Lavoro 2022, maggiori occasioni di business dopo la pandemia

Lavoro 2022, è chiaro che la pandemia ha messo in crisi l'economia, attualmente in diversi settori, si stanno affrettando a creare opportunità di business per il futuro, le quali, si rafforzeranno nel nuovo anno divari più ampi tra le piccoli e grandi aziende.

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Come sarà il lavoro dopo il coronavirus? Attualmente, questa è la domanda che si sente più di continuo negli ultimi anni. Gran parte dei lavoratori si sentono minacciati e alla parola futuro non ci si pensa quasi più. 

Oggi ci si pensa solo al presente e a come arrivare a fine mese. 

Anche perché è impossibile dire con precisione come sarà il settore del lavoro dopo il coronavirus, dal momento in cui non è chiaro cosa si intende per il "dopo".

Le crisi trascinano tante domande per il futuro, ed è quello che ha fatto il Covid, ha messo con le spalle al muro il mondo lavorativo, creando insicuezze, dubbi e stravolgendo diversi settori dell'economia. 

In un contesto globalizzato come quello attuale, e l'improvvisa emergenza, ha fatto si, che numerose attività economiche, colte alla sprovvista per colpa della diffusione del virus, sono state costrette a riorganizzare i modelli delle aziende. 

Numerose aziende hanno chiuso, altre hanno dimezzato il personale, altre ancora hanno messo i propri dipendenti a cassa integrazione, ma le acque si calmeranno, e diversi aspetti del mondo del business ci attendono.

Nel 2022 ci attende una ripresa lavorativa e crescita dell'occupazione, avremo un recupero di 531 mila posti di lavoro, il tasso di disoccupazione dopo un picco del 10.7% tornerà a scendere con la chiusura del 2022 del 9.3% (al di sotto del pre-covid).

La McKinsey Global Institute, la famosa multinazionale di consulenza strategica leader al mondo per quota di mercato.

James Manyika e Sven Smit sono co-presidenti e consiglieri, hanno pubblicato un statistica del lavoro dopo il COVID-19 per valutare l'impatto duraturo della pandemia sulla domanda di lavoro, oltre alle competenze necessarie che ci vogliono per la forza lavoro richieste nei paesi con diversi modelli economici e di mercato del lavoro.

Nel 2022 subentrerà un nuovo mercato, con una specifica selezione di professionisti competenti e qualificati.  Un mercato dove i lavoratori dovranno stare a passo con la tecnologia sempre in evoluzione. 

Tale analisi, è dovuta dai dati e le previsioni occupazionali nel periodo 2019-2023 contenuti nell'annuale rapporto del sistema informativo Excelsior confezionato da Unioncamere e Anpal

Sottolineando, che da oggi al 2022 serviranno 2,5 milioni di nuovi lavoratori, (tra dipendenti e autonomi) oltre il 70% di forza lavoro con competenze tecniche e specialistiche. 

Il business che cambia 

Il business è in continuo aggiornamento e si mette a passo con i tempi, se prima il business aziendale era la ristorazione, ora è certamente il delivery.

Il delivery, significa: Consegna o distribusione, principalmente di beni in ambito commerciale. Ragiona sulla realizzazione di un prodotto confezionato e distribuito in un tempo limitato. 

Già negli Stati Uniti una statistica riporta un terzo delle persone a consumare il pasto fuori casa. Di conseguenza, le grandi compagnie che producono cibi biologico, hanno visto i ricavi salire del 30%.

Infatti, secondo il FIPE (Federazione italiana dei pubblici esercizi) il 14.5% dei ristoranti si è equipaggiato con i servizi di delivery. 

FIPE, ha anche lanciato un'interessante piattaforma tutta sua ristoacasa con la funzionalità di dare visibilità ai ristoranti che offrono il servizio, l'unico che permette loro di lavorare, che conta già oltre 1000 esercizi attivi. 

Altre novità riguardano la mobilità. 

Il trasporto pubblico, potrebbe subire degli aspetti negativi per quanto riguarda il distanziamento sociale. Invece, in aumento, decisamente, il business della micromobilità elettrica.

Grazie ai bonus e agli incentivi statali, il mercato dei monopattini elettrici e della bicicletta con pedalata assistita è il candidato ideale di un business in aumento. 

Anche nello sport ci sono stati dei cambiamenti, considerato che gli allenamenti di massa nelle strutture sportive più piccole fanno temere la chiusura, molti personal trainer, provano a organizzare le loro attività online.

Tanti offrono anche lezioni gratuite con il fine di crearsi un portfolio di clienti oltre a crearsi un vantaggio competitivo che, a seguire potrebbe trasformarsi in un reddito nei prossimi mesi. 

Troviamo anche nella moda altre novità, numerosi competitors che lavorano per personalizzare quello che, ad oggi, è diventato l'accessorio più venduto negli ultimi tempi, "la mascherina" utile per il distanziamento sociale.

Diversi brand piccoli/medi si impegnano a renderla alla moda e sostenibile

Abbinandola anche ai vestiti dei manichini esposti nelle vetrine e, nel periodo estivo, persino ai costumi, fino a creare abbinamenti destinatari di numerosi like sui social. 

Inoltre, le imprese digitali, cercano risorse con competenze informatiche e matematiche per i lavori digitali. 

Quindi, esperti nelle analisi dei dati e nel campo della sicurezza informatica e dell'intelligenza artificiale. 

