Esonero Inps: fino a 6000€ per assumere giovani under 36!

Novità per l'esonero contributivo Inps per le assunzioni dei giovani under 36. Per richiedere l'esonero contributivo di ben 6000 euro all'anno, l'Inps ha pubblicato il messaggio n. 3389, nel quale spiega la procedura da seguire per la compilazione dei flussi Uniemens. Possono richiederlo i datori di lavoro che hanno assunto i lavoratori under 36, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. Ecco tutto ciò che bisogna sapere

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Nuovo esonero contributivo dall’Inps per le assunzioni dei giovani under 36! È stato annunciato dall'Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, lo scorso 12 aprile 2021, attraverso la circolare numero 56. L’Inps, con la pubblicazione del messaggio n. 3389, lo scorso 7 ottobre 2021, ha fornito le istruzioni per la compilazione della denuncia Uniemens

A chi spetta l’esonero? A tutti i datori di lavoro che nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021 assumono lavoratori sotto i 36 anni di età, oppure ne stabilizzano il rapporto lavorativo a termine.

Sono sempre i giovani a trovarsi in maggiori difficoltà. Trovare un lavoro è, spesso, molto complicato e i pochi contratti che firmano, prevedono uno stipendio molto basso. Questo nuovo esonero contributivo potrebbe smuovere le acque lavorative in cui si trovano a navigare i giovani.

Analizziamo in cosa consiste questo esonero contributivo e quali sono le istruzioni fornite dall’Istituto Nazione della Previdenza Sociale.

Esonero contributivo: fino a 6000 euro per i datori di lavoro!

L’Italia è molto piena di giovani volenterosi, in cerca di un lavoro che, molto spesso, non riescono a trovare. I pochi contratti che firmano prevedono assunzioni con contratti di lavoro a termine o part-time e non garantiscono nessuna crescita professionale.

Inoltre, per loro, questi tipi di contratti non permettono di programmare un futuro certo e agiato, dal punto di vista economico.

In altri casi ancora, dopo i periodi di stage le assunzioni non arrivano. Così, agli anni di studio e di formazione si accumulano gli anni di disoccupazione e, quando va “bene”, di precariato.

Pertanto, il Governo ha pensato bene di trovare una soluzione, nella speranza di tamponare, per quanto possibile, una situazione che, in Italia, non riesce a trovare fine. 

Il problema del lavoro e della disoccupazione, nel nostro Paese, è un male atavico. Pertanto, è stato messo in campo un nuovo incentivo per i datori di lavoro che assumono giovani lavoratori under 36, tramite assunzione a tempo indeterminato o che ne stabilizzano i contratti a termine.

Ovviamente, non è un incentivo che aiuterà economicamente i giovani under 36, ovvero non riceveranno nessun sostegno economico. Ma è una misura pensata per i datori di lavoro, proprio per spronarli ad assumere giovani leve.

Si tratta di un esonero contributivo pari al 100% dei contributi a carico dei datori di lavoro, che arriva fino alla somma di ben 6000 euro per un massimo di tre anni e di quattro per le regioni del sud Italia, ad esclusione dei premi Inail.

Esonero contributivo: ecco di cosa si tratta

È bene cominciare con il dire che si tratta di una misura introdotta dalla Legge di Bilancio del 2021. Così come si legge sul sito tg24.sky.it:

“[…] ha previsto per il biennio 2021-2022 di innalzare dal 50 al 100% l’ammontare dell’esonero contributivo dei contributi Inps in carico all’azienda”.

Cosa prevede questo Bonus? Chiamarlo “bonus” è un po’ improprio, anche perché, di fatto, di tratta di un esonero dei contributi per un massimo di importo pari a 6000 euro all'anno. Pertanto, mensilmente la soglia di riferimento è pari a 500 euro, per dodici mesi, per ogni nuovo dipendente assunto o stabilizzato.

Per quanto tempo? Il limite di tempo è di 36 mesi, quindi, tre anni. Diventano 48 mesi, quindi, quattro anni, nelle regioni del sud Italia, ovvero Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna.

Facendo qualche calcolo, per tre anni è possibile avere un esonero contributivo pari a 18.000 euro; mentre, per i datori di lavoro delle imprese che operano nel sud Italia, l’esonero può arrivare fino a 24.000 euro per quattro anni.

Su un articolo pubblicato sul sito informazionefiscale.it si legge che:

“L’esenzione integrale dal pagamento dei contributi è riconosciuta ai datori di lavoro che, tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021, assumono con contratto a tempo indeterminato lavoratori che non abbiano compiuto 36 anni o ne stabilizzano il rapporto a temine”.

Esonero contributivo: a chi spetta e in quali casi

Si è compreso che l’esonero contributivo spetta ai datori di lavoro. Per poter ottenere l’esonero del versamento dei contributi all’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, i datori di lavoro devono aver provveduto all’assunzione mediante contratti a tempo indeterminato oppure aver convertito i contratti a termine in contratti a tempo indeterminato (negli anni 2021 e 2022), dei giovani lavoratori che non abbiano compiuto il trentaseiesimo anno di età.

Dall’esonero restano esclusi i rapporti di lavoro di apprendistato, i contratti per il lavoro domestico e, infine, l’assunzione mediante l’utilizzo del contratto intermittente.

La medesima regola è applicata per i giovani che durante il semestre precedente abbiano operato presso la stessa azienda svolgendo attività di alternanza scuola-lavoro.

