Lavoratori stagionali 150 euro in più, incredibile sorpresa partono le domande: i requisiti

Chi ha diritto al nuovissimo regalone 150 euro? Come si richiedere l'incentivo da 150 euro? i Requisiti e chi deve presentare domanda INPS per l'aiuto 150 euro.

I lavoratori stagionali rientrano nel nuovissimo incentivo promosso dal governo italiano. Una sorpresa del valore di 150 euro presente nel decreto Aiuti ter, un aiuto economico a favore di tutti i lavoratori. Vista l’ampiezza della misura si comprende che il beneficio economico arriva anche nelle tasche dei lavoratori stagionali.

L’erogazione del beneficio però non viene garantita d’ufficio per i lavoratori appartenenti al comparto del turismo e alberghiero. In tanti dovranno presentare la domanda, contro chi dovrà preoccuparsi solo di contare l’importo aggiuntivo alla mensilità spettante.

Insomma, i fortunati lo ricevono in automatico, altri devono necessariamente presentare un’istanza per non perdere il diritto al beneficio economico. 

D’altra parte, per le erogazioni promosse dall’INPS il canale privilegiato sarà quello in automatico.  

Una breve guida sulle caratteristiche del regalone da 150 euro. Ti spiegheremo, quando e come arriva il beneficio economico per i lavoratori stagionali. 

Lavoratori stagionali 150€ in più, incredibile regalo, di cosa si tratta? Ecco quando partono le domande INPS: i requisiti

Grazie ai nuovi interventi contenuti nel decreto Aiuti ter, molti lavoratori e pensionati, riceveranno un bonus del valore pieno di 150 euro. Una tantum pensata per supportare anche minimamente i lavoratori, pensionati autonomi, abbracciando una vasta platea di aventi diritto. 

Peraltro, c’è da chiedersi perché è stato modificato il tetto reddituale che da 35.000 euro è sceso a 20.000 euro, nonostante la sforbiciato che esclude una bella fetta di persone dal diritto all’indennizzo, restano 22 milioni di persone a cui spetta il diritto alla somma di denaro pari a 150 euro. 

Al momento, secondo le disposizioni normative l’incentivo finisce nelle tasche anche di gran parte dei lavoratori impegnati nel settore produttivo, commerciale, industriale e cosi via. In questa, grande famiglia rientrano anche i lavoratori stagionali, termali e alberghiero

Il vero problema per questa tipologia di lavoratori è dato dal periodo limitato legato all’attività produttiva, quindi, in qualche modo ha fatto emergere un dubbio sul diritto all’incentivo da 150 euro. Un timore evaso nell’immediato, specie considerando che la tantum spetta anche a chi è senza lavoro, quindi, percettori della Naspi, DIS-COLL, Reddito di cittadinanza e altre forme di supporto al reddito. 

Lavoratori stagionali, ecco chi riceve l’incentivo e quando è stato introdotto nel decreto Aiuti

Il settore turistico e alberghiero è stato inserito nell’elenco delle attività beneficiarie della tantum da 150 euro. Una vasta platea di aventi diritto impegnata in un’attività lavorativa a tempo, strettamente legata alla lavorazione nei periodi stagionali, ovvero tra estate e autunno. 

Ciò che va detto, è che manca il decreto attuativo della tantum da 150 euro, non vi sono notizie certe sull’intera procedura, sull’indicazione dell’invio in automatico o su un diritto a domanda. 

Un problema da risolvere nell’immediato, anche perché non tutti i lavoratori stagionali dovranno presentare l’istanza di ammissione al beneficio economico, per cui si comprende che la confusione è tanta (forse) troppa. Sicuramente, l’INPS non troverà alcuna difficoltà nella fase di erogazione, dovendo percorrere i passi già stabiliti del precedente incentivo, ovvero del bonus 200 euro. 

L’Istituto disponendo di tutte le indicazioni, nonché erogazioni precedenti dovrebbe procedere con il pagamento della tantum da 150 euro, con un’operazione rapidissima, senza intoppi. Molto probabilmente, i lavoratori stagionali non rientrano nella casistica di coloro che devono presentare la domanda. 

Lavoratori stagionali: perché nella bozza del decreto mancano i riferimenti quadro

Nella bozza del decreto Aiuti bis sono presenti gli elementi diretti a immettere denaro nelle tasche degli italiani. L’intento del governo italiano è stato quello d’immettere una piccola quantità di denaro in circolazione facendola fluire nelle tasche degli italiani per contrastare i rincari del caro vita.

Ad oggi, non vi sono elementi sufficienti per comprendere chi dovrà presentare la domanda per l’ottenimento dell’indennità spettante e chi invece riceverà il medesimo beneficio erogato in forma automatica. 

Di mezzo, però esiste un limite reddituale fissato in un massimo di 20.000 euro e la presenza di 50 giornate lavorative nell’anno precedente, ovvero riferite al 2021.  

Mancano notizie certe per l’assenza dell’ufficialità. Sicuramente, esistono diverse condizioni che portano a pensare all’avvio di una procedura già avviata in passato, così come avvenuto con il bonus 200 o i vari indennizzi erogati nel periodo della pandemia. 

Ricordiamo, che l’intervento è stato realizzato per abbracciare una vasta platea di aventi diritto, senza l’esclusione del settore stagionale, termale e alberghiero. 

La vera questione dovrebbe riguardare solo la modalità di erogazione INPS, che in ogni caso non dovrebbe trovare difficoltà essendo la procedura della tantum una prassi già consolidata e avviata. 

 

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