Pensioni di novembre: ecco le date dei pagamenti dall'Inps!

L'Inps, come di consueto, ha comunicato le date relative al pagamento delle pensioni del mese di novembre. Si tratta di un cedolino molto ricco, sia di contenuti che di importi. Sono previsti, infatti, incrementi sugli ANF. Inoltre, è stato pubblicato il calendario del pagamento delle pensioni di anzianità presso gli sportelli delle Poste Italiane

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Siamo alla fine del mese di ottobre e l’Inps non tarda a pubblicare il consueto comunicato sui pagamenti pensionistici relativi al mese di novembre 2021.

Un cedolino pensioni, anche in questo caso, molto ricco - per alcuni. Ci riferiamo sia ai contenuti, sia agli importi, in quanto ci sono stati alcuni aumenti. Infatti, sono previste maggiorazioni sugli ANF.

Sul comunicato dell’Inps, sono anche disponibili le date per il ritiro delle pensioni di anzianità presso gli sportelli delle Poste Italiane. Date diverse, per i pensionati che riscuotono la propria pensione presso le banche.

Analizziamo, in questo articolo, tutte le novità sulle pensioni del mese di novembre.

Pagamento pensioni Inps: ancora una volta, in anticipo!

Ormai è prassi: anche per il mese di novembre, il pagamento delle pensioni dall’Inps arriva in anticipo. Stiamo parlando del calendario per il ritiro delle pensioni di anzianità presso gli sportelli delle Poste Italiane. 

Per far fronte all’emergenza epidemiologica del coronavirus, è stata stabilita la calendarizzazione dei giorni per poter ritirare personalmente le pensioni di anzianità. Per quale motivo? Per evitare lunghe file e, quindi, assembramenti, presso gli sportelli delle Poste Italiane, in un periodo molto difficile di emergenza sanitaria. 

Ma la calendarizzazione dei giorni di ritiro, come sempre, prevede un anticipo dei pagamenti, che non saranno come negli anni passati erogati i primi del mese, ma qualche giorno prima.

E lo stesso si è verificato per il pagamento relativo al mese di novembre 2021. Il calendario del ritiro parte proprio dalla giornata del 25 ottobre. Analizziamo, qui di seguito, come sono suddivisi in giorni, in base all’ordine alfabetico.

Pensioni di anzianità: ecco il calendario relativo al pagamento del mese di novembre!

Come accade dall’inizio della pandemia, la tabella di marcia del pagamento delle pensioni di anzianità è in anticipo rispetto al solito. 

Infatti, anche per il mese di novembre, i pensionati potranno recarsi a riscuotere le pensioni di anzianità, già in questi giorni, seguendo l’apposito calendario comunicato dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Ma quali sono i giorni previsti per il ritiro? Eccoli in elenco.

  • Per i cognomi dalla A alla B, il giorno 25 ottobre;
  • Per i cognomi dalla C alla D, il giorno 26 ottobre;
  • Per i cognomi dalla E alla K, il giorno 27 ottobre;
  • Per i cognomi dalla L alla O, il giorno 28 ottobre;
  • Per i cognomi dalla P alla R, il giorno 29 ottobre;
  • Per i cognomi dalla S alla Z, il giorno 30 ottobre.

È bene sottolineare che il seguente calendario si riferisce soltanto al pagamento delle pensioni di anzianità presso gli sportelli delle Poste Italiane.

Inoltre, l’Inps, nel suo comunicato sul cedolino delle pensioni di novembre, specifica che:

“Trattandosi esclusivamente di un’anticipazione del pagamento, il diritto al rateo di pensione si matura comunque il primo giorno bancabile del mese”.

Quindi, è bene ribadire che se l'importo incassato dovesse risultare non spettante, l’Istituto ne richiederà l’immediata restituzione

Pensioni di anzianità: fin quando ci sarà l’anticipo del pagamento?

Per quanto riguarda il pagamento delle pensioni relative al mese di settembre, di ottobre e di novembre è stato comunicato l’anticipo del pagamento dall’Ordinanza n. 787 della Protezione Civile, lo scorso 23 agosto.

Per quale motivo? Come abbiamo già detto in precedenza e come si legge nel testo dell’ordinanza, lo scaglionamento dei giorni per cognome è funzionale a rendere più fluido l’accesso agli sportelli delle Poste Italiane, al fine di evitare lunghe file e assembramenti all'interno dei locali. 

Questo per evitare una risalita dei contagi e, quindi, contenere la diffusione del virus. Pertanto, l’ordinanza annuncia che fino al mese di novembre i pagamenti saranno effettuati scaglionati. Ma questo potrebbe non accadere per il prossimo mese di dicembre. Almeno, per il momento, non ci sono notizie su un possibile anticipo anche per il pagamento della prossima mensilità.

Effettivamente, lo Stato di emergenza finirà il 31 dicembre del 2021, quindi, potrebbe essere previsto l’anticipo anche per il prossimo mese, ma ancora non ci sono né comunicazioni in merito, né tantomeno certezze. Infatti, così come si legge sul sito informazionefiscale.it:

“[…] gli uffici si stanno ripopolando ma sul pagamento delle pensioni dei prossimi mesi non ci sono ancora certezze”.

Pensioni di anzianità: la tabella di marcia dei pagamenti è doppia!

Se per il ritiro agli sportelli è stato previsto un preciso calendario in base all’ordine alfabetico, lo stesso non può dirsi per i pensionati che riscuotono il proprio assegno pensionistico presso le banche

Pertanto, vi sono due diverse scadenze. I pensionati che ritirano la pensione presso le Poste Italiane dovranno seguire il calendario dal 25 al 30 ottobre 2021, così come è stato pubblicato sul sito dell'Istituto. 

