Inps: tutte le novità sull’assegno unico e universale!

Ogni anno questa misura è stata riconfermata e così sarà anche per il 2022 ma con alcuni cambiamenti che sono già stati comunicati dal 1 di gennaio 2022.

Dal 2011, l’Inps ha avviato un processo di miglioramento e potenziamento dell’assegno unico e universale con la legge n. 46 del 20211: le famiglie in difficoltà economica con uno o più figli a carico possono richiedere un assegno mensile per il sostentamento dei figli.

Dipendendo dal numero di figli, dalle condizioni di salute, dall’età e dall’ISEE di riferimento del nucleo famigliare l’assegno che si riceve cambia di valore e può variare anche da 175 euro a 25 euro.

Ogni anno questa misura è stata riconfermata e così sarà anche per il 2022 ma con alcuni cambiamenti che sono già stati comunicati dal 1 di gennaio 2022. Vediamo insieme quali sono gli ultimi aggiornamenti comunicati dall’Inps e quali saranno i cambiamenti previsti per l’anno in corso.

In questo articolo troverai anche tutte le informazioni di base riguardo l’assegno unico: a chi spetta, come presentare la domanda per riceverlo e come avverrà il pagamento con cadenza mensile. Per le informazioni ufficiali ricorda sempre di fare riferimento a questo link.

Inps: che cos’è l’Assegno unico?

L’Assegno unico e universale è definito direttamente dall’Inps come:

“un sostegno economico alle famiglie attribuito per ogni figlio a carico fino al compimento dei 21 anni (al ricorrere di determinate condizioni) e senza limiti di età per i figli disabili”.

Questa misura viene definita “unica” ed “universale” perchè raccoglie in sè tutta una serie di misure di sostegno economico ed è rivolta a tutte le famiglie che sono domiciliate e residenti in Italia che rientrano tra i requisiti previsti per poter presentare la domanda e ricevere l’assegno.

La somma di denaro che viene versata con l’assegno unico NON è fissa ma cambia in base a diverse condizioni: il numero dei figli a carico, la loro età, la loro condizione di salute e l’ISEE del nucleo famigliare. Ecco qui un breve tutorial del canale YouTube dell’Inps che spiega passo a passo in pochi minuti che cos’è l’assegno unico e come presentare la domanda.

Inps: chi può ricevere l’Assegno unico?

Non ci sono requisiti specifici per poter ricevere l’Assegno unico e universale. Infatti il nome stesso della misura prevista indica che è rivolta a tutte le famiglie che rientrano tra i requisiti di cittadinanza, residenza e soggiorno in Italia.

Nello specifico le famiglie che rientrano tra i requisiti generali sono quelle elencate qui sotto:

  • tutte le famiglie italiane oppure europee.

Nel caso in cui tu non sia un membro di una famiglia italiana o europea dovrai essere in possesso di uno dei seguenti documenti ufficiali ed autorizzati dallo Stato Italiano:

  • un diritto di soggiorno (anche non permanente), 
  • un permesso di lavoro per una durata di minimo sei mesi,
  • un contratto di lavoro indeterminato o determinato ma superiore a 6 mesi consecutivi.
  • Oppure essere un contribuente dell’imposta sul reddito in Italia,
  • Essere residente in Italia per un periodo superiore a due anni anche non continuativi.

Inps: quali famiglie riceveranno l’Assegno unico?

Secondo la comunicazione ufficiale dell’Inps, le famiglie che riceveranno l’Assegno unico:

  • “per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni che:frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;

  • svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a  8mila euro annui;
  • sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
  • svolga il servizio civile universale”

Inps: cosa cambia dall’anno scorso?

Rispetto al 2021 ci sono alcuni cambiamenti che sono stati cominicati poche settimane fa con l’uscita del DECRETO LEGISLATIVO 21 dicembre 2021, n. 230. L’Inps ha apportato alcune modifiche che riguardano principalmente l’accorpamento di altre misure all’Assegno unico e gli importi previsti per il 2022.

Tra le misure che vengono incorporate con l’Assegno unico ci sono per esempio diversi assegni famigliari come quelli per il nucleo familiare in generale e per le famiglie che hanno a carico tre o più figli la cui età è inferiore a 18 anni. Inoltre le tabelle con i valori sono diverse.

Sono previsti degli importi con una maggiorazione in determinate condizioni di difficoltà: in alcuni casi anche di un centinaio di euro e in altri di poche decine. Per esempio per le giovani mamme che non hanno compiuto i 21 anni d’età e che hanno un ISEE basso parliamo di cifre molto basse: l’aumento previsto è di 20 euro al mese.

Invece se nel nucleo famigliare ci sono 3 o più figli a carico, la famiglia può ricevere anche 100 euro addizionali che potranno ricevere mensilmente se l’ISEE resta al di sotto della sogli annua di 40 mila euro in totale, cioè considerando le entrate dei genitori del nucleo famigliare.

Per il 2022 è previsto che le famiglie che hanno a carico dei figli con disabilità, l’assegno unico sarà illimitato e non terrà conto, come nel resto delle famiglie, dell’età anagrafica dei figli. Infatti dopo il compimento dei 18 anni di età l’Assegno unico che si riceve per ciascun figlio diminuisce.

