CIG: l’INPS cambia tutto! Aumentano i beneficiari

Una circolare INPS del 17 febbraio chiarisce e apporta piccoli cambiamenti a quanto deliberato dalla legge di Bilancio 2021 in Merito alla CIG. Sono anche chiarite le modalità per ottenere l’anticipo del 40% nel 2021 e la possibilità di avere sgravi fiscali in alternativa alla cassa integrazione

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La Legge di Bilancio 2021 aveva già deliberato in merito alla CIG 2021, per quanto riguarda eventuali proroghe. L'estensione della misura si è resa necessaria visto il prolungamento dello stato di emergenza e il periodo di crisi vissuto dalle attività italiane a causa della pandemia di Covid-19.

Con la circolare nr. 28 del 17 febbraio 2021, l’INPS ha apportato però alcuni cambiamenti a quanto deliberato proprio dalla Legge di Bilancio in merito a cassa integrazione, ordinaria e in deroga, e all’Assegno ordinario. I cambiamenti riguardano modifiche alle date e alle modalità di inserimento in CIG, che vanno a favore dei lavoratori allargando la platea degli aventi diritto.

La circolare INPS ha infatti chiarito che potranno beneficiare della cassa integrazione, sia ordinaria che in deroga, tutti i lavoratori assunti entro il 4 Gennaio 2021. Il documento fornisce poi approfondimenti sull'anticipo della CIG e su eventuali sgravi fiscali per i datori di lavoro che hanno usufruito della CIG nel 2020, ma non intendo farne richiesta per il 2021.

La Legge di Bilancio 2021 ha infatti rinnovato il precedente provvedimento del 2020, estendendo per il 2021 la possibilità di avere un anticipo del 40% sul totale delle ore di cassa integrazione autorizzate. La presente circolare definisce nel dettaglio le modalità di richiesta per ottenere questo anticipo nel 2021.

Andiamo quindi a vedere tutte le novità della circolare in merito alla CIG 2021.

Un piccolo ma importante cambiamento 

La Legge di Bilancio 2021 aveva deliberato che potessero essere inseriti in CIG tutti i lavoratori in forza al 1 gennaio 2021. Il provvedimento aveva suscitato parecchio malumore, poiché la data scelta, cioè capodanno, era non solo a ridosso del weekend, ma anche in un giorno festivo.

Questa scelta della Legge di Bilancio rendeva praticamente impossibile l’inserimento in cassa integrazione di tutti i lavoratori i cui contratti diventavano effettivi nel 2021. Un piccolo aiuto iniziale arriva dall’INPS che corregge la Legge di Bilancio 2021 e muove per ora la data utile di assunzione al 4 gennaio 2021.

Lo slittamento di tre giorni può sembrare poca cosa ma non lo è. Questo perché in realtà, lunedì 4 gennaio è il primo giorno lavorativo e bancabile del 2021, in cui possono rendersi effettivi le registrazioni dei contratti per l’anno in corso.

Questo piccolo aggiustamento da la possibilità di inserimento in cassa integrazione di tutti i lavoratori i cui contratti sono effettivi a partire dal 2021. Nessuno contratto, neanche di rinnovo, sarebbe mai potuto essere registrato venerdì 1 gennaio.

La circolare inoltre chiarisce che tale proroga al 4 gennaio vale per tutti i settori, con la sola esclusione dei lavoratori coinvolti in un cambio appalto o trasferimento azienda per cui si applica l’articolo 2112 c.c.

Quando si può beneficiare della CIG

Inoltre, l’Istituto di previdenza chiarisce che la CIG per il 2021 potrà essere richiesta anche dai datori di lavoro che non hanno mai fatto richiesta nei periodi precedenti.

Per quanto riguarda i tempi, la cassa integrazione può essere applicata per 12 settimane in un periodo che va dal 1 gennaio al 31 marzo 2021, per la CIG ordinaria. Mentre per gli altri ammortizzatori sociali, cioè la cassa integrazione in deroga e l’Assegno ordinario, la finestra di tempo è compresa tra il 1 gennaio 2021 e il 30 giugno 2021.

