Legge 104: Draghi firma l’estensione dei giorni di permesso!

Nel tuo nucleo familiare hai un soggetto con gravi disabilità o handicap invalidanti? Conosci qualcuno non autosufficiente? Con la Legge 104 sono previste diverse agevolazioni riconosciute ai disabili, con l’obiettivo di garantire assistenza adeguata ed una giusta integrazione nella società, nell’ambito lavorativo ed anche all’interno del proprio nucleo familiare.

Image

Nel tuo nucleo familiare hai un soggetto con gravi disabilità o handicap invalidanti? Conosci qualcuno non autosufficiente? Con la Legge 104 sono previste diverse agevolazioni riconosciute ai disabili, con l’obiettivo di garantire assistenza adeguata ed una giusta integrazione nella società, nell’ambito lavorativo ed anche all’interno del proprio nucleo familiare.  

Con la Legge 104, emanata ufficialmente nel Febbraio del 1992, vengono assicurati i diritti di sostegno e assistenza sia al soggetto con disabilità, sia ai familiari che se ne occupano. 

Infatti, molto spesso, sono i familiari della persona disabile che si ritrovano davvero in gravi difficoltà, magari perché non possono prendersi del tempo per il proprio lavoro oppure per se stessi ed hanno bisogno di sussidi economici e sociali

Con l’avvento della grave crisi economica e sociale, scatenata dalla Pandemia da Covid-19 che ha colpito il nostro Paese duramente già dal Gennaio scorso, il Governo Draghi è intervenuto anche nell’ambito della Legge 104, fornendo altre misure di sussidio con il Decreto Cura Italia e il Decreto di Rilancio

Con la lettura di questo articolo, scoprirete tutto sulla Legge 104:

  • in cosa consiste
  • differenze tra invalidità, handicap e non autosufficienza
  • a chi spetta 
  • come farne domanda
  • le agevolazioni previste
  • novità 2021

Legge 104: in cosa consiste

La Legge 104 è chiaramente un quadro per garantire i diritti, assistenza ed integrazione sociale delle persone con handicap.

La Legge 104 è entrata in vigore precisamente il 18 Febbraio del 1992. Parliamo quindi di una legge datata ma che rimane assolutamente essenziale e di grande utilità per le persone non autosufficienti e le loro famiglie. 

Come riportato ufficialmente nella Gazzetta della Repubblica Italiana, nel relativo articolo n°1 troviamo i punti chiave della normativa che deve:

  • Garantire alla persona disabile il rispetto della dignità umana e di tutti i diritti all’interno di ogni ambito sociale e familiare;
  • Prevenire ed eliminare tutte quelle condizioni invalidanti che ne impediscono il corretto sviluppo umano ed il raggiungimento della propria autonomia ove possibile;
  • Garantire la partecipazione alla vita collettiva dell'individuo disabile;
  • Garantire servizi utili alla prevenzione dell’emarginazione sociale della persona con disabilità;
  • Tutelare l’individuo con handicap a livello giuridico ed economico

La legge 104 interviene in tutti gli ambiti sociali esistenti, a partire dalla famiglia in cui il disabile si trova fino all’integrazione nel mondo del lavoro, l’uso dei trasporti e delle infrastrutture.

Con la normativa si interviene anche in ambito sportivo, scolastico e sanitario.

L’handicap può essere riconosciuto per una minorazione fisica o psichica, in fase progressiva o stabile. L’handicap è direttamente collegato alle difficoltà di apprendimento o di relazione e di conseguenza di integrazione nell’ambito lavorativo. 

Come abbiamo già introdotto, la Legge 104 viene anche in sussidio delle persone che prestano assistenza all’individuo disabile, alla famiglia o al coniuge che se ne occupa. 

Anche queste persone possono fruire delle agevolazioni previste nella normativa. 

Legge 104: differenze tra invalidità, handicap e non autosufficienza 

E’ necessario però distinguere le persone affette da handicap da quelle con invalidità e da quelle non autosufficienti

C’è differenza, infatti tra le tre categorie elencate sopra. 

L’invalidità corrisponde alla compromissione delle capacità lavorative o delle capacità scolari del soggetto dovute da una menomazione o infermità. 

L’handicap, invece, corrisponde ad una minorazione fisica o psichica o sensoriale del soggetto, in forma stabile o progressiva, causante una grave difficoltà nell’apprendimento, nelle relazioni sociali o nell’ambito lavorativo. L’handicap può essere riconosciuto in forma non grave o grave o superiore ai due terzi

La non autosufficienza è determinata dall’incapacità di compiere azioni basilari di vita quotidiana senza un assistenza continua o nell’impossibilità di deambulare in modo autonomo, senza supporto di un accompagnatore. 

Vengono riconosciute come disabilità quelle sensoriali e che quindi fanno riferimento ai cinque sensi che normalmente l’uomo possiede: udito, vista, tatto, gusto e olfatto. 

Le disabilità motorie sono quelle più evidenti che riguardano la mobilità del soggetto e la capacità di movimento autonomo. 

I soggetti affetti da gravi problematiche psicologiche o neurologiche rientrano nelle disabilità psichiche dell’individuo. 

Un’altra categoria riconosciuta dalle Legge 104 è quella che vede i soggetti con disabilità intellettive

Lo stesso individuo può presentare diverse disabilità. 

Legge 104: a chi spetta

Per quasi logica evidente i beneficiari delle agevolazioni della Legge 104 sono i soggetti portatori di handicap, di invalidità o di non autosufficienza.

