Draghi sgancia il nuovo Decreto Covid: cosa cambierà

Con il nuovo Decreto Covid, il governo Draghi comunica quali sono le nuove misure da rispettare per contenere la diffusione del virus. Dalle zone rosse alle nuove disposizioni sui viaggi, dalle vaccinazioni alle operazioni di trasporto delle merci, il decreto tocca molti punti importanti.

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Il nuovo decreto del governo è stato comunicato recentemente, con esattezza dal comunicato stampa del Consiglio dei Ministri numero 10 del 31 marzo 2021. il Il governo ha dato disposizioni, sotto la presidenza di Mario Draghi, delle ulteriori misure per contenere l'epidemia da Covid-19, ma non solo.

Il decreto legge che propone Draghi, nominato come “Decreto Covid” è introdotto per limitare un'ulteriore diffusione del virus, e sono state prese alcune misure urgenti su diverse direzioni. Ricordiamo che il virus non ha ancora arrestato la sua corsa, e i contagi continuano ad essere presenti in tutta Italia.

Sappiamo che per i giorni di festività di Pasqua, dal 3 al 5 aprile, è prevista zona rossa per tutta Italia, allo stesso modo di quanto già era stato applicato per le festività natalizie. Questo provvedimento è preso per limitare ancora una volta la diffusione della pandemia, e va a evitare gli spostamenti e gli assembramenti di persone, all'interno delle case e all'aperto.

Nuovo Decreto Covid: Italia ancora in rosso

Il nuovo Decreto Covid del governo Draghi prevede che l’Italia sia di nuovo in rosso, e nei giorni di festa ci si potrà spostare nella propria regione o nel proprio comune solamente una volta al giorno, con un massimo di 2 persone per muoversi da un'abitazione all'altra per trovare parenti o amici.

Tutta Italia sarà zona arancione o rossa, è escluso un ritorno alla zona gialla o bianca almeno fino al 30 aprile. Questo comunque non esclude la possibilità di una verifica ulteriore dei dati relativi alla diffusione del Covid. Con il passare del tempo potranno variare le condizioni stesse della diffusione del virus.

Il comunicato stampa ufficiale specifica che le disposizioni sono di fatto una proroga alla situazione già esistente:

“Il testo prevede la proroga fino al 30 aprile 2021 dell’applicazione delle disposizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del marzo 2021.”

Siamo di fronte quindi ha una proroga di applicazione delle zone gialle e delle zone arancioni, con estensione alle zone rosse nei casi in cui i contagi superino una certa quota, calcolata su 250 casi ogni 100.000 abitanti.

Viene inclusa nel criterio per passare a zona rossa anche la presenza di varianti del ceppo originale Covid-19. Sono comunque ancora esclusi gli spostamenti tra regioni, salvo motivi importanti di salute e lavoro. Riconfermato anche il coprifuoco fino alle 22:00.

Decreto Covid del governo Draghi: aperture previste per le scuole

Il governo Draghi ha introdotto con il Decreto Covid alcune nuove misure che riguardano la possibilità di aprire alcuni servizi, che modificheranno le condizioni del settore scolastico. E’ prevista la riapertura di servizi educativi per l'infanzia della scuola d'infanzia, oltre alla didattica estesa alle scuole medie.

Questo significa che alcune scuole in particolare potranno riaprire, frenando almeno in parte l’applicazione della didattica a distanza. Di fatto si potrà tornare a svolgere le lezioni in presenza anche nelle zone rosse, in tutte quelle regioni in cui fino ad ora è stata applicata, al 100% o quasi, la didattica distanza.

Nelle zone arancioni potrà tornare in aula anche la totalità degli studenti delle scuole medie, e alcuni delle superiori al 50%. Non sono previste ulteriori ordinanze restrittive per la chiusura degli istituti scolastici, con questo decreto del governo Draghi ci si accinge definitivamente ad applicare le prime aperture vere e proprie del mondo scolastico.

La scuola ha dovuto adattarsi, con modifiche sia al lavoro dei docenti sia alla frequenza degli studenti, che hanno seguito da casa le lezioni. Questo fattore ha cambiato completamente le abitudini di vita delle famiglie italiane.

Con questo nuovo decreto del governo Draghi, si respira una boccata di ossigeno, soprattutto per tutti quegli istituti che si sono dovuti fermare completamente alla didattica in presenza. Si può anche dire che le famiglie inizieranno a ricavare dei vantaggi organizzativi dall'apertura di alcune scuole, con conseguente stop alla didattica a distanza.

