INPS, i bonus previsti dal DL Sostegni: 800 euro, 950 euro e 1.600 euro

Nonostante sia stato approvato la scorsa settimana, il DL Sostegni2 tarda ad essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sappiamo che all’interno di questo provvedimento, la squadra capeggiata dall’ex Presidente della BCE, la Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha impiegato 40 miliardi di euro in sostegno alle famiglie e imprese. Scopriamo ora insieme tutti i bonus contenuti nel nuovo DL Sostegni2 che verranno erogati dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS.

Image

Nonostante sia stato approvato la scorsa settimana, il DL Sostegni2 tarda ad essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Sappiamo che all’interno di questo provvedimento, la squadra capeggiata dall’ex Presidente della BCE, la Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha impiegato 40 miliardi di euro in sostegno alle famiglie e imprese. Scopriamo ora insieme tutti i bonus contenuti nel nuovo DL Sostegni2 che verranno erogati dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, l’INPS.

Il DL Sostegni2, Draghi: il miglior sostegno è la riapertura

Il Presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, quando sente parlare di “decreto Sostegni bis” storce un po’ il naso. All’ex capo della BCE, il nome non piace e, preferisce chiamare il nuovo pacchetto di aiuti “il decreto-legge per le imprese, il lavoro, i giovani, la sanità, il territorio”.

Secondo il premier, questo nuovo decreto ha una notevole importanza perché guarda al futuro in un’Italia in cui, ancora una volta, non viene lasciato indietro nessuno. Il nuovo decreto-legge elaborato dalla squadra del Professor Draghi è un insieme di aiuti pari a 40 miliardi di euro.

I sostegni sono stati ripartiti in questo modo: 17 miliardi alle imprese e ai professionisti, 9 miliardi sempre alle imprese per la liquidità e l’accesso al credito e 4 miliardi per i lavoratori e le fasce in difficoltà. Questi ultimi aiuti verranno erogati, come di consueto, da INPS, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale.

Probabilmente, e questo ce lo auspichiamo tutti, questo sarà l’ultimo decreto-legge di questo tipo. Se la situazione pandemica nazionale continuerà ad avere dei miglioramenti, anche grazie alla potenza della campagna di vaccinazione, non occorreranno altri decreti-legge di questo tipo per tutto il 2021. 

Il Presidente Draghi ha, infatti, confermato quello che tutti gli italiani gridano a gran voce da parecchi mesi: 

“Il miglior sostegno è la riapertura.”

I nuovi bonus erogati da INPS

Nel nuovo Decreto-sostegni sono state confermate le indennità onnicomprensive Covid. Ricordiamo che le indennità erano state introdotte sotto il precedente Governo, Conte Bis, poi riconfermate con il Decreto Sostegni 1.

Nel nuovo dl, però, la somma di 2.400€ è stata ridotta di 800€. Ai soggetti già beneficiari delle indennità onnicomprensive da 2.400€ è previsto, tramite erogazione di INPS, un altro sostegno di 1.600€. Ricordiamo che queste indennità potranno essere percepite da:

gli stagionali, compresi i contratti in somministrazione, i lavoratori a termine, i lavoratori del settore turismo e stabilimenti termali, gli intermittenti, autonomi, occasionali, incaricati alle vendite a domicilio, ma anche i lavoratori dello spettacolo e poi i collaboratori sportivi.

Dunque, per coloro a cui la domanda per il bonus da 2.400€ è stata già accolta da INPS, non occorre presentare un’altra domanda. Per i nuovi percettori, occorrerà presentarne una nuova. Per questi, però, occorre sia la pubblicazione del decreto-legge, sia la circolare INPS in cui vengono spiegate le modalità e la scadenza entro cui fare la domanda. 

Gli agricoli, 800€ da INPS

Nel pacchetto di bonus che verrà erogato dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, INPS, troviamo il bonus per i lavoratori agricoli. Le indennità per i lavoratori agricoli sono introdotte dall’articolo 68 del DL Sostegni Bis. Nella bozza del decreto, infatti, si legge:

“Agli operai agricoli a tempo determinato che, nel 2020, abbiano effettuato almeno 50 giornate effettive di attività di lavoro agricolo, è riconosciuta un’indennità una tantum pari a 800 euro.”

Per percepire tale indennità occorre: non essere titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, con esclusione del contratto di lavoro intermittente senza diritto all' indennità di disponibilità alla data di presentazione della domanda.

