Indennità Naspi: novità del 2021 e pagamento di ottobre!

L'indennità Naspi è un sussidio molto importante per i lavoratori disoccupati che hanno perso il lavoro involontariamente. Non tutti i lavoratori a tempo determinato possono chiederlo: infatti, bisogna rispettare alcuni requisiti. Dal 1° giugno 2021 e fino alla fine del mese di dicembre, a chi percepisce la Naspi, non sarà applicato un taglio del 3%, da parte dell'Inps. Inoltre, ecco le novità sui pagamenti di ottobre

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Il sussidio di disoccupazione Naspi è molto importante per chi ha perso il lavoro in maniera involontaria. Entrata in vigore dal 2015, offre un sostegno per un massimo di ventiquattro mensilità ai lavoratori che sono stati licenziati o si sono dimessi, ma soltanto in alcuni casi che, successivamente, andremo ad analizzare.

Fino al mese di dicembre, i percettori dell’indennità Naspi vedranno un piccolo aumento sull’importo spettante: sostanzialmente, non sarà applicata la decurtazione del 3% da parte dell’Inps, durante il periodo dal 1° giugno fino al 31 dicembre 2021, che, però, verrà recuperata durante il prossimo anno.

In questo articolo analizzeremo in cosa consiste il sussidio di disoccupazione Naspi, chi lo può ricevere e vedremo quando saranno erogati i pagamenti relativi al mese di ottobre 2021.

Naspi: di cosa si tratta?

Sciogliendo l’acronimo, ci troviamo di fronte la sigla “Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego”. La Naspi, appunto, è un sostegno economico che viene erogato mensilmente ai lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato, che hanno perso il lavoro, in modo involontario.

Facendo qualche cenno alle sue origini, ricordiamo che il trattamento di disoccupazione Naspi è stato introdotto dal Decreto legislativo n. 22 del 4 marzo 2015, ed è entrato in vigore a partire dal 7 marzo del 2015.

Sul sito ticonsiglio.com si legge che l'indennità Naspi:

“Ha sostituito le indennità di disoccupazione ASpI e mini-ASpI, con riferimento agli eventi di disoccupazione verificatisi dal 1° maggio 2015”.

Hanno diritto al trattamento di disoccupazione Naspi i lavoratori dipendenti, ivi compresi gli apprendisti e i soci di cooperativa. A proposito dei soci di cooperativa, sul sito lavoroediritti.com, si legge che:

“[…] accanto al rapporto associativo devono aver instaurato anche un rapporto subordinato”.

Invece, non possono chiedere questo sussidio i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato presso le PA, gli operai del settore agricolo, i dipendenti extracomunitari (per i quali è prevista una specifica normativa), i lavoratori che hanno maturato i requisiti per poter andare in pensione e i titolari di assegno ordinario di invalidità.

Disoccupazione Naspi: come funziona?

La disoccupazione Naspi spetta a partire dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro. Si tratta di una indennità che viene corrisposta con cadenza mensile. Per quanto tempo? Sul sito dell’Inps si legge che:

“[…] per un numero di settimane pari alla metà delle settimane contributive presenti negli ultimi quattro anni”.

Tuttavia, i lavoratori disoccupati che hanno diritto a ricevere l’indennità Naspi, dovranno farne domanda. Solo in questa maniera, avranno diritto al trattamento di disoccupazione.

Durante il periodo della pandemia, molti lavoratori che hanno perso il posto di lavoro e sono entrati in stato di disoccupazione involontaria, hanno potuto beneficiare dell'indennità Naspi.

Naspi: ecco requisiti per poter richiedere il trattamento di disoccupazione

Ma quali sono i requisiti per potervi accedere? I requisiti richiesti per ricevere l’indennità Naspi sono i seguenti:

  • Disoccupazione: il lavoratore che risulta disoccupato per aver perso involontariamente il posto di lavoro, con il rilascio della Dichiarazione di immediata disponibilità; la richiesta della Naspi corrisponde alla Did: i lavoratori disoccupati sono tenuti a presentarsi presso il Centro dell’Impiego territorialmente competente, entro quindici giorni dalla presentazione della domanda;
  • Il lavoratore deve avere maturato almeno tredici settimane di contribuzione, nei quattro anni precedenti la disoccupazione;
  • Il lavoratore disoccupato che intende richiedere la Naspi deve avere almeno trenta giorni di effettiva prestazione lavorativa, al di là della durata oraria, durante i dodici mesi precedenti il periodo di disoccupazione.

Per quanto riguarda l’ultimo punto in elenco è bene fare una precisazione. Infatti, sul sito ticonsiglio.com leggiamo che:

“Per i lavoratori per i quali non è possibile risalire al numero di giornate lavorate (addetti ai servizi domestici e familiari, lavoratori a domicilio o con dati contributivi derivanti da formulari esteri), per soddisfare questo requisito si fa riferimento alle settimane di contribuzione, che devono essere almeno 5”.

È bene sottolineare che il periodo di trenta giorni di lavoro effettivo può essere anche ampliato, se si è verificato, nel corso dell’anno, uno di questi eventi:

  • In caso di malattia;
  • In caso di infortunio sul lavoro;
  • Per quei lavoratori messi in cassa integrazione ordinaria o straordinaria;
  • Per quei lavoratori che possono vantare periodi di assunzione mediante contratti di solidarietà;
  • In caso di assenza dal lavoro per congedi e permessi goduti da parenti o conviventi con handicap;
  • Nei periodi di congedo per maternità;
  • Nei periodi di congedo parentale;
  • Periodi di fruizione dell’indennità di disponibilità per quei lavoratori che sono assunti con contratto di lavoro intermittente (a chiamata), e per quei contratti durante i quali il lavoratore, in somministrazione utilizzato in un'altra azienda, assunto con contratto di lavoro a tempo indeterminato, è immesso in un progetto di riqualificazione professionale;
  • Per i lavoratori in aspettativa non retribuita;
  • Per quei lavoratori che hanno maturato un periodo di lavoro all’estero, in Paese in cui l’Italia non ha preso accordi bilaterali, in merito all'assicurazione contro la disoccupazione.

