Riforma docenti formazione 2022: cambia tutto ora! Ultim’ora

Arrivano novità per la riforma docenti 2022 sulla formazione professionale: ecco cosa cambierà tra poco e chi sarà coinvolto dalle notizie dell’ultima ora.

Il Ministero dell’Istruzione ha definitivamente comunicato la decisione intrapresa da parte del Consiglio dei Ministri durante la giornata di giovedì 21 aprile dell’anno in corso in riferimento alla nuova riforma per la formazione ed il reclutamento dei docenti.

Si tratta, a questo proposito, di un’importante decisione che andrà ad apportare una serie di novità sostanziali per quanto concerne il percorso formativo nonché professionale di ciascun cittadino intenzionato a svolgere l’attività di docente entro i confini del territorio nazionale.

In questo contesto, appare chiaro che, al fine di comprendere come cambieranno le procedure e le modalità per poter intraprendere il percorso dei docenti, è necessario assolutamente andare ad approfondire tutti i punti principali che sono andati a comporre la riforma del PNRR.

Effettivamente, è proprio a seguito delle proposte inserite all’interno del cosiddetto Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che la squadra dell’esecutivo, attualmente guidata dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, ha deciso di apportare una serie di novità anche per quanto concerne il percorso di formazione e di aggiornamento dei soggetti che intendono proseguire con la propria carriera da docenti.

Dunque, proprio per tale motivazione, all’interno del seguente articolo, andremo ad approfondire più nel dettaglio quali sono tutti i cambiamenti che saranno effettivamente messi in atto da parte del Governo con l’obiettivo di perseguire una nuova riforma formazione per i docenti italiani che entrerà in vigore già dal prossimo anno scolastico 2023/2024.

In tal senso, nei prossimi paragrafi, si andrà ad offrire una panoramica generale per quanto riguarda la procedura legata non soltanto alla formazione iniziale dei docenti ma anche lo stesso percorso di abilitazione nonché di accesso all’insegnamento per i docenti.

Novità riforma formazione docenti 2022: quali sono le news dell’ultima ora?

A partire dallo scorso 21 aprile di quest’anno, si sono susseguite una serie di novità e di informazioni in riferimento alla nuova riforma della formazione per i docenti della scuola secondaria, che andrà ad influenzare notevolmente l’iter di formazione professionale nonché quello di reclutamento e di ottenimento del posto di lavoro per i docenti italiani.

A questo proposito, dunque, appare chiaro che, prima di procedere con la descrizione dettagliata in riferimento a tutte le novità che andranno a coinvolgere ed interessare la riforma formazione docenti 2022, è necessario chiarire innanzitutto quali sono i punti principali della riforma e quali le nuove regole.

Effettivamente, tutte le novità che andranno a costituire la nuova riforma per i docenti che sarà messa in atto già a partire verosimilmente dall’anno scolastico 2023/2024.

In tal senso, è stato proprio il Ministero dell’Istruzione ad aver annunciato alla platea di utenti, direttamente sul portale ufficiale ministeriale, della via libera rilasciata da parte della squadra del Consiglio dei Ministri in riferimento alla nuova formazione iniziale per i docenti nonché per il reclutamento dei docenti che appartengono alla scuola secondaria.

Inoltre, occorre anche evidenziare che all’interno del nuovo decreto-legge relativo proprio al PNRR, è stata anche predisposta la nuova Scuola di alta formazione per gli insegnanti ma anche per i dirigenti e per il personale ATA.

In tal senso, secondo quanto dichiarato da parte del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, sarà previsto entro l’anno 2024 un numero sempre più crescente di persone che potranno essere coinvolte dall’immissione in ruolo, mediante una serie di concorso che saranno predisposti e pubblicati con una cadenza di tipo annuale.

Riforma docenti 2022: i 3 punti fondamentali. Cosa cambia?

Dunque, in questo contesto, è possibile evidenziare la sussistenza di tre ambiti fondamentali entro cui il Governo italiano ha deciso di lavorare al fine di perseguire gli obiettivi e gli scopi essenziali contenuti all’interno del nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

A questo proposito, infatti, si suggerisce anche la visione del seguente video YouTube messo a disposizione da parte del canale Tecnica della Scuola, attraverso il quale sono posti in evidenza gli aspetti più significativi del nuovo maxi-decreto sul PNRR in riferimento alla riforma formazione per i docenti.

 

In linea generale è possibile individuare come primo ambito di interventi e di misure che saranno introdotte con la nuova riforma quello legato al percorso universitario abilitante che fa riferimento, dunque, alla formazione iniziale del docente. Si tratta, in questo caso, di un percorso formativo che potrà essere effettivamente svolto a seguito del raggiungimento del titolo di laurea.

Inoltre, un secondo punto essenziale riguarda quello legato ai concorsi annuali per l’immissione al ruolo, che potranno essere disponibili esclusivamente nei confronti di quei soggetti che avranno conseguito correttamente l’abilitazione formativa iniziale prevista dalla nuova riforma.

