Contributi figurativi: come avere più contributi (e gratis)!

Come avere più contributi gratuitamente? Scopri come utilizzare i contributi figurativi e quando puoi fare richiesta all'INPS! Le ultime.

In molti non sanno che si possono ottenere dei contributi aggiuntivi per la pensione, talvolta in maniera del tutto gratuita. Stiamo parlando dei contributi figurativi che possono essere richiesti all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

In questo modo potremo aumentare sia l’importo della nostra pensione, sia arrivare prima alla soglia minima richiesta per accedere, magari, a qualche forma di pensionamento anticipato, rispettando anche gli altri requisiti richiesti, ovviamente. 

Infatti, anche la collega Viviana Vitale ha parlato nel suo articolo di come ottenere gli importi della pensione più alti, nei casi in cui essa risulta essere troppo bassa. 

Sono sempre di più i cittadini italiani che a seguito della presentazione della richiesta di pensionamento si ritrovano poi a dover fare i conti con una dura realtà: il rischio di dover percepire una pensione INPS troppo bassa.

Ma quindi, in che modo i contributi figurativi possono aiutare i pensionati a ricevere un assegno pensionistico di importo maggiore? Andiamo a scoprire insieme come funzionano in questo articolo!

Prima di cominciare, ti consiglio la visione di questo video realizzato da Giuseppe Chiarenza, dove viene spiegata la differenza tra contributi figurativi e contributi effettivi:

Contributi figurativi: perché sono importanti ai fini della pensione!

Anche se tutti noi siamo in attesa di una riforma sulle pensioni da parte del Governo Draghi, ormai sappiamo che il nostro sistema pensionistico si basa in larga misura sul numero di anni di contributi che sono stati versati.

Ebbene, sappiamo tutti che è richiesta una soglia contributiva minima per accedere alla pensione, sia nelle forme di pensionamento anticipato (come Opzione Donna o Ape Sociale), oppure anche per la pensione di vecchiaia. 

Ovviamente, più sono gli anni di contributi che sono stati versati, prima si accederà alla pensione oppure più saranno le probabilità di ottenere un importo maggiore nell’assegno pensionistico. 

Ecco chiarito facilmente quali sono le ragioni per le quali la possibilità di aumentare i contributi è molto ghiotta per molti italiani. Come è stato sottolineato anche nell’articolo della collega che abbiamo citato in precedenza, ci sono ben 5 metodi per poter ottenere un numero maggiore di contributi che ci consentiranno di ricevere una pensione maggiorata, come il versamento volontario, ad esempio. 

Tuttavia, oggi vogliamo soffermarci esclusivamente sui contributi figurativi, che in molti conoscono, ma non sanno a pieno come sfruttarli. 

Prima di tutto, cosa sono i contributi figurativi? In questo caso facciamo riferimento a quei contributi che fanno riferimento a lassi temporali in cui si è verificata un’interruzione o una riduzione dell’attività lavorativa. In questo caso, parliamo di periodi che sono privi di copertura contributiva. 

Tuttavia, non possiamo certo dire che è tutto perduto, anzi! Infatti, salvo alcuni casi rari previsti dalla Legge, i contributi figurativi possono essere utili al raggiungimento della pensione in anticipo oppure ad ottenere un assegno maggiorato. 

Ma chi dovrà richiedere il riconoscimento di questi periodi? 

Attenzione: in questo caso ricordiamo che, nella maggior parte delle casistiche, dovrà essere proprio l’interessato ad avanzare richiesta all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. 

Contributi figurativi: ecco quando vengono riconosciuti automaticamente dall’INPS!

Come abbiamo detto poc’anzi, solitamente per ottenere i contributi figurativi sarà necessario che il soggetto faccia richiesta direttamente all’INPS. 

Tuttavia, esistono anche alcuni casi in cui tali contributi vengono riconosciuti in maniera del tutto automatica. In questo caso, parliamo di contributi accreditati d’ufficio e, quindi, senza nessuna richiesta dell’utente. 

