Invalidità Civile, bonus INPS a dicembre! 600 euro in busta paga

Tante novità in arrivò per gli invalidi civili, belle e brutte. Arriva il bonus INPS di dicembre, cioè la tredicesima, che può arrivare anche a 600 euro extra nel cedolino, più l'aumento degli importi base del 3% che partirà nel 2022. Ci sono poi delle notizie non così positive, perché in compenso l’INPS cambia i requisiti di accesso all'Assegno di Invalidità Civile che ora vedrà molti meno beneficiari. Scopriamo le ultimissime e, perché no, diamo anche uno sguardo al calendario dei pagamenti.

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Se la manovra di bilancio 2022 sta assorbendo ogni attenzione della stampa, non tutte le novità vengono da quel documento e ovviamente non sono sempre buone notizie.

Per adeguarsi a quanto stabilito dalla Corte di Cassazione l’INPS ha pubblicato la nuova normativa che fornisce alcuni chiarimenti e applica alcune modifiche pratiche all’Assegno d’Invalidità, con l’effetto di una stretta sui beneficiari ed una pioggia di revoche in arrivo.

Fino adesso infatti l'assegno d'Invalidità veniva erogato anche ai disabili con redditi bassi che svolgevano poche ore di lavoro part-time, ma da ottobre è stato stabilito che saranno considerati aventi diritto solo quanti sono in uno stato di disoccupazione completa.

Per quanti non rispondono a questo requisito legato all’inoccupazione, che l'INPS fa sapere è vincolante quanto la disabilità, vi sarà la perdita dell'Assegno di Invalidità Civile.

Tale scelta ha anche conseguenze su quanti pur lavorando un minimo percepiscono le maggiorazioni sulla Pensione di Invalidità Civile.

Ma non tutte le novità sono brutte e per fortuna ci sono anche buone notizie, questo perché pensione e assegno di invalidità arriveranno maggiorati con il cedolino di dicembre, in quanto questo è il mese in cui viene corrisposta la tredicesima, che può portare fino ai 600 euro di aumento.

Ancora, per effetto di una variazione nell’indice dei prezzi al consumo ISTAT dovrebbe arrivare nel 2022 un aumento del 3% degli importi delle prestazioni a sostegno degli invalidi civili. 

Vediamo tutte le novità attuate e in attivazione che coinvolgono i titolari delle prestazioni per l'invalidità civile gestite dall’INPS.

Assegno di Invalidità Civile, l’INPS riduce i beneficiari. Perché e come?

Prima di tutto stabiliamo che le modifiche circa i requisiti dell’Assegno d’Invalidità e che chiariscono ed intervengono sull’articolo 13 della Legge 118/1971 non dipendono dalle volontà dell’INPS.

Semplicemente l’Istituto ha adeguato la normativa che regola la prestazione a quanto deliberato da alcune sentenze emesse dalla Corte di Cassazione.

Il messaggio n. 3495 pubblicato lo scorso 14 ottobre dall'INPS informa coloro che ricadono sotto la tutela della Legge 104 e che percepiscono l’Assegno di Invalidità Civile, di una modifica in seguito alla quale in molti perderanno la prestazione.

L’Assegno di Invalidità Civile consiste in un contributo mensile assegnato ai cittadini di età compresa tra i 18 e i 67 anni che abbiano una disabilità accertata dall’ASL tra il 74% e il 99% e il cui reddito complessivo  non ecceda i 4.932,29 euro all’anno.

L'assegno di invalidità assegna un importo che è pari a 287,09 euro al mese, ma le mensilità erogate durante l’anno sono 13.

Fino adesso però tale prestazione veniva assegnata anche a quanti nei limiti di reddito complessivo e dei requisiti di disabilità svolgevano delle ore di lavoro part-time.

È qui che la nuova normativa va ad incidere, perché adesso per diventare beneficiari dell’Assegno mensile agli invalidi civili occorrerà che il reddito da lavoro del soggetto sia pari a zero. Cioè nel rispetto degli altri requisiti il disabile deve risultare anche disoccupato, non è infatti ammesso benché un minimo di ore di lavoro settimanali.

Tale normativa che, come si è detto, ha effetto sulle maggiorazioni della pensione d’invalidità che vengono assegnate in base ai requisiti dell’assegno d’invalidità, non va però ad intaccare quanti ricevono i trattamenti INAIL.

