INPS: novità pensione con quota 102! Di cosa si tratta?

Con la legge di Bilancio 2022 sono arrivate anche delle novità nell'ambito pensionistico, soprattutto con la nuova quota 102, che va a sostituire la vecchia quota 100.Vediamo assieme nell'articolo quali cambiamenti sono stati imposti e come presentare la domanda ad Inps.

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Tutte le tematiche legate al sistema pensionistico sono molto care agli italiani, in quanto il nostro sistema è sempre soggetto a numerose modifiche, sia per i dipendenti che per tutti i liberi professionisti.  

È importante conoscere tutte le novità che lo riguardano soprattutto per i lavoratori che sono prossimi alla pensione e che vogliono informarsi su novità e tempistiche per poter diventare ufficialmente pensionati. 

Come sappiamo la gestione dell’impianto pensionistico in Italia è gestita da Inps, l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, e adatta le proprie erogazioni in base alle nuove proposte e leggi varate dal governo italiano.

È proprio per questi motivi che già a partire da questi primi giorni del 2022 ci troviamo ad affrontare una grande novità legata al mondo delle pensioni; infatti, all’interno della nuova legge di bilancio 2022 troviamo delle modifiche al sistema pensionistico, in particolare legate alla quota 102

Come sappiamo la legge di bilancio 2022 è stata approvata sia dalla camera che dal Senato a fine dicembre, di conseguenza nel corso del mese di gennaio potremmo già iniziare ad usufruire dei suoi benefici, in particolare sappiamo che la manovra relativa alla nuova quota 102 si trova all'interno dell'articolo 1 comma 87, e che va a modificare l'articolo 14 del decreto-legge del 28 gennaio 2019, convertito poi in legge a marzo 2019; articolo che parlava proprio della quota 100.

Vediamo assieme nel corso di quest’articolo in cosa consistono questi cambiamenti, quali italiani andranno a coinvolgere e come possiamo muoverci in base a questi cambiamenti. 

Inps: chi può accedere alla quota 102?

Innanzitutto, è importante specificare che le modifiche relative alla quota 102 si riferiscono a tutti i dipendenti o liberi professionisti italiani che vogliono usufruire dei vantaggi relativi al pensionamento anticipato

Difatti le modifiche che sono state approvate riguardano i requisiti relativi al pensionamento anticipato che in precedenza erano legati alla famosa quota 100, ovvero il sistema per l’accesso alla pensione che consentiva di accedervi nel momento in cui la somma tra la propria età anagrafica e gli anni di contributi versati arrivata ad un valore di 100. 

Oggi invece le cose sono cambiate, infatti, Inps ha comunicato che dal 7 gennaio è ufficialmente entrata in vigore la quota 102, come specificato all’interno dell’articolo 1, comma 87, della legge del 30 dicembre 2021, n. 234.

Con le nuove modalità di accesso al sistema pensionistico i lavoratori che entro la data del 31 dicembre 2022 avranno compiuto almeno 64 anni di età e avranno versato una quota contributiva pari a 38 anni, potranno accedere alla pensione. 

Questa nuova finestra che è stata messa a disposizione per accedere alla pensione è sicuramente stata pensata in vista di successive modifiche al sistema pensionistico italiano, ad oggi sappiamo che saranno all’incirca 16.800 persone che potranno beneficiare del pensionamento anticipato nel 2022 per un costo totale di 170 milioni di euro.

È prevista anche un'ulteriore modifica nel corso dell'anno 2023, quando entrerà in vigore la quota 104, che secondo le proiezioni garantirà a 23.500 italiani di poter entrare in pensionamento anticipato.                                                     

Inps: come compilare la richiesta online              

Inps ha annunciato attraverso il messaggio numero 97/2022 che dal 7 gennaio è possibile inviare le richieste per accedere al pensionamento anticipato con la quota 102; la domanda può essere presentata all’ente attraverso una modalità online.

Per prima cosa l’utente deve essere in possesso delle proprie credenziali di accesso, che sono quelle relative a SPID, oppure se si possiede la carta di identità elettronica 3.0 o la tessera nazionale dei servizi. 

All’interno del sito di INPS con queste credenziali si può eccedere alla sezione dedicata all’inoltro delle domande, bisogna entrare in una delle seguenti sezioni per inoltrare la domanda, ovvero:

  • Domanda Pensione;
  • ricostituzione;
  • ratei;
  • Ecocert;
  • Ape Sociale;
  • beneficio precoci.

Una volta che abbiamo effettuato l’accesso presso una di queste sezioni del sito di Inps si potrà richiedere la domanda nella sezione “Nuova prestazione pensionistica”.

Bisogna poi selezionare in sequenza: 

  • Per primo “Anzianità-Anticipata-Vecchiaia”; 
  • Per secondo “Pensione di anzianità-anticipata” e in sequenza “Requisito quota 102”. 
  • Per ultimi vanno selezionati “fondo” e “gestione di liquidazione”.

Questa modalità di inoltro della domanda è riservata a tutti i lavoratori che hanno i requisiti per accedere alla quota 102 ma non solo, devono anche essere iscritti alle gestioni private, oppure alla gestione pubblica, o alla gestione spettacolo e sport. 

Inps: esiste solo la domanda online?   