I lavori legati alla tecnologia, ovviamente, sono all'apice della lista dei lavori più ricercati, il lavoro più richiesto al momento è la figura dello sviluppatore di software.

Oltre alla figura di manager nel campo socio-sanitario, tra infermieri professionisti e assistenti per la cura della persona a domicilio. 

Le imprese e i lavoratori si sono adattati con rapidità, pur con estrema difficoltà.
Non è facile prevedere quanto ne rimarrà una volta superata la pandemia, ma il lavoro a distanza contribuirà a cambiare in modo permanente l’organizzazione del lavoro. 
Secondo una ricerca, negli Stati Uniti un lavoro a distanza potrà rappresentare circa un quinto del totale delle giornate lavorate.
Un sondaggio online dell’OCSE spiega che per manager e dipendenti sarebbero preferibili da tre a quattro giorni di tele-lavoro alla settimana sia per la performance dell’impresa sia per il benessere dei dipendenti. 
L’adozione del lavoro agile su base stabile, avrà conseguenze rilevanti sul piano distributivo. Si calcola che negli Stati Uniti il lavoro agile possa essere una concreta possibilità per il 40% dei lavoratori, ma la proporzione effettiva varierà considerevolmente tra paesi e settori.
Il lavoro in Italia è profondamente cambiato negli ultimi anni,  lo stato di emergenza che ha procurato la pandemia e i suoi mutamenti si prospettano non meno radicali. La frammentazione dei rapporti di lavoro non si arresterà.
Considerato che la quota di chi ha un impiego stabile, permanente e a tempo pieno, si è gradualmente ridotta, 
per non parlare del fatto che molti giovani ancora, dovranno entrare nel mercato del lavoro. 

Linkedin, al fronte

Sicuramente una delle piattaforme più importanti che può aiutare la ricerca del lavoro, è sicuramente linkedin, rivela i lavori più ricercati, le competenze che ogni utente registrato possiede e le aree geografiche dove si concentra gran parte delle nuove figure professionali richieste. 

Linkedin è stato lanciato nel 2002 da Reid Hoffman, un imprenditore con un lungo trascorso nel mondo delle big tech, il servizio si è improntato fin dal primo momento per essere destinato a un mercato business. 

Infatti, offre ai propri utenti la possibilità di fare rete con altri professionisti del proprio settore; sviluppare, far conoscere e migliorare il proprio brand personale;  incrociare domanda e offerta di lavoro.

Contiamo almeno 756 milioni di iscritti in tutto il mondo, di cui 14 milioni di iscritti solo in Italia.

Soprattutto fra i giovani, l’utilizzo della piattaforma è legato all’ambito mobile e ha registrato un aumento dal 3 al 54% grazie alla piattaforma. 

Per non parlare del vantaggio istantaneo di accesso dello smartphone è dato dal fatto che, secondo Linkedin, il 44% dei membri ha difficoltà a tenere d'occhio gli annunci con costanza, ma chi invia la candidatura il primo giorno ha il 10% di possibilità in più di ottenere un lavoro.

Secondo i dati del report Digital 2021; sono numeri importanti che lo posizionano nella classifica dei social network più famosi del momento, oltre a sottolineare come più di 40 milioni di persone ogni settimana lo utilizzino per cercare lavoro e almeno cinque su sei vengono assunte tramite LinkedIn.

Inoltre, offre un’analisi dettagliata sulle figure professionali e i settori lavorativi che hanno registrato una crescita maggiore durante l’ultimo anno.

L'obiettivo di Linkedin, è quello di aiutare i professionisti di qualsiasi settore del business e far imparare nuove competenze per intraprendere ulteriori percorsi professionali. 

Da specificare che linkedin, ha chiamato la categoria nella ricerca Lavori Emergenti, per il cambiamento del business durante l'ultimo anno dovuto alla pandemia. 

Di conseguenza, i lavori più richiesti con maggiore numero sono; 

  • Campo dell'istruzione; 
  • Campo della medicina specializzata;  
  • Campo marketing digitale; 
  • Campo nei servizi creativi; 
  • Campo supporto clienti; 
  • Campo del settore assicurativo; 

Questi, sono i lavori che hanno registrato un aumento di domanda negli ultimi anni in Italia. 

E' chiaro che per alcuni di queste figure lavorative non c'è bisogno di un percorso di studi avanzato, quindi, chi era alla ricerca di un nuovo lavoro, ha sfruttato questa alternativa per cambiare la sua carriera. 

In tutto ciò sarebbe molto più difficile a tratti addirittura impossibile senza le nuove tecnologie, il rapporto umano resta alla base di tutto ed è nostro compito riuscire a conservarlo, anche lavorando in modalità smart working. I prossimi mesi sicuramente non saranno facili per chi cerca opportunità di lavoro.

Ma prima di lasciarsi scoraggiare, bisogna tenere presente che anche in questo tempo difficile ci sono e ci saranno sempre aziende in grado di continuare ad assumere, sicuramente con difficoltà maggiori, ma sarà grazie alle aziende che continueranno a crescere che il Paese non si fermerà.

Da sottolineare che il tutto è ancora in cambiamento costante, creando a sua volta, nuove opportunità lavorative. Quindi non bisogna demordere, credere di più nelle proprie competenze e soprattutto nelle aziende.