Lavoro autonomo occasionale 2022: novità, regole e limiti

Arrivano novità per il lavoro autonomo occasionale nel 2022 con nuove regole e limiti. Scopri tutto quello che c’è da sapere su questo tipo di lavoro ora.

Ancora novità per il mondo del lavoro, questa volta le ultime notizie si riferiscono al lavoro autonomo occasionale. Infatti, recentemente sono state approvate una serie di novità che coinvolgono in particolare modo la tipologia di contratto del lavoro autonomo occasionale

Si tratta, quindi, di importanti notizie che andranno inevitabilmente a modificare l’assetto generale del lavoro autonomo occasionale, portando la necessità di comprendere a pieno tutti i nuovi limiti e le nuove regole che dovranno essere necessariamente rispettate da parte dei lavoratori che sono intenzionati a lavorare attraverso questa tipologia contrattuale.

A questo proposito, all’interno del seguente articolo, andremo ad approfondire più nel dettaglio tutte le novità dell’ultima ora che coinvolgono il sistema contrattuale del lavoro autonomo occasionale nel 2022. 

In tal senso, nel corso dei paragrafi, saranno anche messi in evidenza in nuovi limiti ma anche le nuove regole che dovranno essere obbligatoriamente messe in atto e rispettate da parte dei lavoratori che svolgono un lavoro autonomo occasionale.

Novità dell’ultima ora sul lavoro autonomo occasionale nel 2022

Durante la giornata del 24 marzo di questo anno, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha provveduto a fornire un’importante comunicazione in riferimento alla tipologia contrattuale del lavoro autonomo occasionale.

Infatti, a questo proposito, con riferimento alle più recenti disposizioni che sono state intraprese da parte della squadra dell’esecutivo guidata dal premier Mario Draghi, di cui si parlerà specificamente nel prossimo paragrafo, a partire dal nuovo anno 2022, sono state introdotte delle novità di fondamentale rilevanza ai fini di continuare a svolgere un’attività come lavoratori autonomi occasionali.

Dunque, in questo senso, le notizie dell’ultima ora che sono state rese note da parte dello stesso Ministero del Lavoro riguardano essenzialmente l’approvazione di una serie di nuove regole che andranno a regolamentare ulteriormente l’attività di lavoro autonomo occasionale nel 2022.

Allo stesso tempo, sono stati definiti nel corso degli ultimi mesi anche nuovi limiti reddituali ai fini di continuare ad usufruire dell’attività di lavoro autonomo occasionale nel 2022.

Lavoro autonomo occasionale: la normativa di riferimento del 2022

La forma contrattuale relativa al lavoro autonomo occasionale, viene quindi definita come contratto d’opera. Si tratta di una tipologia di lavoro che ha ottenuto una sua regolamentazione già all’interno del testo contenuto nell’articolo 2222 del Codice Civile.

Per quanto riguarda, invece, gli aspetti più legati alle caratteristiche dal punto di vista fiscale, occorre fare riferimento anche al comma 1, lettera 1, articolo 67 del TUIR, che prende in riferimento proprio i redditi che dovranno essere considerati nel momento in cui un soggetto decide di svolgere un tipo di lavoro autonomo occasionale. 

Tuttavia, non è finita qui. Perché, come annunciato in precedenza, le novità dell’ultima ora che hanno coinvolto la forma contrattuale del lavoro autonomo occasionale, hanno provveduto anche ad alcune modifiche relative a disposizioni contenute sia nel Codice Civile che nel TUIR.

In tal senso, quindi, quando si parla del quadro normativo di riferimento per il lavoro autonomo occasionale 2022, non si può non prendere in considerazione anche il decreto legge del 21 ottobre pubblicato lo scorso anno. Dunque, nello specifico è l’articolo 13 del decreto numero 146 del 2021, a dettare una serie di modifiche di limiti e regole per il lavoro autonomo occasionale nel 2022, successivamente poi convertito nella legge numero 215 relativa al 17 dicembre 2021.

