Incentivi e bonus assunzioni 2022: guida aggiornata

Quando si ottiene un contributo economico fino a 25.000 euro per l'assunzione? Cosa rischi la Naspi e il Reddito di cittadinanza per il bonus assunzione!

Il 2022 è partito alla grande per milioni di cittadini sotto il profilo lavorativo. Il Governo Draghi ha promosso una vasta gamma d’incentivi finalizzati a creare nuove opportunità lavorative entro la fine dell’anno in corsa.

Il vero problema è legato alla crisi economica prodotta in due anni di pandemia, che ha ridotto sul lastrico famiglie e imprese. Oggi, esiste un altro problema che assume ogni giorno di più dimensioni apocalittiche. Non riguarda più l’emergenza sanitaria da Covid-19, ma bensì, la crisi energetica arguita dal conflitto russo – ucraina. 

Oltre tutto, l’ISTAT ha rilasciato i dati sul tasso di disoccupazione riferiti al mese di dicembre 2021 che ha registrato nella misura al 9,0% contro il 26,8% rappresentata dalla disoccupazione giovanile.

Questo è uno dei motivi principali per cui il Governo Draghi ha dato il via alle nuove forme di assunzione agevolando in particolar modo gli under 40, così come gli over 50, e ancora bonus genitori. Oltre a introdurre importanti novità esclusivamente per le donne.  

Una breve guida alle principali caratteristiche degli incentivi per l’assunzione. Ti spiegheremo quali sono e come accedere al beneficio. 

Incentivi e bonus assunzioni 2022: guida aggiornata

Tiene il tasso di disoccupazione, nonostante la delicata questione delle materie prime, che rischia di comprimere le aziende soffocando gli incassi, minando la ripresa economica del Paese. 

Le criticità maggiori sono state registrate nel tasso di disoccupazione giovanile un rilevo del 26,8% che mostra in chiaro la difficoltà dei giovani d’inserirsi nel mondo lavorativo. 

Ha pesato anche l’assenza d’interventi tempestivi sul fronte lavoro, non si è tenuto conto della rilevanza d’incentivare il canale delle assunzioni stabili per i giovani. 

D’altra parte, si è ottenuto una serie d’incentivi rivolti a tutti coloro che hanno uno svantaggio prodotto dalla disoccupazione e così via. 

In sostanza, i nuovi incentivi non finiscono direttamente nelle tasche dei lavoratori, ma bensì confluiscono nelle mani del datore di lavoro che li adopera per creare nuove assunzioni, nuovi rapporti lavorativi e così via.

Premendo sulla possibilità di ottenere sostanziosi sgravi fiscali si incanala il datore di lavoro ad assumere nuovo personale o, ancora, rendendo più facile le pratiche burocratiche legate all’assunzione. 

Il tutto si riduce a un taglio sui versamenti contributivi spalmato su un periodo temporale ben definito o, ancora, all’allaccio d’incentivi realizzati per snellire le assunzioni.

L’obbiettivo dell’Esecutivo resta principalmente orientato ad abbattere o, quantomeno, portare in forte ribasso il tasso di disoccupazione giovani

Incentivi e bonus assunzioni 2022: ecco come si abbatte il tasso di disoccupazione

Una disoccupazione giovanile alta, rischia di arenare la crescita del Paese. Si ferma il circuito che mette in moto il lavoro, progresso e soluzioni promosse da menti giovani. 

E, questo, è forse il primo vero motivo per cui è stato lanciato il bonus Lavoro giovani. Si parte nel garantire un’occupazione agli under 35, specie se non risulta sulle loro spalle nella carriera lavorativa la presenza di un contratto indeterminato. 

Un intervento promosso dall’INPS per contrastare la crisi economica aziendale e rafforzato nella Legge di Bilancio 2022. 

Il datore di lavoro che assume ottiene dei vantaggi fiscali, per cui non è tenuto alla regolarizzazione dei versamenti contribuzione per i neo assunti. 

Tuttavia, la cattiva idea centrata sulla limitazione anagrafica, che materialmente non permette l’accesso al beneficio ai cittadini che risultano più grandi di 35 anni di età. Come non rientrano nella casistica delle agevolazioni coloro che hanno nel corso della vita lavorativa hanno siglato un contratto indeterminato.

