Stai cercando lavoro? Ecco 5 bonus INPS 2022 da conoscere!

Quali sono i bonus INPS 2022 per incentivare l'occupazione: confermati i bonus per i giovani under 36, per le donne e per il Sud. Tutele anche per i neet.

Trovare un lavoro nella società contemporanea e all’alba della crisi innescata e inasprita dalla pandemia di Covid-19, è ormai alquanto difficile. Tuttavia, il Governo non intende abbandonare a sé stesse le categorie maggiormente svantaggiate e per questo motivo anche per il 2022 ha confermato una serie di bonus INPS per il lavoro e le assunzioni.

Non solo: nella Manovra è confluita anche la normativa aggiornata per lo svolgimento dei tirocini o stage extra curricolari, che dovranno essere finalizzati all’inserimento e alla formazione di nuove figure, anziché allo sfruttamento dei giovani.

Confermati anche i bonus assunzione giovani under 36, i bonus assunzione per le donne, gli sgravi contributivi previsti per il Mezzogiorno, e una serie di tutele rivolte ai lavoratori disoccupati con più di 50 anni. Particolare attenzione anche ai “neet” e ai percettori del reddito di cittadinanza, per i quali sono in arrivo nuovi fondi presso i centri per l’impiego.

Andiamo a vedere quali sono gli incentivi all’occupazione confermati per quest’anno, quali sono i bonus INPS 2022 per il lavoro, e cosa prevede la Legge di Bilancio in tema di stage e tirocini extra curricolari.

Cerchi lavoro? Ecco le novità del 2022 che devi sapere!

Se sei alla ricerca di un lavoro, devi conoscere tutte le novità, le agevolazioni e i bonus assunzioni introdotti o confermati dalla Legge di Bilancio 2022. Gli incentivi assunzioni sono stati – in parte – confermati così come li avevamo conosciuti lo scorso anno, e vanno a tutelare le categorie più fragili di lavoratori: i giovani, le donne, i disabili, i cittadini con più di 50 anni, i residenti nel Mezzogiorno.

Una delle novità introdotte proprio nel 2022, però, riguarda la modifica del contratto di apprendistato e delle norme che regolano gli stage e i tirocini entra curricolari. Il Governo ha fatto in modo che le imprese non finissero per sfruttare la giovane risorse, cercando invece di cogliere queste opportunità di crescita professionale e sociale.

Sempre nell’ambito del lavoro, è prevista la tanto attesa riforma degli ammortizzatori sociali, che dovrà garantire l’equità degli aiuti per tutti i lavoratori senza distinguere tra categorie professionali. 

In tal senso, per esempio, lo scorso anno era stata introdotta la nuova ISCRO, l’indennità specifica per i lavoratori autonomi e le Partite Iva che hanno registrato dei cali di lavoro.

E sempre nell’ottica di favorire l’occupazione, il Governo ha riformato il reddito di cittadinanza nel 2022, apportando una serie di modifiche che renderanno la misura un vero e proprio incentivo all’occupazione: non solo il taglio dell’assegno per chi rifiuta le offerte di lavoro, ma anche l’obbligo di frequentare i centri per l’impiego in presenza per la formazione continua degli individui occupabili.

Lavoro, come cambia il tirocinio o stage extra curricolare nel 2022?

Partiamo subito con una delle più importanti novità dell’anno: prima di parlare dei bonus INPS 2022 per il lavoro, ci teniamo anche a specificare quali sono le modifiche introdotte dal Governo in merito ai progetti di tirocinio o stage extra curricolare.

Anzitutto, di che cosa stiamo parlando? Il tirocinio è un periodo di tempo che i giovani trascorrono presso un’azienda o un’attività economica e che serve loro per imparare le tecniche e sviluppare una formazione continua sul campo.

Si possono distinguere dei tirocini curricolari, ovvero svolti nel corso del periodo di studi in quanto previsti – per esempio – dal piano di studi universitario; oppure extra curricolari, ovvero finalizzati all’inserimento del mondo del lavoro e all’acquisizione di esperienza.

Proprio un emendamento alla Legge di Bilancio 2022 è andato a modificare la normativa che regola i tirocini, affinché i ragazzi che li svolgono non vengano sfruttato e/o sottopagati dalle aziende. Con l’emendamento in questione, i tirocini potranno essere attivati solo per tutti quei “soggetti con difficoltà di inclusione sociale”.

E non solo. Dovranno essere stabiliti chiaramente la durata dello stage, con possibile proroga dei termini, e la retribuzione congrua nella forma di indennità di partecipazione. Si potranno assumere un certo numero di tirocinanti, garantendo ai precedenti l’assunzione in organico. 

Infine, i tirocini extra curricolari dovranno essere correttamente registrati – come avviene per quelli curricolari – con una comunicazione obbligatoria, oltre ad essere pianificati nell’ottica di obiettivi e traguardi da raggiungere nel corso della formazione e al termine dell’esperienza.

Le aziende che non rispetteranno tali regole verranno sottoposte al pagamento di una multa fino a 6 mila euro, oltre a potersi ritrovare di fronte a un giudice (dietro richiesta del tirocinante).

Lavoro, cos’è e come funziona l’apprendistato?

Un’altra tipologia contrattuale destinata all’assunzione dei giovani è l’apprendistato, ovvero un inquadramento riservato alla fascia d’età compresa tra 15 e 29 anni. 

Grazie all’apprendistato, spiega INPS:

l’azienda s’impegna ad addestrare l’apprendista, attraverso fasi d’insegnamento pratico e tecnico-professionale tali da consentirgli di acquisire una qualifica professionale.

I benefici derivanti dall’apprendistato riguardano in primi il ragazzo, che riesce a ottenere una formazione professionale e ad acquisire competenze ed esperienza. Ma anche le aziende possono trarre da questa tipologia contrattuale una serie di agevolazioni fiscali, contributive e retributive.

