200 euro Draghi: ecco chi e come fare la domanda!

Non tutti potranno beneficiare automaticamente dei 200 euro di Draghi! Alcuni dovranno fare la domanda per poter ottenere l'accesso al sussidio. Ma chi dovrà effettuare tale richiesta e, soprattutto, come dovrà essere fatta? Vieni a scoprire tutte le risposte qui!

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Come sappiamo, ci troviamo in una condizione economica di forte instabilità. 

Infatti, il Covid-19 prima e la Guerra tra Russia e Ucraina ora non smettono di ripercuotersi sull’economia italiana. 

L’ultimo tra gli effetti è quello relativo all’aumento dei prezzi delle materie prime e dei generi di prima necessità, che si sta ripercuotendo in automatico sulle famiglie e sulle imprese italiane. 

Proprio per questa ragione il Governo Draghi ha dovuto intervenire in modo deciso per supportare gli italiani che attualmente si trovano in una situazione di instabilità economica. 

Ma come ha agito il Governo? Beh, la soluzione trovata consiste nell’erogazione di un contributo di 200 euro erogato una tantum, ossia una sola volta. 

Attenzione però: questi 200 euro non verranno dati a tutti i cittadini italiani, ma saranno da operare alcune distinzioni. 

In che senso? Andiamo a capirlo insieme. 

Come abbiamo sottolineato, l’obiettivo è quello di aiutare coloro che si trovano in una situazione economica difficile. 

Pertanto, sarà necessario operare delle distinzioni tra coloro che riceveranno il beneficio e coloro che saranno esclusi. 

Numerose sono state le polemiche circa le esclusioni. Andiamo a fare un po’ di chiarezza, soprattutto su chi dovrà inviare la domanda e chi riceverà l’incentivo in automatico!

Non tutti riceveranno l’incentivo di 200 euro di Draghi: ecco come mai!

Dunque, come avrai capito, ci sono delle persone che restano escluse dall’erogazione dei 200 euro predisposti da Draghi. 

Insomma, l’obiettivo è quello di supportare la popolazione italiana di fronte al repentino aumento dei prezzi al quale stiamo assistendo. 

Tuttavia, questi aumenti non verranno assorbiti in toto dall’agevolazione. 

Insomma, devi sempre tenere a mente che si tratta di un’erogazione una tantum e che quindi i 200 euro arriveranno una sola volta nelle tasche dei beneficiari. 

Secondo le prime stime, a ricevere il contributo sarà circa il 50% degli italiani. 

Attenzione però: come abbiamo sottolineato in precedenza, ci sono dei requisiti per poter ottenere il beneficio. 

Vuoi scoprire di cosa stiamo parlando? Allora leggi il prossimo paragrafo dedicato ai requisiti, per poi andare a capire insieme chi saranno coloro che dovranno avanzare la domanda per ottenerlo. 

I requisiti per avere i 200 euro di Draghi: attenzione a rispettarli!

Dunque, come avrai ormai capito, i soldi per contrastare il caro prezzi non saranno erogati a tutti i cittadini italiani in maniera indistinta. 

Tra i beneficiari possiamo citare i lavoratori, i disoccupati, i percettori del Reddito di Cittadinanza, i pensionati ed, infine, le Partite IVA. 

Eppure, ci sono delle importanti distinzioni che vanno fatte in questa sede. 

Ebbene, quando si parla di disoccupati devi sapere che il premier Mario Draghi ha consentito l’erogazione dei 200 euro a coloro che percepiscono il Reddito di Cittadinanza, scelta estremamente contestata da numerosi partiti di opposizione.  

Ad esempio, partiti di centrodestra o anche la stessa Italia Viva sostengono che il Reddito di Cittadinanza abbia come problema il fatto che spinge le persone a non cercare lavoro. 

Insomma, per mezzo dell’agevolazione tutti i beneficiari, a detta di tali partiti, vivono a spese dello Stato. 

Ovviamente non possiamo fare di tutta l’erba un fascio, ma diciamo che le polemiche sull’ammissione dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza tra coloro che possono ricevere il contributo di 200 euro non si sono ancora placate del tutto. 

Ma per quale motivo possiamo affermare che non tutti riceveranno il sussidio?