Condizioni ferree non solo per i lavoratori, ma anche per le aziende. Il legislatore nel regolamentare le disposizioni per i nuovi incentivi, ha disposto che le aziende devono rientrare in specifiche condizioni. Non saranno ammesse al beneficio fiscale le imprese che hanno promosso dei licenziamenti negli ultimi 6 mesi dalla nuova assunzione. Inoltre, per i successivi 9 mesi non sono ammessi licenziamenti. 

 Incentivi e bonus assunzioni 2022: a sorpresa arriva il Bonus Donne

A sorpresa come una manna dal cielo arriva il bonus donne, sempre rispecchiando i medesimi criteri innanzi descritti, per cui occorre la presenza di uno stato di disoccupazione  minimo da un periodo temporale di due anni. E, ancora l’assenza di un’attività lavorativa da una vita, ovvero per le donne che non sono state mai indirizzate in un progetto lavorativo. 

La modalità di fruizione dell’incentivo è molto simile alle disposizioni previste per gli under 35. In buona sostanza, il datore di lavoro ricevere uno sconto sui versamenti per ogni nuova assunzione.  

Attenzione! I datori di lavoro che assumono donne nel periodo temporale compreso tra il 2021 e 2022, ottengono un taglio del 100% degli oneri contributivi.

Incentivi e bonus assunzioni 2022: arrivano buone notizie anche per giovani genitori

Nell’elenco delle agevolazioni sulle assunzioni è presente anche un’agevolazione particolare riservata ai giovani genitori. Il Governo Draghi per le famiglie cambia modalità, procedendo con un contributo economico. 

In sostanza, le aziende che si lanciano nell’assunzione di giovani genitori, ottengono un contributo economico del valore di 5.000 euro fino a un massimo di 25.000 euro, per l’assunzione di cinque genitori. 

Un sistema dovrebbe permette maggiori introiti da lavoro diretti a sostenere le famiglie con figli. Solo disponendo aiuti finalizzati all’inserimento del lavoro si sblocca un sistema saturo che non produce benefici, ne per la collettività, né tantomeno per il Paese. 

Incentivi e bonus assunzioni 2022: arrivano ottime notizie per gli over 50

La prima parte del testo è stata particolarmente incentrata sulla disoccupazione giovanile, sui mezzi messi a disposizione dal Governo Draghi per invogliare le aziende a sboccare un sistema arenato da troppo tempo. Insomma, degli incentivi disponibili sulle assunzioni per il 2022. 

Ora, la palla passa hai meno giovani, ovvero agli over 50, che nonostante la voglia di lavorare, mettersi in gioco, di nuovi stimoli lavorativi, non riescono a inserirsi in un ambiente lavorativo chiuso. 

Sulle assunzioni degli over 50, vengono applicati degli sgravi contributivi nella misura del 50% dei versamenti

Attenzione! Nella Legge di Bilancio 2022 è presente l’incentivo per l’assunzione delle donne over 50, che porta ad ottenere una riduzione nella misura del 100% sui versamenti. 

Incentivi e bonus assunzioni 2022: cosa cambia per la NASpI e Reddito di Cittadinanza?

Gli incentivi sulle assunzioni promosse dal Governo Draghi puntano a incanalare nel mondo lavorativo specialmente i percettori del sussidio di Stato, nonché i disoccupati NASpl. 

È importante sottolineare le differenze tra le due misure. Le imprese che si attivano per assumere un disoccupato NASpl ricevono un valore economico nella misura del 20% estrapolato dall’indennità riconosciuta al disoccupato. 

Le imprese che assumono i percettori del Reddito di cittadinanza ricevono un esonero sui versamenti. 

Incentivi e bonus assunzioni 2022: le ultimissime novità Legge di Bilancio 2022

Nella Legge di Bilancio 2022 è presente il quadro delle agevolazioni sulle assunzioni rafforzato per le imprese in crisi.

In particolare, se l’impresa si attiva inserendo nell’organico lavorativo ex lavoratori d’imprese in difficoltà economica, ricevono decontribuzione totale.

Un beneficio della durata temporale di 3 anni. Presente un prolungamento di un anno per il Meridione.  

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