Tutte le tipologie di Congedo dal lavoro da chiedere a INPS

Quante tipologie di congedi Inps esistono? In questa breve guida andremo a vedere quali sono i congedi che i lavoratori possono richiedere all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, come funzionano e come possono essere richiesti. Iniziamo subito!

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Quante tipologie di congedi Inps esistono? In questa breve guida andremo a vedere quali sono i congedi che i lavoratori possono richiedere all’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, come funzionano e come possono essere richiesti. Iniziamo subito!

Congedo parentale INPS: assenza dal lavoro per prendersi cura del bambino

Quando parliamo del congedo parentale INPS intendiamo quel periodo di astensione dal lavoro che viene permesso ai genitori per poter prendersi cura del bambino

Il congedo riguarda in particolare i primi anni di vita dello stesso, in modo tale che i genitori riescano a soddisfare tutti i suoi bisogni affettivi e relazionali. 

Questo specifico congedo INPS si rivolge indistintamente alle lavoratrici e ai lavoratori dipendenti. Non possono usufruirne, invece, i genitori che risultano essere:

  • disoccupati
  • sospesi
  • lavoratori domestici
  • lavoratori a domicilio.

Il congedo parentale Inps spetta allo stesso modo a genitori:

  • naturali
  • adottivi
  • affidatari

I genitori dovranno essere in costanza di rapporto di lavoro. Il congedo Inps spetterà entro i primi dodici anni di vita del figlio, per un periodo massimo complessivo tra i due genitori, che non sia superiore a dieci mensilità

Queste potranno diventare 11 mensilità, qualora il padre del bambino si dovesse astenere dal lavoro per un periodo con continuativo o frazionato di almeno tre mesi. Il periodo sopracitato di undici mensilità potrà essere goduto anche in contemporanea dai genitori del bambino.

Congedo Inps parentale: chi può astenersi dal lavoro e come chiederlo

È bene sottolineare se il rapporto di lavoro dovesse interrompersi all’inizio del periodo di congedo, oppure durante lo stesso, il genitore perderà il diritto al congedo Inps a decorrere dalla data di cessazione del rapporto di lavoro stesso. Ma veniamo a noi: a chi spetta il congedo parentale INPS?

  • Innanzitutto, il congedo spetta alla madre lavoratrice per un periodo di tempo continuativo o frazionato di massimo sei mensilità;
  • Allo stesso modo, per la medesima durata e con le medesime modalità, il congedo Inps parentale potrà essere utilizzato dal padre lavoratore dipendente. Anzi, in questo secondo caso, i mesi possono diventare 7 se il padre si asterrà dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato di minimo tre mesi;
  • spetterà anche al padre lavoratore dipendente, in contemporanea all’astensione obbligatoria della madre, anche se la stessa non lavora;
  • al genitore solo per una durata massima di dieci mensilità;

Ricordiamo, nuovamente, che potranno richiedere e sfruttare il Congedo Parentale INPS tutti i genitori, non solo quelli naturali, dunque, anche i genitori affidatari e adottivi, sempre con le stesse modalità.

INPS quanto spetta e come richiedere il congedo parentale INPS 

Ai genitori lavoratori dipendenti spetta: un sostegno pari al 30 % della retribuzione media giornaliera, calcolata sulla retribuzione precedente all’inizio del congedo, per il periodo compreso tra gli 0 e i 6 anni del figlio e per un periodo di massimo 6 mesi. 

Ai genitori spetta, poi, un sostegno pari al 30 % della retribuzione media giornaliera, da 6 anni e 1 giorno fino agli 8 anni soltanto se il reddito individuale del genitore che presenta la domanda risulta essere minore di 2.5 volte il totale del trattamento minimo di pensione annuo.

Inoltre, il sostegno spetterà unicamente nel caso in cui i genitori non l’abbiano richiesto e utilizzato per i primi sei anni del figlio, oppure per la parte non utilizzata anche eccedente il periodo massimo totale di sei mensilità.

Ai genitori, infine, non spetterà alcuna indennità dagli 8 anni e 1 giorno fino ai 12 anni del bambino. 

Potrete richiedere il congedo parentale INPS in tre differenti modalità:

  • 1. Online attraverso le identità digitali CNS, SPID e CiE;
  • 2. Chiamando il contact center: gratis da fisso all’803.164 oppure a pagamento da cellulare 06.164.164;
  • 3. Oppure attraverso enti di patronato e intermediari INPS

 INPS, il Congedo Matrimoniale: cos’è e chi può richiederlo

Con congedo matrimoniale intendiamo quell’indennità che viene prevista per alcuni lavoratori e che viene versata in occasione di un matrimonio di tipo civile o concordatario o di un’unione civile. Questo congedo potrà essere utilizzato entro le trenta giornate successivi all’evento. 