Disposizioni per le vaccinazioni contro il Covid-19 con il nuovo Decreto

Il decreto introduce anche delle regole per le vaccinazioni. Tramite questo aggiornamento delle misure, si esclude la responsabilità penale dei medici e dei sanitari che sono incaricati a effettuare le vaccinazioni contro il virus, purché le stesse vengano svolte nel rispetto delle indicazioni del Ministero della Salute.

Sono introdotti nuovi obblighi per chi lavora nella sanità e per i medici, per le mansioni collegate direttamente o indirettamente alla vaccinazione, e stabilita la procedura da applicare eventualmente per quei sanitari che non seguono le disposizioni.

In questo modo chiunque sta lavorando in una struttura medica o di assistenza, come i medici, gli infermieri, i farmacisti, gli operatori socio sanitari, ma anche i dipendenti delle RSA e degli studi privati dovrà vaccinarsi. Al contrario, la pena per chi rifiuta il vaccino riguarda anche la sospensione dello stipendio. Questo tipo di sospensione può essere applicata al massimo per tutto l'anno 2021.

Al momento il piano nazionale vaccinale prevede che tutte le persone considerate vulnerabili, come ad esempio quelle che sono già affette da patologie pregresse, devono essere vaccinate in modo prioritario. E così anche i familiari che convivono insieme a queste persone.

L’obiettivo è prevenire l’insorgenza di gravi reazioni fisiche sulle persone più sensibili, nell'eventualità in cui siano contagiate dal virus. Persone che si trovano in condizioni di fragilità grave devono attendere la chiamata del medico base se sono considerate estremamente vulnerabili.

Decreto Covid: misure per attività e trasporti

Il nuovo Decreto Covid del governo Draghi conferma che molte attività rimarranno ancora chiuse, almeno fino al 30 aprile. Al momento non è prevista riapertura al pubblico per centri sportivi, palestre e piscine, o centri di cultura come i teatri, i musei e i cinema.

Allo stesso modo rimangono chiuse anche le attività ristorative, da cui sarà possibile solo l'asporto fino alle 18 e la consegna a casa fino alle 22. Si prevede che bar e ristoranti potranno riaprire solo se rientreranno nella zona gialla, in questa eventualità potranno lavorare per pranzo.

Vengono nuovamente confermate le disposizioni per contenere il virus per i viaggi, il ministro della Salute, Speranza, ha comunicato le novità inerenti gli spostamenti fuori confine. Qui siamo di fronte, a detta di molti, di una vera e propria contraddizione, che ha dato il via a non poche polemiche.

Sono consentiti i viaggi all’estero, dal 31 marzo al 6 aprile, nonostante l’aggravarsi del virus. Ne consegue in questi giorni un boom di prenotazioni di voli e biglietti. In ogni caso molti sconsigliano di viaggiare all'estero, ed è obbligato sottoporsi a un test molecolare, con l’aggiunta di 5 giorni di quarantena presso la propria casa.

Viene poi richiesto alla persona che rientra in Italia di sottoporsi ad un test aggiuntivo, una volta trascorsi i 5 giorni di quarantena. Da un lato il poter viaggiare verso l'estero è incoraggiante per una prospettiva di riapertura del turismo e ritorno alla vita normale, ma dall'altro è considerato contraddittorio poter viaggiare fuori confine, ma nello stesso tempo non poter uscire dalla regione in cui si vive.

Disposizioni speciali per la laguna di Venezia con il nuovo Decreto

Il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri aggiunge anche un punto importante sul trasporto marittimo della laguna di Venezia. Sono introdotte in questo senso disposizioni urgenti per quanto riguarda i trasporti e il traffico crocieristico nella laguna di Venezia.

Il fine ultimo è quello di tutelare il patrimonio artistico, storico e culturale della città, incluse le attività di crociera del traffico delle merci. Il decreto stabilisce un concorso di idee che ha l'obiettivo di raccogliere proposte per i nuovi punti di attracco utilizzabili dalle navi.

Le misure prevedono anche le disposizioni per lo spostamento delle persone e il movimento delle merci in tutta Italia, non solo a partire da Venezia. Un’altra interessante novità del decreto del governo Draghi riguarda le nuove disposizioni per i bandi di concorso.

Sono riconfermati anche per il 2021 nuovi posti di lavoro nel settore pubblico, per cui è necessario partecipare a specifici bandi di concorso. I nuovi bandi saranno regolamentati da misure di sicurezza straordinarie, in particolare per limitare lo spostamento delle persone fra regioni, e verrà applicato, dove è possibile, l'esame a distanza.

L'arrivo di nuovi concorsi pubblici garantisce in tutta Italia l'arrivo di 125.000 nuovi posti di lavoro. I concorsi pubblici si potranno tenere, con prove regionali, da partire dal 3 maggio 2021.