Inps: quali saranno gli importi dell’Assegno unico per il 2022?

Accedendo a questo link puoi vedere chiaramente i valori che spettano a ciascun nucleo famigliare, inserite nelle 8 pagine di tabelle. Per leggerle correttamente dovrai solo relazionare il tuo importo ISEE, i cui valori sono esposti nella prima colonna, e le caratteristiche del tuo nucleo famigliare, che vedi nella prima riga.

Il calcolo funziona con l’incrocio di questi due dati:

  • valore ISEE + numero figli/età/maggiorazioni e bonus.

In particolare scorrendo verso il basso nella prima colonna, una volta identificato il tuo valore ISEE potrai continuare nella riga di riferimento e leggere gli importi che ti spettano e le eventuali maggiorazioni. Ma è indispensabile conoscere l’importo ISEE per ricevere l’assegno?

No. Infatti presentando la domanda senza mettere in allegato l’importo ISEE ti permetterà di ricevere il minimo previsto. Se l’ISEE del tuo nucleo famigliare è inferiore a 15 mila euro o comunque non alto, ti conviene allegare l’ISEE nella presentazione della domanda per poter ricevere una somma maggiore mensile.

Ora vediamo come presentare la domanda e come avverrà il pagamento dell’Assegno unico su base mensile.

Inps: come presentare la domanda?

Entrambi i genitori possono presentare la domanda per richiedere l’Assegno unico. Il sistema per la ricezione delle domande è già attivo e quindi si può da subito presentare la domanda direttamente online, accedendo a questo link. Ti verrà richiesto di accedere con le tue credenziali provviste di PIN, o SPID, o CIE o CNS.

Successivamente potrai procedere direttamente con la tua richiesta. Per sapere l’importo che ti spetta potrai consultare le tabelle che trovi a questo link con l’aiuto di questo tutorial dell’Inps che ti spiega passo a passo con una similazione come calcolare il tuo Assegno.

Le domande hanno iniziato ad essere raccolte dal 1 di gennaio di quest’anno ma c’è tempo fino al 30 di giugno del 2022 per fare la richiesta senza perdere le mesilità. L’Assegno viene inviato a partire dal mese di marzo per coloro che hanno presentato la domanda adesso, a gennaio, oppure che la presenteranno a febbraio.

Facendo la richiesta dopo marzo, quando si riceverà il primo Assegno verranno anche versati gli altri mesi precedenti. Per esempio se il primo Assegno si riceve a maggio allora con questo arriveranno anche i mesi di marzo e aprile.

Se preferisci affidarti ad un professionista sappi che puoi tranquillamente dirigerti verso un CAF o un patronato per chiedere un supporto nella presentazione della domanda. Qui puoi velocemente inserire la tua localizzazione per trovare l’ufficio di un patronato vicino a te, e qui quello di un CAF.

Inps: è obbligatorio allegare l’ISEE?

Come anticipato prima NON è obbligatorio allegare l’ISEE nel momento della presentazione della domanda ma come abbiamo visto è più conveniente che ci sia perchè altrimenti il sistema associa l’importo più basso automaticamente. 

Le tabelle per il calcolo dell’Assegno unico considerano come prime beneficiarie le famiglie che hanno un’ISEE al di sotto dei 15.000 euro. A questi nuclei famigliari spetta il massimo dell’importo. Quelle che hanno un’ISEE che supera i 40.000 invece riceveranno il minimo dell’importo.

Nel caso in cui non venga allegato l’ISEE nel momento della presentazione della domanda, il nucleo famigliare verrà automaticamente inserito tra i nuclei famigliari che hanno un’ISEE superiore a 40.000 euro e quindi verrà assegnato il minimo dell’importo.

L’ISEE è l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente: per calcolarlo puoi chiedere nuovamente un supporto a un CAF o ad un patronato oppure farlo autonomamente. A questo link puoi trovare informazioni su come calcolare l’ISEE passo a passo.

Il valore ISEE che fa riferimento al tuo nucleo famigliare descrive la situazione economica generale e incorpora non solo lo stipendio ma anche tutte le altre entrate come redditi da affitti, proprietà immobiliari e così via. Dipendendo dal tuo ISEE e dalla tua condizione famigliare verrà determinato l’importo dell’Assegno.

Inps: come avviene il pagamento?

La modalità di pagamento viene stabilita durante la presentazione della domanda: il genitore che effettua la richiesta inserirà il proprio IBAN e tutte le informazioni necessarie che vengono richieste. Il primo pagamento avverrà a marzo per coloro che presentano la domanda nel mese corrente, gennaio, oppure il prossimo mese, febbraio.

Nel caso in cui non avessi delle coordinate bancarie è anche possibile spuntare l’opzione del bonifico domiciliato, inserendo quindi l’indirizzo del tuo domicilio e ovviamente i tuoi dati personali. In questo modo l’Inps verserà direttamente presso un’ente come una banca o una posta l’importo che potrai ritirare nella sede presentando i tuoi documenti.

Per qualsiasi informazione aggiuntiva consulta direttamente il sito dell’Inps o richiedi un appuntamento presso un CAF o un patronato per chiarire i tuoi dubbi.

Redazione Trend-online.com
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