Legge 104: Draghi annuncia nuove agevolazioni! Ecco quali

La Legge 104 è un supporto assistenziale che è stato cruciale durante la pandemia, e tutt'ora è richiesto, visto l'andamento della curva. Per questo il governo Draghi ha annunciato delle nuove agevolazioni per tutti i percettori.

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La Legge 104 si arricchisce di nuove agevolazioni.

Questo è quanto annunciato dal Governo Draghi, in merito alle nuove disposizioni dell'amministrazione per tutti coloro che soffrono di disturbi disabilitanti. E anche per chi ne ha la responsabilità medica e assistenziale, cioè i caregiver.

Anche Mondo Pensioni ha voluto approfondire la questione, in merito anche al rimborso che puoi richiedere.

Le agevolazioni che riguarderanno i percettori della 104 riguarderanno non solo quelle relative al possesso e alla manutenzione della macchina, ma anche le esenzioni e la riduzione del ticket.

E non solo. Vedremo insieme anche come ottenere agevolazioni extra in caso di caregiver ma con lavoro part-time.

Ma prima facciamo un ripasso di questa legge.

Legge 104: ecco cos'è e cosa prevede

La Legge 104/1992 è una norma nata come rinnovo e semplificazione di una serie di supporti e agevolazioni già previste per tutti coloro che hanno subito in sede lavorativa di una patologia invalidante tale da impedirgli il proseguo dell'attività lavorativa.

Già questa disposizione la fa distanziare dall'invalidità civile, che invece riguarda le persone che hanno subìto una patologia invalidante nella propria vita quotidiana, senza ulteriore coinvolgimento lavorativo.

Nel loro caso sono già previste delle agevolazioni, ma solo secondo quanto previsto dalla norma.

Nel caso della 104, si parla generalmente di supporti che, col tempo, sono aumentati e hanno cominciato a garantire anche dei bonus per chi li assiste in mancanza di assistenza domiciliare efficiente. Sto parlando dei caregiver, coloro che, specie durante la pandemia e le varie chiusure, hanno dovuto supportare l'ammalato, anche a costo di perdere il proprio posto di lavoro.

O di perdere il proprio caro in caso di mancate cure e controlli, visto che il Covid purtroppo è un'infezione che non lascia molta possibilità di sopravvivenza a chi è nella categoria delle persone fragili, tipo le persone con problemi cronici o con immunodeficienza.

Anche per loro ci sono degli aiuti, anche per la loro mansione, full time o part time che sia.

Legge 104: ecco cosa cambia con Draghi!

Il cambiamento nella Legge 104 con Draghi non è stato strutturale, perché gli unici cambiamenti che ci sono stati sono solo a livello di agevolazioni.

Sono stati aggiunti dei benefici ulteriori sia per chi soffre di patologie disabilitanti sia per chi assiste a livello sanitario e umano questi soggetti, cioè i caregiver.

In particolare per questi ultimi il Governo Draghi ha proposto degli incentivi e dei supporti extra, in particolare per tutti coloro che lavorano e rischiano, con questa attività di supporto, di perdere il proprio posto di lavoro o, in alternativa, lasciare il proprio caro in balìa della malattia e dell'alienazione.

Questi due eventi purtroppo si sono verificati spesso durante la pandemia da Covid, in particolare durante il primo lockdown, in cui tutti sono stati pressoché lasciati alla mercé della crisi sanitaria.

E quindi dell'impossibilità di farsi seguire dagli addetti o specialisti del Servizio Sanitario Nazionale, perché già impegnato nell'esplosione di casi e di ricoveri.

Pertanto, ai caregiver già il Governo Conte II aveva disposto un extra in merito ai giorni di permesso che potevano richiedere per l'assistenza medica e il supporto umano, passando dai tre giorni di permesso mensili ai dodici giorni. Anche se venne proposto dall'allora governo soltanto in misura eccezionale, a maggio 2020, sperando che fosse solo un evento sporadico e non ci fosse stato bisogno di ripetere simili situazioni.

E invece il destino ha voluto diversamente. Per questo Draghi ha provveduto a stabilirlo in maniera definitiva.

Legge 104: agevolazioni per i caregiver! Ecco quali

L'extra di cui parliamo è l'aumento stabile dei giorni di permesso che i caregiver della Legge 104 possono richiedere per la propria attività lavorativa, oltre al fatto di poter essere messi in smart working nel caso in cui sussistono le condizioni di rischio di contagio.

La faccenda dello smart working è tutt'ora alquanto malvista dal Governo Draghi, in particolare da alcuni esponenti della maggioranza e del Gabinetto, quali il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che già a settembre 2021 aveva decretato la sospensione per il settore della pubblica amministrazione.

In realtà, con l'esplosione dei casi Covid a fine dicembre, causa nuova variante Omicron, il Governo Draghi non solo ha provveduto a prororgare lo stato di emergenza sanitario, con nuova scadenza il 31 marzo 2022, ma ha anche disposto lo smart working nell'eventualità in cui ci sia il rischio effettivo di contagi in luogo di lavoro.

Tutto ciò potrà essere richiesto dal proprio datore di lavoro, e questo riguarda sia il caregiver sia il soggetto affetto da disabilità.

