Disoccupazione Dis coll: 4 regole importanti per averla!

La Legge di Bilancio del 2022 ha modificato alcuni aspetti dell'indennità di disoccupazione Dis coll. Scopri quali sono e quali sono le regole per accedervi.

La Legge di Bilancio del 2022 ha introdotto moltissime novità non solo in materia fiscale e del lavoro, non solo in relazione ai bonus e alle agevolazioni, non solo ha tracciato la via per la riforma delle pensioni.

Le modifiche hanno riguardato anche il mondo degli ammortizzatori sociali: la Naspi ha subito qualche cambiamento, ma anche la Dis coll.

In questo articolo ci concentreremo proprio su quest’ultima e analizzeremo quali sono tutte le nuove regole da rispettare per potervi accedere. La disoccupazione Dis coll nel 2022, infatti, presenta novità molto rilevanti: il sistema di décalage è cambiato, così come è cambiata l’aliquota contributiva. Ma ci sono molte altre novità che analizzeremo bene successivamente.

Con l’obiettivo di fornire maggiori chiarimenti e delucidazioni alla luce delle novità contenute nella Manovra di Bilancio, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha pubblicato la circolare n. 3, il 4 gennaio scorso, nella quale ha spiegato quali sono i cambiamenti della disoccupazione Inps.

Pertanto, senza perderci in ulteriori anticipazioni, passiamo subito ad analizzare l’indennità di disoccupazione Dis coll, quali sono le novità e le nuove regole per averla, senza dimenticare di spiegare, brevemente, cos’è e come funziona.

Dis coll: come cambia la disoccupazione nella Legge di Bilancio 2022!

La Legge di Bilancio del 2022 contiene numerosissime novità che vanno a riformare e disciplinare diversi ambiti: del lavoro, delle pensioni, dei bonus e delle agevolazioni. 

Inoltre, la Manovra di Bilancio ha riordinato la normativa degli ammortizzatori sociali. Le modifiche introdotte sono tante e i cambiamenti investono non solo i trattamenti di integrazione salariale e la Naspi, ma anche l’indennità di disoccupazione Dis coll.

Come cambia la Dis Coll? Innanzitutto, viene modificato il sistema di décalage e, poi, vengono riconosciuti i contributi figurativi. Ma, inoltre, viene modificata l’aliquota contributiva che alcune categorie di lavoratori iscritti alla Gestione Separata hanno l’obbligo di versare.

Recependo tutte le novità contenute nella Manovra di Bilancio sull’indennità di disoccupazione Dis Coll, l’Inps ha pubblicato la circolare n. 3, il 4 gennaio del 2022, nella quale illustra e spiega quali sono tutte le novità della misura nel 2022.

Un altro aspetto importante che dobbiamo ricordare si riferisce alle cessazioni involontarie di rapporto lavorativo, che sono avvenute a partire dal 1° gennaio 2022.

Come si legge sul sito inps.it:

“[…] le nuove disposizioni normative fissano la durata della DIS-COLL ad un periodo massimo di 12 mesi”.

Il primo dei cambiamenti che andremo ad analizzare è quello relativo al nuovo meccanismo di décalage. Scopriamo come cambia.

Disoccupazione Dis coll: décalage diverso!

Una delle novità più importanti sull’indennità di disoccupazione Dis coll riguarda il nuovo sistema di décalage e, di conseguenza, i nuovi importi mensili della misura.

Ma cos’è il meccanismo di décalage? Molto semplicemente si tratta del sistema o, appunto, del meccanismo di riduzione percentuale dell’importo mensile spettante.

Sostanzialmente, si nota qualche somiglianza con alcune delle modifiche effettuale all’indennità di disoccupazione Naspi. Pertanto, ciò che cambia sulla Dis coll, per le disoccupazioni verificatesi a partire dal 1° gennaio del 2022, è la riduzione del 3% dell’importo mensile spettante, dal sesto mese in poi.