Inoltre, occorre non essere titolari di un trattamento pensionistico alla data di presentazione della domanda. Questa indennità di 800 € è erogata dall'Istituto nazionale per la previdenza sociale, INPS, e la domanda per ottenere il bonus deve essere presentata entro il 30 giugno 2021 secondo le modalità previste dall'Istituto stesso.

Il bonus da 800 euro per gli agricoli è incompatibile con il RdC, il Reddito di Cittadinanza, il REm, il Reddito di Emergenza, e le indennità onnicomprensive Covid da 2.400€, ormai diventate indennità da 1.600€. 

I lavoratori del settore della pesca 

Per i lavoratori del settore della pesca, invece, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale INPS erogherà un bonus del valore di 950€.

“i pescatori autonomi, compresi i soci di cooperative, che esercitano professionalmente la pesca in acque marittime, interne e lagunari, di cui alla legge 13 marzo 1958, n. 250, non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, ad esclusione della gestione separata di cui all'art. 2, comma 26, legge n.335/1995, è riconosciuta un'indennità di 950 € per il mese di maggio 2021.”

Anche questo bonus è incompatibile con il RdC, il Reddito di Cittadinanza, il REm, il Reddito di Emergenza, e le indennità onnicomprensive Covid da 2.400€, ormai diventate indennità da 1.600€ e sarà erogato da INPS previa domanda.

Il Reddito di Emergenza

Infine, nell’articolo 36 della bozza del decreto che sarà pubblicato in questi giorni, se non farà ulteriori ritardi, leggiamo del nuovo REm. Il Reddito di Emergenza, infatti, è stato prorogato dall’esecutivo capeggiato da Draghi, per altre quattro mensilità: giugno, luglio, agosto e settembre.

I punti salienti per il nuovo REm sono due. In primo luogo, è evidenziato che, le quattro ulteriori mensilità del sostegno, per le famiglie in crisi economica, verranno concesse su domanda. Questa domanda dovrà essere effettuata entro e non oltre il 31 luglio 2021. 

Ci chiediamo, dunque, dovremo combattere ancora una volta con l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, INPS e i suoi ritardi?

In secondo luogo, nel nuovo pacchetto di misure, elaborato dalla squadra capitanata dall’ex capo della BCE, Mario Draghi, non si parla di altre quote di REm, Reddito di Emergenza, per gli ex percettori di NASpI e DisColl. Ricordiamo, infatti che nel decreto precedente la platea dei beneficiari di REm era stata ampliata anche a questi soggetti.

Ricordiamo che gli ex percettori di NASpI e DisColl, per richiedere il REm, dovevano aver cessato di percepire il sussidio di INPS tra il primo luglio 2020 e il 28 febbraio 2021. Dovevano, poi, possedere un ISEE ordinario o corrente non superiore ai 30 mila euro e non dovevano usufruire delle indennità straordinarie Covid da 2.400€, ora 1.600€. 

Inoltre, all’entrata in vigore del decreto sostegni, 23 marzo 2021, non dovevano essere titolari di: contratto di lavoro subordinato, escluso il contratto di lavoro intermittente senza diritto all’indennità di disponibilità; né di un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa; né di RdC, né di pensione diretta o indiretta, fatta eccezione per l’assegno ordinario di invalidità.

Per i normali percettori di Reddito di Emergenza, dunque non gli ex NASpI e DisColl, i requisiti da rispettare per ottenere il sussidio sono sempre gli stessi, ma il reddito di riferimento che sarà valutato per poter accedere alle quattro ulteriori mensilità, sarà quello di aprile 2021.

I ritardi INPS per REm NASpI e DisColl

L’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale INPS ha comunicato, attraverso il Comunicato Stampa del 19 maggio 2021, che le domande di Reddito di Emergenza, REm, presentate entro il 30 aprile 2021 dai nuclei familiari aventi al proprio interno ex percettori di Nuova Assicurazione Sociale per l'Impiego NASpI o Indennità di disoccupazione mensile DIS-COLL, saranno definite entro il 15 giugno 2021.

Gli ex percettori di NASpI e DisColl che avevano fatto richiesta del REm, infatti, non hanno ancora ricevuto l’esito delle loro domande e INPS ha riferito che l’esito sarà comunicato nella seconda metà del mese di giugno.

Nello stesso comunicato si legge:

“L’avviso di esclusione, inviato nei giorni scorsi dall’Inps tramite messaggio sms a tale categoria di richiedenti, è da intendersi riferito alla sola carenza dei requisiti di accesso alla prestazione previsti dall’art. 12, comma 1, del decreto-legge n. 41/2021. Pertanto, ciò non esclude il successivo accoglimento delle domande.”