Ferie decise dal datore di lavoro? Ecco quando ti vengono restituite

Un mantra che molti lavoratori si sono sentiti ripetere è: le ferie sono un diritto del lavoratore, ma devono sempre essere accordate dal datore di lavoro per essere operative. Ma non sempre! In alcune casistiche portano il datore di lavoro a commettere un illecito, che porta l’azienda a dover restituire le ferie al lavoratore dipendente. Scopri quando!

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Un mantra che molti lavoratori si sono sentiti ripetere è: le ferie sono un diritto del lavoratore, ma devono sempre essere accordate dal datore di lavoro per essere operative. 

Se vuoi approfondire la questione, ne abbiamo parlato anche in un precedente articolo

Ebbene, ciò che ci preme specificare oggi è che non sempre il datore di lavoro che obbliga un dipendente ad andare in ferie in un determinato momento ha ragione. 

In che senso? Beh, devi sapere che ci sono alcune situazioni che possono fare un po’ da spartiacque. 

Insomma, alcune casistiche portano il datore di lavoro a commettere un illecito, che porta l’azienda a dover restituire le ferie al lavoratore dipendente. 

Vuoi scoprire come funziona questa procedura? Quando un’azienda è nel giusto imponendo le ferie al dipendente? Quando il dipendente può avere indietro le sue ferie? Andiamo a rispondere a queste domande nell’articolo!

Non sempre il datore di lavoro decide le ferie! Ecco cosa non può fare!

Tutta questa riflessione ha un punto di partenza: la sentenza numero 24977 del 2022 della Corte Costituzionale. In tale sentenza i giudici hanno affermato che l’azienda può scegliere quando concedere le ferie al dipendente per delle esigenze produttive, ma ha comunque dei limiti ai quali deve attenersi. 

Insomma, come abbiamo specificato fin dall’inizio le ferie sono un vero e proprio diritto per i lavoratori dipendenti. Inoltre, è importante sottolineare che due settimane di ferie devono essere necessariamente utilizzate nell’anno in cui il lavoratore le ha maturate. 

Ebbene, nonostante si possa pensare che il datore di lavoro ha sempre l’ultima parola, la decisione su quando mandare in ferie i dipendenti non è assoluta. 

Infatti, in caso di violazione di alcuni limiti che ora vedremo, l’azienda deve restituire le ferie al dipendente. 

Ma cosa non può fare il datore di lavoro? Andiamo a scoprirlo sviscerando quanto è stato sancito dalla Corte di Cassazione. 

Ebbene, ci sono alcuni comportamenti che vengono considerati illeciti nei confronti del lavoratore dipendente. Un esempio? Non possono essere inserite le ferie all’interno della cassa integrazione oppure a ridosso di essa, senza che il dipendente ne sia a conoscenza. 

Diciamo che, il dipendente ha sempre il diritto di venire a conoscenza con largo anticipo delle ferie, cosicché possa organizzarsi nel periodo di riposo forzato, quindi deciso dall’azienda. 

Attenzione: come ha ribadito più volte la Corte di Cassazione, la decisione sulle ferie dev’essere comunicata direttamente al lavoratore dipendente, non a dei rappresentanti sindacali. 

In questo modo il lavoratore avrà tutto il tempo per organizzare cosa fare durante le sue ferie. 

Come si comunicano le ferie al lavoratore dipendente? Occhio alla comunicazione diretta!

Come abbiamo affermato nel corso del paragrafo precedente, è necessario che le ferie vengano comunicate direttamente al lavoratore dipendente. 

Infatti, nella sentenza della Corte Costituzionale che abbiamo preso in esame, la comunicazione era stata effettuata tramite RSU.

Eppure, secondo quanto affermato dai giudici della Corte Costituzionale, la comunicazione alle RSU non equivale ad un avviso individuale. Questo renderebbe illegittima la modalità di comunicazione e, di conseguenza, di fruizione delle ferie. 

Dunque, ripetiamo ancora una volta: il piano ferie deve essere cominciato direttamente al dipendente, senza nessun intermediario sindacale. 

Cosa succede se l’azienda non rispetta l’obbligo di comunicazione diretta al dipendente del piano ferie?

Quindi, come avrai compreso, secondo quanto sancito dalla sentenza numero 24977 del 2022 della Corte Costituzionale, ci sono alcuni comportamenti del datore di lavoro che vengono definiti illegittimi e portano l’azienda a dover restituire le ferie al lavoratore dipendente. 

Dunque, la “leggenda” secondo la quale ogni decisione circa le ferie spetta al datore di lavoro non è del tutto vera. O meglio, ogni decisione sulle ferie spetta al datore di lavoro nei limiti previsti dalla legge ed effettuando la dovuta comunicazione al lavoratore dipendente. 

Ma cosa accade se  l’azienda non rispetta l’obbligo di comunicazione diretta al dipendente del piano ferie?

Ebbene, in questo caso si compie un illecito in quanto abbiamo ribadito più volte che il piano ferie dev’essere comunicato anticipatamente ai dipendenti per fare in modo che loro possano organizzarsi. 

Dunque, se viene meno la comunicazione, le ferie non godute si considerano tali. Questo vuol dire che sarà l’azienda a doverle restituire al lavoratore dipendente.