Dopo il Bonus 200€ per lavoratori dipendenti, autonomi, pensionati e disoccupati, il Governo guidato dall’Ex Presidente della BCE ha pensato ad un nuovo sostegno economico. Si tratta del Bonus Busta Paga, per cui sono previsti 75 euro al mese. Andiamo a scoprire chi sono i pochi fortunati che lo riceveranno.
Presto anche il bonus busta paga: previsti altri 75 € al mese! Ecco i pochi fortunati
Ma chi saranno i pochi fortunati che potranno beneficiare del Bonus Busta Paga del valore di 75 € al mese? Il Governo Draghi sta valutando un taglio del cuneo fiscale che potrebbe tradursi direttamente come un vero e proprio aumento della retribuzione netta dei lavoratori dipendenti.
Sappiamo, infatti, che con “cuneo fiscale” intendiamo l’insieme di imposte e di contributi che imprese e lavoratori devono pagare sul totale dello stipendio.
Tagliando il cuneo fiscale avremo come normale conseguenza una minore differenza tra gli importi lordi e quelli netti. Insomma, i lavoratori dipendenti potranno avere un vero e proprio aumento della retribuzione netta in busta paga. Ecco, dunque, perché parliamo di “bonus busta paga”.
I pochi fortunati che potranno percepire il Bonus Busta Paga di 75€ al mese sono solamente i lavoratori che hanno un reddito da lavoro dipendente lordo, che non risulti essere superiore ai 35 mila €.
In pratica, quest’anno a questa categoria di lavoratori, l’Esecutivo Draghi non smette di fare regali. I lavoratori dipendenti con redditi fino a 35 mila euro, nel 2022:
- stanno beneficiando del Bonus Contributi, attraverso un esonero pari allo 0.8 % che è riconosciuto loro dal 1° gennaio 2022, fino al 31 dicembre 2022. In questo caso si tratta di un bonus rivolto unicamente a lavoratori con una retribuzione che non superi i 2.692€ mensili;
- dovranno beneficiare del Bonus 200€ una tantum previsto con il Decreto-Legge denominato “Aiuti” dello scorso 17 maggio 2022. Potranno percepirlo presentando un’apposita autocertificazione, di cui abbiamo parlato in questo articolo.
Andiamo, ora, a scoprire da quando partirà questo Bonus Busta Paga del valore massimo di 75 € al mese e per quanto resterà in vigore.
Bonus Busta Paga per pochi fortunati: quando parte la misura e quanto dura
La misura dovrebbe prendere piede con l’arrivo del mese di settembre 2022, per poi terminare alla fine dell’anno. In poche parole, le mensilità di settembre, ottobre, novembre e dicembre avranno un taglio del cuneo fiscale pari a quattro punti percentuali. Cosa vuol dire?
Semplice, che in queste quattro mensilità un lavoratore dipendente italiano con redditi fino a 35 mila € potrà arrivare a percepire un vero e proprio Bonus Busta paga che andrà dai 50 € ai 75 €. Facendo un rapido calcolo, in questi 4 mesi si potranno risparmiare dai 200€ ai 280€.
Questo taglio del 4% in busta paga potrebbe, dunque, accompagnarci fino alla fine dell’anno. Ma non è finita qui, poiché il Governo Draghi potrebbe rendere questa misura strutturale, estendendola anche al 2023.
In molti hanno, infatti, mosso critiche contro il Bonus 200€ una tantum perché, appunto, sarebbe stato erogato una sola volta per lavoratore. Confindustria, a tal proposito, ha avanzato più volte la richiesta di ideare un sostegno che porti veri vantaggi ai lavoratori, non un “regalo” isolato.
Rendendo strutturale il bonus busta paga, con importi massimi di 75 € al mese, il Governo andrebbe in contro a lavoratori con redditi fino a 35 mila euro, aumentando le loro Buste Paga di circa a 1.000 €, e a imprese. Il tutto, però, costerebbe la bellezza di 16 miliardi di euro all’anno allo Stato.
Ad oggi, la misura del Bonus Busta Paga costerà 2.5 miliardi di euro. Nonostante il Governo sia pronto ad attuarla già dal mese di settembre, ancora non è chiaro dove andrà a recuperare i fondi.
L’ipotesi più gettonata è quella di un ulteriore incremento della tassazione sui profitti delle aziende energetiche.
L’aumento farebbe passare la tassazione dall’attuale 25 % al 30 %. Solo per questo, le casse dello Stato avrebbero un’entrata di circa due miliardi di euro, una cifra (quasi) sufficiente per il provvedimento del taglio del cuneo fiscale e il conseguente bonus busta paga per il 2022, ma che non basta per il prossimo anno.
Ecco le motivazioni di questi aumenti
Il governo Draghi ha deciso di attuare queste misure in sostegno ai lavoratori dipendenti per combattere contro l’inflazione al galoppo, oltre che contro le speculazioni sul costo dei beni primari.
Lo stesso Ministro per lo Sviluppo Economico si era schierato a favore al taglio del cuneo fiscale, soprattutto perché, come abbiamo potuto leggere in questi ultimi giorni, il nostro Paese è tra gli Stati membri UE con gli stipendi più bassi.
Questo, a dire del leghista Giorgetti, perché “lo Stato si porta a casa una buona parte della retribuzione lorda dei lavoratori”.
Insomma, dopo il bonus 200 € potrebbe arrivare il bonus busta paga per combattere l’inflazione al galoppo e i continui rincari di materie prime e beni di prima necessità. La crisi economica e lo scoppio della guerra in Ucraina ha fatto sì che sempre più cittadini non riescano ad arrivare a fine mese.
Il decreto-legge dovrebbe arrivare già nelle prime settimane di luglio. Qui, non troveremo solo il bonus busta paga, ma anche aiuti per il costo delle bollette, oltre che per diesel e benzina.