Lavoratori fragili: tutele fino al 30 giugno! Quali sono!

La problematica dei lavoratori fragili e della mancata estensione delle tutele si è fatta sentire in quest’ultimo periodo. Eppure, finalmente il Governo ha deciso di intervenire. Ma questo non basta a molti! Vieni a scoprire quali sono state le ultime decisioni del Governo in tema tutele per i lavoratori fragili!

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La problematica dei lavoratori fragili e della mancata estensione delle tutele si è fatta sentire in quest’ultimo periodo. 

Infatti, dopo la fine dello Stato di Emergenza legato al Covid-19 il Governo Draghi non aveva in alcun modo parlato della possibilità di tutelare maggiormente coloro che, come sappiamo, sono più deboli. 

Eppure, finalmente siamo arrivati ad un punto di svolta. Infatti, è stata prorogata fino al 30 di giugno la sorveglianza sanitaria eccezionale a favore dei lavoratori fragili. 

Tuttavia, quando si parla del tema del lavoro agile, ossia lo smart-working, la situazione resta ancora piuttosto tesa. Infatti, andremo a prendere in esame anche la lettera aperta che è stata inviata al Presidente della Repubblica Mattarella e al Governo Draghi che ha come scopo quello di tutelare maggiormente i lavoratori fragili. 

Infondo lo sappiamo tutti, anche se siamo usciti dallo Stato di Emergenza, questo non significa che possiamo dirci completamente fuori dalla pandemia. Infatti, i rischi rimangono, specie per quelle persone che sono più deboli.  

Che verranno prese nuove misure? Andiamo a scoprire le ultime sulle tutele per i lavoratori fragili previste dal Governo Draghi!

Lavoratori fragili e proroga della sorveglianza sanitaria fino al 30 giugno!

Nonostante non siano ancora arrivate tutte le proroghe delle misure sperate dedicate ai lavoratori fragili, non possiamo non citare quelle che al momento abbiamo. 

Infatti, il Governo Draghi ha deciso di estendere la sorveglianza sanitaria eccezionale per i lavoratori più deboli fino alla data del 30 giugno 2022. 

Si tratta di una decisione che è stata presa per mezzo del Decreto Riaperture stilato il 24 marzo 2022. 

Ovviamente, per dichiarare tale misura attiva abbiamo dovuto attendere l’annuncio da parte dell’INAIL, quindi dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro.

Ma come funziona la sorveglianza sanitaria eccezionale e chi può averne diritto? Beh, devi sapere che con tale proroga, i datori di lavoro sia del settore pubblico che del settore privato hanno la possibilità di richiedere la delle visite mediche per i lavoratori fragili. 

Si tratta di una forma di sorveglianza che il welfare italiano riconosce principalmente a coloro che hanno un’età più avanzata, ma non solo.

Infatti, è importante sottolineare che la sorveglianza sanitaria viene fornita anche ai soggetti immunodepressi o coloro che hanno contratto il Covid-19 o altre patologie che potrebbero essere per loro invalidanti. 

Ebbene, si tratta di una misura che doveva finire con il termine dello Stato di Emergenza in quanto, come possiamo ben comprendere, era legata alla pandemia. 

Tuttavia, smart-working escluso, continua la tutela per i lavoratori fragili sui luoghi di lavoro. Infatti, in base a quanto è stato affermato anche dall’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, sia il lavoro agile, sia l’equiparazione dell’assenza dal servizio al ricovero ospedaliero sono terminati il 31 marzo 2022, con la fine dello Stato di Emergenza. 

Tuttavia, alcune tutele sono rimaste in vigore e, di conseguenza, è bene fare una breve panoramica delle stesse per far comprendere ai lavoratori fragili a cosa hanno ancora diritto sul luogo di lavoro, nonostante lo Stato di Emergenza sia ormai decaduto. 

Lavoratori fragili e sorveglianza sanitaria: ecco come funziona e le ultime!

Quindi, come avremo compreso, rimane in auge la sorveglianza sanitaria dedicata ai lavoratori fragili fino alla data del 30 giugno 2022. 

Ma di cosa si tratta nello specifico? È una misura nuova? Beh, devi sapere che tale sussidio è stato introdotto con il Decreto Rilancio nel 2020 ed ha subito diverse proroghe. 

Per il momento, come abbiamo affermato in precedenza, la misura resta in vigore fino alla fine del mese di giugno di quest’anno, ma ancora non sappiamo se potrebbe subire un’ulteriore estensione. 