Ma l’INPS non si ferma qui, sembra infatti che l’istituto d’accordo con il nuovo esecutivo Draghi stia spingendo per un’ulteriore proroga della CIG, ordinaria e in deroga a giugno 2021, nel qual caso la platea degli aventi diritto alla CIG si allargherebbe ulteriormente.

In ultimo, la circolare chiarisce che per i datori di lavoro, fatta eccezione per il settore agricolo, che hanno fatto richiesta di CIG nel 2020, ma che non usufruiranno della cassa integrazione nel 2021, è previsto un esonero contributivo di otto settimane.

Si potrà utilizzare l’esonero entro il 31 marzo 2021, ma da questo sono esclusi eventuali contributi INAIL. Questo ultimo parametro aspetta però ancora l’approvazione della UE prima di poter diventare davvero effettivo.

Come ottenere l’anticipo del 40% delle CIG

Come decretato dalla Legge di Bilancio, anche per il 2021 sarà possibile avere un anticipo del 40% della CIG sul totale delle ore autorizzate.

Questo provvedimento, effettivo da giugno 2020 e riconfermato nel 2021,  ha l'obiettivo di fornire un supporto economico immediato si lavoratori che hanno perso il lavoro a causa del Covid-19

La domanda deve essere presentata dal datore di lavoro e può essere consegnata prima della cessazione o sospensione dell’attività. Il datore deve quindi tener ben presente i tempi della sospensione attività al momento della richiesta.

Onde evitare che il lavoratore si trovi in una posizione di debito con l’INPS, il datore di lavoro può anche indicare nella richiesta di anticipo un quantitativo di ore inferiore rispetto all’effettiva sospensione attività. L’INPS procederà poi al ricalcolo e al versamento dell’importo dovuto al contribuente, alla fine dell’iter amministrativo.

Se infatti nella domanda di anticipo si indicano più ore, in cui il lavoratore è posto in CIG, rispetto a quelle effettivamente utilizzate nel periodo di sospensione, il contribuente si troverà a dovere dei soldi all’INPS.

Per presentare domanda per l’anticipo della CIG, sia essa ordinaria o in deroga, è necessario utilizzare la procedura telematica.

La domanda deve essere inoltrata sul sito dell’INPS nella sezione apposita dedicata alla cassa integrazione, sia quella della cassa ordinaria, in deroga o dell’assegno ordinario. Il datore dovrà effettuare l’accesso e autenticarsi con le proprie credenziali (mediante PIN dell’INPS, SPID, CIE o CNS) e compilare i moduli richiesti.

Ad ogni modo sul sito dell'Istituto di previdenza sono disponibili dettagliate guide che aiutano nella compilazione della domanda di anticipo.

Per fare richiesta di CIG il termine ultimo fissato è sempre un mese dalla data di sospensione della sospensione dell’attività.

Pagamenti CIG in arrivo a Marzo 2021

Il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha formalmente chiesto al nuovo esecutivo Draghi di introdurre una moratoria generalizzata per l’erogazione della CIG e degli altri ammortizzatori sociali. Marina Calderone, presidente del CNO, ha affermato la necessità di snellire e chiarire i punti normativi della CIG, vista la confusione e i ritardi nei pagamenti, generati dall’accumularsi dei decreti. 

Secondo Il CNO se tutti gli emendamenti proposti saranno applicati, come sembra sia molto probabile, si sbloccheranno i tanto attesi pagamenti in sospeso. Insomma marzo, secondo il CNO, potrebbe essere il mese chiave in cui verranno corrisposti tutti gli importi della CIG non ancora erogati ai lavoratori.

Marzo sarà insomma secondo il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro il mese in cui saranno effettuati i bonifici per assegni di cassa integrazione ancora in sospeso.