Covid e Green pass: quando tornano al lavoro i no-vax! Date!

Manca sempre meno alla fine dello Stato di Emergenza e presto torneremo gradualmente alla normalità! Una delle principali novità riguarderà l'ambito lavorativo, dove anche i no-vax potranno tornare! Infatti, non sarà più richiesto il Super Green pass. Scopri le ultime novità del Decreto Covid qui!

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Ormai tutti noi sappiamo che manca davvero poco alla fine dello Stato di Emergenza. Infatti, in base a quanto ha affermato il premier Mario Draghi, il 31 marzo finirà definitivamente questo stato emergenziale legato alla pandemia da Covid-19

È importante sottolineare che questo non significherà una fine delle restrizioni di punto in bianco, ma un percorso maggiormente complesso. 

La motivazione? Molto semplicemente il Governo vuole scongiurare il rischio di un’ennesima ondata di contagi che potrebbe costringerci nuovamente nelle nostre case. 

Di conseguenza, è stata predisposta una road map che spiega un po’ come affrontare la situazione legata all’allentamento delle restrizioni. 

È importante sottolineare che facciamo riferimento anche all’universo lavorativo. Infatti, come in molti sapranno, attualmente si può accedere al proprio posto di lavoro solamente dopo aver esibito la certificazione verde rinforzata, anche chiamata Super Green pass. 

Ebbene, presto non sarà più così ed anche coloro che non si sono sottoposti alla vaccinazione Covid, i cosiddetti no-vax, potranno tornare sul loro posto di lavoro. 

Ma quando accadrà tutto questo e come si sviluppa il rientro al lavoro? Andiamo a scoprirlo in questo articolo.

Super Green pass abolito al lavoro: il 1/04 tornano a lavorare i no-vax!

Dunque, coloro che non si sono sottoposti alla vaccinazione per il Covid-19, torneranno a lavorare alla data del 1° aprile 2022. 

Per “comodità” chiamiamo tali persone no-vax, ma, stando a quanto affermano molti di coloro che appartengono a questa fazione, sono persone contrarie al solo vaccino anti-Covid. Di conseguenza, possiamo intendere il termine no-vax come un “no-covid-vax”.

Ebbene, secondo quanto previsto dal Governo Draghi con l’allentamento delle restrizioni legate alla pandemia, a partire dal giorno successivo alla fine dello Stato di Emergenza, quindi il 1° aprile 2022, non sarà più richiesto il Super Green pass per accedere ai propri posti di lavoro. 

Attenzione però: questo non significa che non servirà alcuna certificazione verde per andare a lavorare. 

O meglio, sarà ancora richiesto il Green pass base, anche se ancora per poco tempo. 

Infatti, tutti noi pensavamo che sarebbe stato richiesto il Green pass ancora per molto tempo, ma il suo utilizzo terminerà il 1° maggio 2022. 

Ma come bisognerà comportarsi nel periodo compreso tra il 1° aprile 2022 ed il 1° maggio dello stesso anno? Beh, verrà richiesta la certificazione base contro il Covid-19. 

Questo vuol dire che si potrà accedere al lavoro con la vaccinazione, con la guarigione dalla malattia, ma anche per mezzo di un tampone con esito negativo. 

Cosa cambia tra queste tre metodologie? Sicuramente la durata del Green pass. 

Green pass: diversi metodi e diverse durate, anche al lavoro!

Come abbiamo affermato nel corso del precedente paragrafo, il Green pass si potrà ottenere nella sua versione base. Questo vuol dire che saranno accettati sia la vaccinazione, sia la guarigione dal Covid, sia un tampone molecolare o antigenico con esito negativo. 

Ovviamente, come abbiamo affermato, quello che cambia tra queste tre metodologie per ottenere la certificazione verde è la durata.

Insomma, coloro che si sono sottoposti alla terza dose di vaccino, per il momento, hanno una durata del Green pass illimitata. 

Invece, parlando di coloro che sono guariti dalla malattia, c’è la possibilità di avere il Green pass della durata di sei mesi. 

A tali due opzioni si aggiunge la terza che, come sappiamo, non è valida per ottenere il Super Green pass, ossia il tampone. 

Ebbene, parlando di durata in questo caso dobbiamo fare una distinzione in quanto il Green pass sarà valido per 48 ore in caso di tampone antigenico e 72 ore in caso di tampone molecolare. 

