Aumenta l’indennità per partita IVA e autonomi: chi riceverà 350 euro dall’INPS

Buone notizie per titolari di partita IVA, liberi professionisti e lavoratori autonomi che non hanno ancora ricevuto i 200 euro: l’indennità sale a 350 euro. Per chi.

Mentre i titolari di partita IVA e i lavoratori autonomi sono ancora in attesa di scoprire quali saranno le modalità – e soprattutto le date – per ricevere la loro indennità di 200€ già erogata verso i pensionati e i lavoratori dipendenti, spunta un’altra novità.

Effettivamente, a seguito dell’approvazione del Decreto Aiuti ter, la squadra dell’esecutivo di Draghi ha quindi deciso di aumentare l’indennità per i titolari di partita IVA e i lavoratori autonomi, che passa da 200 euro fino a 350 euro, che saranno erogati verso alcune categorie di professionisti, purché vengano rispettati i requisiti. 

Ma i dubbi in merito alla possibilità di ricevere l’indennità una tantum da parte dell’Istituto INPS per i lavoratori autonomi, liberi professionisti e titolari di partita IVA, sono ancora tanti, e cresce la preoccupazione di queste categorie di lavoratori che ancora aspettano di ricevere la loro indennità di 200 euro.

Vediamo, quindi, per chi aumenterà l’indennità fino a raggiungere i 350 euro e quali saranno i requisiti che dovranno essere rispettati per presentare domanda all’INPS e ricevere l’indennità di 350 euro.

Le novità per partita IVA e autonomi: l’indennità aumenta fino a 350€

Al momento non abbiamo ancora la possibilità di visionare il testo ufficiale in riferimento al nuovo decreto Aiuti ter, il quale ha ottenuto la sua approvazione da parte del Consiglio dei Ministri durante l’importante giornata di venerdì scorso, ovvero del giorno 16 settembre.

Tra i punti fondamentali che sono stati dibattuti dall’esecutivo, vi era proprio l’intenzione di aiutare e supportare maggiormente i lavoratori, non soltanto i cittadini con contratti dipendenti, ma anche i liberi professionisti e i titolari di partita IVA che ancora non hanno avuto la possibilità di ricevere i pagamenti per il precedente regalo, quello dei 200€.

Dunque, mentre questi lavoratori sono ancora in attesa di capire come fare per ricevere l’indennità una tantum dal valore di 200 euro, spunta un’ottima notizia: l’indennità è aumentata di 150 euro. Così, i liberi professionisti, i lavoratori autonomi e i titolari di partita IVA riceveranno in totale ben 350 euro.

Come cambierà l’indennità di 200€ per autonomi e partita IVA

Sicuramente il funzionamento alla base dell’erogazione e dei pagamenti messo in atto per quanto riguarda l’indennità di 200 euro sarà il medesimo utilizzato dall’Istituto INPS anche per quanto riguarda il nuovo indennizzo per i lavoratori di 150 euro.

Tuttavia, secondo quanto emerge dalle prime indiscrezioni e comunicazioni da parte dell’esecutivo in merito all’ultima indennità di 150 euro, che sarà erogata sia ai lavoratori autonomi che a quelli dipendenti, ci saranno anche delle differenze tra le due indennità di 200 e 150 euro. Tra le differenze sostanziali vi sono le seguenti: 

  • Riduzione platea di beneficiari;
  • Modifica dei requisiti di accesso per l’indennità.

Effettivamente, tra i punti più importanti che sono stati dibattuti durante il Consiglio dei Ministri per identificare le misure e gli interventi contenuti nel decreto Aiuti ter, vi era proprio quello di una riduzione del numero di cittadini e di lavoratori che avrebbero potuto ottenere questa seconda indennità. 

Ma come fare per presentare domanda e ricevere l’indennità una tantum da 350€?

Beh, bisognerà aspettare ancora qualche settimana, affinché il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nonché lo stesso Istituto INPS provvedano a fornire delle comunicazioni ufficiali in merito alla procedura da seguire e ai documenti che dovranno essere presentati.

I requisiti per richiedere l’indennità di 350€ per partita IVA e autonomi

Per questo motivo, tra i liberi professionisti, i lavoratori autonomi ma anche i lavoratori dipendenti e i percettori di Naspi, che sono in attesa di ricevere novità sull’indennizzo di 150 euro, bisogna sottolineare che il requisito più rilevante sarà sicuramente quello legato al reddito.

A tutti gli effetti, sarà possibile riconoscere ben due categorie diverse di lavoratori autonomi, liberi professionisti e titolari di partita IVA. In base alla categoria di appartenenza di ciascun cittadino, l’indennizzo economico che sarà erogato nei prossimi mesi assumerà importi differenti.

Da un lato, quindi, ci sono quei lavoratori autonomi che risultano avere un reddito inferiore al limite di 35 mila euro, ma superiore ai 20 mila euro.

In questi casi, purtroppo, non sarà possibile accedere anche all’indennità di 150 euro che è stata approvata soltanto con il Decreto Aiuti ter, ma soltanto a quella dal valore di 200 euro.

Dall’altro, lato, invece, è possibile riconoscere anche una seconda tipologia di lavoratori autonomi e di liberi professionisti. nello specifico, si tratta di quei titolari di partita IVA che durante l’anno di imposta del 2021 hanno conseguito un reddito complessivo che risulta essere inferiore al limite di 20.000 euro.

Dunque, se si rientra in questa seconda categoria, il lavoratori in questione non avrà soltanto diritto all’indennità di 200 euro ma anche all’indennizzo più recente del Decreto Aiuti ter, ovvero quello di 150 euro. In tal senso, complessivamente questi lavoratori autonomi, liberi professionisti e titolari di partita IVA riceveranno ben 350 euro. 

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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