Legge bilancio 2022: ecco le sovvenzioni agli enti locali!

In quest'articolo, tratteremo delle principali novità sui finanziamenti alle regioni, province, enti locali e pubblica amministrazione.

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Quarto appuntamento sul DDL della legge di bilancio 2022. Andremo a vedere le principali sovvenzioni alle regioni, alle province e alla pubblica amministrazione previste in legge di bilancio (articoli 135-149).

Se ti sei perso i tre articoli precedenti, di seguito li trovi tutti in ordine di pubblicazione: legge di bilancio e pensioni, legge di bilancio e ammortizzatori sociali, legge di bilancio e sovvenzioni alla cultura, all'editoria e alla scuola.

Fondo per lo sviluppo e la coesione in aumento ai piccoli comuni.

La legge di bilancio all’articolo 135 aumenta la dotazione del fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027 di 23.500 milioni, di cui 3000 milioni ogni anno del sessennio 2022-2028 e 2500 milioni nel 2029.

Nella soglia limite di 300 milioni (2022), la legge di bilancio auspica di poter avviare un processo di rigenerazione urbana per contrastare il degrado del tessuto sociale ed ambientale e per ristabilire il decoro nelle città.

Possono fare richiesta di tali risorse (fino a 5 milioni):

  • tutti i comuni con popolazione inferiore ai 15000 abitanti che, in gestione associativa, abbiano una popolazione complessiva superiore ai 15000. Sarà il comune capofila, in questo caso, a dover fare domanda per ottenere i finanziamenti.

I comuni devono trasmettere al Ministero dell’Interno entro la fine di marzo 2022 il tipo, il quadro economico con cronoprogramma dei lavori e le informazioni CUP dell’opera pubblica o dell’intervento che desiderano finanziare.

Nel caso di comuni gestiti in forma associativa, deve essere allegato anche l’elenco dei comuni interessati. Il Ministero dell’Interno stillerà, scaduto il termine di presentazione della domanda, la lista dei comuni beneficiari con apposito decreto.

Ma attenzione, non tutti i lavori potranno essere sovvenzionati.

Pertanto, è bene assicurarsi che gli interventi rientrino nelle categorie contenuti in legge di bilancio, fra le quali ricordiamo a titolo informativo la manutenzione di strutture pubbliche, demolizione di abusi edilizi, ristrutturazione di edifici ai fini di decoro e di riqualifica del tessuto socio-ambientale, sviluppo di servizi sociali, culturali, formativi, sportivi e della mobilità sostenibile.

Inoltre, occorre rispettare le scadenze stabilite per l’affidamento dei lavori dalla pubblicazione del decreto del Ministero degli Interni, se si risulta beneficiari dei finanziamenti, pena l'annullamento degli stessi:

  • 1 anno e tre mesi dalla pubblicazione del decreto (15 mesi) per opere che non superano i 2 milioni e 500 mila di euro di costi.
  • 2 anni e 8 mesi dalla pubblicazione del decreto (20 mesi) per opere che oltrepassano la soglia dei 2 milioni e 500 mila di euro di costi.

Fondi alle regioni a statuto speciale.

Sono stati promulgati in legge di bilancio gli accordi finanziari per le regioni a Statuto Speciale (Trentino Alto-Adige, Sardegna, Sicilia, Valle d’Aosta e Friuli-Venezia-Giulia) che qui riassumiamo in breve seguendo l’ordine di apparizione in legge di bilancio:

  • Dal 2022 in avanti, la Sardegna è tenuta a versare all’erario statale 306 milioni, 400 all'anno, ma beneficerà di 100 milioni ogni anno per fronteggiare i disagi tipici delle isole.
  • Il Friuli è tenuto a versare 432,7 milioni nel 2022, 436,7 milioni per ogni anno del biennio 2023-2025, 432,7 milioni nel 2026. Tuttavia, riceverà dallo Stato 196 milioni per la riorganizzazione dei servizi tramite, fra gli altri, digitalizzazione e smart working e 196 milioni complessivi di concorso alla finanza pubblica.         
  • La Valle d’Aosta è tenuta a versare all’erario 82,246 milioni all’anno. (articolo 139)
  • La Sicilia è tenuta a versare 800,80 milioni dal 2022, ma, come la Sardegna, beneficerà di 100 milioni all’anno per fare fronte alle problematiche tipiche delle isole. (articolo 140)

Alle province autonome di Trento e Bolzano verranno assegnati cada una 20 milioni. Per maggiori ed esaurienti informazioni, leggere l’articolo 141 della legge di bilancio.

Fondi per province e città metropolitane.

Allo scopo di garantire le funzioni fondamentali e lo sviluppo, l'articolo 142 della legge di bilancio prevede per il novennio 2022-2031 uno stanziamento calcolato sul fabbisogno standard e la capacità fiscale cui possono beneficiare le province e le città metropolitane di tutta Italia: parliamo di 80 milioni solo per limitarci all'anno prossimo, fino ad arrivare a 600 milioni dal 2031 in avanti.

In aumento i fondi di solidarietà comunali per servizi sociali ed asili.

Il fondo per province e città metropolitane non è la sola misura di sostegno agli enti locali.

