Gli statali sono in calo. A confermarlo è uno studio dell'Aran, vediamo di cosa si tratta.
Quanto guadagna un dipendente statale
Gli statali non guadagnano meno dei privati, secondo uno studio dell'Aran, l'agenzia del governo che si occupa di trattare il rinnovo dei contratti dei dipendenti pubblici. Il motivo per cui si verificano diversi casi di concorsi per l'assunzione che vanno praticamente deserti, o di vincitori che rinunciano al posto conquistato, non sarebbe quindi lo stipendio basso secondo l'agenzia.
Secondo l'indagine sul campo, lo stipendio medio dei dipendenti pubblici è di 31.766 euro lordi all'anno. Ciò si traduce in circa 1.800 euro al mese (netti). Questa cifra è superiore agli stipendi di un'altra categoria di dipendenti pubblici, gli "operai" e i dipendenti del settore privato. Secondo l'Agenzia, questi ultimi guadagnano in media 30.836 euro all'anno.
L'Aran fornisce anche una classifica di chi, tra i dipendenti pubblici, tende a percepire stipendi più alti: al primo posto i dipendenti bancari, che guadagnano 34.288 euro all'anno (sempre in totale); al secondo posto i dipendenti del settore metalmeccanico e siderurgico, che guadagnano 33.565 euro all'anno; al terzo posto i dipendenti del settore chimico, che guadagnano 33.565 euro all'anno (sempre in totale); al quarto posto i dipendenti del settore chimico, che guadagnano 33.565 euro all'anno. In fondo al podio c'è un dipendente pubblico dell'industria chimica con 33.296 euro.
Secondo l'Aran, ci sono alcuni dipendenti civili che si collocano al di sotto di questa media. Si tratta, ad esempio, dei lavoratori dei media, dei lavoratori del settore tessile o dei lavoratori dei trasporti e della logistica, come gli addetti alla ristorazione.
Secondo i sindacalisti, questo è dovuto al fatto che la cifra di 1.800 euro al mese non è affatto uno stipendio iniziale, ma il massimo che un dipendente pubblico può raggiungere nel corso della sua carriera.
Questa stima è quindi in qualche modo sbilanciata perché tiene conto di quanto i dipendenti pubblici possono aspettarsi di ricevere piuttosto che di quanto effettivamente guadagnano.
Leggi anche: Stipendio Dipendenti PA: quanto guadagnano gli statali?
Ecco perché i dipendenti statali lasciano il lavoro
In ogni caso, come sottolinea l’Aran, lo stipendio non sembra essere la ragione per cui molte persone sono scoraggiate a lavorare nel settore pubblico. Il settore pubblico è spesso visto come un ambiente meno favorevole all'innovazione, il che è un disincentivo, soprattutto per chi svolge professioni tecniche. I posti vacanti nel servizio pubblico nazionale sono stati relativamente pochi dal periodo di crisi del 2007-2008 e solo negli ultimi anni (in parte grazie al PNRR) è aumentata la domanda di dipendenti pubblici.
In effetti, l'anno scorso è stato riferito che l'amministrazione pubblica ha messo a concorso 150.000 posti, mentre altri 170.000 dovrebbero essere aggiunti entro il 2023. Anche le organizzazioni statali hanno bisogno di un ricambio generazionale, ma al momento molte di esse non hanno la forza necessaria per coprire i loro posti.
Una delle ragioni dell'elevato numero di abbandoni in alcuni concorsi è che molte persone non partecipano contemporaneamente a un unico concorso. I cosiddetti "concorsisti" possono provare diversi concorsi e, avendo a disposizione diverse opzioni, valutare le offerte più favorevoli.
Questo, peraltro, ha causato anche dei problemi alle assunzioni per il Pnrr: queste infatti sono sempre con contratti a termine, mentre altri impieghi pubblici offrono ai vincitori di concorso la prospettiva allettante di un posto a tempo indeterminato.