Dunque, andiamo a scoprire meglio come funziona la sorveglianza sanitaria eccezionale dedicata ai lavoratori fragili, al fine di comprendere i benefici di questa misura per i lavoratori e per i datori di lavoro. 

Insomma, prima di tutto devi sapere che il Decreto Rilancio ha previsto che tutti i datori di lavoro, siano essi del settore pubblico o del settore privato, possono richiedere delle visite mediche per i loro lavoratori più fragili. 

Ebbene, come abbiamo affermato anche in precedenza, facciamo riferimento a coloro che hanno un’età avanzata, sono immunodepressi o sono stati colpiti da patologie invalidanti, Covid-19 compreso. 

Infatti, si tratta di persone che sul lavoro hanno delle fragilità e, di conseguenza, devono essere tutelate. 

Come funziona la sorveglianza sanitaria per i lavoratori fragili?

Ma come funziona questa tutela messa in campo dal Governo Draghi per aiutare i lavoratori fragili? Beh, come abbiamo detto anche in precedenza si tratta di una visita medica al lavoratore che risulta essere più debole dal punto di vista della salite. 

Per poter fruire di tale diritto che viene dato ai lavoratori fragili, il datore di lavoro non dovrà fare altro che avanzare la richiesta della visita medica presso il servizio online messo a disposizione dall’INAIL. 

Dunque, coloro che vogliono richiedere una visita medica per i propri dipendenti più fragili dovranno recarsi sul sito dell’INAIL al fine di fare richiesta per una visita medica. 

Ricorda: per accedere al sito dell’INAIL e della Pubblica Amministrazione in generale dovrai necessariamente accedere con i dati SPID, CIE o CNS. 

Questo vuol dire che la domanda potrà anche essere effettuata da un delegato dal datore di lavoro, in modo da agevolare la procedura di richiesta. 

Attenzione però: in caso di delega sarà necessario compilare il Mod. 06 SSE delega, reperibile nel sito dell’INAIL. 

Dunque, una volta che la richiesta sarà giunta all’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro, verrà nominato un medico di competenza. 

Il dottore dovrà valutare la condizione del lavoratore e stabilire un suo giudizio di idoneità, stabilendo le soluzioni alternative. Qualora non fosse possibile avere delle soluzioni alternative, verrà dichiarata la non idoneità al lavoro. 

Successivamente, il datore di lavoro riceverà la fattura della prestazione svolta, per un prezzo di 50,85 euro. 

E lo smart working? Una tutela negata ai lavoratori fragili!

Dunque abbiamo compreso come la sorveglianza sanitaria eccezionale sia stata mantenuta fino alla fine del mese di giugno per volere del premier Mario Draghi

Tuttavia, questa non basta quando parliamo di tutele dedicate ai lavoratori fragili. 

Infatti, oltre alle tutele previste in materia di sicurezza sul lavoro, ne servirebbero altre altrettanto importanti per fare in modo che il lavoratore possa sentirsi protetto. 

Parlando di diritti e doveri del lavoratore in tema di sicurezza sul lavoro, ti consiglio questo articolo realizzato dalla collega Viviana Vitale

E parlando di lavoro da remoto? Come abbiamo accennato nell’introduzione di questo articolo, è stata inviata una lettera aperta allo scopo di tutelare i lavoratori fragili. 

Molti i destinatari della lettera, dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al premier Draghi, passando per il Ministro Speranza e molti altri. 

Ma cosa chiede la lettera? Dunque, si parla di maggiori tutele che dovrebbero essere garantite a quella fascia di lavoratori più fragili che, come tali, sono maggiormente a rischio di contrarre il virus e le sue ripercussioni negative. 

Inoltre, si parla di vuoto normativo in riferimento alla proroga della sorveglianza sanitaria, in quanto non sono stati stabiliti i mezzi ai quali dovranno ricorrere i datori di lavoro i datori di lavoro per tutelare i lavoratori fragili.

Insomma, viene chiesta a gran voce la possibilità di lavorare in smart-working per i lavoratori fragili, in modo che possano avere un rischio minore di contrarre il Covid-19. 

Se vuoi approfondire la tematica dello smart-working legato al contesto della digitalizzazione del lavoro, ti consiglio la lettura di questo articolo realizzato dalla collega Imma Duni!