Invece, i pensionati che ritirano la pensione presso le banche, dovranno attendere a martedì 2 novembre 2021.

Pagamenti pensioni alle Poste Italiane: non solo anticipo; ecco le altre agevolazioni!

I pensionati che riscuotono il proprio assegno presso le Poste Italiane, oltre a ricevere i pagamenti in anticipo rispetto alla solita tabella di marcia degli anni addietro, possono beneficiare di molte altre agevolazioni

Quali sono? Per tutti coloro che hanno più di settantacinque anni di età, è possibile richiedere il pagamento della propria pensione a domicilio: ma non solo la pensione di anzianità! Sul sito informazionefiscale.it, si legge, infatti:

“[…] trattamenti pensionistici, assegni, pensioni e indennità di accompagnamento erogate agli invalidi civili”.

C’è, quindi, da chiedersi in che modo. È molto semplice: le Poste Italiane hanno stipulato una convenzione con l’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di aiutare i pensionati in difficoltà a recarsi personalmente presso gli sportelli delle Poste a ritirare il proprio assegno pensionistico.

Naturalmente, c’entra anche in questo caso la pandemia. Si tratta di una possibilità pensata non soltanto per gli anziani che vivono da soli o sono impossibilitati a delegare qualche persona di fiducia o familiare al ritiro della pensione. È stato pensato anche per un altro motivo: ovvero evitare che i soggetti più fragili o gli anziani, possano incorrere in truffe oppure furti della pensione appena riscossa.

Sia l’anticipo della pensione e, quindi, il ritiro scaglionato presso gli sportelli sia tutte le altre agevolazioni sono legate alla tutela della loro salute, in relazione alla pandemia.

Cedolino di novembre: quali sono le trattenute fiscali?

Conclusa la parentesi sul pagamento delle pensioni di anzianità, concentriamoci adesso su un altro argomento importate, sempre relativo al cedolino del mese di novembre. 

È bene, infatti, menzionare anche le prestazioni fiscalmente imponibili e le relative trattenute: addizionali regionali e comunali dello scorso anno.

Oltre a queste che è bene sottolineare sono dilazionate in undici rate, viene calcolata e trattenuta la rata in acconto, per l'anno 2021, dell'addizionale comunale, iniziata nel mese di marzo.

Non bisogna dimenticare neppure un evenutale recupero dell'IRPEF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) relativa sempre allo scorso 2020; sul sito inps.it si legge:

“[…] laddove le stesse siano state effettuate in misura inferiore rispetto a quanto dovuto su base annua”.

Bisogna fare, appunto, alcune precisazioni. Per tutti i pensionati che percepiscono un totale di trattamenti pensionistici fino a 18.000 euro, per i quali il conguaglio fiscale ha determinato un debito IRPEF con un importo superiore a 100 euro, viene concessa una dilazione dell'IRPEF a debito fino al mese successivo, ovvero novembre.

Al contrario, sia per i redditi superiori che per i redditi di pensione inferiori alla soglia dei 18.000 euro, con un debito IRPEF minore a 100 euro, il quale è stato conteggiato sulle pensioni in riscossione al primo marzo, con azzeramento di imposta sui cedolini dove le stesse sono state portate in pareggio.

Tutti gli importi conteggiati a conguaglio sono stati riportati nella CU del 2021.

Infine, è bene fare cenno anche ai conguagli nel modello 730 del 2021. Sulla rata del mese di novembre, infatti, si procede ad effettuare:

  • Il rimborso che risulta a credito del modello;
  • Alla relativa trattenuta, nel caso in cui il contribuente sia a debito. A tal proposito, è necessario sottolineare che la dilazione degli importi a debito che sono emersi dalla dichiarazione dei redditi, devono terminare entro il mese di novembre. Ci sono alcune ragioni: nel caso in cui il debito è stato conteggiato dall'Inps e, pertanto, tale risultato contabile è stato ricevuto dall'Istituto dopo il meso di giugno, il contribuente non potrà più scegliere il numero di rate in cui pagare il debito.

I contribuenti che hanno scelto l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale come sostituto d’imposta per effettuare i relativi conguagli nel modello 730 del 2021, hanno la possibilità di controllare i risultati contabili della dichiarazione dei redditi e quanto emerso, utilizzando il servizio telematico, denominato “Assistenza fiscale (730/4): servizi al cittadino”.

ANF: maggiorazioni previste!

Nell’introduzione abbiamo parlato di alcune maggiorazioni all'interno del cedolino pensionistico di novembre. Ma per chi? Il Decreto-legge n. 79 del 2021, prevede per i soggetti beneficiari degli ANF una maggiorazione in base al numero dei figli a carico, dal periodo compreso tra il 1° luglio 2021 e il 31 dicembre 2021

Ma a quanto ammontano le maggiorazioni? 

  • Per i nuclei familiari fino a due figli a carico, è previsto un incremento dell'assegno di 37,5 euro per ogni figlio;
  • Per i nuclei familiari con più di due figli a carico, è previsto un incremento dell'assegno di 55 euro per ogni figlio.

Ovviamente, non sono spetta nessuna maggiorazione nel momento cui, in riferimento alla normativa vigente, relativa al nucleo familiare e al reddito dello stesso, l'importo dell’Assegno del Nucleo Familiare spettante non sia superiore a 0.