Attenzione: si tratta di un’operazione del tutto gratuita, contrariamente a quanto si pensi. 

In questo primo paragrafo andremo ad approfondire come funzionano i contributi figurativi che vengono accreditati in modo automatico ai soggetti che ne hanno diritto. 

Successivamente, andremo anche a scoprire come funzionano i contributi figurativi per i quali è necessario procedere con una richiesta da parte del soggetto coinvolto.

Quindi, quali contributi vengono accreditati in automatico?

Devi sapere che ci sono alcune categorie che l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale riconosce automaticamente. 

Stiamo parlando dei casi di Cassa integrazione, contratti di solidarietà, progetti socialmente utili, mobilità, disoccupazione NASpI e assistenza antitubercolare. 

Insomma, in questi casi, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale riconosce in maniera automatica la contribuzione che sarà riconosciuta ai fini del calcolo dell’importo pensionistico (e del raggiungimento della soglia per accedere alla pensione). 

Tuttavia, ci sono altre casistiche nelle quali i contributi figurativi dovranno essere espressamente richiesti all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. 

Ma di quali casi stiamo parlando? Andiamo ad approfondirlo nel corso del prossimo paragrafo. 

Contributi figurativi: ecco quando vanno richiesti all’INPS per la pensione!

Abbiamo visto nel paragrafo precedente quali sono i contributi figurativi che vengono riconosciuti in maniera automatica dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. 

Tuttavia, in alcuni casi, tale riconoscimento dev’essere richiesto espressamente dal soggetto interessato. 

Ma quali sono queste casistiche? 

Prima di vederle ricorda ancora una volta che i contributi figurativi vengono riconosciuti in quei periodi dove si è interrotto o ridotto il versamento dei contributi. 

Dunque, pensiamo nel dettaglio a quali periodi stiamo prendendo in considerazione. Possiamo richiedere i contributi figurativi per il servizio militare (obbligatorio o volontario), per il servizio civile, i riposi dal lavoro, la maternità, il congedo parentale, la malattia o l’infortunio sul lavoro, i periodi di aspettativa o assenza dal lavoro per donare il sangue oppure per malattia del figlio. 

Insomma, si tratta di moltissime possibilità che possono essere date a coloro che fanno richiesta per l’accredito di tali contributi. 

Ricordiamo ancora una volta che ottenere l’accesso a queste tipologie di contributi è totalmente gratuito e, di conseguenza, l’interessato non dovrà pagare alcuna somma. 

Contributi figurativi: ecco come richiederli step by step!

Abbiamo quindi compreso che molti dei contributi figurativi devono essere espressamente richiesti all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. 

Dunque, andiamo a comprendere nel dettaglio qual è la procedura per avanzare la richiesta utile ad ottenere l’accredito dei contributi figurativi.

Come abbiamo affermato anche in precedenza, sarà necessario presentare la domanda direttamente all’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale. 

Attenzione però: non possiamo identificare una strada unica che può essere percorsa da tutti gli interessati. 

Infatti, ogni richiesta è da considerarsi a sé stante, in base a quale tipologia di contributi volete “riscattare”. 

Per comprendere il vostro caso specifico non dovrete fare altro che recarvi sul sito dell’INPS ed individuare il motivo per il quale volete richiedere i vostri contributi figurativi. 

Da questo momento in poi basterà cliccare sulla motivazione e accedere alla sezione dedicata per presentare la vostra domanda. 

Ovviamente non dovrai fare tutto da solo! Infatti, potrai chiedere assistenza ad un Patronato. 

Le novità sull’accredito dei contributi figurativi!

Parlando di contributi figurativi, devi sapere che fino al 2012 l’accredito era effettuato solo in seguito alla domanda del soggetto interessato. 

Tuttavia, questo è cambiato dal 2013, dove è stato concesso l’accredito automatico da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale salvo diversa indicazione dell’interessato. 

Per quanto riguarda i contributi figurativi che devono essere richiesti, facciamo riferimento a quelli per i quali l’INPS non conosce i parametri per la determinazione della misura dell’accredito.

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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