Beh, come abbiamo affermato i beneficiari sono moltissimi e coprono diverse categorie di italiani. 

Eppure, se prendiamo ancora una volta in esame la categoria dei disoccupati, è necessario fare una distinzione importante per determinare chi saranno coloro che andranno a beneficiare dell’incentivo. 

Dunque, i disoccupati si dividono in tre macro categorie, parliamo di disoccupati classici, inoccupati ed inattivi. 

Gli inoccupati sono coloro che non hanno ancora trovato la prima attività lavorativa mentre gli inattivi (che in Italia sono in rapido aumento) sono coloro che non sono nemmeno alla ricerca di un lavoro, pur avendone avuto uno in precedenza. 

Ecco, nel caso del sussidio di 200 euro, questi saranno tagliati fuori dalle erogazioni. 

Ma non è finita qui!

Infatti, come abbiamo sottolineato più volte, l’obiettivo della misura è quello di sostenere coloro che si trovano in condizione di difficoltà economica. 

Questo vuol dire che è previsto un requisito legato al reddito per poter beneficiare dei 200 euro erogati dal Governo Draghi. 

Ma di quale requisito stiamo parlando? Beh, ormai lo sanno tutti: per ottenere il beneficio il reddito massimo previsto è di 35.000 euro lordi. 

Dunque, questo paletto taglia fuori un’altra parte della popolazione italiana. 

Infine, resta il nodo legato ai professionisti in Partita IVA che dovranno richiedere l’accesso all’agevolazione per mezzo di uno specifico fondo. 

Incentivo 200 euro Draghi: ecco chi deve inviare la domanda!

Come abbiamo sottolineato più volte, alcune persone riceveranno l’accredito dei 200 euro in modo diretto, quindi senza dover inviare alcuna domanda. 

È il caso dei pensionati che, ad esempio, riceveranno il pagamento dei 200 euro direttamente con la pensione di luglio. 

Insomma, per i pensionati nel mese di luglio arriverà un assegno pensionistico davvero ricco, anche perché sarà inclusa la quattordicesima. 

D’altro canto però ci sono anche dei beneficiari della misura che dovranno effettuare l’apposita richiesta per ottenere l’accesso ai 200 euro predisposti dal Governo Draghi. 

Ma di chi stiamo parlando? Beh, sicuramente al primo posto abbiamo i lavoratori autonomi in Partita IVA che stanno aspettando delle indicazioni certe su come procedere. 

Nel loro caso verrà istituito un fondo ad hoc previsto per le sole Partite IVA ma i requisiti per l’accesso potrebbero essere differenti rispetto a quelli previsti per tutte le altre categorie di beneficiari. 

Oltre alle Partite IVA però ci sono anche due categorie di lavoratori che dovranno procedere con l’invio della domanda per poter ottenere il contributo da 200 euro. 

In primis abbiamo i lavoratori domestici, compresi colf e badanti. 

Al secondo posto invece abbiamo tutta la schiera dei lavoratori stagionali che hanno lavorato almeno 50 giornate nel 2021 e che, ovviamente, rientrano nella soglia reddituale prevista. 

Insomma, neanche queste due tipologie di lavoratori dovranno superare i 35.000 euro di reddito per poter avere accesso al beneficio. 

Questo è per quanto riguarda i lavoratori subordinati. Eppure, devi tenere a mente che anche i para subordinati dovranno rispettare la stessa normativa. 

Insomma, coloro che non rientrano in una specifica cassa previdenziale (escluse le Partite IVA) dovranno procedere con la domanda per avere accesso al sussidio economico. 

Come presentare la domanda di 200 euro di Draghi? Ecco la risposta!

Abbiamo compreso chi sono coloro che dovranno necessariamente richiedere il sussidio economico al Governo Draghi. 

Ma come? Beh, per prima cosa devi sapere che la domanda per accedere a tale sussidio dovrà essere presentata direttamente presso l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale

Tuttavia, non possiamo ancora darvi delle indicazioni precise circa le tempistiche di presentarla. 

Insomma, come per il fondo delle Partite IVA, anche per la questione relativa alle domande è ancora da chiarire dal Governo. 

Unica cosa certa riguarda i lavoratori domestici che potranno rivolgersi direttamente al patronato per ottenere l’agevolazione.