Congedo parentale INPS: ora cambia tutto! I requisiti 2022

Novità importanti per il congedo parentale INPS: cambiano importi, requisiti e durata del sostegno: la guida completa su come avere il congedo parentale 2022.

Arrivano tantissime novità per quanto riguarda il congedo parentale INPS, un’indennità economica riconosciuta da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale nei confronti di specifiche categorie di lavoratori e di lavoratrici che svolgono un’attività di lavoro dipendente.

Si tratta, a questo proposito, di una misura economica che è stata più volte interessata da importanti novità e cambiamenti, che sono andati a definire un nuovo assetto di questa agevolazioni, modificandone importi, durata, ma anche procedure per presentare la richiesta.

In questo contesto, si consiglia la visione del seguente video messo a disposizione sulla piattaforma YouTube all’interno del canale di Come Faccio A, in cui viene fornita una breve guida in relazione alle novità che hanno interessato in particolare modo la misura del congedo parentale INPS.

 

Dunque, in tal senso, diventa fondamentale per i lavoratori italiani che sono stati interessati dalla nascita del proprio figlio così come anche quelli i cui bambini sono già più grandi, riuscire a comprendere al meglio quali sono le nuove regole che hanno modificato la durata e gli importi per il congedo parentale INPS.

In questo contesto, all’interno del seguente articolo, andremo ad approfondire tutte le novità che hanno interessato il congedo parentale INPS, coinvolgendo maggiormente quei lavoratori con un contratto di lavoro subordinato.

Per questo motivo, nei prossimi paragrafi, sarà effettivamente fornita un’intera panoramica relativa a tutte le novità che hanno interessato il congedo parentale INPS nel 2022, così da poter illustrare cosa cambierà per gli importi, la durata e le modalità di richiesta del congedo parentale INPS.

Novità congedo parentale INPS: cosa cambia nel 2022? I dettagli 

Prima di andare ad approfondire tutte le novità ufficiali che andranno effettivamente a coinvolgere la misura del congedo parentale, occorre innanzitutto chiarire un punto essenziale, in merito alla definizione generale di questa misura. 

In questo senso, dunque, viene definito il congedo parentale come un periodo di astensione, di categoria facoltativa, dal periodo di lavoro, che potrà essere richiesto e riconosciuto nei confronti di alcune categorie di genitori, di cui tratteremo nei paragrafi successivi.

A questo proposito, quindi, il congedo parentale è stato interessato da novità di fondamentale importanza che hanno a tutti gli effetti cambiato e modificato radicalmente la struttura di questa misura economica. 

Dunque, una prima novità riguarda la questione della platea dei beneficiari del congedo parentale, la quale nel 2022 risulta essere nettamente superiore rispetto al numero di cittadini lavoratori, sia uomini che donne, che hanno potuto beneficiare fino ad ora di questa misura economica. 

Allo stesso tempo, la squadra dell’esecutivo italiano ha provveduto anche a modificare delle ulteriori caratteristiche del congedo parentale INPS. In particolare una seconda novità coinvolge effettivamente il periodo di durata, in cui i lavoratori che hanno fatto richiesta del congedo potranno continuare ad avere diritto a beneficiare del sostegno economico.

Infine, occorre fare un’ulteriore precisazione per quanto concerne, invece, più nello specifico il congedo di paternità. Infatti, come evidenziato anche dalla collega Francesca Ciani, nel suo articolo “Congedo di paternità: in arrivo anche dipendenti pubblici!”:

Arrivano delle ottime notizie per i dipendenti della Pubblica Amministrazione! Ci sono delle importanti novità in quanto il Ministero del Lavoro ha deciso di estendere anche a questa categoria di lavoratori il congedo di paternità. 

Novità congedo parentale 2022: cambia davvero tutto? Le indicazioni 

Come chiarito nel precedente paragrafo, dunque, il congedo parentale è diventato uno dei principali protagonisti di novità e di cambiamenti per l’anno 2022, portando ad evidenziare delle nuove regole per quanto riguarda la durata ma anche gli importi.

A questo proposito, ad andare a definire una nuova linea di azione per quanto riguarda la possibilità di accedere e di usufruire del congedo parentale è stato il Consiglio dei Ministri, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi nonché il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il ministro Andrea Orlando.

I due recenti decreti legislativi, approvati soltanto poco tempo fa, in effetti, sono stati formulati proprio con l’obiettivo non solo di andare a supportare maggiormente le categorie di lavoratori con uno o più figli a proprio carico, non soltanto durante la loro nascita ma anche la stessa crescita, fino al raggiungimento di una determinata età anagrafica. 

Effettivamente, mediante l’approvazione dei due nuovi decreti legislativi, la squadra dell’esecutivo guidata dal premier Mario Draghi, ha deciso di provvedere al recepimento delle direttive che erano state già introdotte a livello europeo, a seguito della decisione intrapresa in Commissione Europea.

