Trovare lavoro, ecco come farlo online!

Cercare e trovare lavoro, una vera e propria impresa. La ricerca oggi avviene online, attraverso l’utilizzo di social e bacheche di annunci. Questa è l’epoca in cui la gran parte del lavoro viene veicolato in rete, una tendenza agevolata dalla costante digitalizzazione e dalla complicità della situazione venutasi a creare con la pandemia. Capiamone di più

Image

Cercare e trovare lavoro, una vera e propria impresa. La ricerca oggi avviene online, attraverso l’utilizzo di social e bacheche di annunci. 

Stando ai risultati dell’indagine svolta da Work Trends Study 2021 di Adecco e Università Cattolica, un 58,6% degli addetti alla selezione del personale scruta quei canali, ritenendoli un primo funzionale approccio. Diversamente, a precipitare sono i siti delle aziende, vagliati come efficaci solamente dal 34,1% degli utenti coinvolti.

Valerio Villani, in un video caricato sul suo canale YouTube, ci rivela i 7 migliori siti dove trovare lavoro online:

La ricerca del lavoro, siti vs annunci

Nella maggior parte dei casi è lì, con ogni probabilità in alto a destra, occorre solo cercarla e compare. Una icona piuttosto minuta posta sulla home page dei siti aziendali, una figura che lancia un segnale visivo accattivante, “lavora con noi”. Talvolta ci si imbatte in posizioni aperte, mentre più frequente la richiesta di recapitare digitalmente il proprio curriculum

Ma non ci si lasci ingannare dalle apparenze. Coloro che amministrano il pacchetto delle risorse umane, sono i medesimi che non di rado si occupano della pagina, non considerandolo come realmente adeguata per inquadrare l’aspirante perfetto. 

Sarà senz’altro più efficiente l’affidamento alla navigazione in rete, bazzicando tra le bacheche degli annunci o su Linkedln, il totem per antonomasia per quel che riguarda il lavoro dei professionisti, il terreno di caccia di recruiter bramosi di candidati, un social che col trascorrere degli anni ha ottenuto favori più crescenti, a farne le spese Facebook e Instagram.

Ricerca del lavoro, le strade più battute

Questa è l’epoca in cui la gran parte del lavoro viene veicolato in rete, una tendenza agevolata dalla costante digitalizzazione e dalla complicità della situazione venutasi a creare con la pandemia.

E così l’Università Cattolica di Milano e Adecco, azienda dedita alla selezione del personale, hanno tracciato una strada al fine di carpire quali siano i canali social considerati per la maggiore da recruiter e potenziali aspiranti. 

I risultati di questa indagine sono raccolti nel “Work Trends Study 2021”. D’altronde ci sarebbe da dire quanto la pandemia non abbia fatto altro che fomentare le opportunità di essere assunti o ricercare un posto di lavoro sul e attraverso il web. 

Il web sembrerebbe il “luogo” più gettonato per avanzare la propria proposta di assunzione, in rete si trovano gli annunci ed è ancora in rete che hanno luogo le selezioni iniziali, tramite colloqui su Zoom ed esercizi ad hoc da svolgere online.

A parlare chiaro ecco le cifre: il 70% dei potenziali aspiranti e all’incirca il 30% dei leader delle risorse umane, stando all’analisi compiuta, sostiene di avvalersi del web per oltre la metà del tempo riservato alla spasmodica ricerca del lavoro e allo screening degli aspiranti.

Ricerca del lavoro, social migliori e dove trovarli

Ciò nondimeno, stando all’indagine e ai suoi risultati, se l’exploit del digitale nella operazioni di ricerca di un lavoro è attualmente una cosa ormai conclamata, i differenti canali riscontrano in maniera evidente un effetto alquanto differenziato tra loro. 

Vanno esaurendosi nella graduatoria i siti delle aziende. Mancano di creatività e potenziale attrattivo. Benché vengano prediletti dal 70% dei potenziali aspiranti, gli addetti alla selezione che se ne avvalgono risultano essere solamente il 41%. 

Ci sono delle ragioni particolari? Sono stimati come scarsamente funzionali. Ad attrarre l’attenzione degli addetti ai lavoro saranno semmai le bacheche di annunci, il viatico più efficiente, stando prorpio ai recruiter, che non snobbano nemmeno i celebri social media.

Occorre però prestare attenzione, la considerazione differisce da social a social. Facebook e Instagram  nel corso del 2019 erano impiegati in questi termini rispettivamente dal 31% dei selezionatori e dal 10% di chi si candidava,oggi vanno calando al 27% e all’8%, al contempo LinkedIn impenna dal 57% al 66%.

La ricerca del lavoro e la valenza dei social network 

A spiegarlo ci pensa Stefano Camerini, Head of costumer attraction di Adecco

Una percentuale superiore al 30% dei selezionatori è convinta che la valutazione online del potenziale aspirante si possa rivelare un dettaglio quanto mai essenziale nell’intero iter di selezione.

Dai canali social si possono rintracciare il rodaggio professionale e le varie competenze attraverso i contenuti dei post, ma finanche attraverso inclinazioni personali, commenti di altre persone, fotografie, una serie di elementi che possono aiutare a delineare un profilo più dettagliato del candidato.

