Lavoro: riprendono le assunzioni. Quali i settori trainanti?

L’emergenza sanitaria sta lentamente rientrando e il mercato del lavoro comincia a sbloccarsi. Tra giugno e luglio 2021 ci sarà una pioggia di assunzioni in una serie di aziende. Occhio alle competenze green: sono quelle più richieste e le aziende di questo settore sono quelle che hanno risposto meglio alla crisi.

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L’emergenza sanitaria sta lentamente rientrando e il mercato del lavoro comincia a sbloccarsi. Questo, dopo un primo trimestre del 2021 che non riporta dati ottimistici.

Secondo quanto reso noto da Istat, infatti, tra gennaio e marzo di quest’anno i disoccupati sono aumentati di 243mila unità rispetto al trimestre precedente. Un incremento di circa il 10% che comunque, è necessario dirlo, si porta dietro anche il cambio delle metodologie dei calcoli. Vengono infatti ora considerati non occupati anche i lavoratori che ricevono la cassa integrazione da almeno tre mesi. E considerando che l’Italia proviene da un anno in cui sono state tantissime le persone che hanno usufruito di questo ammortizzatore sociale a causa delle chiusure stabilite dai decreti, il dato ne viene fortemente influenzato.

Il mercato del lavoro, dicevamo, riparte. Lo testimoniano i dati riportati da Excelsior, il sistema realizzato da Unioncamere e Anpal che ogni anno fornisce i dati di previsione sia sull’andamento del mercato del lavoro che sui fabbisogni delle imprese.

Lavoro: riprendono le assunzioni. Il report di Excelsior

Nel trimestre tra giugno e agosto 2021, secondo Excelsior, sono circa 1,3 milioni le offerte di lavoro messe in campo dalle aziende che operano in Italia. Di queste, già 560mila sono disponibili per il mese in corso. Sono numeri che superano addirittura quelli relativi a giugno 2019, prima dell’arrivo della pandemia, anche se fanno i conti con parecchie disuguaglianze territoriali. 

Nel settore dell’industria, sono in programma 378mila assunzioni di cui 163mila solo a giugno e l’incremento con il mese di maggio (che si è portato dietro ancora molti dubbi su eventuali ripartenze) è di circa 36mila posti di lavoro in più. Si tratta per lo più di contratti che riguarderanno l’industria metallurgica e quella dell’agroalimentare, oltre che quelle del mondo dell’elettronica e della meccanica.

Forte spinta anche nel settore terziario, dove le assunzioni in più a giugno rispetto a maggio sono 134mila per un totale di 397mila. Fino ad agosto saranno invece oltre 900mila.

Aumentano anche le imprese che hanno in programma una campagna di assunzioni, passando dal 12% di maggio al 15% di giugno.

Lavoro: riprendono le assunzioni. Spinge il settore green

In totale accordo con la transizione green che l’Italia e l’Europa si stanno accingendo a portare avanti, nel solo 2020 circa il 39% delle aziende che hanno assunto, secondo Sistema Excelsior, ha chiesto ai proprio dipendenti se fossero in possesso di attitudini al risparmio energetico o alla sostenibilità ambientale. Si tratta quindi di circa 558mila imprese che hanno investito in competenze green.

In un anno in cui si sono persi migliaia di posti di lavoro, la richiesta delle competenze green non ha vacillato. Anzi, è anche aumentata. Ma cosa si intende per competenze green? Sono quelle skill che, in realtà, non si apprendono attraverso particolari percorsi accademici, ma fanno appello al senso civico e all’attenzione sull’impatto ambientale che ogni singola azione può avere.

Sempre più aziende fanno attenzione a queste competenze, unite ad altre skill altrettanto fondamentali nel mondo del lavoro.

Lavoro: riprendono le assunzioni. Quali le previsioni per il mondo delle competenze green

In un contesto in cui l’obiettivo della neutralità climatica europea è stato fissato al 2050, Unioncamere ha stimato che nel quinquennio 2021-2025 le imprese e la pubblica amministrazione avranno necessariamente bisogno sempre più di professionisti del green. Si parla di numeri tra 2,2 e 2,4 milioni di lavoratori (circa il 63% di tutti i posti di lavoro che saranno messi a disposizione).

Questi posti si divideranno tra i settori emergenti del mondo delle tecnologie rinnovabili e quello delle aziende che, responsabili delle maggiori percentuali di emissione di gas e sostanze nocive nell’aria, saranno destinatarie di politiche di rinnovo.

Tra le principali figure che saranno richieste rientrano gli ingegneri, gli architetti, i professionisti del recupero del territorio, ma anche i tecnici della sicurezza sul lavoro e della conservazione del territorio. Ancora, il settore dell’edilizia, sempre più orientato alla costruzione di edifici sostenibili, potrebbe spingere per l’occupazione di specialisti in domotica, operai esperti in coibentazione e nella progettazione di impianti a basso impatto energetico.

Guardando invece alle nuove professioni, ci sarà bisogno di giuristi ambientali, specialisti in contabilità verde, esperti in fondi di investimento green, responsabili per gli acquisti green. Infine, anche agli impiegati nel mondo della ristorazione verrà richiesto di acquisire più competenze verdi possibili contro lo spreco alimentare e per venire incontro alle richieste biologiche dei consumatori.

Lavoro: riprendono le assunzioni. Ecco le aziende che sono già partite

Entro la fine del 2021 Amazon assumerà 3mila nuovi dipendenti. Si tratta del Piano Italia, attraverso il quale il colosso investirà nella penisola denaro per nuove aperture e assunzioni di massa.