Basti pensare che l’aliquota contributiva da versare per tutta la durata dell’apprendistato è pari all’11,31%. Se, inoltre, l’apprendistato giunge alla naturale conclusione e si trasforma contratto a tempo determinato, si applicano per i 12 mesi successivi le medesime agevolazioni contributive.

Lavoro, bonus assunzione giovani under 36

Arriviamo ora ai bonus INPS 2022 per incentivare l’occupazione e il lavoro delle categorie più svantaggiate: in particolare, nella Legge di Bilancio 2022, sono stati confermati gli sgravi contributivi per le aziende legati all’assunzione di giovani con meno di 36 anni.

Tutti i datori di lavoro che decideranno di assumere un ragazzo con meno di 36 anni nel proprio organico, con contratto a tempo indeterminato, potranno godere – inizialmente – di uno sgravio contributivo pari al 100% per i primi 3 anni dall’assunzione, mentre in seguito il limite di sgravio scende a 6 mila euro.

Gli stessi incentivi e sgravi contributivi si applicano anche a tutte le piccole e medie imprese che nel corso del 2022 assumeranno giovani con contratti di apprendistato di primo livello.

Infine, sempre nell’ottica di favorire le assunzioni e lo sviluppo economico, per tutti i soggetti che nel corso dell’anno decideranno di costituire società cooperative è garantito l’esonero contributivo previdenziale a carico dei lavoratori, entro un limite di 6 mila euro.

Lavoro, bonus assunzione giovani “neet” e donne

Nell’ottica di ridurre il numero di giovani inattivi, ovvero coloro che non studiano, non lavorano e non sono nemmeno alla ricerca di un’occupazione (i cosiddetti neet), sono state stanziate risorse direttamente ai centri per l’impiego affinché vengano perseguite politiche attive per il lavoro destinare alla fascia di età compresa tra i 16 e i 29 anni. 

Nell’ottica del raggiungimento della parità salariale di genere, invece, sono state stanziati altri 50 milioni di euro. Infine, sono stati riservati circa 3 miliardi di euro per il Fondo attività di formazione propedeutiche in vista dell’ottenimento della parità di genere.

Lavoro, bonus assunzione donne: come funziona?

Sempre per proteggere una categoria di lavoratori svantaggiata nella ricerca di un’occupazione – ovvero le donne – la Legge di Bilancio 2021 ha confermato per il biennio 2021-2022 altri bonus per l’assunzione delle risorse femminili.

Così come avvenuto per i giovani, anche alle aziende che assumeranno donne nel loro organico è previsto uno sgravio contributivo fino al 100%, o comunque entro un limite di 6 mila euro annui, valido per i primi 12 mesi dall’assunzione con contratto a tempo determinato.

Un’altra misura a sostegno dell’occupazione femminile e non solo, invece, riguarda l’assunzione di lavoratori over 50 disoccupati da più di un anno, oppure le donne prive di occupazione da almeno 2 anni, che rientrano in categorie svantaggiate. 

L’incentivo varia al variare della tipologia contrattuale scelta dall’azienda: fino a 12 mesi per contratti a tempo determinato, fino a 18 mesi per contratti a tempo indeterminato o in caso di rapporto trasformato. 

Lavoro, bonus decontribuzione Sud: a chi spetta?

Infine, arriviamo alla definizione dell’ultimo incentivo per le assunzioni che è riservato alle aziende del Mezzogiorno: ci riferiamo al bonus decontribuzione per il Sud. Grazie a questo incentivo è possibile spingere le percentuali di occupazione anche nelle aree più svantaggiate d’Italia.

Questa tipologia di bonus assunzione spetta a tutti i datori di lavoro di aziende che siano situate in una delle seguenti Regioni: Abruzzo; Molise; Campania; Basilicata; Sicilia; Puglia; Calabria; Sardegna. 

Qualora il datore di lavoro – nell’arco del biennio 2021- 2022 – decida di assumere risorse come meno di 36 anni di età con contratto a tempo determinato o trasformazione del rapporto a tempo determinato, è previsto lo sgravio contributivo al 100% fino a 48 mesi. Una sorta di bonus assunzione giovani under 36, ma esteso nel tempo.

Lavoro, bonus e sgravi per i percettori del reddito di cittadinanza

Anche i titolari del reddito di cittadinanza considerati occupabili possono godere di bonus assunzione e sgravi contributivi. In particolare, con la modifica della normativa che regola il sussidio grillino, dovrebbe migliorare anche l’occupabilità dei beneficiari RdC.

La Legge di Bilancio 2022 prevede un esonero contributivo (sia previdenziale sia assistenziale) per l’assunzione di percettori del reddito di cittadinanza, pari alla differenza tra le 18 mensilità massime e quelle percepite dal titolare RdC. L’importo non deve essere superiore a 780 euro al mese, per un periodo di tempo non inferiore a 5 mesi.

Per conoscere tutte le novità sull’obblio di Green pass e reddito di cittadinanza puoi leggere il nostro articolo dedicato.

Laura Pellegrini
Laura Pellegrini
Redattore, classe 1998.Sono veronese di nascita e milanese d'adozione. Mi sono Laureata in Comunicazione e Società presso l'Università degli Studi di Milano e sono da sempre appassionata di giornalismo e attualità. Entrata nel mondo dell'informazione grazie a uno stage curricolare, ho svolto per due anni l'attività di redattore e social media manager. Attualmente collaboro da remoto con Trend-online, la testata grazie alla quale ho lanciato il mio primo e-book, e con altre testate per la sezione di attualità. La mia ambizione principale è quella di costruire una carriera internazionale.
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