Un altro fattore di forte interesse è lo standard di formazione di quanto si avvalgano dei social per scovare un lavoro: si comincia dal 46% di chi dispone di una qualifica professionale, al 53% di chi conta un diploma di scuola secondaria, fino all’81% di chi può vantare un master.

Il futuro e la ricerca del lavoro

Una panoramica la concede  Ivana Pais, docente di Sociologia economica nella facoltà di Economia dell'Università Cattolica. La crisi sanitaria con tutto ciò che ne è derivato, come detto, ha dato un notevole impulso all’adozione di dispositivi digitali all’interno dell’universo del lavoro e questo abbraccia naturalmente anche il mondo del social recruiting.

In questo momento si denota uno sviluppo quantitativo dell’affidamento a tali mezzi digitali da parte di addetti alla selezione e aspiranti, senza che simile processo abbia attualmente dato inizio a una vera e propria conversione risolutiva delle pertinenti strategie e metodologie di utilizzo. 

Nei mesi che verranno si sarà in grado di stimare il rafforzamento di queste pratiche e la loro collisione nei disegni di incontro tra richiesta e proposta di lavoro. 

Questo è uno degli aspetti più complessi del mercato del lavoro del nostro Paese.

Ricerca del lavoro, l’importanza del web

A incrementare la fiducia nella rete per quanto riguarda le giornaliere attività di ricerca del lavoro, è nella gran parte dei casi l’opportunità di fare riferimento a società di lavoro attendibili e aventi una rinsaldata dimestichezza nell’ambito.

Siamo di fronte a realtà che sono in grado di offrire sul piatto un progetto immediato capace di agevolare la l'incontrarsi fra domanda e offerta. In questo modo si sostiene l’ottimizzazione dell’iter processuale di ricerca tramite la potenziale circostanza di selezionare le proposte anche dal in una prospettiva che guardi alle formule contrattuali.

Prendiamo ad esempio il caso di Adecco. La società propone una piattaforma digitale interamente riservata agli annunci di lavoro, un ambiente online garantito ed efficiente.

Questo comporta da una parte, maggiore facilità per il recruitment da parte delle imprese, dall’altra un maggiore immediatezza nella ricerca di un lavoro da parte dei fruitori. L’intero iter, vantando una composizione estremamente compiuta, capace di fornire le risposte necessarie a chiunque ne avesse bisogno. 

La ricerca del lavoro passa da portali ad hoc

Del resto, a invogliare i potenziali aspiranti a consultare i comunicati di lavoro online, è principalmente l’opportunità di interpellare portali in grado di appagare le tante attese di innumerevoli tipologie di lavoratori: non si tratta solamente di chi si trovi a caccia del suo primo impiego, ma pure di quanti si sentano preparati a fare fronte a un nuovo confronto o a ributtarsi nella mischia investendo magari in una nuova attività

D’altronde non è casuale il fatto che ciascuna delle offerte tenga di frequente conto di tali e molteplici elementi, garantendo finanche approfondimenti sulle offerte d’impiego riservate categorie protette.

Ovviamente, per ottenere l’accesso a innumerevoli offerte, tutte comunicate seguendo le inclinazioni del personale profilo professionale, basterà unicamente andare a inserire il territorio in cui si ricerca il lavoro e la tipologia professionale oggetto della disamina.

Talvolta ci sono circostanze in cui è pensabile conoscere con anticipo se esistano imprese predisposte ad assumere, questo andando a visualizzare ciascuna delle posizioni aperte e nell’eventualità effettuando una registrazione per ricevere informazioni qualora una società ricercasse proprio una figura professionale simile.

Offerte di lavoro sul web: le figure professionali più richieste

Allo stato corrente, le offerte di lavoro che sul web sono capaci di dare risposte a domande in costante aumento fanno riferimento tutte a fondamentali settori della produzione. 

La testimonianza viene da una panoramica concessa proprio dal Gruppo Adecco. L’azienda ha effettuato uno screening sulle figure professionali più richieste dalle società, delineando una immagine delle professioni in maggior misura ricercate dall’azienda. 

Nella fattispecie, tra i settori professionali che dominano nella rivendicazione di personale presenziano di gran lunga:

• La logistica;

• L’universo della ristorazione;

• Il comparto delle vendite;

• L’industria meccanica e tessile;

• Il settore dell'informatica.

Nel dettaglio, tra le figure professionali maggiormente in voga dobbiamo distinguere magazzinieri e autisti, mentre per quel che concerne il totale settore Horeca, lo sviluppo abbraccia essenzialmente il personale qualificato nel dirompente settore delle cerimonie, e particolarmente gli operatori di sala.

Notevoli i riscontri che vanno registrandosi nei settori dei call center e delle pulizie, senza prendere atto delle istanze di incaricati alla cyber security: una divisione che si palesa parecchio intrigante, anche per quelle che saranno le pretese di un ormai prossimo domani.

Al momento, tuttavia, ad riscuotere risultati piuttosto apprezzabili in quanto a occupazione, sia quella presente sia quella imminente, pare essere particolarmente il settore della trasformazione energetica, che col passare del tempo potrebbe coinvolgere la forza lavoro in maniera trasversale.

Un percorso che conterà per di più piuttosto a breve la gran parte delle società dare avvio a notevoli procedimenti di riconversione, che se da un lato sanciranno il tramonto di diverse mansioni, dall’altro ne andranno a forgiare delle nuove.