Ma è bene spiegarci meglio, riferendoci e spostando la nostra attenzione anche al quadro normativo. La Legge di Bilancio, nell’introdurre questo nuovo meccanismo, va a modificare quanto determinato dal Decreto Legislativo n. 22 del 2015.

Pertanto, in base alle nuove disposizioni e ai chiarimenti forniti dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, così come possiamo leggere sul sito informazionefiscale.it, l’indennità di disoccupazione Dis coll dei collaboratori coordinati continuativi, degli assegnisti di ricerca e dei dottorandi:

“[…] si ridurrà del 3 per cento ogni mese, a partire dal primo giorno del sesto mese, ossia dal 151° giorno di disoccupazione”.

Quindi, i lavoratori che perdono il lavoro involontariamente hanno la possibilità di percepire per intero l’indennità di disoccupazione, durante i primi cinque mesi

La riduzione del 3%, ovvero il meccanismo di décalage si applicherà soltanto a partire dal primo giorno della sesta mensilità.

Ma l’Inps fa un’altra precisazione molto importante, che riguarda la cessazione involontaria del lavoro avvenuta entro il 31 dicembre del 2021. In quel caso, è valida la normativa di legge precedente dell’indennità di disoccupazione Dis coll, ovverosia il meccanismo di décalage al 3% avviene a partire dal quarto mese (non dal sesto) e, quindi, dal novantunesimo giorno di fruizione dell’indennità.

Disoccupazione Dis coll: a chi è rivolta?

Prima di passare ad elencare i destinatari dell’indennità di disoccupazione Dis coll, è bene capire cos’è e come funziona, ma anche quando è stata istituita.

La Dis Coll è stata istituita in maniera sperimentale dal Decreto legislativo n. 22 del 4 marzo del 2015, in riferimento agli eventi di disoccupazione involontari, avvenuti dal 1° gennaio del 2015 fino al 31 dicembre del 2015.

La Dis coll è stata successivamente prorogata dalla Legge di Stabilità del 2016 per un’altra annualità, ma con qualche modifica rispetto al precedente anno.

Tornado a tempi più recenti, la disoccupazione Dis coll, nell’attuale Legge di Bilancio non ha subito cambiamenti in merito ai suoi destinatari. Possono richiedere l’indennità di disoccupazione Dis coll, quindi:

  • I collaboratori coordinati e continuativi (ivi compresi i collaboratori a progetto);
  • Gli assegnisti di ricerca;
  • I dottorandi di ricerca con borsa di studio.

È bene anche menzionare chi sono gli esclusi dalla disoccupazione Dis Coll. Non possono accedervi, per esempio, i collaboratori che percepiscono la pensione, i titolari di Partita Iva, i sindaci, i revisori di società, così come gli amministratori e così via.

Ovviamente, i possibili beneficiari della prestazione devono rispettare alcuni specifici requisiti – che elencheremo tra poco – come, per esempio, aver perso involontariamente il posto di lavoro.

Ma andiamo ad elencarli tutti.

Dis coll: requisiti per accedere alla disoccupazione!

Per accedere alla Dis coll, non sono richiesti troppi requisiti e troppe condizioni da rispettare. I possibili beneficiari, appartenenti alle categorie che abbiamo appena elencato, devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • Devono essere iscritti, in via esclusiva, alla Gestione Separata dell’Inps;
  • Devono trovarsi in stato di disoccupazione.

Infine, è necessario il possesso di un terzo requisito. Come si legge sul sito ticonsiglio.com, i richiedenti devono:

“[…] avere almeno 1 mese di contribuzione nel periodo compreso tra il 1° gennaio dell’anno civile precedente l’evento di disoccupazione e l’evento stesso”.

Alla luce di ciò, possiamo riassumere quali sono le regole che bisogna rispettare per accedere alla disoccupazione Dis Coll. Sostanzialmente, sono quattro: essere in possesso dei tre requisiti appena elencati e appartenere ad una delle categorie che abbiamo indicato in precedenza.

Disoccupazione Dis Coll: contribuzione figurativa e nuova aliquota contributiva. Ecco le novità!