Addirittura, il soggetto affetto da disabilità potrà richiedere una serie di permessi retribuiti che possano superare anche la metà delle ore lavorative previste, senza alcuna decurtazione di stipendio.

Semmai il problema potrebbe sorgere in caso di lavoro part-time, che prevede in effetti:

  • 12 giorni di permesso se hai un contratto part-time di tipo verticale;
  • 3 giorni di permessi se hai un contratto part-time di tipo orizzontale.

Per la cronaca:

  • il tipo verticale è quando sei obbligato a lavorare solo alcuni giorni alla settimana, purché a tempo pieno.
  • il tipo orizzontale è quando sei obbligato a lavorare tutti i giorni feriali anche se a tempo ridotto.

Legge 104: cosa altro provede questa norma con Draghi?

Oltre ai permessi di lavoro, ci sono ulteriori agevolazioni che può richiedere sia il caregiver sia la persona diversamente abile.

Per i caregiver rimane la possibilità di richiedere il pre-pensionamento grazie alla cessione del Governo Draghi a far rientrare la categoria all'interno di quelle tutelate dall'Ape Sociale, che prevede pero:

  • avere almeno 35 anni di contributi INPS maturati;
  • avere almeno 58 anni d'età come lavoratrice dipendente (pubblico o privato che sia);
  • avere almeno 59 anni d'età come lavoratrice autonoma.

Ovviamente la copertura dell'Ape Sociale è stata oggetto di diverse critiche all'interno della maggioranza di governo, a causa delle varie rimostranze delle associazioni di categoria per la mancata aggiunta di altre categorie al prepensionamento.

Pertanto il terreno dell'Ape è ancora oggi abbastanza instabile, e forse nel corso dell'anno sarà soggetto a ulteriori modifiche, anche per quanto riguarda la categoria dei caregiver.

Legge 104: bonus caregiver e altre agevolazioni per i genitori!

Sempre i caregiver potranno beneficiare di un bonus, se assistenti e genitori di un figlio con una malattia disabilitante di media, grave o gravissima entità, grazie al programma Home Care Premium.

Si parla di un bonus che va da 1.050 euro per chiunque presenti un'attestazione ISEE di minimo 8.000 euro annui, per poi ridursi progressivamente di scaglione in scaglione, fino al reddito massimo di 40.000 euro annui, oltre il quale perdi l'accesso.

Per quest'ultimo si potrà avere accesso soltanto se si ha al momento della domanda un contratto di lavoro attivo e l'accordo riconosciuto a seguito del rapporto di lavoro tra datore di lavoro e titolare dell'agevolazione.

Più il fatto di essere riusciti ad avere fatto domanda entro il 31 gennaio 2022, data oltre la quale sarà impossibile inviare la domanda.

Il timore, non troppo infondato, è che possa diventare verso la fine del mese un potenziale click-day, cioè un giorno in cui la stragrande maggioranza dei richiedenti si dà appuntamento nella stessa pagina web allo stesso orario. L'abbiamo visto purtroppo col Bonus Terme l'8 novembre 2021.

Di per sé, se posso permettermi, il cruccio in questa domanda sarà nell'attestazione ISEE, dato che la versione del 2022 è alquanto problematica, in particolare per la giacenza media, specie per chi deve richiederla presso le Poste Italiane.

Legge 104: altre agevolazioni in arrivo!

Oltre a queste, nel complessivo, si potrà avere diritto ad altre agevolazioni, ma in questo caso spetteranno al diretto interessato, ovvero la persona diversamente abile.

Per questi sarà possibile richiedere delle agevolazioni di tipo automobilistico, come:

  • l'esenzione totale dal pagamento del bollo auto,
  • la riduzione della tassa per la successione presso il Pubblico Registro Automobilistico,
  • il taglio dell'IVA sull'acquisto della macchina,
  • agevolazioni fiscali per l'acquisto e la modifica della macchina per il trasporto specializzato,
  • sconti e contributi per l'acquisto di macchinari o apparecchi per la deambulazione e la correzione ortopedica.

Per quest'ultima mi riferisco agli apparecchi che consentano un miglioramento della mobilità e il mantenimento di eventuali danni alla colonna vertebrale o simili (ernie, vertebre).

Inoltre il costo della macchina, compresivi delle varie modifiche per la messa in condizioni per la persona diversamente abile, deve essere di almeno 18.076 euro.

Inoltre, a seconda della percentuale di invalidità riscontrata, si potrà godere di varie esenzioni per il pagamento del ticket sanitario, ahimè aumentato negli ultimi anni, e anche, se sopra il 74% di invalidità riconosciuta, un assegno mensile, dell'importo medio di 287,09 euro al mese.

O, in caso di disabilità al 100%, una pensione a vita, dell'importo medio di 364,93 euro mensili

Questa ovviamente dovrà essere riscontrata dalla Commissione Medica dell'USL locale, e anche dall'INPS stessa in sede di accertamento. Altrimenti si rischia di fare come certi furbetti, i falsi invalidi, che hanno sfruttato la norma per mantenersi a danno della collettività.