Oltre a ciò, è bene ricordare che, così come si legge sul sito tg24.sky.it, i giovani non devono mai aver avuto: 

“[…] un contratto a tempo indeterminato con la stessa o un’altra azienda”.

Ma analizziamo a chi spetta l’esonero contributivo. La misura è riconosciuta agli imprenditori del settore privato, ivi compresi quelli operanti nel settore agricolo. Non potrà accedere, quindi, all’agevolazione prevista dall'esonero la Pubblica Amministrazione. 

Inoltre, così come si legge sulla circolare n. 56 pubblicata dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, il 12 aprile scorso:

“[…] l’incentivo non può essere riconosciuto nei riguardi delle imprese del settore finanziario […]”.

Esonero contributivo: requisiti e condizioni per ottenerlo

Naturalmente, per poter ottenere l’esonero di 6000 euro all’anno dai contributi da versare all’Inps, è necessario che il datore di lavoro rispetti alcune condizioni molto importanti, disciplinate dall’art. 31 del Decreto legislativo n. 150 del 2015.

Inoltre, il datore di lavoro deve rispettare i seguenti obblighi:

  • Deve essere in regola con il versamento dei contributi obbligatori e anche quelli Inail. Questa regolarità viene attestata dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (Durc);
  • Non deve aver violato le norme e le leggi fondamentali che disciplinano e tutelano le condizioni lavorative;
  • Deve rispettare gli accordi e tutte le norme che disciplinano i contratti collettivi nazionali del lavoro.

Sono, altresì, presenti alcune condizioni particolari che devono essere rispettate.

Innanzitutto, il lavoratore assunto, per il quale si richiede l'esonero, non deve aver compiuto i trentasei anni di età; se così non fosse, il datore di lavoro non può accedere ai benefici dell’esonero.

Inoltre, sempre per quanto riguarda i lavoratori non devono aver mai ricoperto occupazioni, mediante assunzioni con contratto a tempo indeterminato, presso la stessa azienda oppure alle dipendenze dello stesso datore di lavoro che richiede l’esonero contributivo. Per conoscere maggiori dettagli in merito a questo punto si consiglia di leggere la circolare dell’Inps, numero 56.

Per quanto riguarda, invece, i datori di lavoro non devono aver effettuato licenziamenti collettivi o individuali, per giustificato motivo oggettivo, durante il semestre precedente all’assunzione e durante i nove mesi successivi.

Ovviamente, i licenziamenti sopra citati devono riguardare i lavoratori dell’azienda che occupano le stesse mansioni dei dipendenti under trentasei, per i quali il datore di lavoro intende richiedere l’esonero dei contributi previdenziali.

Esonero contributivo: cumulabilità e compatibilità

L’esonero contributivo di 6000 euro annui per l’assunzione di giovani under 36 non è cumulabile con altre tipologie di esoneri. Non è cumulabile con l’incentivo di assunzione di lavoratori con più di 50 anni, che siano disoccupati da più di dodici mesi e di donne senza impiego retribuito da almeno ventiquattro mesi.

Inoltre, l’esonero non può essere applicato per i lavoratori assunti in Paesi extra Unione Europea.

Infine, si ricorda che per i mesi di fruizione dell’esonero contributivo per le assunzioni di giovani under trentasei, non si può godere, per gli stessi lavoratori, della Decontribuzione sud.

Nuovo messaggio Inps: guida alla compilazione del flusso Uniemens

Dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale sono arrivate nuove istruzioni ed indicazioni per i datori di lavoro che intendono beneficiare dell’esonero contributivo.

Sul messaggio n. 3389 si legge che essi dovranno inserire i lavoratori assunti e tutti i dati a loro riferiti, per i quali intendono avvalersi dell’esonero contributivo, nel flusso Uniemens, relativo al mese di settembre 2021, indicando tutte le retribuzioni lorde mensili e la contribuzione.

In particolare, si deve indicare nell’elemento “causale” il codice GI36, che si riferisce all'esonero contributivo per le assunzioni a tempo indeterminato o per le coversioni dei contratti a termini.

Invece, all’interno dell'elemento “utilizzo causale” dovrà essere inserita la data di assunzione oppure della coversione.

I dati inseriti saranno riportati dall’Inps nel modello DM2013, utilizzando i seguenti codici:

  • L544, che si riferisce al conguaglio relativo all'esonero contributivo;
  • L545, che si riferisce agli importi arretrati relativi all'esonero contributivo.

Invece, per quanto riguarda i datori di lavoro di aziende e imprese che operano nelle regioni meridionali, elencate precedentemente, oltre che riportare gli elementi retributivi e contributivi dovranno utilizzare nell’elemento “causale” il codice GI48, anziché il codice GI36.

Anche in questo caso, sarà l’Istituto Nazionele della Previdenza Sociale a riportare i dati nel modello DM2013. Saranno, però, utilizzati questi altri:

  • L546, che si riferisce al conguaglio relativo all'esonero contributivo;
  • L547,  che si riferisce agli importi arretrati relativi all'esonero contributivo.

Infine, per quanto riguarda i mesi precedenti, ovvero dal mese di gennaio 2021 al mese precedente, l’indicazione dell’elemento all’anno e al mese, è possibile riportarla nei flussi Uniemens delle mesilità di settembre, ottobre e novembre 2021.