Quindi il requisito necessario al fine di fruire di diritto alla Legge 104 ed alle agevolazioni previste è il riconoscimento di una disabilità e di un handicap grave previsto dal comma 1 dell’articolo n°3 della stessa legge. 

Rientrano tra i beneficiari di diritto non solo chi ha riconosciuta una patologia ma chi presenta oggettivamente delle gravi difficoltà in ambito sociale e lavorativo.

In alcuni casi la normativa ha anche toccato i familiari o chi si occupa direttamente del soggetto disabile. 

I permessi infatti, per esempio, sono a favore sia del soggetto disabile che dei familiari. 

La Legge 104 è applicabile solo ai residenti in territorio italiano, anche se stranieri. 

Legge 104: come farne domanda

Una volta avvenuto il riconoscimento dell’handicap e della disabilità invalidanti, attraverso un certificato medico attestante la gravità, il soggetto che vuole richiedere i benefici della Legge 104 deve inoltrare domanda tramite sito ufficiale dell’Inps oppure tramite patronato

Avviene poi, previsto dalla legge, un accertamento delle minorazioni effettuato da medici presso unità dell’azienda sanitaria locale (ASL).

L’accertamento deve avvenire al fine di esaminare caso per caso i soggetti che intendono iscriversi alla Legge 104, con una riconoscibilità di invalidità e disabilità grave. 

Quindi, ricapitolando: il soggetto richiedente deve ottenere il certificato medico introduttivo dal proprio medico curante, attestandone le patologie di cui il soggetto ne è affetto o le disabilità che lo riguardano. 

Il certificato medico deve essere inoltrato all’Inps, in modalità telematica, attraverso il portale ufficiale. 

Il portatore di handicap deve, successivamente, procedere all’avvio della domanda di accertamento sempre mediante portale Inps, accedendo alla sezione “Invio Online di Domande Prestazioni a Sostegno di Reddito”.  Oppure, esiste la possibilità di ricevere assistenza telefonica grazie all’esistenza di un Contact Center, chiamando da rete fissa al numero verde 803164 oppure tramite rete mobile al numero 06164164.

Entro uno spazio temporale che va dai 15 giorni ai 30, il soggetto richiedente verrà convocato, tramite raccomandata, a presentarsi per la visita medica con commissione ASL. 

E’ assolutamente consigliabile presentarsi davanti la commissione portando con sé, oltre che un documento di identità, tutta la documentazione relativa alla certificazione medica in posseso, compreso il certificato del medico curante. 

Al termine della visita medica di competenza dell’ASL, verrà rilasciato un verbale ufficiale con cui vengono riconosciute o meno condizioni di invalidità o handicap

Nell’eventualità non venga riconosciuto nessun handicap e quindi venga definitivamente respinta la domanda di inclusione nei benefici della Legge 104, è possibile ricorrere al tribunale

Legge 104: le agevolazioni previste

Diverse sono le agevolazioni introdotte con la Legge 104, a favore dei disabili e non autosufficienti. 

Le agevolazioni comprendono il diritto all’integrazione scolastica, nel caso di minorenni, l’inserimento nel mondo del lavoro e la rimozione delle barriere architettoniche per la mobilità e comunicazione del soggetto. 

E’ prevista dalla normativa l’assistenza al disabile ed una detrazione fiscale del 19% e un Iva ridotta al 4% per l’acquisto di computer, telefonini, modem e altri mezzi utili al miglioramento della vita dell’invalido. 

Sono previste dalle Legge 104 agevolazioni di carattere medico-sanitario o per l’acquisto di veicoli per il movimento. 

Il lavoratore disabile ha diritto a dei permessi mensili retribuiti che corrispondo a due ore giornaliere (nel caso in cui le ore di lavoro superino le sei ore al giorno) e a tre giorni al mese (continuativi o frazionati a ore, variabile di mese in mese). 

I familiari o chi si occupa del disabile hanno diritto allo stesso modo di permessi di assenza lavorativa, che variano a seconda dell’età del soggetto disabile. 

Sono previsti 3 giorni di permesso al mese (frazionabili in ore se se vuole) oppure il prolungamento del congedo parentale (nel caso di genitori biologici o adottivi).

I familiari che hanno diritto ai permessi possono essere:

  • genitori del disabile;
  • coniuge o compagno civile o convivente di fatto;
  • paranti e affini entro il 2° grado, oppure entro il 3° grado se i genitori del disabile o il coniuge o compagno civile hanno un età anagrafica superiore ai 65 anni o sono affetti anche loro da patologie invalidanti o sono deceduti. 

Legge 104: Novità 2021

Con il Decreto Cura Italia, il presidente Mario Draghi ha incrementato il numero di permessi retribuiti concessi ai lavoratori disabili ed a chi li assiste. 

I permessi inclusi nella Legge 104 subiscono una modifica relativa al periodo che vede l’Italia in lotta con la pandemia da Covid-19, che prevede un incremento dei giorni di permesso retribuiti fino a 12 giorni mensili, piuttosto che 3.

Sembra che quest’estensione dei giorni di permesso possa essere mantenuta anche in futuro. 

Inoltre, con le misure introdotte dal Governo Draghi, le aziende possono passare i soggetti anche invalidi alla modalità di lavoro definita “smart-working” che permette lo svolgimento delle attività lavorative (ove possibile) direttamente da casa. 

Lo smart-working, ad oggi, rimanedis, ma non sappiamo ancora se ci saranno altre proroghe in merito.