Pandemia ed economia: è davvero il Grande Reset?

Cosa è stato detto al forum digitale Davos Dialogues sul Grande Reset? Diamo uno sguardo all'economia attuale e alle previsioni dei leader mondiali per quanto riguarda il mondo del lavoro nel post pandemia. Come stanno cambiando gli scenari economici e, di conseguenza, le nostre vite quotidiane?

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Cosa è stato detto a Davos durante l'ultimo incontro pubblico tra i più grandi leader mondiali? Si è parlato di scenari attuali e futuri, ma perché il passaggio epocale che stiamo vivendo viene denominato "Il Grande Reset"?

Lo analizziamo in questo articolo provando a seguire una panoramica oggettiva.

Capitalismo: è arrivata davvero la fine?

Si potrebbe partire da lontano, dal Capitale di Marx che preannunciava un capitalismo che, prima o poi, avrebbe fagocitato se stesso. Se guardiamo a tempi più recenti potremmo invece parlare di un capitalismo neoliberale che è ormai messo a dura prova. Ad inizio anno c'è stato, come di consueto, l'incontro tra leader politici, capi di stato e Ong su come si presenteranno i nuovi assetti economici e lavorativi futuri. Si è parlato di vaccini e di sviluppi per l'economia. Ma cosa è stato detto esattamente e quale sarà il nostro futuro?

La maggior parte dell'informazione non ha restituito grandi feedback in merito, purtroppo si sono soffermati soltanto su alcuni aspetti e su alcune parole pronunciate dai leader mondiali all'interno del forum, il mainstream non si è ancora esposto su tematiche riguardanti il futuro per come si prospetterà il mondo, nello specifico il mondo del lavoro. Sappiamo che all'incontro c'è stata la presenza della Cina che ha, come si può immaginare, confermato importanti investimenti in robotica e intelligenza artificiale, almeno per quanto riguarda le grandi imprese.

Sistema liberale: perché sta vacillando?

Coniato negli anni '80 il neoliberismo nasce per dare corpo e definizione al capitalismo. Premia i consumi mettendo al centro la proprietà privata e rende l'uomo, nell'ideologia iniziale, artefice del proprio destino o del proprio fallimento. Tutto questo, per chi non è più giovanissimo, suona molto familiare. E' infatti stata la principale realtà del sistema occidentale degli ultimi decenni. Il sistema neoliberista ruota totalmente intorno all'idea di mercato, dove azioni di vendita e acquisto sono i soggetti principali.

Ma il sistema neoliberista ha lasciato spazio in questi ultimi anni ad un modus, per così dire, keynesiano; sappiamo infatti che, accanto ad un fulcro capitalista oggi esiste uno Stato che entra in scena in maniera preponderante e diverrà, sempre di più, elargitore di reddito di sussistenza attraverso sussidi e welfare

Se diamo uno sguardo ampio allo scenario attuale ci ritroviamo in territorio di crisi dato dal colpo finale portato dalla pandemia che è essa stessa "cavallo di troia" atto a stravolgere l'economia.

La diminuzione dell'utilizzo del contante a favore della moneta elettronica, è solo uno degli aspetti correlati a questa trasformazione economica globale.

Pandemia: crisi in Italia

Sappiamo che questo lungo periodo di pandemia sta distruggendo in gran parte l'economia del nostro paese. Questa crisi sta colpendo le fasce deboli, ma anche l'imprenditoria di piccola e media impresa, i liberi professionisti e le attività commerciali. Quest'ultime purtroppo sono già sopravvissute a crisi economiche precedenti, a partire da quella del '92, ma questa volta sembra essere più difficile rialzarsi. Lo scenario è ancora molto nebuloso, per adesso limitiamoci a carpire le informazioni e indagare su cosa è l'idea del "Grande Reset".

 

"Grande Reset" non è un termine da complottisti, come molti hanno pensato finora, ma è la terminologia specifica che narra di un reset economico in atto in questo momento.

 

Il Grande Reset dell'economia

Abbiamo detto che al forum “Davos Dialogues” si è parlato principalmente di questi temi. Per citare Wikipedia alla voce Grande Reset leggiamo:

"Si pone l'obiettivo di migliorare il capitalismo rendendo gli investimenti più orientati al progresso reciproco e concentrandosi maggiormente sulle iniziative ambientali. Una teoria della cospirazione si è diffusa in risposta, sostenendo che verrà utilizzata per introdurre il Nuovo Ordine Mondiale." (fonte Wikipedia)

Tra i presenti al forum c'è stato ad esempio Klaus Schwab, economista e co-organizzatore del forum, che propone un "approccio sistemico" in un mondo sempre più interdipendente ed interconnesso.

