Dimissioni nel periodo di prova: serve il preavviso? Ecco la risposta

Sul lavoro per dare le dimissioni nel periodo di prova serve il preavviso? Vieni a scoprirlo in questo articolo.

Durante il periodo di prova il lavoratore potrebbe trovarsi in due situazioni differenti: 

Da una parte potrebbe andare tutto bene e, successivamente, si potrebbe passare ad un vero e proprio contratto di assunzione

Dall’altra parte potrebbe capitare che il lavoratore debba superare delle situazioni impreviste.

Alcuni esempi? Beh, si può partire dal “semplice” trovarsi male sul nuovo posto di lavoro, fino al ricevimento della chiamata da parte dell’azienda dei tuoi sogni. 

Entrambe queste situazioni potrebbero spingere il lavoratore a voler rassegnare le dimissioni nel corso del periodo di prova. Per questo motivo è fondamentale sapere come muoversi in queste situazioni e, soprattutto, se è necessario un preavviso per procedere con il licenziamento. 

Dimissioni durante il periodo di prova: è legale? Ecco cosa afferma la normativa!

Prima di cominciare ad addentrarci in tutto ciò che riguarda il come rassegnare le dimissioni nel corso del periodo di prova, scopriamo cosa afferma la legge. 

Ebbene, devi sapere che un lavoratore nel corso del periodo di prova ha una libertà maggiore di rescindere dal contratto in modo completamente autonomo. 

Ma per quale motivo? Per scoprirlo dobbiamo comprendere a fondo quali sono le motivazioni che stanno alla base di un contratto “di prova”. 

Infatti, la prova corrisponde ad un momento dove, da un lato, l’azienda “studia” il dipendente in modo da comprendere se è adatto alla posizione offerta. Eppure, dall’altra parte è il dipendente stesso che deve valutare se l’azienda lo soddisfa totalmente. 

Questo vuol dire che il lavoratore in prova può concludere il rapporto di lavoro anche verbalmente, senza l’obbligo di alcuna comunicazione scritta. 

Ovviamente per correttezza e per formalità si consiglia sempre di procedere con una comunicazione scritta. 

Attenzione però: quando si parla della fine di un rapporto di prova non sono richieste le dimissioni telematiche, come accade invece in caso di contratto indeterminato o determinato. 

È molto semplice dimettersi durante il periodo di prova: ecco come si fa!

Come avrai compreso, rassegnare le dimissioni nel corso del periodo di prova è una procedura estremamente semplice che non necessita nemmeno obbligatoriamente di una comunicazione scritta. 

Questo vuol dire che un lavoratore ha la facoltà di dimettersi in qualsiasi momento, anche senza preavviso. 

Tutto questo è sancito dall’articolo 2096 del Codice Civile che afferma che, nel corso del periodo di prova, ognuna delle due parti può rescindere dal contratto senza alcun obbligo circa il preavviso o di indennità. 

Attenzione però: qualora fosse stato stabilito un tempo minimo necessario per il periodo di prova, le dimissioni non possono aver luogo prima della scadenza di tale periodo. 

Serve il preavviso nelle dimissioni durante il periodo di prova? Scopriamolo!

Ma quindi ci sono alcuni casi nei quali durante il periodo di prova è necessario preannunciare le proprie dimissioni?

Beh, come abbiamo visto in precedenza, la possibilità di rescindere in qualsiasi momento dal contratto è regolata dal Codice Civile. Tuttavia, abbiamo anche specificato che c’è una casistica a sé stante, ossia quella determinata da un tempo minimo per la prova. 

In questo caso, è necessario attendere fino alla fine del periodo minimo di prova per rescindere dal contratto, tranne nel caso in cui si presenti la situazione per dimettersi per giusta causa. 

Tutto questo viene regolato da un accordo scritto tra le parti che determina la durata relativa al periodo di prova. 

Attenzione: devi conoscere anche la durata massima, per non essere fregato. 

Infatti, questa è di 6 mesi per i quadri o per i dirigenti e di 3 mesi per i dipendenti che non hanno alcuna mansione di direzione. 

Conviene scrivere una lettera di dimissioni anche se sei nel periodo di prova?

Come abbiamo sottolineato, per rescindere dal contratto durante il periodo di prova è necessaria una comunicazione verbale. Questo significa che non avrai alcun obbligo di presentare una lettera scritta di dimissioni.  

Tuttavia, devi anche tenere in considerazione che si tratta comunque di una strada consigliata in quanto risulta essere maggiormente formale come approccio. 

In questo modo metterai nero su bianco le ragioni che hanno portato alla tua decisione finale e darai un senso di correttezza maggiore. 

Attenzione: fino ad ora abbiamo parlato del caso in cui sia il dipendente che voglia rassegnare le dimissioni nel corso del periodo di prova. 

È importante sottolineare però che la possibilità data dal Codice Civile al dipendente è data anche all’azienda e che, di conseguenza, anche il datore di lavoro può procedere al licenziamento del dipendente senza preavviso. 

Eppure, il licenziamento del dipendente è legale solo nel caso in cui questo sia stato messo nelle migliori condizioni per svolgere l’impiego. In caso contrario l’azienda potrebbe essere trascinata in Tribunale. 

Ovviamente un consiglio che possiamo dare ad un dipendente che vuole licenziarsi nel corso del periodo di prova è quello di presentare una lettera scritta al suo datore di lavoro, in modo da spiegare correttamente le ragioni che hanno portato a questa decisione. 

Francesca Ciani
Francesca Ciani
Copywriter, classe 1998. Appassionata di marketing, digital e pubblicità fin da bambina, dopo un percorso di ragioneria, ho ottenuto una laurea in Comunicazione, Media e Pubblicità presso l’Università IULM di Milano e, successivamente, ho conseguito un master in Marketing Management. Troppo creativa per essere ragioniera, troppo analitica per essere un’artista: sono diventata social media manager e seo copywriter. Parlo tanto, scrivo ancora di più e ho sempre miliardi di idee.
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