Il congedo matrimoniale spetta a entrambi i coniugi o i soggetti dell’unione civile. Potranno richiederlo:

  • operai, 
  • apprendisti, 
  • lavoratori a domicilio, 
  • marittimi di bassa forza, 
  • dipendenti da aziende industriali, 
  • artigiane, 
  • cooperative

Potranno richiederlo tutti coloro che hanno contratto un matrimonio civile, concordatario o un’unione civile e che:

  • possono far valere un rapporto di lavoro da almeno una settimana; 
  • utilizzano il congedo Inps da almeno 30 giorni dalla data dell’evento;
  • possano dimostrare che nei tre mesi precedenti all’evento hanno svolto un’attività lavorativa per almeno 15 giornate per aziende industriali, artigiane o cooperative;
  • non siano in servizio per malattia, sospensione del lavoro o richiamo alle armi, ma con l’esistenza del rapporto di lavoro.

Attenzione, però, perché l’assegno del congedo matrimoniale Inps non viene erogato a chi contrae il solo matrimonio religioso.

Con l’Assegno per Congedo Matrimoniale INPS erogherà una somma pari a sette giorni di retribuzione, oppure otto per i lavoratori marittimi. Come per il Congedo parentale, anche il congedo Matrimoniale può essere richiesto:

  • online;
  • attraverso il Contact Center;
  • mediante enti di patronato e intermediari dell'Istituto.

Congedo Inps per donne vittime di violenza di genere

Abbiamo, poi, il congedo INPS per le lavoratrici dei settori:

  • pubblico
  • privato 
  • e le lavoratrici che hanno rapporti di collaborazione coordinata e continuativa 

che siano inserite in alcuni percorsi di formazione che si riferiscono direttamente alla violenza di genere. In questo caso, il congedo Inps riguarda un periodo di astensione dal lavoro di massimo novanta giornate, spalmate in tre anni. 

Possono richiedere questo tipo di congedo Inps tutte le lavoratrici:

  • dipendenti;
  • dipendenti da amministrazioni pubbliche;
  • agricole a tempo indeterminato o determinato;
  • addette ai servizi domestici e familiari;
  • apprendiste, operaie, impiegate e dirigenti con un rapporto di lavoro in corso all'inizio del congedo;
  • autonome;
  • iscritte alla Gestione Separata INPS.

È possibile usufruire di questo congedo Inps se inserite in percorsi certificati dai servizi sociali del comune di appartenenza, dai centri antiviolenza o dalle Case Rifugio.

Inps chiarisce che per tutti i giorni di congedo che verranno utilizzati per frequentare i percorsi di protezione verrà versata un’indennità giornaliera che sarà uguale al 100 per cento dell’ultima retribuzione percepita.

La domanda potrà essere effettuata Online, attraverso il contact center ai numeri sopracitati e attraverso patronati e intermediari dell'Istituto. Infine, la certificazione dell’inserimento nei percorsi presso i servizi sociali del comune di appartenenza, dai centri antiviolenza o dalle Case Rifugio dovrà essere consegnata in busta chiusa, alla sede competente del territorio con:

“l’indicazione del numero di protocollo e la dicitura “Domanda Congedo straordinario art. 24 del d.lgs. 80/2015”.

Congedo Straordinario INPS per assistenza familiari disabili

Il congedo straordinario spetta ai lavoratori dipendenti che siano:

  •  coniuge convivente (o l’altro soggetto dell’unione civile) del soggetto con grave disabilità;
  • madre o padre convivente del soggetto con grave disabilità in caso di mancanza del coniuge o dell’altra parte dell’unione civile;
  • figlio convivente del soggetto con grave disabilità, solo nel caso in cui il coniuge convivente o la parte dell’unione civile convivente ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
  • fratello o sorella convivente del soggetto con grave disabilità nel caso in cui: coniuge o l’altra parte dell’unione civile conviventi, entrambi i genitori e i figli conviventi del soggetto siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
  • parente o affine entro il terzo grado convivente della persona con grave disabilità qualora coniuge, l’altra parte dell’unione civile, genitori, figli e fratelli conviventi siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti;
  • Infine, uno dei figli non ancora conviventi con la persona disabile in situazione di gravità, ma che tale convivenza instauri successivamente, nel caso in cui tutti i soggetti citati in precedenza siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.

Il congedo straordinario Inps può essere richiesto per un massimo di due anni ed è frazionabile in giorni. Il periodo di due anni è valido per tutta la carriera lavorativa del soggetto. Il Congedo straordinario è pari alla retribuzione ricevuta il mese precedente l'inizio del congedo.

La domanda può essere presentata all’Inps online, attraverso il contact center e attraverso patronati e intermediari dell'Istituto. Tutte le altre info qui

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