È stato deciso in legge di bilancio di incrementare altresì il fondo di solidarietà asili nido e funzioni sociali calcolata su IMU e TASI per i comuni siciliani e sardi nell’ottennio 2022-2030 a 705 milioni, di cui 44 nel 2022, 52 nel 2023, 60 nel 2024, 68 nel 2025, 77 nel 2026, 87 nel 2027, 97 nel 2028, 107 nel 2029, 113 dal 2030 in avanti.

Un decreto del Ministero dell’Interno e dell’Economia stabilirà entro la fine di marzo di ciascun anno le quote di fondo assegnate per ogni comune, dopo istruttoria della Commissione tecnica per i fabbisogni standard, nonché, fra le altre, le modalità di monitoraggio e il recupero eventuale dei fondi ripartiti.

Per la Sardegna si trascurano i fabbisogni standard per l’assegnazione dei fondi per i servizi sociali.

In crescita è lo stesso portafoglio del fondo di solidarietà: la legge di bilancio infatti stanzierà circa 71 miliardi 315 milioni 620 mila 285 euro nell’ottennio 2022-2030.

Aumentano i fondi di solidarietà annuali asili nido per tutte le regioni a statuto ordinario e per Sicilia e Sardegna: 300 milioni nel 2026, 1300 milioni dal 2027.

Tale fondo ha lo scopo di incrementare i posti disponibili in rapporto alla popolazione dagli zero ai due anni. Rapporto che dovrà essere inferiore ai limiti essenziali di prestazione LEP.

Fondo per i comuni in dissesto finanziario è esteso dal 2022 a Sicilia e Sardegna.

È previsto in legge di bilancio un fondo presso il Ministero dell’Interno per sostenere i comuni delle regioni a statuto ordinario in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, che presenteranno alle sezioni regionali di riferimento della Corte dei conti entro il 2021.

Tale provvedimento è mirato a intervenire in maniera prioritaria sul disavanzo amministrativo.

Il fondo è esteso da quest'anno anche a Sicilia e Sardegna: dei 300 milioni stanziati per il 2022, 50 andranno a beneficio della Sicilia e della Sardegna. I restanti 250 milioni spetteranno alle regioni a statuto ordinario.

Nel 2023 il portafoglio del fondo scenderà a 150 milioni.

In dialogo con la Conferenza Stato città ed autonomie locali, un decreto del Ministero degli Interni e dell’Economia stabilirà entro la fine di marzo 2022 le quote assegnate dei fondi ai comuni beneficiari calcolate sulla base di:

  • disavanzo d’amministrazione al 31 dicembre 2020, come da rendiconto 2020 trasmesso al BDAP.
  • l’ultimo Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale deve superare il valore medio nazionale.
  • Per le regioni a statuto ordinario, la capacità fiscale pro-capite è calcolata secondo i criteri stabiliti dalla legge e non deve oltrepassare i 495 euro. Per Sicilia e Sardegna la capacità fiscale è determinata dal Dipartimento regionale per le Finanze, seguendo un metodo approvato dalla Commissione tecnica dei fabbisogni standard.

Si invita ai lettori interessati ad approfondire meglio quest’argomento a consultare l’articolo 144 della legge di bilancio. 

Fondo per i comuni con popolazione inferiore ai 5000 abitanti

In legge di bilancio, è stanziato un fondo di 50 milioni per il 2022, al fine di aiutare i comuni sardi, siciliani e quelli delle regioni a statuto ordinario che, con una popolazione inferiore ai 5000 abitanti, sono contraddistinti da tre fattori:

  • Alla fine del 2019, la popolazione deve essere diminuita di oltre il 5%, tenendo come parametro di comparazione la popolazione del 2011.
  • Il reddito medio è inferiore alla media nazionale di più di 3000 euro.
  • L’indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale deve oltrepassare la media nazionale.

In dialogo con la Conferenza Stato-città ed autonomia locali, un decreto del Ministro degli Interni e dell’Economia assegnerà le quote del fondo ai comuni beneficiari in rapporto alla popolazione di fine 2019.

Indennità dei sindaci e AL in aumento graduale dal 2022. Permanente dal 2024.

La legge di bilancio autorizza nel biennio 2022-2023 l’aumento graduale (permanente dal 2024) dell’indennità dei sindaci comunali, dei sindaci di città metropolitana e degli amministratori locali operanti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto in rapporto al trattamento economico complessivo dei presidenti regionali.

Vengono indicate le percentuali d’indennizzo specifiche per ogni categoria beneficiaria a cui si rimanda l’articolo 146 della legge di bilancio per consultare quella d’interesse.

Eliminata la caratterizzazione minima per i contributi regionali ai fini di contrasto all'evasione fiscale. Rinvio certificazioni enti locali.

Per il contrasto all’evasione fiscale, tutte le regioni sono tenute a pagare allo Stato il rispettivo contributo annuo come riportato nella tabella di riferimento, tenendo conto che il valore indicato non sarà più contrassegnato come "minimo".

Sono state rinviate alla fine di ottobre 2022 le scadenze per la perdita di gettito e l'andamento delle spese 2021 comunali, provinciali e delle città metropolitane comuni e relative verifiche consuntive.

Assegnazione fondi Limiti Essenziali di Prestazione (LEP).

Per ottenere i fondi LEP collegati ai fabbisogni, costi standard ed obbiettivi di servizio, la legge di bilancio stabilisce che gli organi amministrativi preposti degli enti locali debbano conseguire a partire dal 2022 l’approvazione preventiva della Commissione tecnica per fabbisogni standard, coadiuvata dai membri amministrativi locali.