Inoltre, è possibile accedere alla Naspi, anche nel momento in cui non si è perso il lavoro involontariamente. I casi, però, sono soltanto due:

  • Periodo di maternità;
  • Dimissioni per giusta causa.

Se il percettore dell'indennità Naspi, dovesse essere assunto con contratto a tempo indeterminato o determinato superiore a sei mesi, il diritto alla disoccupazione decade. Invece, se il contratto dura meno di sei mesi, viene soltanto sospesa.

Disoccupazione Naspi: calcolo degli importi spettanti nel 2021

L’importo spettante dell’indennità Naspi viene calcolato in base al periodo di lavoro del soggetto disoccupato. Per determinare l'importo mensile spettante, si deve prendere in considerazione la retribuzione media percepita durante i quattro anni precedenti la richiesta del sussidio di disoccupazione della Naspi.

A quanto ammonta l’assegno? Il lavoratore disoccupato ha il diritto a ricevere il 75% della retribuzione media mensile, qualora questa sia inferiore a 1227,55 euro.

Invece, così come si legge sul sito adnkronos.com per i lavoratori che hanno:

“[…] percepito retribuzioni di importo superiore a tale soglia, all’importo base del 75% bisognerà sommare un’ulteriore quota pari al 25% della differenza tra la retribuzione media mensile e l’importo di 1.227,55 euro”.

Dal 1° gennaio 2021, l’Inps, con la pubblicazione della circolare n. 7 del 21 gennaio 2021, ha comunicato che l’importo massimo mensile della Naspi è fissato a 1334,40 euro.

Ma analizziamo come si calcola l’importo spettante. È necessario fare alcuni semplici calcoli: bisogna dividere il totale delle retribuzioni lorde percepite negli ultimi 4 anni, per il numero delle settimane di contribuzione. Il risultato deve essere moltiplicato per 4,33.

Naspi: novità nell’era Covid

Durante la pandemia del Covid-19, sono stati molti gli aiuti per i lavoratori, le imprese e le famiglie. A partire da bonus, incentivi e agevolazioni, le misure a sostegno del reddito dei cittadini, per alleggerire i contraccolpi della crisi, non sono di certo mancati. 

Anche per quanto riguarda l’indennità Naspi, sono state previste importanti novità. Infatti, solo per l’anno 2021, l’usuale meccanismo di taglio del 3% mensile sull’importo spettante, è stato momentaneamente sospeso. Si ricorda che questo taglio viene riconosciuto dal quarto mese del pagamento dell’indennità Naspi.

Questa novità è stata introdotta dal Decreto-legge Sostegni bis, convertito in Legge 106/2021. Sul sito quifinanza.it, si legge, infatti, che:

“[…] e solitamente l’importo della Naspi si riduce progressivamente, per le indennità in pagamento dal 1° giugno e fino al 31 dicembre 2021 la decurtazione viene meno, salvo poi tornare ad applicarsi a partire dal 1° gennaio 2022”.

Però dal prossimo gennaio 2022, all’importo mensile verrà applicato il totale dei tagli non conteggiati durante il secondo semestre di quest’anno.

Naspi: come si presenta la domanda?

Analizziamo quali sono i passaggi per richiedere l’indennità Naspi. Il primo passo da fare è, ovviamente, quello di presentare all’Inps la domanda di disoccupazione, compilando l’apposito modulo presente sul portale dell'Istituto.

Si possono scegliere diverse modalità di invio della domanda:

  • Telematicamente, sul portale dell’Inps, accedendo tramite le credenziali Servizio Pubblico di Identità Digitale, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi;
  • Recandosi presso un Patronato;
  • Infine, si può trasmettere la domanda chiamando il Contact Center, ai numeri indicati sul sito dell’Inps.

Si ricorda che bisogna presentare la domanda per ricevere l’indennità Naspi entro 68 giorni dalla:

  • Fine de rapporto di lavoro;
  • Fine del periodo di congedo per maternità;
  • Fine del periodo di malattia o infortunio;
  • 38esimo giorno dalla data di cessazione, in caso di licenziamento per giusta causa;
  • Dalla fine del periodo che al lavoratore gli viene corrisposta l’indennità di mancato preavviso adeguato alle giornate;
  • Dalla fine della controversia sindacale o, in alternativa, la data cui è stata comunicata la sentenza del giudice.

Naspi: pagamenti di ottobre 2021

A partire dal 10 ottobre 2021, verrà effettuato il pagamento del trattamento di disoccupazione Naspi. Non abbiamo scritto “a partire” a caso, perché non tutti i percettori della Naspi riceveranno l’assegno il 10 ottobre. Infatti, le erogazioni del trattamento di disoccupazione avverranno in base all'ordine e al protocollo di presentazione delle domande. Le date dei pagamenti potrebbero partire dal 10 e proseguire fino a circa il 18 ottobre; ma in ogni caso, tutti riceveranno i pagamenti entro la fine del mese.

Tuttavia, sul sito dell’Inps è presente un servizio che permette di controllare la propria situazione, ovvero se il pagamento è stato effettuato, oppure no. Basterà accedere autenticandosi con le credenziali Spid, Cie o Cns.