Lavoro e giovani: ecco i settori strategici del 2022!

Nel 2022 il lavoro per i giovani non è scontato come lo era nelle generazioni precedenti. Eppure, alcuni settori sono strategici per il 2022, ecco quali!

Le giovani generazioni spesso si trovano in difficoltà nell’orientarsi in un mercato del lavoro sempre più complesso, soprattutto nell’ultimo periodo storico, con l’arrivo della pandemia. Il lavoro spesso è disomogeneo, costituito da moltissimi contratti instabili per le giovani generazioni, a termine o con forme contrattuali che prevedono stage o tirocini per un tempo superiore al dovuto.

L’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro è piuttosto complesso negli ultimi anni, tuttavia dall’altro lato della medaglia si sono sviluppati largamente alcuni settori che potrebbero essere strategici per un giovane italiano, per trovare una stabilità lavorativa nel tempo. Come riporta in un articolo Ilsole24ore.com, l’Italia vince il record in Europa come paese più anziano:

“L’Italia è attualmente il Paese più anziano dell’Unione europea[1], e questa caratteristica demografica si riflette anche sull’occupazione: la quota dei giovani sul totale degli occupati nel nostro Paese è infatti la più bassa d’Europa.”

La demografia del paese non va a vantaggio delle giovani generazioni, e secondo gli ultimi dati, sono in discesa anche le nuove nascite. I giovani italiani che lavorano sono solo il 33% rispetto al totale dei cittadini che lavorano, una quota più bassa rispetto alle medie europee.

Tuttavia in molti casi il lavoro non è sinonimo di stabilità economica per queste fasce di popolazione, e le cause sono molteplici. Dall’altro lato della medaglia però, alcune professioni e alcuni settori lavorativi vengono considerati come più vicini ai giovani italiani, per cui è possibile trovare una stabilità lavorativa. Nell’articolo, tutte le informazioni.

Giovani e lavoro: il digitale

Quando si parla di giovani e lavoro, subito si pensa ad uno dei settori che per eccellenza trova impiegati i giovani, ovvero il digitale. I lavoratori italiani di giovane età sono spesso impiegati in professioni in cui è indispensabile conoscere le tecnologie e il digitale.

Si tratta di ampie possibilità lavorative, per i giovani esperti nell’uso del computer e tecnologie similari. Dai programmatori ai web designer, dagli informatici ai copywriter, dai social media manager esperti nella gestione degli account social aziendali, fino agli assistenti virtuali.

Con il web i cittadini italiani giovani possono iniziare carriere anche ben retribuite, come dipendenti di aziende accreditate, oppure come autonomi con Partita Iva. Il digitale è uno dei settori che negli ultimi anni ha avuto una crescita maggiore, da un lato grazie alla crescente digitalizzazione e all’impiego di nuove forme organizzative nelle aziende, con il supporto di tecnologie e di internet.

Dall’altro lato negli ultimi anni si è diffuso largamente lo smart working, che ha portato i cittadini di tutte le età a doversi aggiornare per poter lavorare da casa utilizzando programmi web e per pc. Lo smart working è ancora una scelta utilizzata sia per la prevenzione del contagio da Covid-19, sia per la semplicità organizzativa di alcune mansioni da remoto.

Il digitale è sicuramente uno dei settori principali a cui un giovane si rivolge quando sta cercando un lavoro, e spesso porta anche a guadagni di sicuro interesse. Il mercato del lavoro digitale è molto competitivo ancora nel 2022, e molti giovani possono affacciarsi a realtà aziendali già organizzate, oppure decidere di proseguire in modo autonomo attraverso l’apertura di una Partita Iva.

A questo proposito, il regime forfettario consiste in uno strumento fiscale molto vantaggioso per i giovani e le nuove attività digitali.

Giovani e digitale: quanto si guadagna

Nel digitale i guadagni possono essere anche molto diversificati, in base al tipo di mansione, alla tipologia di azienda per cui si lavora, e in base alla professionalità del giovane. Gli stipendi possono essere corrisposti attraverso contratti di lavoro subordinato che prevedono diversi compensi, e possono arrivare anche intorno a 1.800-2.000 euro mensili.

In alcuni casi le cifre possono essere anche più alte, e mentre in un lavoro dipendente i lavoratori seguono gli stipendi erogati in base ai contratti, per i professionisti autonomi le cifre possono variare e salire anche di molto. Lo stesso vale per chi lavora con gli strumenti della programmazione informatica, oppure con i social media, o ancora con la scrittura per il web.

I guadagni possono variare di molto anche per chi inizia a lavorare con Youtube: in questo caso il giovane può tentare la strada della produzione di contenuti per il web, e ottenere un discreto seguito. Youtube paga in base alle visualizzazioni ottenute, quindi in alcuni casi si può arrivare anche ad un risultato molto soddisfacente.

In questo caso il percorso per la crescita tuttavia non è lineare: i guadagni dipendono dall’apprezzamento degli utenti dei contenuti proposti con video appositi, e spesso sono necessari diversi tentativi, e l’impiego di parecchio tempo prima di riscontrare risultati soddisfacenti.

In alcuni casi, se le cose vanno bene, si possono guadagnare anche somme interessanti, non solamente dalla creazione di contenuti, ma anche dalla collaborazione con aziende e imprese tramite la pubblicità e la sponsorizzazione di prodotti sul web.