L’azienda lo ha comunicato annunciando l’apertura di due nuovi centri di distribuzione, un centro di smistamento e undici depositi. Le nuove assunzioni porteranno la forza lavoro del colosso dell’e-commerce in Italia a un totale di 12.500 dipendenti e si tratterà di tutte assunzioni a tempo indeterminato e distribuite nelle 50 sedi che l’azienda conta sparse per tutto lo Stivale.

Anche Amazon punta alla sostenibilità ambientale. Le nuove strutture dell’azienda saranno a impatto quasi zero grazie a pannelli solari e sistemi di risparmio energetico. Le figure ricercate sono quella degli addetti al prelievo, all’imballaggio e alla spedizione delle merci, al marketing, al finance e allo studio di tecnologie del futuro.

Quella offerta da Amazon potrebbe essere un'ottima opportunità, aperta sia a studenti universitari che a persone pronte a entrare nel mondo del lavoro. In Amazon, infatti, ci sono opportunitè per ogni esperienza e per ogni livello di istruzione. Proprio di recente l'azienda ha ricevuto la certificazione TOP Employer Italia, attestandosi tra le aziende che maggiormente offrondo lavoro in tutto il territorio nazionale. La certificazione, inoltre, garantisce la qualità degli ambienti di lavoro, oltre che la qualità delle politiche delle risorse umane nei confronti dei dipendenti.

Per l'occasione ha parlato Stefano Perego, VP EU Customer Fulfillment Amazon, dichiarando che nei magazzini del colosso dell'e-commerce il benessere e la sicurezza dei dipendenti è sempre al primo posto, con stabilità e ottime retribuzioni.

Lavoro: riprendono le assunzioni. JYSK assume 2mila operai

JYSK è una catena di negozi danese, specializzata in articoli per la casa. Lo scorso maggio, a Fiumicino, ha inaugurato il suo negozio numero 3mila in tutto il mondo. Presente in 51 Paesi, il gruppo ha fatturato nel 2020 4,1 miliardi di euro e punta a una crescita costante.

Ecco perché ha in programma di alzare le saracinesche di 300 nuovi store in Italia nei prossimi anni. Questo, ovviamente, significa che pioveranno assunzioni. Saranno più o meno 2mila, dall’addetto alla vendita nei negozi fisici, fino agli store manager che saranno formati direttamente in azienda con un percorso interno.

La strategia di JYSK è quella di puntare sempre più sui negozi fisici, nonostante un e-commerce di tutto rispetto, perché si prevede che dopo le chiusure durate un anno e mezzo i clienti sentiranno forte l’esigenza di tornare a recarsi direttamente negli store, per provare direttamente i prodotti prima dell’acquisto.

Inoltre, anche il gruppo danese, come Amazon e tanti altri, si posiziona tra quelli attenti alla sostenibilità in modo da favorire sempre più l’economia circolare. Entro il 2024, tutti i prodotti tessili dell’azienda saranno realizzati con cotone riciclato, mentre i mobili vedranno l’utilizzo di legno proveniente da coltivazioni sostenibili.

Lavoro: riprendono le assunzioni. Tutti i contratti che le stimolano

Anche da parte del Governo, infine, sono arrivati stimoli per incentivare le aziende ad assumere e consistono in particolari contratti che aprono alla decontribuzione. Lo ha stabilito il decreto Sostegni Bis.

In primis, il contratto di rioccupazione. Si tratta di un’assunzione a tempo indeterminato però legata a un periodo di prova della durata massima di sei mesi. Nel corso di questo periodo il datore di lavoro usufruirà di sgravi contributivi, ma allo scadere dei sei mesi dovrà decidere se assumere a tempo indeterminato l’operaio o licenziarlo. In questo caso, dovrà restituire tutti gli sgravi di cui ha usufruito nel corso di questi mesi.

Al contratto di rioccupazione si affianca quello di espansione, consistente in una sorta di turn over generazionale tra le aziende. Per il momento è accessibile a quelle che contano più di 250 dipendenti. Sostanzialmente, si tratta di una sorta di staffetta tra i dipendenti più anziani che accedono al prepensionamento e quelli più giovani che prendono il loro posto. 

Il lavoratore a cui mancano meno di cinque anni per raggiungere il requisito di raggiungimento della pensione di vecchiaia (67 anni di età), viene “licenziato” dall’azienda in cui lavora e riceve un assegno di accompagnamento alla pensione che gli viene erogato per tredici mensilità all’anno. Questo, fino al compimento di 67 anni, momento in cui avrà diritto all’assegno di vecchiaia. Sarà l’Inps a pagare gli assegni del prepensionamento, ma comunque vengono anticipati direttamente dall’azienda con garanzia di una fidejussione.

Infine, il bonus IO lavoro e il bonus giovani. per quanto riguarda il primo, vi accedono le aziende che assumono ragazzi tra i 16 e i 24 anni o i disoccupati dai 25 anni in su. Le ditte che adottano questo contratto avranno diritto, per un anno, a 8mila euro di sgravi sul pagamento dei contributi per qualsiasi tipo di contratto che sarà somministrato. Per quanto riguarda il secondo, coinvolge gli under 36 e prevede sgravi del 100% (comunque non superiori a 6mila euro) sul pagamento dei contributi per 36 mesi, che diventano 48 nelle regioni del Sud Italia.