Ma chi tornerà al lavoro dal 1° aprile 2022? Andiamo a scoprirlo insieme. 

Chi torna al lavoro il 1° aprile 2022: anche gli over 50 non vaccinati!

Ma quindi, quali saranno quelle persone che torneranno al lavoro alla data del 1° aprile di quest’anno? Beh, sicuramente faranno il loro ritorno tutti coloro che hanno più di 50 anni e non si sono sottoposti alla vaccinazione contro il Coronavirus. 

Infatti, l’arrivo della variante Omicron aveva, a suo tempo, preoccupato notevolmente il Governo che aveva deciso di imporre delle restrizioni più rigide per i lavoratori. 

Ebbene, secondo quanto deciso dal Governo Draghi, attualmente tutti gli over 50 devono presentarsi al lavoro con la certificazione verde rafforzata. 

Inoltre, per chi non lo sapesse, fino alla metà del mese di giugno, vige l’obbligo di vaccinazione per tutti coloro che hanno più di 50 anni. 

Dunque, come abbiamo affermato anche in precedenza, l’obbligo di presentare il Super Green pass finirà con la fine dello Stato di Emergenza. Tuttavia, rimane ancora attivo l’obbligo vaccinale per gli over 50, ma lo vedremo nel dettaglio in seguito. 

Le multe per i lavoratori che non rispettano le regole: cosa sparisce e cosa rimane!

Ovviamente, per far rispettare le decisioni che erano state prese dal Governo Draghi e dal Comitato Tecnico Scientifico, erano state messe a punto delle sanzioni per tutti quei lavoratori che non avrebbero rispettato le regole. 

Infatti, tutti coloro che si recano oggi al lavoro senza essere in possesso del Super Green pass, possono ricevere una multa fino a 1.500 euro. 

Attenzione però: questa multa può essere data anche due volte, arrivando ad un massimo di 3.000 euro. 

Cosa cambierà? Beh, a partire dal 1° aprile, come abbiamo visto, resta comunque in auge  il Green pass, solo che verrà richiesto nella sua versione base. 

Questo vuol dire che tutti coloro che si presenteranno al lavoro senza poter presentare la certificazione verde digitale saranno passibili di multa. 

Infatti, tutti gli over 50 non vaccinati che andranno al lavoro senza essersi sottoposti ad un tampone (antigenico o molecolare) con esito negativo potranno rischiare dai 400 ai 600 euro di multa. 

A questa sanzione si somma quella prevista dall’Agenzia delle Entrate

In che senso? Te lo spiego subito. 

Tutti coloro che hanno più di 50 anni devono rispettare l’obbligo vaccinale fino al 15 giugno 2022. Questo vuol dire che, se dopo un controllo realizzato a campione dall’Agenzia delle Entrate, venisse individuato un soggetto non ancora vaccinato, si procederà con una multa del valore di 100 euro. 

Ebbene, visti i ritardi che stanno avendo nell’applicazione di tale iniziativa, si pensa che le multe possano arrivare anche nel mese di luglio 2022, ad obbligo vaccinale ormai abolito. 

Esteso l’obbligo vaccinale del personale sanitario: la data del 31/12!

Come avremo capito, tutti gli over 50 sono soggetti all’applicazione dell’obbligo vaccinale (e delle relative sanzioni), fino alla data del 15 giugno 2022. 

Ebbene, c’è una categoria di lavoratori che deve sottostare a tale obbligo almeno fino al 31 dicembre 2022. Stiamo parlando del personale sanitario. 

Tuttavia, anche in questo frangente, il Decreto Covid ha previsto delle importanti novità. 

Tale ultime notizie riguardano tutto il personale sanitario che non si è sottoposto alla vaccinazione contro il Covid-19, ma è guarito dalla malattia. 

Infatti, queste persone, dopo un’apposita richiesta inviata all’Ordine professionale territoriale, potranno accedere alla cessazione temporanea della sospensione che hanno ottenuto. 

Per quanto tempo? Beh, secondo le circolari del Ministero della Salute, si suppone che il periodo di validità di questa iniziativa sia di 4 mesi. 

Ovviamente, qualora il soggetto non dovesse vaccinarsi dopo la scadenza del periodo preso in esame, la sospensione avrà nuovamente effetto.