Infine, un ulteriore punto su cui il Consiglio dei Ministri ha discusso in merito alla riforma docenti 2022 riguarda il periodo di prova nonché la valutazione finale.

Riforma docenti 2022: come si svolge il nuovo percorso di formazione?

Nei precedenti paragrafi, abbiamo quindi visto quali sono essenzialmente tutti i punti principali entro il quale la squadra del Consiglio dei Ministri ha deciso di sviluppare l’intero programma della riforma per l’ambito della formazione dei docenti 2022.

Ora è il momento di parlare in generale di quali sono tutte le novità per quanto riguarda in senso stretto il percorso di formazione concesso con la riforma docenti 2022.

In questo contesto, dunque, occorre sottolineare che ci saranno tantissime novità per quanto riguarda il nuovo percorso di formazione abilitante che sarà contenuto all’interno della nuova riforma docenti che potrà entrare in vigore a partire già dall’anno scolastico 2023/2024.

A questo proposito, dunque, il percorso di formazione abilitante potrà essere svolto, secondo quanto chiarito all’interno del comunicato-stampa del Ministero dell’Istruzione del 21 aprile, non soltanto dopo aver raggiunto correttamente e conseguito il titolo di laurea.

Infatti, grazie alla nuova riforma docenti 2022, sarà possibile anche avviare il nuovo percorso di formazione anche in aggiunta ai crediti obbligatori per poter conseguire il proprio titolo di studi.

Allo stesso tempo, un’ulteriore novità riconosciuta a partire dall’entrata in vigore della riforma docenti 2022 riguarda anche la formazione che fa riferimento alle competenze digitali.

A questo proposito, infatti, occorre sottolineare che a partire dall’entrata in vigore della nuova riforma docenti 2022, la formazione inerente all’utilizzo critico e responsabile di tutti gli strumenti di tipo digitali diventerà parte della formazione che già attualmente risulta essere obbligatoria per tutti e andrà quindi svolta durante l’esercizio del proprio orario lavorativo.

Riforma docenti 2022: cos’è la Scuola nazionale? I dettagli

Come evidenziato anche all’interno dell’articolo di OrizzonteScuola.it dedicato proprio alla riforma docenti 2022 e al contesto relativo alla formazione dei docenti, occorre anche sottolineare chi sarà l’ente che si occuperà essenzialmente della definizione dei nuovi percorsi di formazione. 

A questo proposito, il compito in questione spetterà alla cosiddetta Scuola di Alta formazione dell’istruzione, la quale avrà dunque l’importante ruolo di andare a definire tutti i contenuti nonché la struttura dei percorsi formativi. In tal senso, la Scuola nazionale non dovrà dunque soltanto attenersi alle particolari linee guida per l’elaborazione degli adeguamenti programmi di formazione.

Effettivamente, il ruolo della scuola nazionale sarà anche quello di riuscire a provvedere ad un adeguato sistema di valutazione della formazione fornita ai docenti.

Per questo motivo, la Scuola di Alta formazione dell’istruzione opererà in collaborazione con altri due istituti di fondamentale importanza, ovvero: l’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa (il cosiddetto INDIRE) nonché l’Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (anche noto come INVALSI).

Infine, a seguito della nuova riforma docenti 2022, la scuola avrà anche il compito di andare ad occuparsi nello specifico dell’ideazione dei percorsi di formazione di personale inquadrato come dirigenti ma anche il personale che rientra nelle categorie di Ausiliario, Tecnico oltre che Amministrativo.

Riforma docenti 2022 con formazione in servizio continua: come funziona 

Dunque, abbiamo visto che, l’obiettivo della riforma docenti 2022 è quello di andare a puntare tutto su una formazione in servizio dei docenti stessi. È per questo, infatti, che il programma di formazione che sarà predisposto verosimilmente già a partire dall’anno scolastico 2023/2024 sarà strutturato e continuativo, con l’obiettivo di favorire la realizzazione di modelli didattici innovativi.

A questo proposito, al fine di andare ad incentivare l’accesso a questo percorso di formazione, il Consiglio dei Ministri ha anche predisposto un meccanismo volto all’incentivazione salariale.

Si tratta, dunque, di un incentivo che potrà essere ottenuto da parte di tutti quegli insegnanti, di qualsiasi tipo di grado e di ordine scolastico, che avranno non soltanto seguito il percorso di formazione, ma anche terminato la verifica finale prevista eventualmente dal percorso in questione.

È proprio in questo senso, che occorre effettuare alcune precisazioni. Infatti, secondo quanto emerge dalle prime indicazioni contenute all’interno della recente riforma docenti 2022, sembrerebbe che il Consiglio dei Ministri abbia anche approvato la possibilità di elaborare delle verifiche intermedie con cadenza annuale.

Si tratta, dunque, di verifiche che dovranno essere svolte al fine di monitorare l’andamento delle attività che sono state avviate durante il percorso di formazione, ma anche di una verifica finale mediante il quale il docente dovrà mostrare il raggiungimento del livello formativo predisposto dal percorso.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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