Disney, pioggia di licenziamenti: brutta sorpresa Topolino manda a casa i lavoratori

La Disney avvia un piano di licenziamento per parte dei lavoratori. Un’amara sorpresa per questi dipendenti impiegati! Quali sono i piani Topolino?

La Disney avvia un piano di licenziamento per parte dei lavoratori. Un’amara sorpresa per i tanti dipendenti impiegati presso multinazionale statunitense The Walt Disney Company, più conosciuta come Disney.

Il quadro finanziario della multinazionale statunitense soffre per la scissione Media and Entertainment Distribution in cui rientra anche Disney+. Mentre, The Walt Disney Company ha registrato un notevole aumento di fatturato nel quarto trimestre fiscale.

Lo squilibrio dei risultati finanziari potrebbe produrre una sforbiciata dei lavoratori, oltre al blocco di nuove forme di assunzioni. Ed è questa la possibile prospettiva futura preannunciata da CEO Bob Chapek.

Al momento, i piani futuri del colosso non sono stati conformati, mentre sono state anticipate le notizie sulla riduzione del personale, sul taglio dei costi e sulla diminuzione di altre attività lavorative.

Topolino manda a casa i lavoratori

La piattaforma streaming Disney+ non incassa quanto dovrebbe, per arginare il buco economico la multinazionale ha pensato di licenziare i lavoratori.

Il vero problema, è che il servizio ha disilluso le aspettative non raggiungendo gli standard d’incassi pronosticati. Per questo motivo, il colosso statunitense sta studiando una soluzione per arginare il danno, un piano strettamente connesso ai posti di lavoro e alle nuove assunzioni. E, così Topolino si prepara a manda a casa i propri lavoratori.

L’amministratore delegato della Walt Disney, Bob Chapek, ha ben compreso che questa situazione di crisi potrebbe minare il futuro dell’azienda. Per questo motivo, ha programmato un piano di licenziamento, portando a conoscenza i dirigenti della riduzione del personale e di altre strategie.  Il nuovo progetto per compensare le perdite è votato alla riduzione dei costi promuovendo una sforbiciata sul personale.

Secondo numerose agenzie internazionali, il colosso si prepara a promuovere un maxi licenziamento del personale.

Pioggia di licenziamenti in casa Disney+

Il contenimento dei costi è l’obbiettivo primario che in questo momento preme alla Disney. Un contesto difficile da gestire, soprattutto, perché non tutti i costi fanno capo direttamente al colosso. Come riporta Quifinanza, in un comunicato rilasciato dalla multinazionale statunitense sono stati fornite spiegazioni sulla necessità di bloccare i costi, anche se non imputabili direttamente alla Walt Disney, al fine di raggiungere gli obbiettivi fissati nella pianificazione finanziaria.

Sicuramente, il flusso delle perdite registrate Wall Street incide fortemente sulla linea dura votata a un maxi licenziamento. Perdite che coinvolgono la piattaforma in streaming Disney+. L’attesa era rivolta all’entrate, ma è stata frenata bruscamente da una flessione del mercato del 13%.

Nonostante, il servizio abbia raggiunto oltre 12 milioni di nuovi utenti registrati, è mancata la contropartita dei maggiori incassi, mentre è stato registrato un buco di circa 1,5 miliardi di dollari

Secondo numerosi esperti, Disney+ dovrebbe registrare incassi redditizi prima del 2024.

I danni finanziari sarebbero stati prodotti dall’enorme mole d’investimenti indirizzati alla piattaforma. Tanti servizi inseriti, come le serie originali di Star Wars, Andor e Obi-Wan Kenobi e The Mandalorian, Andor.

Tra i servizi sono presenti nuovi contenuti Disney e Pixar. Mentre per la serie Marvel: WandaVision, Hawkeyes e She-Hulk: Attorney at law.

Il servizio di streaming affonda la Walt Disney?

Le perdite generate dal servizio di streaming non rappresentano una minaccia solo per la Disney. Wall Street supervisiona l’andamento decisionale dell’azienda.

Nel merito, l’analista Michael Nathanson ha chiarito che la multinazionale non ha ancora spiegato se gli investimenti sui servizi di streaming possono giustificare le entrate future.

In questo contesto, si palesa un maxi licenziamento come strumento per arginare le perdite. Una situazione critica vissuta anche da altre multinazionali.

Meta, l‘azienda statunitense che controlla i servizi di rete sociale Facebook, Instagram e WhatsApp, in forte crisi finanziaria, ha previsto in un taglio del 13% sul personale. Prospettando una riduzione drastica dei lavoratori, per cui l’impresa intende mandare a casa circa 11 milioni di lavoratori.

In buona sostanza, si tratta di una crisi finanziaria che coinvolge a raffica tutti i servizi promossi in streaming, in cui rientra anche la Netflix e altre aziende.

La stessa Warner Bros Discovery nota avversaria di Topolino, non ha certamente beneficiato dell’unione tra Warner Media e Discovery. Anzi per arginare le perdite ha  licenziato una grande fetta di lavoratori.

Sulla stessa linea anche altri marchi d’intrattenimento, come Bob Chapek, che ha preparato una task force capace per preservare gli equilibri economici futuri della compagnia.

Per il momento, la Walt Disney guarda al futuro dell’azienda, fissando nuovi obbiettivi di crescita economica. Purtroppo, a discapito dei tanti lavoratori impiegati attivamente nella produzione.

I primi tagli non riguardano solo il personale, ma anche i costi per la produzione di contenuti originali, della pubblicità e del marketing.

Si tratta di scelte operative che non intaccano sulla qualità finale. Nessuna nuova assunzione, se non per i ruoli tecnicamente indispensabili. Il nuovo programma di riduzione dei costi prevede anche il blocco dei viaggi di lavoro, un’attività lavorativa impiegata da remoto con un utilizzo massiccio di tecnologie alternative, dunque con videoconferenze.

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