INPS, tagli choc sulle pensioni, ecco chi subisce le penalizzazioni più forti 

Quanto si perde andando in pensione con 41 anni di contributi?Quanto si prende in meno con la pensione anticipata? Quanto si perde con Opzione donna.

La pensione anticipata è un salvagente per tanti lavoratori che si agganciano alla misura evitando di restare impegnati nel prosieguo dell’attività lavorativa fino all’età di 67 anni. Un salvagente che permette di anticipare l’uscita sottraendosi alla pensione di vecchiaia. 

Tutto sommato una buona possibilità, se non fosse per le penalizzazioni contenute in alcune formule previdenziali. Com’è vero che quando si parla di pensione anticipata non sempre il discorso cade sulla penalizzazione. 

L’INPS nel calcolo dell’assegno può procedere con dei tagli sostanziosi sull’importo. Infatti, in diverse circostanze la decurtazione nella liquidazione della pensione si aggira al 25%, 30% e 50%, a volte in base al reddito, altre in base alla formula previdenziale per cui si richiede l’accesso. 

INPS, tagli choc sulle pensioni, ecco chi subirà le penalizzazioni più forti 

Il metodo di calcolo retribuito viene spalmato sulla pensione anticipata, il riferimento principale cade per il periodo legato al 2011 e al 1995, due momenti diversi a cui vengono applicate altre tante differenti regole. 

Il sistema di calcolo contributivo viene agganciato alla gestione separata, ma anche all’opzione contributiva. 

La legge n. 190/2014 spiega la presenza del doppio calcolo se sussiste un’anzianità superiore a 18 anni nel periodo fino al 31 dicembre 1995. 

La penale viene rilevata sull’applicazione del calcolo misto e contributivo. Infatti, se dal metodo misto emerge un importo in povero o, comunque, basso sul trattamento previdenziale viene incollato il sistema retribuito.  

In pensione senza penalizzazioni e tagli è ancora possibile? Le risposte che non ti aspetti

Il discorso diventa semplice quando si affranta la pensione contributiva, per antonomasia non vi sono scelte, per cui la metodologia di calcolo segue solo il sistema contributivo.  Il taglio dell’assegno dipendente dal metodo di calcolo utilizzato, ovvero quello contributivo. 

Se la contribuzione viene perfezionata nel periodo precedente al 1995 non trova la sua collocazione la base di calcolo retributiva, una circostanza che non lascia trapelare forme di tagli o penali. 

Per coloro che soddisfano il requisito contributivo al 31 dicembre 1995, in questo caso l’INPS procede con il computo contributivo, ovvero applicando quelle condizioni previste per la gestione separata. La diversa base di calcolo lascia emergere dei forti tagli legati all’individuazione delle quote contributive appartenenti al sistema misto. 

In linea generale, esistono degli elementi indispensabili che non possono essere modificati. Nel merito va detto che, il sistema contributivo segue l’anzianità contributiva, su questa base viene incollato un cambio di valore rapportata al cambiamento medio quinquennale del PIL nominale associata all’età pensionabile. 

Il metodo retributivo appare vantaggio, anzi è ottimo per la rilevazione dell’importo pensione, poiché trova la sua base di riferimento nei redditi prodotti dal lavoratore nella fase della carriera lavorativa. A esso, viene applicato la base di cambio in aumento seguendo l’indice Foi, oltre che eventuali accrediti contributi appartenenti a momenti diversi della vita lavorativa. 

I lavoratori precoci, subiscono un taglio sulla pensione? Non sempre le risposte deludono

 I lavoratori precoci subiscono il peso di una carriera lavorativa iniziata anzitempo. Non un vero vantaggio, troppi paletti bloccano la misura anticipata Quota 41, per cui per andare a casa e godersi la pensione anche senza il riferimento anagrafico diventa difficile. Se riescono a entrare nelle categorie di tutela e possiedono un anno di contribuzione effettiva prima dei 19 anni possono richiedere l’ammissione alla misura Quota 41.  

I lavoratori precoci, subiscono un taglio sulla pensione? No, assolutamente. Non vi sono penali per queste categorie di lavoratori. Vengono applicare le regole ordinarie, per cui il sistema retributivo si aggancia fino al 2011, e successivamente sugli anni fino al 1995. 

I precoci non dovrebbero fare i conti con tagli repentini dell’assegno pensione, specie valutando la contribuzione maturata al 31 dicembre 1995. Quello che spaventa è la possibile presenza del doppio calcolo. 

Con Quota 102 quale taglio sulla pensione? 

Per quanto concerne la misura anticipata INPS Quota 102, non sono previsti tagli. Questo, perché la base di calcolo dell’assegno pensione segue il sistema retributivo fino al 2011 e sull’eventuale base contributiva versata al 1995 e considera i versamenti effettivi al 31 dicembre 1995

Nel caso della pensione anticipata Quota 102 cade sia il vincolo contributivo che quello riferito al computo contributivo previsto per la gestione Separata. Anche, in questo caso, la questione potrebbe complicarsi se l’INPS trova le condizioni per applicare il doppio calcolo. 

Con Opzione donna quale taglio sulla pensione?

La pensione donna che dovrebbe essere la meno penalizzante del sistema previdenziale, risulta la misura più pressata dal legislatore. Le donne pagano un caro prezzo per l’accesso alla pensione anticipata. 

La base di calcolo dell’assegno ricade esclusivamente con il sistema contributivo, senza possibilità di variazione. 

In questo caso, infatti, l’INPS non considera la contribuzione effettiva maturata al 31 dicembre 1995, non prendendo in considerazione la presenza della quota contributiva presente nel sistema misto, le donne ottengono una pensione tagliata di circa il 30%. 

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