Diciamo subito che contro tale scelta si sono schierati le principali associazioni a tutela dei disabili e dei portatori di handicap, sottolineando come per chi si trova in questa condizione il lavoro piuttosto che uno strumento di guadagno, anche perché questo si concretizza in poche ore settimanali, funge da forma di inserimento sociale.

Le modifiche ai requisiti per l'Assegno di Invalidità Civile sono spiegate anche dalla voce esperta di Risarcimenti e Rimborsi nel nuovo video YouTube:

  

Maxi bonus per gli Invalidi Civili con il cedolino di dicembre 2021 

Dunque se fino  adesso abbiamo concentrato le nostre forze nell’illustrazione le brutte notizie che riguardano gli invalidi civili, veniamo alle buone notizie.

Questo perché se molti perderanno l'Assegno di Invalidità Civile  in compenso quanti continueranno a mantenere i benefici avranno a dicembre un bel bonus con il cedolino, si tratta della tredicesima.

Molte prestazioni INPS tra cui quelle per gli invalidi civili assegnano una somma mensile, ma nell’arco dell’anno le erogazione sono 13, c’è un mese cioè in cui si riceve il doppio della cifra e questo mese è proprio dicembre.

Dunque quanti ricevono un assegno d’invalidità civile che è pari a 287,09 euro con il cedolino di dicembre riceveranno 594,84 euro.

Analogamente a quanti invece spetta la pensione di invalidità civile con il cedolino di dicembre potranno avere fino a 1.266,68 euro. Poiché l’importo massimo della pensione è di 594,84 euro, a cui si aggiungono le maggiorazioni per “l’incremento al milione”, che portano l'importo mensile di dicembre a più di 600 euro extra.

Assegno e Pensione d’Invalidità Civile, le date dei pagamenti INPS di dicembre

Ad avere diritto alla tredicesima non sono però solo gli invalidi civili ma anche lavoratori e pensionati iscritti all’INPS.

Per prestazioni e pensioni le Poste Italiane fanno sapere che quanti ritirano la somma allo sportello potranno farlo a partire dal 25 novembre. 

Questi soggetti devono però tener conto del fatto che l'importo massimo che si può prelevare in contanti è di 1.000 euro e che con l’arrivo della tredicesima la cifra spettante potrebbe essere superiore.

In ogni caso il ritiro delle pensioni sarà anticipato anche in questo mese e seguirà le seguenti scadenze, dove la consegna dovrà avvenire in ordine alfabetico in base all’iniziale del cognome:

  • A-B, 25 novembre;
  • C-D, 26 novembre;
  • E-K, 27 novembre;
  • L-O, 29 novembre;
  • P-R, 30 novembre;
  • S-Z, 1 dicembre.

Mentre per gli istituti di credito e le somme accreditate con bonifico il maxi assegno con la tredicesima arriverà il 1 dicembre.

Per controllare il cedolino della pensione di dicembre 2021 ci sono varie opzioni.

La più semplice è accedere al portale INPS effettuare l’accesso e qui andare nella sezione Fascicolo Previdenziale del Cittadino > Prestazioni > Pagamenti.

Fatto questo basterà accedere alla voce dedicata alla Pensione e cliccare su rata 12, dove sarà possibile vedere il cedolino con gli importi delle varie tasse e detrazioni.

Infine, ricordiamo che i cittadini sopra i 75 possono richiedere la consegna a domicilio della pensione che sarà effettuati dai Carabinieri.

Nel 2022 aumentano Assegno d’Invalidità Civile e Pensione d’Invalidità grazie all’ISTAT

Tutte queste novità, che in bene ed in male coinvolgono gli invalidi civili, hanno attuazione già nel 2021, però ci sono cambiamenti in vista anche per l’anno prossimo.

Poiché Assegno e Pensione d'Invalidità Civile subiranno un aumento a causa della cosiddetta “perequazione”.

Cioè, ogni anno in base agli indici Istat questo genere di prestazioni, come le pensioni minime, vengono ricalcolate negli importi per adattarle al costo della vita che sale e all’inflazione.

Stando ai calcoli dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT l’aumento sarebbe pari al 3% e come tale dovrebbe concretizzarsi anche quello di pensione minima, Pensione d'Invalidità Civile e Assegno d'Invalidità Civile.

Lasciando per un attimo da parte gli invalidi civili, ricordiamo che chi ricade comunque sotto le tutele della Legge 104 quest’anno ha diritto ad una serie di agevolazioni maggiori perché sono aumentati i permessi retribuiti e soprattutto, fino a fine anno almeno, questi avranno la possibilità di utilizzare lo smart working per un massimo complessivo di dodici giorni al mese.