Le peculiarità del lavoro autonomo occasionale nel 2022

Come viene definito all’interno del Codice Civile, il lavoro autonomo occasionale rappresenta di fatto una tipologia di attività di lavoro che consiste quindi nella realizzazione di un prodotto oppure nella prestazione di un determinato servizio, in maniera sicuramente differente rispetto a quanto predisposto dalle forme contrattuali del lavoro dipendente.

In questo senso, è stato anche precisato che si può parlare di un lavoro autonomo occasionale nel momento in cui un cittadino accorda con un altro soggetto o azienda, la realizzazione di un’opera oppure la prestazione di un determinato servizio, a seguito di un adeguato compenso. 

La peculiarità rispetto alle altre forme contrattuale, consiste nel fatto che, secondo quanto previsto dal Codice Civile, il lavoro autonomo occasionale non presuppone alcun tipo di vincolo di subordinazione nei confronti di un datore di lavoro.

Da questa definizione, quindi, ne deriva che il lavoro autonomo in questione dovrà rispettare il vincolo dell’occasionalità, ovvero di un’attività o di un servizio che viene svolto da parte di un determinato lavoratori in maniera non abituale.

Nello specifico, è possibile anche evidenziare alcuni ulteriori aspetti essenziali che contraddistinguono ancora oggi il lavoro autonomo occasionale, oltre all’occasionalità. In tal senso, rientrano l’assenza di subordinazione del lavoratore rispetto al proprio committente, l’autonomia, l’assenza di inserimento nell’organizzazione interna aziendale e l’erogazione di un corrispettivo da parte del committente.

I redditi da lavoro autonomo occasionale 2022: come si considerano?

Come abbiamo chiarito anche nel paragrafo precedente che fa riferimento al panorama normativo che regola il lavoro autonomo occasionale, l’articolo 67 del TUIR è andato a definire anche l’inquadramento fiscale entro cui si pone tale tipologia contrattuale.

In questo senso, infatti, è necessario sottolineare che, nel momento in cui un lavoro viene esercitato in maniera non abituale e, dunque, occasionale, si parla di redditi diversi da lavoro che implicano quindi una serie di chiarimenti anche a livello fiscale.

A questo proposito, nel momento in cui il lavoratore autonomo occasionale riceverà il pagamento da parte del committente, egli è tenuto ad emettere un’adeguata ricevuta, su cui sarà necessario applicare una marca da bollo da 2 euro nel caso in cui si tratti di importi che superano il limite dei 77,47 euro.

Occorre poi precisare che la ritenuta d’acconto sarà pari ad una percentuale del 20 per cento, per cui l’importo netto che ne risulterà corrisponderà a tutti gli effetti all’importo che potrà essere percepito da parte del contribuente stesso che svolge il lavoro autonomo occasionale.

Come comunicare l’inizio del lavoro autonomo occasionale nel 2022

Sulla base delle nuove disposizioni che sono state approvate e messe in atto attraverso il nuovo decreto legge numero 146 dell’anno scorso, sono state anche definite delle regole più chiare per quanto riguarda il lavoro autonomo occasionale e l’avvio di tale attività.

Infatti, è stato definito l’obbligo di comunicare in maniera assolutamente preventiva direttamente all’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l’avvio della propria attività come lavoratore autonomo occasionale.

Tale comunicazione di avvio del lavoro autonomo occasionale dovrà necessariamente avvenire attraverso cinque metodi essenziali alternativi: telematicamente, consultando la piattaforma online servizi.lavoro.gov.it; tramite sms: mediante app per smartphone, tramite posta elettronica certificata oppure, in alcuni casi eccezionali mediante fax.

È stato inoltre specificato che, nei casi in cui non si rispettino effettivamente tutte le regole che sono state definite al fine di regolamentare il lavoro autonomo occasionale e dunque nelle situazioni in cui non si provvederà all’invio della comunicazione di invio attività, si rischia di incorrere in una sanzione di tipo amministrativo pecuniario che varia da un importo di 500 euro ad un massimo di 2.500 euro.

Viviana Vitale
Viviana Vitale
Aspirante giornalista e social media manager freelance, classe 1995. Le mie più grandi passioni sono la scrittura e il marketing digitale. Sono state proprio queste a portarmi oggi a far parte del team di redattori di Trend-online e a collaborare come professionista della comunicazione con varie aziende italiane.
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