Ho 58 anni e 30 anni di contributi, come posso andare in pensione? La risposta inaspettata

Quando può andare in pensione chi è nato nel 1963? Chi può andare in pensione a 58 anni? Come andare in pensione dopo 30 anni di lavoro? Passaggio pensione.

Bastano 30 anni di contributi per andare in pensione? È ancora possibile collocarsi in quiescenza a 58 anni di età? Negli ultimi giorni il tema delle pensioni è rimbalzato nel piatto delle discussioni come un boomerang strattonato a destra e a manca.

Non sono pochi i lavoratori preoccupati di veder sfilare l’ultima possibilità legata all’uscita anticipata, di subire una stangata sull’assegno pensione. Le novità sulla Riforma pensioni sono molte, non tutte piacciono, non tutte hanno trovato il terreno fertile nei sostenitori. Il legislatore si prepara a rivoluzionare il sistema previdenziale, molto probabilmente dovremo dire addio alla possibilità di pensionamento anticipato senza tagli sulla pensione. 

In tema di riforma pensioni restano ancora tanti punti da sciogliere e non sembrano strane, né tantomeno, fuori luogo le domande dei lettori sulle diverse formule anticipate. È importante comprendere che la normativa italiana in tema di previdenza permette il collocamento in quiescenza solo con il perfezionamento dei requisiti disposti per la prestazione economica a cui ci si approccia per la pensione. 

Per questo motivo, rispondiamo a una lettrice:

“Buongiorno, mi chiamo Maria da Bergamo a marzo ho raggiunto 58 anni di età, ho maturato 30 anni di servizio continuativo presso la stessa azienda… Purtroppo, non mi trovo più nella condizione fisica di continuare l’attività lavorativa. Sono afflitta da attacchi di panico e depressione, ma non sufficienti per l’invalidità.

Sento parlare dei requisiti per la pensione, alcune mie colleghe sono riuscite a chiedere il prepensionamento anche prima dei 60 anni di età. Per questo, mi sono sorti tanti dubbi e spesso mi sono chiesta se posso avere anch’io questa possibilità. Vorrei sapere se mi manca poco e posso anticipare la pensione? Se posso anche con una pensione minima allontanarmi dal lavoro. Certa di una sua risposta, cordialmente la saluto”. 

La premessa per andare in pensione non è un concetto astratto, ma si basa sull’identificazione degli elementi indicati dalla misura che si intende utilizzare. La materia previdenziale è molto vasta, per molti versi anche molto complicata.

Ad oggi, il lavoratore può immedesimarsi con diverse realtà previdenziali. Per questo motivo, spesso sentiamo parlare della possibilità di collocarsi in quiescenza molto prima dell’età pensionabile.

E, ancora, dellanticipo Ape sociale che consentono di anticipare la pensione anche di 2 o 4 anni. A questo punto, non ci resta che analizzare gli elementi forniti dalla lettrice, per valutare se ha maturato il diritto alla pensione.  

Ho 58 anni e 30 anni di contributi, come posso andare in pensione? La risposta inaspettata

La premessa formulata innanzi anticipa il discorso sulle diverse possibilità che consentono di andare in pensione prima dei requisiti stabiliti dal 1° gennaio 2012. Il trattamento di pensionamento è diventato (quasi) irraggiungibile dopo l’introduzione dei paletti previsti nella Legge Fornero attraverso il DL 201/2011 che ha inasprito i requisiti per la pensione.

Ad oggi, la formula ordinaria porta al pensionamento a 67 anni, oppure, al perfezionamento di un montante contributivo pari a 41 o 42 anni e 10 mesi

È possibile collocarsi in quiescenza prima di tali requisiti attivando le diverse formule anticipate previste dalla normativa vigente. 

Di fatto, questo porta a escludere totalmente dal discorso previdenziale la possibilità di anticipare l’uscita dal lavoro, se subentra la stanchezza fisica. Nessuno viene di stoppare il percorso lavorativo, alla fine, tutto si riduce alla scelta di restare senza remunerazione lavorativa, né tantomeno, di una prestazione economica previdenziale. Si sceglie quel passaggio che rispecchia in tutto il diritto alla quiescenza. 

 Purtroppo, la lettrice non ha maturato i requisiti per il diritto alla pensione. Aver raggiunto i 58 anni di età, non significa abbracciare la formula di pensione donna. Non basta l’età anagrafica per richiedere l’adesione alla misura Opzione donna. Infatti, la misura prevede un montante contributivo di almeno 35 anni. 

Oltre tutto va detto che, la normativa vigente prevede il raggiungimento dei requisiti ordinari per la pensione a 67 anni di età. In questo, caso l’anzianità di servizio copre abbondantemente l’aspetto contributivo. Ricordiamo, che la pensione di vecchiaia viene rilasciata dall’INPS in presenza di un montante contributivo di 20 anni

Nello stesso tempo, bisogna considerare che l’età pensionabile viene influenzata dall’adeguamento all’aspettativa di vita registrato dall’ISTAT. La normativa ha fissato l’età pensionabile a 67 anni fino al 2026. 

Inoltre, la lettrice deve considerare che per richiedere l’accesso alla misura Opzione donna, occorre aver maturato i requisiti al 31 dicembre 2021, la misura non è stata ancora rinnovata per il 2022. 

Cosa significa requisiti al 31 dicembre 2021? La lavoratrice per agganciarsi all’uscita anticipata con questa formula previdenziale deve aver maturato 58 o 59 anni di età (privato o pubblico), in presenza di un montante contributivo non inferiore a 35 anni, entro la data ultima del 31 dicembre 2021.  

Esistono anche delle altre riflessioni da fare sul calcolo dell’assegno pensione, meglio descritte in questo articolo: Cosa sapere sul calcolo retributivo, contributivo e misto, ecco cosa considera l’INPS“.

Il passaggio che portata alla pensione

L’Anticipo Ape sociale altro non è che un passaggio che porta alla pensione. In requisiti per l’accesso a questa formula previdenziale portano al perfezionamento di diversi criteri.

In primis, occorre rientrare nelle categorie di tutela disposte per gli invalidi, disoccupati, caregiver e lavoratori gravosi o usuranti.

Esiste un limite anagrafico fissato in 63 anni, oltre a un montante contributivo nella misura di 30,32 o 36 anni variabile in base alla natura della categoria lavoro.

La richiesta per il diritto all’anticipo pensionistico deve essere inoltrata entro il 15 luglio, ammessa l’istanza tardiva da presentare entro il 30 novembre 2022. 

 

 

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