Giovani e lavoro: il settore dello sport

Il settore dello sport è un altro di quei settori che attirano molto i giovani, in tutte le sue sfaccettature. Dai giovani che svolgono uno sport ad alti livelli, agli allenatori, fino ai personal trainer e ai lavoratori delle palestre. Moltissimi giovani negli ultimi anni si sono reinventati seguendo corsi appositi e lavorando a contatto con i cittadini per garantire l’attività fisica anche in periodi di lockdown.

Alcuni hanno creato canali web, anche con il supporto dei social network, per seguire da remoto l’allenamento all’interno delle case, nei momenti di maggiore sedentarietà dovuti ai lockdown o alle quarantene.

Anche se per le palestre e le piscine sono arrivati periodi non positivi in termini di fatturato, anche a causa delle chiusure, sono ancora moltissimi i giovani che si rivolgono al settore dello sport per ottenere un lavoro stabile.

Le possibilità anche in questo senso sono davvero molte, senza contare che numerosi cittadini possono lavorare seguendo i grandi eventi sportivi organizzati ogni anno nel paese. In questo senso il settore sportivo garantisce lavoro anche nell’organizzazione stessa di questi eventi.

Giovani e lavoro: la ristorazione

Ancora una volta la ristorazione si attesta tra i principali settori in cui i giovani cercano lavoro. Per l’Italia la cucina è uno dei settori più redditizi, e anche più conosciuti all’estero. Lavorare nella ristorazione può significare lavorare in un bar, un ristorante, oppure anche lavorare presso navi da crociera in viaggio, hotel e resort.

La ristorazione è un settore che garantisce lavoro a moltissimi cittadini soprattutto di giovane età, una sorta di “porto sicuro” per chi sta cercando una occupazione. Anche questo settore è stato coinvolto dalla crisi negli ultimi anni, sopraggiunta con la pandemia, e a causa delle restrizioni dovute alla limitazione del contagio.

La ristorazione ha registrato in alcuni periodi un crollo del fatturato, che in alcuni casi ha portato alla chiusura delle attività. Tuttavia per il 2022 le previsioni sono positive: la ristorazione in Italia è un settore in ripresa, come conferma anche in articolo di Repubblica.it:

“In ottobre, però, la piattaforma ha registrato il record assoluto di prenotazioni: +31% rispetto allo stesso mese del 2020 e +5% rispetto al 2019.”

L’aumento delle prenotazioni è un buon segno per l’intero settore, che può offrire lavoro ai giovani anche in questo periodo storico: dalla mansione di cuoco a quella di barista o addetto sala, cameriere o addetto alla cassa. Il settore legato al cibo italiano è conosciuto in tutto il mondo, e i ristoranti rinomati nella penisola sono moltissimi. 

I giovani interessati a queste posizioni lavorative possono presentare la propria candidatura direttamente al proprietario dei ristoranti, oppure utilizzare alcuni siti di ricerca di lavoro per individuare nuovi posti di lavoro disponibili e candidarsi.

Giovani e lavoro: i sostegni dello stato

Per il lavoro dei giovani lo stato ha introdotto per il 2022 diversi incentivi e sostegni mirati all’inserimento nel lavoro. L’obiettivo è quello di ridurre i giovani non occupati, che non stanno lavorando né seguendo un corso di studi. Si tratta di giovani senza lavoro che sono aumentati a causa della pandemia, e che in molti casi hanno perso il lavoro a causa della situazione pandemica.

Da un lato viene rifinanziato e potenziato il piano “Garanzia Giovani” che conduce all’inserimento lavorativo dei giovani attraverso piani personalizzati di formazione, con stage e tirocini. Dall’altro lato lo stato incentiva le aziende a procedere con assunzioni stabili, a tempo indeterminato, per i giovani.

Si tratta a questo proposito di una misura che prevede l’eliminazione dei contributi a carico delle imprese, in termini previdenziali, con l’assunzione a tempo indeterminato. Questo vuol dire che le aziende che procedono all’assunzione di un giovane (o di una donna) a tempo indeterminato possono essere esonerati dal pagamento dei contributi INPS su questi lavoratori per un certo periodo di tempo.

Questa misura coinvolge sia i nuovi contratti a tempo indeterminato, sia la trasformazione di un contratto a tempo determinato in uno indeterminato. Si tratta di sostegni che sono stati introdotti non solamente per incentivare l’assunzione stabile dei giovani italiani presso le aziende, ma anche per le donne e per i cittadini provenienti da aziende in crisi.

Queste misure sono disponibili per le aziende che provvedono ad assunzioni senza termine, che possono accedere ai vantaggi di decontribuzione per alcuni anni. Oltre a queste misure, per il 2022 lo stato ha introdotto anche nuove modalità per poter usufruire del reddito di cittadinanza, che molti giovani hanno chiesto negli ultimi anni per sopperire alla mancanza di lavoro.

In questo senso vengono istituite nuove iniziative per l’inserimento lavorativo, e la misura viene posta sotto un maggiore controllo negli accessi, per garantire che il sostegno venga erogato solamente a chi ne ha davvero bisogno, e con la prospettiva di inserimento lavorativo.

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