 giornate, di cui almeno 120 giorni dovranno rientrare nelle giornate di attività didattica.

La seconda condizione essenziale per poter superare il periodo di prova del docente, riguarda il test finale.

Infine, tra le altre novità per i docenti, secondo quanto emerge dalla nota annunciata da parte del Ministero dell’Istruzione, nei casi in cui non è stata prevista  in tempo l’approvazione della graduatoria per poter avviare il periodo di prova e di formazione del docente, sarà possibile procedere in un modo diverso, ovvero attraverso il conferimento delle supplenze annuali.

Il test finale per il superamento dell’anno di prova per i docenti 

In merito al test finale per poter ottenere il superamento dell’anno di prova, occorre poi fare alcune precisazioni, al fine di rendere maggiormente chiara la modalità che sarà messa in atto e fatta rispettare da parte del Ministero dell’Istruzione.

A questo proposito, potrà essere considerato effettivamente superato il periodo di prova, soltanto nei casi in cui saranno accertate con esito positivo tutte le competenze a livello sia didattico che pratico, che saranno acquisite da parte dell’insegnante nel corso dell’anno scolastico in questione. 

L’esito del test andrà poi ad integrare il giudizio espresso da parte del comitato di valutazione oltre che anche da parte del dirigente scolastico. 

Ma cosa succederà, invece, per quei docenti che non avranno effettivamente superato il test finale previsto per l’anno di prova? In queste situazione, sarà necessario che il docente in questione sostena un secondo anno di prova in servizio, senza essere coinvolto però da ulteriori rinnovi.