Per poter inoltrare la domanda di pensionamento anticipato con la quota 102 non esiste soltanto la modalità online, infatti; per tutti coloro che non rispettano i requisiti o che non sono particolarmente esperti nella compilazione di documenti online è possibile affidarsi ad altre modalità “offline”.

È possibile, infatti, richiedere la domanda andando presso gli istituti di patronato o presso altri enti che sono abilitati all’inoltro delle istanze per Inps. 

Ci si può anche in alternativa affidare al servizio di Contact center di Inps, per poter richiedere tutte le informazioni della quale si ha bisogno. 

Il contact center dell’istituto di previdenza è raggiungibile chiamando il numero verde 803 164, da un numero di telefono fisso, il quale risulterà essere gratuito, oppure si può anche chiamare il numero 06 164 164 da un telefono cellulare, la tariffa della chiamata dipenderà dal proprio gestore telefonico. 

Il servizio è attivo tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 29 e il sabato invece dalle ore 8 alle ore 14.                                                        

Inps: quota 100 o quota 102?        

Le novità rispetto alla modalità precedente della quota 100 non sono in realtà numerose; infatti, la quota 102 consiste in una riproporziona rispetto alla quota vecchia. 

La vera differenza con quota 100 sta nell'età anagrafica da raggiungere per poter iniziare a fruire della pensione anticipata, infatti; durante il triennio in cui è stata sperimentata la quota 100, dal 2019 al 2021, si poteva entrare nel mondo della pensione con un'età compiuta pari a 82 anni come va quota 102 si può iniziare a percepire la pensione dai 64 anni di età compiuti.

Non cambia invece il numero di anni di contributi che vanno versati per poter accedere alla pensione infatti; rimarranno i medesimi rispetto alla quota precedente, 38 anni di contributi. 

I vantaggi sono sicuramente per tutti coloro che non erano riusciti a raggiungere i 38 anni di contributi versati, nel periodo in cui era attiva la quota precedente, entro il 2021. 

Con la nuova quota 102 ci saranno sicuramente meno opzioni per poter uscire dal mondo del lavoro ed entrare nel mondo della pensione, rispetto alla quota 100, infatti le combinazioni potranno essere soltanto tre

  • 64 anni di età +38 anni di contributi;
  • 65 anni di età +38 anni di contributi;                                                             
  • 66 anni di età +38 anni di contributi.

Rimangono invece invariati tutti i vincoli che erano fissati con la quota 100; rimane invariata la finestra di attesa, che ricordiamo fosse di tre mesi di distanza dal raggiungimento dei requisiti per il settore privato, e sei mesi di distanza invece per il settore pubblico.

Ci teniamo a specificare che invece nel settore scolastico, il calcolo della finestra è identico a quello del settore pubblico, ma si basa non sull'anno solare bensì sull'anno scolastico. 

Rinnovata anche la possibilità di cristallizzare i propri requisiti, infatti; se si raggiungono tutti i requisiti nel corso del 2022 si può decidere di non entrare subito in pensione garantendosi comunque il diritto di accedervi, sempre con quota 102, negli anni a venire.

Ci sono dei lavoratori che purtroppo risultano essere particolarmente penalizzati dal cambio di quota, stiamo parlando di tutti i lavoratori nati tra il 1959 e il 1960. Queste persone non sono potute entrare all'interno di quota 100 nello scorso anno in quanto compivano i 62 anni di età esattamente nel corso dell'anno corrente. 

Proprio per via di quello che abbiamo appena detto i lavoratori più penalizzati sono quelli nati nel 1960, infatti; loro avevano già raggiunto i 38 anni di contributi versati ma sono stati esclusi per via del compimento dei 62 anni nel corso del 2022; questi stessi saranno ugualmente penalizzati ed esclusi dalla quota 102 in quanto i 64 anni di età non verranno compiuti nel corso dell'anno corrente, nonostante siano già stati versati i contributi appropriati.                                   

Inps: a quanto ammonteranno le nuove pensioni?

Sono ormai chiari i vantaggi di questo pensionamento anticipato, ovvero la possibilità di uscire dal mondo del lavoro con dei requisiti molto vantaggiosi, ma a livello di retribuzione cosa cambia rispetto alla retribuzione classica della propria pensione?

Secondo una simulazione che è stata pubblicata sul quotidiano Il Messaggero per i lavoratori che percepiscono una retribuzione pari a 30.000 € annui, riceveranno una diminuzione che oscilla tra i 40 e i 160 € rispetto a quello che dovrebbe essere il proprio assegno pensionistico a pieno regime.

Allo stesso modo subiranno una perdita lievemente maggiore, anche coloro che percepiscono una cifra che si aggira attorno ai 50.000 € annui, in quanto avendo un lordo maggiore, subiranno una perdita che si aggira tra i 100 e i 210 € ad assegno. 

Questo avviene perché i calcoli che esegue Inps per tutti coloro che vogliono entrare nel mondo della pensione con quota 102, vengono fatti con un sistema che va ad escludere il ricalcolo integralmente contributivo, soprattutto per i contributi antecedenti alla data del 31 dicembre 1995. 

Possiamo quindi dire che coloro che vogliono usufruire di questo pensionamento anticipato dovranno rinunciare ad una piccola quota mensile all'interno dei propri assegni pensionistici, per chi non vuole invece rinunciare a nessuna entrata, dovrà basarsi sul calcolo pensionistico tradizionale.