Ita Airways: oltre 300 dipendenti a rischio posto di lavoro

Ita non si è presentata al tavolo del Ministero del Lavoro sui dipendenti Covisian. Ora oltre 300 dipendenti rischiano di essere licenziati.

Ita ha annunciato assunzioni dirette. Ma sono stati fatti fuori i dipendenti Almaviva

Ita non si è presentata al tavolo del Ministero del Lavoro sui dipendenti Covisian, che rischiano di essere licenziati dopo che Ita Airways ha ritirato la commessa per i servizi di call center.

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea Orlando ha giudicato questa decisione come ‘molto grave’. Orlando ha poi dichiarato che una mancanza di riguardo istituzionale, oltre che l’indisponibilità di Ita al confronto, non può e non deve essere sottovalutata

Il Ministro Orlando ha poi dichiarato che contatterà personalmente il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Daniele Franco, oltre che tutti i ministri coinvolti in questa faccenda, per un confronto diretto, oltre che per decidere insieme tutte le iniziative conseguenti

Ita Airways si è dichiarata parte lesa, licenziamenti e nuove assunzioni per la compagnia

Prima che l’incontro avesse inizio Ita Airways aveva dichiarato, come sempre, di essere pare lesa, insieme ai lavoratori. 

Al centro della vertenza c’era la rinuncia di Covisian di gestire il servizio clienti di Ita Airways, un servizio che la stessa compagnia aerea aveva già acquisito sei mesi fa vincendo il bando di gara

Questa rinuncia ha fatto sì che l’accordo che era stato sottoscritto fra le parti al ministero del Lavoro sia divenuto a tutti gli effetti “carta straccia”. Il patto aveva lo scopo di ‘salvare’ i 534 dipendenti del Call Center Alitalia spostandoli, poco per volta, dalla società Almaviva a Covisian. 

Quasi tutti i dipendenti di entrambe le aziende lavorano nella città di Palermo. Per questo motivo i dipendenti, ora, rischiano il diretto licenziamento, mentre Ita Airways si vede costretta ad effettuare assunzioni dirette. 

Ita Airways, assunzione diretta di 150 persone per i servizi dei Call Center

Tutto si è complicato sin dall’inizio al Ministero del Lavoro, in particolare, dopo la lettera che Ita Airways ha inoltrato. I contenuti della lettera sono stati svelati proprio durante il tavolo Covisian e, in questa, si affermava che la compagnia aerea Ita Airways ha comunicato di aver assunto all’incirca 150 persone per i servizi di call center

Di questi 150 soggetti assunti da Ita Airways, la metà proviene da Alitalia in amministrazione straordinaria, mentre l’altra metà dall’esterno.

La notizia della lettera è stata diffusa dai sindacati. In poche parole, con l’assunzione diretta di questi 150 dipendenti tra ex Alitalia ed esterni rimarranno senza un impiego 543 lavoratori, ex dipendenti del servizio di Call Center Alitalia

I 543 dipendenti che verranno licenziati saranno 221 dipendenti Covisian e i restanti di Almaviva, che però rimarranno in Cassa Integrazione.  

Nonostante tutto, nella medesima riunione Almaviva Contact ha confermato l’avvio della procedura di licenziamento per 308 lavoratori che erano ancora in carico alla società e che non aspettavano altro che il passaggio a Covisian.

A tal proposito, i sindacati di CGIL, CISL, UGL e UIL hanno dichiarato che quanto è accaduto nei giorni scorsi al Ministero del Lavoro lascia sgomento. Per poi continuare:

“Oggi un’azienda a totale controllo pubblico, Ita, ha inteso sfregiare il Governo italiano annunciando a riunione iniziata che non si sarebbe presentata e che starebbe internalizzando il servizio procedendo a effettuare assunzioni ex novo e ricollocazioni di personale ex Alitalia.”

Ita Airways non si presenta al Ministero del Lavoro, le parole dei sindacati

I sindacati hanno poi dichiarato che si sono trovati davanti a un atto violento in spregio di qualsiasi legge, oltre che irrispettoso sia per le istituzioni, che per le persone. 

A questo punto, i sindacati stanno attendendo solamente che entri in scena il Governo. L’Esecutivo e, in particolare, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, vorranno prendere sicuramente provvedimenti per placare questa “pericolosa deriva autoritaria messa in atto da un’azienda pubblica“.

Anche Leoluca Orlando, il sindaco della città di Palermo, ha commentato la vicenda ritenendo il gesto di Ita Airways di non presenziare all’incontro un’ignobile provocazione. 

Orlando ha dato mandato all’Ufficio legale del comune di Palermo di valutare la situazione e proporre una denuncia penale nei confronti di Ita, per un palese comportamento anomalo in un pubblico incanto “a partire da un bando del tutto irregolare nel contenuto e nel tempo di indizione“.

Ita Airways assunzioni dirette per 150 lavoratori, ma 308 licenziamenti

Ricordiamo che Ita Airways:

“ITA Airways, formalmente Italia Trasporto Aereo S.p.A., è la compagnia aerea di bandiera dell’Italia, posseduta al 100% dal Ministero dell’economia e delle finanze. Dal 15 ottobre 2021 ha sostituito la vecchia compagnia aerea di bandiera Alitalia, della quale ha acquistato il marchio.”

Ora, date le decisioni prese dalla compagnia, circa 300 lavoratori, soprattutto provenienti dalla città di Palermo, rischiano il posto di lavoro. Ed è per questo che stanno continuando le proteste e i dipendenti hanno invaso il cruciale punto di snodo ferroviario cittadino chiedendo a Sindacati e Governo un intervento immediato.

Dall’altro lato Covisian avrebbe dichiarato:

“Scenderemo in strada per difendere i diritti e la dignità umana, per il rispetto degli accordi sottoscritti, per la corretta applicazione delle clausole sociali e per l’affermazione di uno Stato di diritto che possa tutelare le persone.”

Cosa farà il Governo?

Ricordiamo, infine, che per tutti i giovani tra i 18 anni e i 35 anni che vorranno viaggiare con la compagnia Ita Airways potranno godere degli sconti sull’Applicazione IO della Carta Giovani Nazionale.

Per avere gli sconti è necessario essere in possesso del Sistema Pubblico per l’Identità Digitale (SPID) e scaricare l’App gratuita per i servizi della Pubblica Amministrazione. Dovrete andare, poi, su Portafoglio > Bonus e Agevolazioni > Carta Giovani.

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