 

Pandemia: che relazione ha con il grande cambiamento?

I processi di trasformazione sono stati accelerati dalla situazione di pandemia. La pandemia ha creato, nel bene e nel male, il terreno fertile per i grossi cambiamenti in atto. Ma quali sono questi cambiamenti nello specifico? Lo scenario di oggi è descritto come la quarta rivoluzione industriale

 

Che fine faranno le piccole e medie imprese?

Le piccole e medie imprese rappresentano, soprattutto in l'Italia, una grande risorsa, la più importante dal punto di vista del PIL. Oggi, secondo l'idea dei mondialisti, per le attività che sopravviveranno a stento dopo la pandemia, si punterà di base su:

  • accompagnamento verso la chiusura
  • ristrutturazione dell'attività (ad esempio con lo spostamento sul digitale)

 

L'iperdigitalizzazione porterà ad una bassissima richiesta di forza lavoro come noi la conosciamo. Potere contrattuale e diritti dei lavoratori verranno assottigliati in un mondo lavorativo contratto e ristretto.

Le nuove abitudini (anche quelle di isolamento sociale) ormai consolidate da un anno a questa parte consentiranno, ancora più agevolmente, di costituire un mondo lavorativo principalmente robotizzato, anche attraverso il telelavoro o lo smart working. Automatismi, software e gestionali avranno un ruolo predominante nell'industria 4.0. Ci sono ora due capisaldi sotto gli occhi di tutti, portati dalla pandemia:

  • iperproduzione di beni
  • ridotte interazioni sociali

E' palese che, a seguito di questo "trauma", vi saranno radicali cambiamenti. Secondo la filosofia del "Grande Reset" e secondo economisti come Klaus Schwab il progetto non è affatto quello di tornare a come eravamo prima ma è quello di ricreare un mondo diverso che, a loro dire, porrà l'accento su:

  • maggior uguaglianza
  • sostenibilità ambientale

 Quali sono gli scenari finanziari?

Lo scenario è pronto, anche agevolato dalla pandemia dichiarata, per arrivare ad una nuova gestione di vita e risorse. Potremmo azzardare che in finanza questi aspetti erano già stati predetti, infatti i nuovi mercati saranno principalmente:

  • robotica
  • nuove tecnologie
  • industria farmaceutica

 

Uomo e lavoro: dallo sfruttamento al senso di inutilità

Il fenomeno attualissimo della Gig Economy si descrive come un contesto lavorativo in cui: più si lavora e più si guadagna, potremmo dire di ritornare con la mente al concetto neoliberista di cui si parlava ad inizio articolo, se non fosse che lo scenario è ormai ben differente. Chiaro è che non possiamo dimenticare i diritti dei lavoratori, nonostante le ripetute lotte e leggi abrogate, nemmeno in nome della 4° rivoluzione industriale.

I lavoratori della Gig Economy sono liberi di essere "imprenditori di se stessi" come ce li vogliono descrivere, oppure sono i nuovi lavoratori a cottimo

 

 

Siamo pronti alla nuova era?

Per chi è già adulto sarà abbastanza difficile adattarsi ad uno stravolgimento totale di costumi, vita sociale e lavoro. C'è però da considerare che, chi sta crescendo invece, esattamente come in un romanzo di Orwell, non ha memoria di ciò che è stato finora. Potrebbe essere una sfida infatti, per i giovani di oggi, iniziare a mettere radici nuove in un contesto che restituisce totale carta bianca. Vi saranno senza dubbio aspetti negativi e positivi in questa rivoluzione. Già diversi anni fa, economisti molto preparati, prevedevano un mondo dove l'uomo sarebbe stato al centro dei suoi bisogni e il lavoro remunerato sarebbe stato un mezzo secondario, al contrario di ciò che abbiamo vissuto finora. Questa centralità dell'uomo potrebbe presentare due aspetti (anche di più): da una parte una possibilità maggiore di vivere la vita secondo le proprie inclinazioni o passioni, dall'altra invece, con mezzi ridotti a lavoretti e sussidi, ci sarà necessità di rivedere bisogni reali e obiettivi.