Un’altra delle novità contenute nella Legge di Bilancio del 2022, oltre al meccanismo di décalage, riguarda la contribuzione figurativa

Cosa cambia? La Legge di Bilancio 2022 ha introdotto la possibilità di beneficiare della contribuzione figurativa per tutti coloro che accedono alla disoccupazione Dis Coll, dal 1° gennaio del 2022.

La contribuzione figurativa viene riconosciuta automaticamente d’ufficio. In che modo? Sul sito edotto.com, si legge che viene:

“[…] rapportata al reddito medio mensile, entro un limite di retribuzione pari a 1,4 volte l’importo massimo mensile dell’indennità per l’anno in corso”.

Possiamo fare, quindi, un cenno all’importo percepito. Se il lavoratore disoccupato percepisce, per il 2022, l’importo mensile massimo di 1335,40 euro, i contributi figurativi vengono riconosciuti entro il limite massimo di 1869,56 euro.

È sufficiente, infatti, moltiplicare la somma spettante e, quindi, 1335,40 euro per 1,4.

Il riconoscimento della contribuzione figurativa gioca anche un doppio ruolo. Sul sito informazionefiscale.it, si legge che:

“[…] riceveranno una quota di contribuzione valida sia ad integrare il requisito di anzianità pensionistica, sia per la formazione stessa della pensione”.

Ovviamente, quanto detto sulla contribuzione figurativa si applica solo ai lavoratori che percepiscono la Dis coll a partire dal 1° gennaio 2022.

Passiamo, quindi, all’ultima novità relativa alla disoccupazione Dis coll e presente nella Manovra di Bilancio, ovvero la modifica del valore dell’aliquota contributiva che deve esser versata alla Gestione Separata.

Come abbiamo detto, uno dei requisiti di accesso alla Dis Coll è l’iscrizione alla Gestione Separata Inps. Qual è, quindi, il cambiamento? L’aliquota è stata innanzata a 1,31%, diventando pari a quella dovuta per la Naspi.

Disoccupazione Dis Coll: ecco come si richiede!

L’ultimo aspetto da analizzare, infine, è quello relativo alla presentazione della domanda per accedere e beneficiare della disoccupazione Dis Coll.

Quando si deve presentare la domanda? Entro sessantotto giorni dalla cessazione del rapporto lavorativo di collaborazione, di assegno di ricerca o, infine, del dottorato.

La domanda deve essere presentata all’Inps utilizzando uno dei tre canonici metodi previsti dall’Istituto. 

Infatti, la domanda si deve presentare esclusivamente online, tramite il servizio dedicato presente sul sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (naturalmente, prima è necessario autenticarsi tramite una identità digitale. Quali sono? Ci si può autenticare utilizzando lo Spid, la Cie oppure, infine, la Cns).

In alternativa, è possibile recarsi anche da un ente di Patronato o da un intermediario abilitato dall’Inps oppure, infine, telefonicamente, utilizzando il servizio di Contact Center.

Sara Bellanza
Sara Bellanza
Aspirante storica contemporaneista, classe 1995.Amante della lettura e della scrittura sin dalla tenera età, ho una laurea triennale in Filosofia e Storia e una laurea magistrale in Scienze Storiche, conseguite entrambe presso l’Università della Calabria. Sono autrice di alcune pubblicazioni scientifiche inerenti alla storia contemporanea e alla filosofia: "L'insostenibile leggerezza della storia" e "L’insufficienza del linguaggio metafisico" per la rivista "Filosofi(e)Semiotiche", e "Il movimento comunista nel cosentino" per la "Rivista Calabrese di Storia del '900".Nonostante la formazione prettamente umanistica, la mia curiosità mi ha spinto a conoscere e a informarmi sugli ambiti più disparati. Leggo, scrivo e fotografo, nella speranza di riuscire a raccontare il mondo così come lo vedo io.
Seguici
161,688FansLike
5,188FollowersFollow
764FollowersFollow
10,800FollowersFollow

Mailing list

Registrati alla nostra newsletter

Leggi anche
News Correlate