Prima di procedere con la spiegazione concreta di tutti i cambiamenti e le modifiche che hanno interessato il congedo parentale nelle ultime settimane, è necessario precisare che affinché queste nuove modifiche diventino operative a tutti gli effetti, sarà necessario attendere il recepimento da parte dell’Istituto INPS delle norme.

Congedo parentale 2022: i nuovi soggetti beneficiari

Nei precedenti paragrafi abbiamo quindi analizzato brevemente tutti i dettagli per quanto riguarda le novità principali che hanno visto il congedo parentale 2022 al primo piano tra le misure economiche predisposte in favore dei lavoratori genitori con uno o più figli.

Ora è il momento di rispondere però ad un quesito che si stanno ponendo tantissimi cittadini italiani: ma cosa è cambiato davvero per il congedo parentale?

Lo vediamo in maniera approfondita, distinguendo i due aspetti principali che riguardano le novità approvate nel 2022.

La novità più importante riguarda sicuramente la possibilità di una maggiore platea di cittadini di poter ricevere il riconoscimento del congedo parentale. Infatti, il 30 per cento della retribuzione veniva concesso a seguito della domanda per ottenere il congedo parentale in passato esclusivamente nei confronti dei genitori per i primi sei mesi e per figli con un’età inferiore ai sei anni.

Invece, per i lavoratori con figli con un’età anagrafica compresa nella fascia tra i 6 e gli 8 anni, in questo caso, la misura del congedo parentale veniva riconosciuta in favore dei soggetti, esclusivamente nel caso in cui venissero accertate determinate condizioni particolari.

Ora invece, con le novità che hanno interessato il congedo parentale nel 2022, questa misura potrà essere corrisposta da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza sociale ad una più amplia platea di persone. In tal senso, potranno accedere al sostegno economico i genitori che hanno figli anche di età compresa tra i 6 ed i 12 anni.

Dunque, al momento della richiesta per poter accedere al congedo parentale nei casi di lavoratori con figli di età superiore ai 6 anni, si provvederà all’erogazione senza prendere in considerazione in alcun modo il reddito familiare.

Congedo parentale 2022: la nuova durata. Chi può averlo fino a 11 mesi?

Secondo quanto emerso, quindi, il congedo parentale sarà interessato nel 2022 da novità fondamentali che di fatto sono andate a trasformare radicalmente alcuni aspetti principali, riferiti tuttavia non soltanto alla platea di soggetti che potranno a tutti gli effetti beneficiare di questo aiuto.

A questo proposito, infatti, occorre precisare che una seconda novità essenziale che andrà a contraddistinguere il congedo parentale 2022 riguarda effettivamente la questione della durata.

In questo senso, come riportato anche nell’articolo di money.it, la durata del periodo che potrà essere riconosciuto nei confronti di tutti i lavoratori, sia uomini che donne, risulta essere stato esteso.

Per questo motivo, i cittadini italiani che faranno richiesta per poter accedere al congedo parentale nel 2022, potranno godere di questo beneficio fino ad una durata massima di 9 mesi, contro i precedenti sei mesi che erano stati stabiliti in precedenza.

Tuttavia, occorre anche fare un’ulteriore precisazione. Si tratta, in questo caso, di una nuova possibilità che viene riconosciuta nei confronti di quei lavoratori che risultano rientrano nella categoria di genitore solo.

In questa situazione particolare, infatti, il congedo parentale INPS non avrà più una durata di 10 mesi come in passato, bensì anche in questo caso viene esteso il diritto fino ad un massimo di 11 mesi.

Congedo parentale INPS e lavoratori autonomi. Si può avere l’aiuto?

Inoltre, occorre anche sottolineare che potranno accedere alla misura del congedo parentale non soltanto i genitori che svolgono un’attività di lavoro dipendente, dunque con contratto subordinato.

Effettivamente, potranno avere la possibilità di richiedere e di accedere all’aiuto del congedo parentale INPS anche i lavoratori e le lavoratrici italiane che svolgono un lavoro come lavoratori autonomi, liberi professionisti oppure titolari di partita IVA

Tuttavia, in questo caso, come accade anche per tanti altri sostegni economici e misure, l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale farà valere delle disposizioni diverse per quanto riguarda la durata del beneficio economico. A questo proposito, potranno ottenere l’erogazione del congedo parentale per un massimo di tre mesi i lavoratori autonomi che risultano essere iscritti alla Gestione Separata dell’INPS.

Allo stesso tempo, la stessa durata di tre mesi potrà essere concessa nei confronti delle donne lavoratrici. 

In ogni caso, che si tratti delle madri o dei padri, quando a presentare la richiesta per il congedo parentale sono dei lavoratori autonomi, è necessario sottolineare che i tre mesi di congedo potranno essere riconosciuti da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale esclusivamente entro il primo anno di vita del proprio bambino.

Infine, è opportuno anche chiarire che il congedo parentale potrà essere ottenuto dai lavoratori dipendenti, anche nei casi in cui si tratti di un’adozione di un bambino.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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